"Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
Mettetevi comodi e raccontateci la vostra storia.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
Sentitevi a casa vostra.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
I bambini lasciati incustoditi saranno venduti come schiavi"
Non invitata, assolutamente inaspettata,dopo una lunga assenza, giunge una nuova puntata del Midnight Club e cioè uno di quei brevi post per brevi storie, in alcuni casi dei semplici flash.
Storie macabre, fantastiche, dedicate a figure particolari della storia, eventi e personaggi "strani," a volte semplicemente fuori dalla norma ma incastonati in vicende troppo brevi da inserire nei normali Dossier Mysteri Notturni Questo post come tutti quelli futuri contrassegnati con questo banner andrebbe letto sul finire del giorno, quasi verso la mezzanotte, un po come quei racconti sui fantasmi che i nostri nonni raccontavano attorno ad un fuoco; figurine di un album, tessere di un antico domino, ospiti non invitati delle vostre serate, desiderosi di raccontarvi la loro vicenda umana.
Ed anche le loro vicende inumane.
Chiudete bene la porta, assicuratevi di aver serrato correttamente le finestre e soprattutto lasciate accesa la luce.
Andiamo a cominciare.
C'è ancora spazio per il Mistero nel mondo di oggi?
In questa bizzarra forma di "realtà aumentata" dove tutti siamo eternamente connessi, dove chiunque sa cosa stiamo facendo, cosa stiamo vedendo, con chi stiamo facendo l'amore in questo preciso istante, ci può essere ancora posto per quello che non sappiamo?
O per le cose di cui dubitiamo?
Siamo convinti di sapere tutto, di poter spiegare ogni cosa e che niente ci possa più stupire.
E' tutto standardizzato, continuiamo a ripeterci; così come ci ostiniamo a pensare che ai nostri giorni non ci sia più spazio per i grandi enigmi come quelli del passato.
Eppure di tanto in tanto ancora oggi capita qualcosa che ci scuote nelle nostre convinzioni.
Questa storia comincia il
7 Aprile del
2005.
Sta piovendo a
Sheerness nel
Kent, gli abitanti dell'
Inghilterra rurale, ci sono abituati in questo periodo dell'anno.
In fondo è la cosa più normale del mondo che ad aprile piova in Gran Bretagna, non può capitare nulla di inspiegabile.
Però quel qualcosa capita....
C'è un' unica pattuglia della polizia in ricognizione quel giorno, dentro la macchina una coppia di agenti quasi a fine turno. In ogni parte del mondo i poliziotti si assomigliano tutti: a fine turno non desiderano altro che un buon
caffè caldo, la compilazione di un verbale tranquillo ed il poter tornare a casa per godersi qualche ora di riposo.
così quasi svogliatamente s'imbatte.
Quel giorno non sarà così.
Una figura stravolta e zuppa d'acqua sbuca fuori dalla boscaglia.
Si tratta di un uomo, un uomo giovane e magro,vestito con un elegante completo nero, una cravatta ancora più elegante che pare non rendersi nemmeno conto di dove sia.
Il giovane non spiccica una parola, apparentemente comprende l'inglese, ma di più non si riesce a capire.
Da tutti gli abbigliamenti sembrano siano stare rimosse le etichette e lo sconosciuto non porta documenti.
Non si sa se spinti da una forma di
umana pietas o se per liberarsi di una rogna, gli agenti decidono di condurre lo smemorato al
Medway Marittime Hospital, l'ospedale psichiatrico più vicino.
Un membro dello Staff ha un'idea: si può provare a mettere in mano allo sconosciuto un foglio ed una penna e forse l'uomo ci scriverà il suo nome e cognome.
La cosa viene prontamente fatta.
Solo che l'uomo non scrive nessun nome, non rivela la sua nazionalità e nemmeno spiega i motivi per cui si sia trovato a vagare nel
Sud dell'
Inghilterra.
Ma fa un disegno, quello di un pianoforte a coda.
Medici ed infermieri decidono di accompagnare il nuovo ospite all'interno di una sala dove di, tanto in tanto, vengono effettuati concerti per intrattenere i degenti.
In quel luogo di fronte ad un vero pianoforte l'uomo esce dal torpore ed accenna ad una reazione.
Immediatamente dopo si siede davanti allo strumento e comincia a suonare.
