Nel frattempo nel cosiddetto "mondo reale" una decisione della SIAE sul pagamento dei Trailer rischia di creare non pochi problemi a tutti i blog, che si occupano in qualche maniera di cinema. E per quanto io sia per difendere il diritto d'autore, mi chiedo che senso abbia limitare blog che si occupano gratuitamente e in maniera amatoriale di Cinema...facendo spesso pubblicità al settore oltretutto. Come sapete su Nocturnia non sono mai stati linkati nè trailer nè video musicali, non certo per bravura ma semplicemente per pigrizia( non ho mai capito bene come si fa,lo confesso) però l'iniziativa della SIAE mi lascia ugualmente
perplesso. Per maggiori informazioni vi rimando QUI e QUI. Ma cosa succederebbe se questo fosse solo un primo passo verso l'impedimento totale ? Nel frattempo non posso che dire di essere solidale e di unire la mia voce a quella di tutti i siti amatoriali animati solo dalla passione dei loro creatori e che si troveranno ad avere da oggi la vita più difficile senza averne in alcun modo colpa.
L'amore può giocare brutti scherzi,Luigi Certaldo, specie se sei uno squattrinato discendete di una famiglia nobiliare e l'oggetto della tua passione è Elisa, sbucata fuori praticamente dal nulla, conosciuta per caso ad una festa a casa di amici. E' bella Elisa, Luigi Certaldo. Ti affascina, ma nessuno sa niente di lei.
E quella misteriosa voce al telefono che ti implora di tenerti lontano da lei? Di chi sarà?E Lei ti chiede di accompagnarla a Volterra per documentarsi sulla sua tesi di laurea e la tua famiglia vi possiede una casa. Certo ci vive tuo cugino Alberto, l'ultimo dei conti Certaldo, un individuo strano e solitario. ma tu, Luigi Certaldo, non ti fai frenare: a Volterra ci andrai con Elisa e niente ti fermerà, niente. Non certo il misterioso cavaliere fantasma che incontri sulla strada, non certo lo strano pittore pazzo che parla di sinistre leggende riguardanti la tua famiglia e nemmeno uno strano medium bambino.
No, Luigi, non ti fermeranno neanche le dicerie su un antico tesoro etrusco di cui la gente del luogo vocifera da sempre e nemmeno la misteriosa organizzazione internazionale convinta che tuo cugino Alberto conosca la strada per trovare la necropoli perduta. Però Elisa è attratta da Alberto; questo si che t'infastidisce. Soprattutto perché Elisa si convince sempre di più di essere la reincarnazione di un' amante del trisavolo di Alberto: una storia finita nel sangue. Non ci faresti caso Luigi Certaldo; se non fosse per quel maledetto quadro antico che sembra ritrarre una nobildonna velata. Che tuttavia somiglia come una goccia d'acqua a Elisa.
Vorresti aver voluto dare ascolto agli avvertimenti, Luigi Certaldo, ma adesso è troppo tardi. Sei solo, solo in una nebbiosa e raggelante Volterra. Solo con la leggenda dell'ultima maledizione degli Etruschi.
Che si somma alla maledizione sulla tua famiglia.
Sono anni strani per la RAI quelli della prima metà degli anni settanta. Sono anni di grande creatività; il mistero; il paranormale sembrano essere sdoganati; qualche anno prima una produzione come IL SEGNO DEL COMANDO ha introdotto nelle case degli Italiani concetti come la reincarnazione; le antiche maledizioni; la negromanzia.
E gli Italiani non si sono mostrati particolarmente refrattari. Anzi.
Logico quindi che nel 1974 la dirigenza dell'ente di stato decida di ricreare quelle atmosfere e di produrre qualcosa sulla falsariga de IL SEGNO DEL COMANDO (ne parleremo presto , promesso).
Al veterano Flaminio Bollini viene affidata la regia mentre due sceneggiatori esperti come Gianfranco Calligarich e Paolo Levi si assumono il compito di scrivere il copione delle cinque puntate della storia.
