Mr. Dick and I.

Mr. Dick and I.
Nota semiseria e assolutamente non polemica di Nick, in attesa di pubblicare la seconda parte del post su Carosello.



la prima volta che incontrai Philip K. Dick...o quantomeno le sue opere, fu all' inizio degli anni Ottanta. Tutti e dico tutti quelli che conoscevo, perfino quelli che non amavano la fantascienza non facevano altro che parlare di un solo film : BLADE RUNNER.
Ovunque andassi il mantra era che quello era un film che DOVEVO VEDERE.

Ora, a parte il fatto che io a metà degli anni Ottanta tutto pensavo meno che ai film, per me la Fantascienza era altro.
Però qualche anno dopo lo recuperai in Vhs.
Il risultato fu qualcosa a via di mezzo tra lo "WOW !!!! e il MADDAI!!!!.
Non starò a parlare in lungo e in largo del film, altri migliori di me lo possono fare, quello che posso dire è che mi colpì il nome dello scrittore da cui la storia era stata, più o meno liberamente tratta: Philip K. Dick.

In seguito incontrai decine di altre volte Mr. Dick come autore di storie trasformate in pellicola, alcuni riusciti altri meno; solo molti anni dopo avrei letto per la mia prima volta, Mr. Dick sulla carta stampata.


Occorre che vi dica la mia sorpresa? Serve davvero che vi racconti del come notai che la maggior parte delle volte del racconto o del romanzo originale dello scrittore non ne era rimasto niente dentro la celluloide ?
No. Non credo che serva, sappiamo tutti che Hollywood trasforma le cose, le violenta, le rende "diverse" da quello che sono.
No, quello che conta è che leggendo le sue storie capii, una cosa fondamentale per la "mia" personale evoluzione di lettore.
Scoprii che Mr. Dick, era si uno scrittore bravo, ma che non mi faceva impazzire.

E non scambiate quest'affermazione per snobbismo o per presunzione,niente di tutto questo, ve lo assicuro, quando a me non piace una cosa dico sempre che è per colpa mia, che sono io a non essere ancora pronto ad apprezzare una certa cosa.
E questo vale anche per Philip K. Dick.
Si tratta di gusti personali; non si può comandare ai gusti.

In seguito compresi anche un altro dei motivi per cui, sempre a livello personale, per cui lo scrittore statunitense non riesce ad entrare nelle mie corde: la mitizzazione post-mortem.

Philip K. Dick in vita, era sì apprezzato, ma non più di tanto, ha vissuto quasi tutta la vita in povertà (spesso e volentieri Robert A. Heinlein, uno scrittore che narrativamente era agli antipodi di Dick, lo ha dovuto aiutare economicamente), da quello che so Dick considerava una sconfitta essere considerato un autore di "genere", per non parlare, non dico dei critici,ma dei lettori.
Poi dopo la morte il BOOOM!!!!.
Riscoperta; fauna postuma; mitizzazione;un editore come Fanucci, che rispetto enormemente e che in passato ha fatto tanto per il genere, che dichiara che dopo Dick la fantascienza è morta; librerie invase quasi solo dai libri di Dick e pochi altri autori "sicuri".

Ecco è questa storia della mitizzazione postuma,su cui vorrei dire due parole.
Intendiamoci: Philip K. Dick è bravo, anzi bravissimo e, posso capire la dichiarazione di quell' Editore in questione: io per primo ho le mie colpe, dal momento che anni fa, e il Mana me n'è testimone dichiarai che l'ultimo capolavoro della fantascienza scritta era HYPERION di Dan Simmons.
Quindi non sono senza peccato.


Solo che mi sbagliavo.
Perché la Fantascienza come tutte le altre cose, cambia, si evolve, si trasforma; dopo un po non la riconosci più.
Vincent Van Gogh da vivo con i suoi quadri quasi non riusciva nemmeno a mettere assieme il pranzo con la cena. Dopo al sua morte per comprare un suo quadro bisognava ipotecare intere Nazioni.
Questo però non vuol dire che con la morte di Vincent Van Gogh sia morta anche l'arte.
O che la Fantascienza sia finita con Philip K. Dick o, ancora peggio con HYPERION.