Con lo stupore di tutti i presenti le melodie si fanno sempre più precise ed affinate, qualcuno tra i presenti si commuove perfino.
L'uomo senza nome nel frattempo suona, va avanti per ore, dimostra di conoscere ogni tipo di melodia dai
Beatles a
Tchaikovsky.
Questo almeno è quanto riportano i presenti all'interno di quella stanza.
Da quel momento lo sconosciuto senza nome sarà conosciuto come "piano man"
E' nata una nuova leggenda.
- LE RICERCHE.
La direzione del
Medway contatta immediatamente il maggior numero di ospedali psichiatrici possibili per cercare di scoprire se qualche loro paziente sia fuggito, vengono allertate anche diverse orchestre per cercare di capire se "
piano man" abbia fatto parte di qualcuna di loro in passato.
Senza alcun risultato.
Nel frattempo però la fama del biondo smemorato che pare suoni come un angelo sta crescendo.
Logico quindi che della notizia se ne impossessino gli organi d'informazione.
Che agiscono con la leggerezza di uno schiacciasassi.
In particolare, almeno nelle fasi iniziali, sono i tabloid
Daily Mail e
Mirror ed il solitamente più attendibile
Guardian ad interessarsi della notizia. Un fotografo in particolare, chiamato
Mike Gunnill si mette d'accordo con un assistente sociale per realizzare dello scatti dello sconosciuto.
Dopo diversi tentativi andati a vuoto,
Gunnill riesce a fotografare l'uomo mentre passeggia per i giardini dell'ospedale.
Il
Mail pubblica tutto e comincia a diffondere nel mondo il soprannome di "
piano man".
(1)
La notizia si diffonde del mondo ed in parecchi credono di riconoscere nelle fattezze dello smemorato un qualche loro amico o parente.
C'è chi dice che sia svedese, altri che provenga dalla Repubblica
Ceka, i telegiornali italiani mandano a ripetizione un vecchio filmato in cui un uomo vagamente simile a
Piano Man effettua un concerto a
Roma.
L'ipotesi italiana rimane a galla a lungo.
C'è un artista di strada, un mimo che sostiene di aver identificato la vera identità dell'uomo ricoverato in
Inghilterra, si tratterebbe di un artista francese chiamato
Steven Masson che spesso trascorre interi mesi in
Italia.
Pochi giorni dopo però il vero ed inconsapevole
Steven Masson viene rintracciato nella sua residenza francese e questa pista viene immediatamente abbandonata.
Si ricomincia daccapo.
Frattanto però il tempo sta passando e lo sconosciuto senza nome non sembra recuperare la memoria, il servizio sanitario nazionale britannico notoriamente molto parsimonioso comincia a far trapelare la notizia che le cure per lo sconosciuto stanno superando tutti i budget socialmente accettabili per uno straniero. Non importa però,
Piano Man sta diventando una celebrità internazionale con giornalisti che arrivano da tutto il mondo per trattare la notizia, perfino la statunitense
NBC dedica grande spazio al fatto, e l'ospedale inglese non può dimetterlo.
Siamo così arrivati al
24 giugno
2005 ed una donna danese, una certa
Susanne Schlippe-Steffensen sostiene di aver riconosciuto l'uomo, si tratterebbe di suo marito, un cittadino algerino scomparso da mesi. La donna si dice certa che il marito sia stato costretto a schiarirsi i capelli e a fuggire a causa di contrasti con i propri familiari che non avevano accettato il matrimonio con una donna cristiana.
Susanne Schlippe-Steffensen aggiunge anche altri particolari, in occasione di una affollata ed esagitata conferenza stampa, la donna rivela di essersi recata al Medway Marittime Hospital ed accusa i vertici dell'ospedale di non averle voluto far incontrare suo marito.
Ma
Susanne Schlippe-Steffensen si rivela presto per quello che è: una giovane politica rampante, molti in patria l'accusano solo di volersi fare pubblicità grazie a questo drammatico caso umano e ben presto esce di scena anche lei.
Un nuovo tentativo viene fatto il
2 luglio, all'ennesima domanda se ricorda da dove viene
Piano Man indica la città di
Oslo sulla cartina, da quel momento vengono assunti degli madrelingua norvegesi come interpreti per parlare con lui.