Il ruolo di Luigi Certaldo viene assegnato, per andare sul sicuro, a Nino Castelnuovo mentre una giovane e semisconosciuta attrice chiamata Daria Nicolodi interpreterà il ruolo di Elisa la ragazza del mistero.
Nino Castelnuovo in quegli anni viveva il suo periodo di maggiore popolarità dopo aver interpretato Renzo ne I PROMESSI SPOSI, in pratica era assieme a Ugo Pagliai e Mariano Rigillo, uno dei "volti tipo" delle produzioni RAI con una suddivisione semplice ma costante: si doveva interpretare un personaggio di uomo maturo e affidabile?
Si chiamava Pagliai ad interpretarlo; serviva un carattere di giovane scavezzacollo però simpatico e di buona pasta? In quel caso si cercava Nino Castelnuovo. Servivano personaggi leggermente più complessi da inserire in trame cariche di sospetti e sfighe?
L'uomo giusto era Mariano Rigillo.
Ora come sempre sto semplificando ci furono molti altri attori che erano attivi in veste di protagonisti negli sceneggiati RAI come ho fatto notare in altri post della serie dedicata a questo tipo di produzioni, però questa era in linea di massima la ripartizione dei ruoli (almeno all'interno delle produzioni più importanti negli anni 70). Ma di tutti quegli altri attori parleremo e li scopriremo piano piano nel corso del futuri post dedicati ai vecchi sceneggiati RAI. Però vorrei ricordare come tutti e tre gli attori che ho nominato siano ancora oggi in attività, nonostante abbiano dovuto subire (chi più, chi meno) il successivo cambio dei gusti del pubblico ( e anche di problemi di salute come nel caso di Castelnuovo) il nonché il tramonto col decennio successivo di un certo modo di fare televisione.
Quello che però non è cambiata dagli anni settanta ad oggi, è l'indeterminatezza e l'imperscrutabilità delle decisioni dei dirigenti Rai; infatti dopo essere stato finanziato e girato nel 1974 lo sceneggiato per più d un anno venne parcheggiato negli archivi televisivi perchè ritenuto troppo difficile per il pubblico medio.
Solo il 31 Agosto dell' anno successivo arrivò il via libera definitivo alla messa in onda, ma per motivi tutt'altro che disinteressati. Fu solo il tentativo di capitalizzare l'improvviso successo di Daria Nicolodi a fare la fortuna dello sceneggiato.
L'Attrice era infatti diventata compagna e musa di Dario Argento e con lui aveva appena girato il fondamentale PROFONDO ROSSO. Certo in seguito avrebbero messo al mondo l'ultrasopravvalutata Asia Argento,ma questa è veramente un' altra storia...
- CURIOSITA' E PICCOLI AVVERTIMENTI.
Con 21 Milioni di spettatori RITRATTO rappresentò uno dei maggiori successi della Tv Pubblica di sempre, certo numeri difficilmente replicabili oggi che, fortunatamente, non esiste più una televisione monopolista, questo è sempre da ricordare, in più a voler cercare il pelo nell'uovo bisogna anche dire che in quel periodo era lo stesso linguaggio televisivo ad essere differente. La metodologia di riferimento era quella teatrale; la maggior parte dei registi; degli attori e dei tecnici provenivano da quel mondo di conseguenza la recitazione era meno minimalista di quella odierna; i tempi erano più lenti e dilatati. Di conseguenza molti spettatori odierni potrebbero essere disorientati dal primo impatto con una serie del genere.
-GLI ATTORI.
Daria Nicolodi |
Ma RITRATTO è una gran bella storia, in grado di affascinare tuttora con interpreti in stato di grazia. La Nicolodi, a differenza di tante altre sue colleghe dimostra di saper recitare e domina la scena col solo sguardo.