Il Lettore ha diritto di leggere le opere di Philip K.Dick esattamente come ha diritto di leggere le opere di Isaac Asimov o di Stephen King, anche solo per poter decidere come ho fatto io, che un dato autore semplicemente può piacere ma non entusiasmare, non è questo quello che non mi convince su cui, da semplice lettore, non sono d'accordo.
Semplicemente ritengo che, un altro diritto, di un lettore, sia quello di entrare in Libreria e di non trovare "solo" le opere di Asimov; King... o di Philip K. Dick.
Vorrei più scelta, tutto qui.

23 commenti:

Romina Tamerici ha detto...

Non ho mai letto niente di Dick, quindi non so che tipo di scrittore sia, però anch'io vorrei più scelta nelle librerie e vorrei che non ci fossero sempre i soliti nomi.

Sulla fama post-morte...
Una domanda che mi sento fare spesso è: "Perché ti dedichi alla letteratura? Non lo sai che gli artisti diventano famosi solo dopo morti?". Eh, la saggezza popolare non sbaglia mai!
Io ribatto sempre: "Vi conviene comprare i miei libri ora e farveli autografare prima di tentare di farmi fuori!".

Ferruccio Gianola ha detto...

Di Dick ho letto diverso cose. Dal mio punto di vista è bravo ma freddo, inteso che ha la capacità di non farti affezionare - almeno questo nel mio caso - ai personaggi delle sue storie. Non so se sia stata una sua scelta o qualcosa d'altro. Pur essendo un pochino diverso lo vedo come Sterling e i film tratti dalle sue storie di solito sono delle "botte" per chi le ha prima lette.
Non so.

Vorrei però potesse rendersi conto del successo che gode ora, ma ne dubito

Ferruccio Gianola ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Narratore ha detto...

Come ben sai, ho letto quasi tutto di Dick e lo adoro.
Ma comprendo il tuo punto di vista, lo rispetto e mi piace leggere di chi non la pensa come me.Discorso diverso sulla notorietà che arriva con la morte: è facile, se ci pensi. Basta che un editore si getti su qualcuno, a capofitto come fece Fanucci, e lo svenda in ogni angolo, mitizzandolo, trasformandolo in un eroe (vediamo certe scene ogni giorno, al di fuori del mondo editoriale) e il gioco è fatto.
Qualcuno ha parlato di sfumature grigesche?...

Questo per dire con quanta facilità si possano creare veri e propri idoli, al punto che nessuno arriva a metterne in discussione il talento.
Quindi, ben vengano le persone come te, in grado di dire la loro senza farsi sopraffare da questa mole mediatica e con naturalezza.
Io amerò sempre Dick, ma questo non toglie che altri non la vedano allo stesso modo! :)

Boh non so mah ha detto...

Ma tu pensa un pò... una volta ogni tanto la pensiamo uguale ;)
A parte le mie solite stupidaggini, devo dire che non riesco ad apprezzare Dick e sono più i suoi romanzi lasciati a metà che quelli conclusi. In una parola: noioso. IMHO naturalmente!
Riguardo alle "dichiarazioni assolute", sono peccati veniali che si fanno in gioventù, ma tu, si sa... ormai sei un "saggio" xDxDxD
Ultimo appunto: Hyperio <<>> un capolavoro e credo che pochi lo possano considerare qualcosa di diverso, <<>> nel mare della sf si trovano moltre perle rare e tu me ne hai fatto conoscere parecchie, e mi auguro che la cosa continui!
Ciao vecio! ;)

Hell ha detto...

Questa è telepatia. Parlo anche io di Dick, oggi. :D
Ma non so... è un autore, va letto. Lasciando perdere gli gne gne gne. E anche i "vorrei leggerlo, ma...", che sono di gran lunga i peggiori.

;)

Massimo Citi ha detto...

