In questi giorni di riposo forzato- tra le altre cose-ho riletto
IL 36° GIUSTO di
Claudio Vergnani. Questo è uno di quei casi in cui sono di parte, anzi senza se e senza ma è uno di quei pochi libri che consiglierei a scatola chiusa a chiunque fosse appassionato di horror ma che avesse la possibilità o la voglia di comprare un solo libro di genere all'anno. Praticamente sconosciuto prima, Vergnani è entrato come uno tsunami all' interno del mondo dell' horror italiano nel 2009, quando la romana
Gargoyle gli ha pubblicato il romanzo
IL 18° VAMPIROprimo capitolo di una trilogia gotica di cui
IL 36° GIUSTO è al tempo stesso il seguito e il capitolo di transizione.
Tanti sono i punti di forza del
IL 36° GIUSTO, tanto per cominciare i suoi vampiri sono lontani mille miglia dalla nuova (e da me odiata fino al midollo) corrente emo: non hanno niente da spartire con Edward Cullen, ma sono molto più vicini agli zombi romeriani. I suoi cacciatori di vampiri, poi non somigliano neanche per sbaglio ad Anita Blake, ma sono semplicemente dei disperati per cui ficcare paletti nel cuore dei vampiri è solo un modo come un altro per sbarcare il lunario. Personaggi umanissimi questi, con più difetti che pregi, ma proprio grazie ai loro difetti, amabilissimi. In più l'autore ha uno stile non ricercato ma d' effetto, che ti avvince alla narrazione e ti fa attaccare alla storia,con rimandi alti e ricercati ma con più di una strizzatina d'occhio nei confronti dei lettori. Questo a cominciare dal giochino della denominazione dei due protagonisti principali, che utilizzano il nome e cognome dell' autore:
Claudio lo sfortunato dipendente da farmaci che agisce come narratore in prima persona degli eventi e, lo scalcagnato
Vergy Una domanda, sono solo io ad aver notato il collegamento con il cognome
Vergnani ?
Ultimo punto di forza l'ambientazione italiana, la città di Modena, per la precisione ( solo nel finale ci sarà una trasferta parigina) mai descritta prima d'ora in maniera più carnale e sanguigna.
Certo rispetto al primo romanzo c'è qualcosa che non quadra totalmente, la narrazione e l' azione sono più frammentate; le storie di Claudio, Vergy e degli altri comprimari sembrano trasformarsi in tutta una serie di episodi, trafiletti ed anche di siparietti in alcuni casi persino slegati tra loro e probabilmente questo è dovuto alla mancanza di un cattivo predominante, come capitava nel primo episodio con la presenza del
maestro Grimjank
E c'è effettivamente qualche lungaggine di troppo, penso ad esempio a tutta la parte dentro al Cimitero monumentale di Modena, o a qualche scena del finale con i personaggi all'interno del condominio parigino abitato da immigrati. Però la narrazione rimane piacevole, i personaggi rimangono ben delineati, stessa cosa posso dire personalmente per alcuni dei tanti vampiri che compaiono nella storia. Come
il Becchino e
il Ballerino; bellissima la scena in cui tra quest'ultimo personaggio e gli ammazzavampiri scorre, per un piccolo e breve attimo, una scarica di comprensione ed empatia; quasi una forma di solidarietà tra emarginati.Di diversa natura, ma pur sempre emarginati.
In chiusura un dubbio e una richiesta per la
Gargoyle. per il prossimo ed annunciato terzo capitolo della storia, sarebbe possibile una copertina meno anonima di quella usata per questo libro?
IL 36° GIUSTO. Edizione Gargoyle Books. Euro 15,00 Anno 2010.
15 commenti:
Ottima recensione. Non ho mai letto il libro, ma proprio per questo le tue parole mi hanno invogliato a farlo, quindi penso tu sia riuscito nell'intento di avvicinare il lettore al testo.
Temistocle
Quando si parla di Vergnani sono di parte anch'io,i suoi libri li ho letti tutti e due e lo reputo uno dei pochi che scrive vero horror vampirico.Speriamo che il terzo libro "L'ora più buia" mantenga ogni buona premessa.
@ Tim.
Non ne sarai deluso. ;)
@Fra.
Me lo auguro anche io, credo proprio che saremo contenti.
Io sono già in attesa dell'ultimo della trilogia avendo già letto, recensito (e intervistato) i precedenti.
Anch'io sono di parte. Per ora il mio preferito è il 18° Vampiro.
@ Edu.
Sinceramente anche io preferisco finora il primo capitolo della serie.
Sembra davvero interessante, penso mi lancerò (ovviamente) sul primo capitolo...bella recensione!
@Pipkin innanzitutto benvenuto sul mio Blog, poi ti ringrazio per le gentili parole. :)
Guarda Vergnani è un bravo scrittore e IL 18°Vampiro è un libro che merita molto.
Ciao e alla prossima.
Oh ha ragione Tim... questa recensione fa davvero venir voglia di comperarlo! :)
A questo punto mi chiedo come sia venuta a te la voglia di leggerlo, hai avuto un Nick che te l'ha suggerito? :)
Michela, mi fai diventare tutto rosso! :)
In realtà è stata pura e semplice curiosità a farmi avvicinare a Vergnani. In più c'è il fatto che, quando posso, cerco di sostenere le pubblicazioni fantascientifiche ed Horror di autori Italiani, e Vergnani, a parer mio, è uno dei due\tre scrittori migliori venuti fuori in questi ultimi anni in questi due generi.
Accidenti sono ancora tutto rosso...:)
Quindi anche tu ti permetti di scrivere queste splendide recensioni e fai in modo che io riesca a prendermi indietro con tutto quello che vorrei (fortunatamente dico "vorrei" e non "dovrei"...) leggere? Grazie :P. Impacchetta che porto via.
Non ce la farò mai... mi insegnate a leggere alla velocità del suono?
Come ti capisco! Pensa che io adesso come adesso riesco a seguire solo il dieci per cento di quello che vorrei. Tra libri, film, fumetti e serie televisive non riesco a stare più dietro a niente. :(
Per non parlare dell'aspetto economico, con il potere d'acquisto degli Italiani( il mio di sicuro) che fa costantemente marcia indietro, purtroppo ci sono molte cose meritevoli che non vengono valorizzate quanto dovrebbero.
Ma dai, non dire boiata, chi è che non ha un milione di euro in banca di questi tempi?... O_o
Per fortuna che c'è la rete ad aiutarci a tenere alta la testa della cultura!
Infatti il mio cognome segreto è Berlusconi. :)
Ed in realtà sono il nipote di Mubarak :)
Ciao fratello!
quoto Michela, sarà il prox acquisto
Non ne sarai delusa, vedrai.
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