I risultati si dimostrano però estremamente contraddittori.
Vengono chiamati i maggiori luminari mondiali, molti tra questi diagnosticano un'amnesia da stress post traumatico, arrivano anche molti esperti di musica che-altrettanto ovviamente-poi rilasceranno entusiastiche dichiarazioni ai giornali sulle commoventi capacità artistiche dello sconosciuto, capacità in grado di rivaleggiare con i più grandi pianisti della Storia umana.
Ma qualcosa comincia ad incepparsi in questo meccanismo, parecchie persone iniziano a trovare fin troppe pecche nella vicenda e in più di uno nascono sospetti.
Finché, forse stanco di tutto, Piano Man comincia a parlare.
Dichiara di aver recuperato la memoria.
E' il 22 agosto, sono passati oltre quattro mesi dal ricovero.
Ma quello che l'uomo dirà deluderà parecchie persone.
- LA VERITA'
La triste, scialba e banale verità.
L'uomo risponderebbe al nome di
Andreas Grassl, avrebbe
22 anni e sarebbe di nazionalità tedesca, bavarese per essere ancora più precisi.
Dice di esser arrivato in
Eurostar da
Parigi in preda ad una forte depressione per tentare il suicidio lontano da casa.
Ma di non ricordare più nulla di quanto accaduto poi.
I giornali ovviamente si scatenano.
Tanto per cominciare diverse testimonianze di membri del personale del
Medway finalmente liberi di parlare senza più vincoli di
privacy sminuiscono le doti artistiche dell'ex
Piano Man, non solo sarebbe un mediocre pianista ma per tutto il tempo passato davanti allo strumento musicale il ragazzo si sarebbe limitato a pigiare ripetutamente sempre lo stesso tasto facendo innervosire in continuazione tutti i presenti.
In particolare è il
The Mirror a parlare apertamente di mistificazioni se non di imbroglio vero e proprio, il tabloid sguinzaglia diversi inviati a
Prosdorf il paese natale di
Grassl
Il quadro che ne esce fuori è decisamente sconfortante.
Certo una minoranza di concittadini compresa la famiglia e qualche amicizia femminile difende il ragazzo, una conoscente afferma che il povero
Grassl non abbia accettato del tutto la propria omosessualità e per questo sia caduto in depressione (il padre di
Andreas invece rifiuterà sempre questa ipotesi e più volte minaccerà di querelare i giornalisti per diffamazione). Però la maggior parte dei compaesani descrive
Grassl come una figura problematica e stravagante, pronta a tutto, perfino a mentire pur di diventare famosa
Certo rimane il dubbio sul come mai tutte queste persone non abbiano parlato prima, sul come mai per quattro interi mesi nessun parente o amico del giovane si sia fatto avanti, però le informazioni adesso continuano a venire fuori.
Un anonimo svela ai giornalisti una nuova informazione.
Andreas Grassl in passato avrebbe lavorato in un ospedale psichiatrico, quindi conoscerebbe benissimo i comportamenti sia degli smemorati che dei malati di mente e li saprebbe imitare alla perfezione.
Verità? Altre bugie in una storia fin troppo inverosimile?
Non lo sapremo mai con precisione.
Quello che è certo è che i vertici del servizio sanitario inglese, imbufaliti per aver speso più di
centomila sterline di
Sua Maestà per curare un uomo apparentemente sanissimo, diramano un feroce comunicato in cui sostengono di aver dimesso e rispedito in
Germania Andreas Grassl, di non fidarsi più di lui e di non volerci aver più niente a che fare.
Da quel momento dell'uomo veramente non se ne saprà più niente, che fosse un bugiardo patologico in cerca di notorietà o un uomo fragile in fuga dal mondo questo ormai non conta più.
Andreas Grassl ormai è tornato in quell'anonimato che tanto pareva dargli fastidio.
Ma allora qual'è la morale, l'insegnamento di tutta questa vicenda, semmai ce ne fosse davvero uno?
Che nel mondo moderno, quello che ci circonda non contano solo i fatti.
Ma piuttosto come quegli stessi fatti vengono raccontati.
NOTE:
(1) Secondo alcuni invece sarebbe stato il giornale e non il personale del
Medway ad inventare questo soprannome.