Cribbio, sei un fenomeno a sollevare aporie inconciliabili. Ma Dick era un grande scrittore o un abile artigiano? Sinceramente non lo so. Ho letto più o meno una trentina dei suoi romanzi, alcuni li posseggo con diversi traduttori - ed esiti di riuscita narrativa davvero agli antipodi - ma nonostante questo non mi ritengo un suo fan sfegatato. Alcuni, come la Svastica sul sole o Ubiq, mi sono piaciuti alla follia, altri, come Abramo Lincoln androide mi sono sembrati tentativi non riusciti. La specialità di Dick - secondo me - è anche il suo limite: il talento di rivoltare in maniera imprevedibile il quadro narrato lasciando il lettore in qualche occasione conquistato, talvolta confuso. Di talento, comunque, Dick ne aveva da vendere, anche se non venerava la sf in quanto genere, anzi in certi momenti la detestava. È uno di quei genii unici e imperdonabili, un riferimento necessario per parlare di letteratura americana del XX secolo. Con tutto ciò è uno scrittore che rileggo tuttora, ogni volta chiedendomi perché lo faccio. Quanto alle versioni cinematografiche sono divertenti come riproduzioni miniaturizzate del suo universo, ma leggere l'originale - in particolare i suoi racconti - è davvero altra cosa.

Nick Parisi. ha detto...

@ Romina.
Ottima risposta. ;)

@ Ferru.
Dubito anche io, purtroppo per lui.:(

@ Narratore.
A me capitava la stessa cosa con Lovecraft,c'è stato un periodo in cui lo avevo praticamente mitizzato. In seguito rendermi conto dei suoi umani difetti, dei suoi limiti di scrittore me lo ha fatto vedere sotto una luce più ragionevole.
Per questo ti capisco, e ti ringrazio doppiamente per il tuo commento.
Sono orgoglioso che su questo blog ci sia sempre il dialogo tra posizioni differenti.

Quello che mi lascia invece perplesso è la "mitizzazione post mortem" eseguita da editori spesso solo per scopi commerciali.
Non mi riferisco solo a Dick, penso ad esempio a tutti quelli che hanno "scoperto" Pasolini solo dopo la sua morte...anche gli editori.
O quelli, che spostandomi nel campo del cinema, quando gli stessi critici che in vita hanno massacrato Totò, o Heat Ledger (due casi diversissimi) poi dopo la morte ne hanno parlato come di geni.

Nick Parisi. ha detto...

@ Eddy.
Ciao bocia! Come la xe ?
Vedi io penso "ancora"che Hyperion sia un fottuto capolavoro...non penso più che Hyperion sia stato "l'ultimo capolavoro" di un genere come la fantascienza.
E sentire o leggere che un certo genere è morto, specialmente detto da chi dovrebbe essere un esperto del settore, ecco...non solo m lascia perplesso, ma non condivido per niente! :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Hell.
La leggendaria sincronicità dei blogger?
Io credo che i libri vadano letti, ma che il tempo dei profeti (specialmente, se confezionati ) sai abbondantemente passato da un pezzo. ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ MaxCiti.
Come hai capito l'aporia è una delle mie filosofie di vita.
Io, come detto sopra, ritengo che Dick sia bravo anzi che abbia diversi meriti come scrittore.
Mi dispiace invece andare in libreria e trovare tutti gli spazi occupati solo da Asimov; Dick e pochissimi altri.
Anche perché penso ai lettori più giovani che cercano nello scaffale fantascienza e non trovano altro che questi pochi, soliti nomi.

angie ginev ha detto...

Dopo la morte il successo, che bella soddisfazione...., è un'azione commerciale come ogni azione di questo tipo "impone". E non lascia spazio a menti geniali che potrebbero davvero illuminare il percorso
Angie

Nick Parisi. ha detto...

@ Angie.
Diciamo che in questo caso, in larga parte c'è stata una rivalutazione anche nel suo senso "positivo" e in buona fede, specialmente da parte dei lettori. Gente che realmente ha riscoperto i meriti dello scrittore.
Purtroppo, poi è avvenuta anche l'azione commerciale ed allora Dick è diventato una sorta di gallina dalle uova d'oro.
Quella gallina che si cerca ancora di spremere.

Ariano Geta ha detto...

La sincerità è la cosa più bella, e il tuo post ne fa ampio sfoggio.
Come sai io non sono un grande appassionato di fantascienza, però di Dick ho letto un romanzo, "Ubik". Molto suggestivo, fantasia estrema anche se a tratti troppo fine a se stessa, però non lo definirei un capolavoro ma una buona lettura, un romanzo che vale la pena di leggere.
Riguardo le sconcertanti riscritture hollywoodiane, purtroppo non è una novità. Guarda, per dire, "Io sono leggenda"...

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano.
Sincero è il più bel complimento che mi si possa fare, quindi il tuo commento mi riempie di orgoglio.
Certo, ribadisco che Dick merita di essere letto, ci mancherebbe. ;)
Solo, che non è giusto(da parte degli operatori del settore) costringere i lettori a fermarsi a Dick.
Sulle riscritture hollywoodiane, purtroppo, per una che ne viene fuori decente che ne sono altre cento da buttare via.
Questo è un dato di fatto.

Unknown ha detto...

Trovare solo opere di King, Dick e Asimov è avvilente.
Non che non mi piacciano, anzi (anche se Dick lo reggo poco). Semplicemente sembra di essere paralizzati nel tempo a inizio anni '90. Da allora non si vede altro nelle nostre librerie, non nei settori sci-fi/horror.
Poi però con una ricerca su Amazon ti accorgi che altrove, nei paesi civilizzati, la fantascienza sforna decine di romanzi al mese.
E capisci dove viviamo, e perché i lettori di questi generi si sono ridotti in numero e in entusiasmo.

Nick Parisi. ha detto...

@ McNab.
Ancora più avvilente quando gli stessi editori italiani ti vengono a dire che la fantascienza(o il fantastico in senso stretto, o il romanzo con zombie ) è in crisi anche nel resto del mondo, senza rendersi conto che al lettore basta un click in rete per capire quanto sia falsa quest'affermazione.

Argonauta Xeno ha detto...

Lol, sono stato al museo Van Gogh. Il punto è che la maggior parte dei pittori ora famosissimi riuscivano a malapena a sbarcare il lunario. Van Gogh era squattrinato. Ma anche Rembrandt, in altri tempi, riusciva a mantenersi tenendo parecchi apprendisti e facendo il mercante d'arte. Non sempre sono stati i best seller a fare la storia. Anzi.

Nick Parisi. ha detto...

@ Salomon.
In quel museo ho passato ore bellissime...ci tornerei anche adesso. Lol
I Best -Seller di solito la rallentano la storia. ;)

marco ha detto...

Penso che la questione con Dick sia abbastanza semplice: non è un bravo scrittore. I personaggi sono spesso appena abbozzati, (non parliamo di quelli femminili) i dialoghi innaturali, la prosa poco elegante.
Dove eccelle è nel creare scene, immagini, situazioni che rappresentano e riassumono la sua visione straniata e paranoica. Lì tutto fa clic.
Non è affatto uno dei miei scrittori preferiti, ciònonostante mi tornano facilmente parecchie scene, da Ubik, A Scanner Darkly,The Man in the High Castle, A Maze of Death etc., parecchi racconti.
Perché le ha rese, letteralmente, memorabili.

Al contrario Simmons è un autore furbetto, bravino con vari trucchi del mestiere, ma nel grande schema delle cose tranquillamente dimenticabile.
Ovviamente non ritengo affatto Hyperion un capolavoro, ma non replico tirate ampiamente leggibili altrove :)

Piuttosto tu che sai tutto di Carosello e dintorni :)
E' tutta la vita che cerco di ritrovare un cartone animato che vedevo da piccolo (anni settanta) c'era una bambina sola che aveva boh le sue avventure (non ricordo) ma poi andava a parlare alle statue dei suoi genitori in un mausoleo o qualcosa del genere (ma non era horror eh, semplicemente così). Mi aveva fatto una grande impressione. Che tu sappia esiste o me lo sono sognato?

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco.
Guarda, mi lasci perplesso, magari esiste anche ma al momento non ne ho ricordi.
Magari, rigiro la domanda ai lettori.
Piuttosto, la seconda parte del post su Carosello è uscita ma per gli scherzi di Blogger ( io non ho toccato niente stavolta).continua a non essere segnalato dai blogroll altrui....io mi sto rompendo le scatole!!!

Melinda ha detto...

Di Dick non ho ancora mai letto nulla.
Blade runner invece l'ho visto anni fa, per l'ultimo esame prima della laurea :D Lo porto nel cuore!

Nick Parisi. ha detto...

@ Melinda.
E' un gran bel film. :)

Ricordando il passato

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