Nino Castelnuovo sembra agire in scioltezza, quasi pare divertirsi a recitare il suo ruolo donandogli una qual certa levità. Il suo Luigi Certaldo attraversa la storia quasi inconsapevole di essere lui il protagonista della vicenda incrociando sul suo percorso fantasmi; maledizioni etrusche e perfino leggende familiari dell'epoca napoleonica sempre con la stessa aria scanzonata.
Nino Castelnuovo |
Il ruolo del cugino Conte Alberto, invece fu affidato al più legnoso Mico Cundari,che in seguito lavorò quasi esclusivamente come doppiatore. Infatti il destino di questo sceneggiato fu quello di vedere impegnati come attori diversi artisti solitamente attivi come doppiatori, oltre al già ricordato Cundari, infatti andrebbero segnalati i grandi Manlio De Angelis e Nino Dal Fabbro. Mentre totalmente anonima risulta Luciana Negrini l'altra Attrice della mini , impiegata a dar "corpo" all'archeologa Sandra, personaggio inserito nella storia col solo scopo di scompigliare ancora più le acque.
Ruoli minori( tutti e tre da "cattivi")vennero affidati a diversi caratteristi presenza costante del piccolo come del grande schermo, talenti semi-dimenticati ma non per questo dotati di meno talento; li citerò brevemente di loro: il siciliano Arturo Dominici; il romano Toni Ucci, in seguito presenza costante di tante commedie all'Italiana, qui in un breve e divertente cammeo.
Massimo Serato |
Nonché lo "storico" artista trevigiano Massimo Serato, attore elegante e raffinato, da riscoprire prima o poi.
E per riscoprire- a scanso di equivoci, prima che arrivi il solito presuntuosetto che finge di fraintedere e viene a fare il maestrino in casa d'altri - intendo sempre in senso professionale ricordando e riguardando le cose da lui interpretate.
Un altra caratteristica del RITRATTO DI DONNA VELATA, è che, a differenza di tante altre produzioni sia coeve che successive, l'elemento paranormale e misterioso regge fino alla fine, non ci saranno almeno stavolta spiegazioni razionali che sviliranno il mistero. Per niente. Il finale confermerà tutti gli elementi irrazionali con alcune parti di grande tensione quasi horror come la discesa agli inferi rappresentata dalla scoperta della necropoli Etrusca. La maledizione ciclica si dimostrerà reale, i fantasmi anche; la temuta reincarnazione col suo bagaglio di morte si compirà. Su tutto la presenze impalpabili ma costanti degli Etruschi, veri e propri guardiani invisibili della vicenda.
Il male esiste, sembrano voler dire regista ed attori; l'inspiegabile e l'irrazionale con esso; attenzione però alle forme che possono prendere.
La serie, girata in parte, negli studi RAI, in parte tra Volterra e Castiglione della Pescaia, fu una delle ultime realizzazioni classiche dell'emittente di stato. Presto sarebbe arrivata la prima delle tante riforme del sistema radiotelevisivo, in seguito il colore ma anche la prima lottizzazione. Da qualche parte cominciavano a scalpitare le prime emittenti private.
Sarebbe cambiato il modo di fare televisione e con esso il paese.
Nel bene sicuramente, ma anche tanto nel male.
Un altra caratteristica del RITRATTO DI DONNA VELATA, è che, a differenza di tante altre produzioni sia coeve che successive, l'elemento paranormale e misterioso regge fino alla fine, non ci saranno almeno stavolta spiegazioni razionali che sviliranno il mistero. Per niente. Il finale confermerà tutti gli elementi irrazionali con alcune parti di grande tensione quasi horror come la discesa agli inferi rappresentata dalla scoperta della necropoli Etrusca. La maledizione ciclica si dimostrerà reale, i fantasmi anche; la temuta reincarnazione col suo bagaglio di morte si compirà. Su tutto la presenze impalpabili ma costanti degli Etruschi, veri e propri guardiani invisibili della vicenda.
Il male esiste, sembrano voler dire regista ed attori; l'inspiegabile e l'irrazionale con esso; attenzione però alle forme che possono prendere.
La serie, girata in parte, negli studi RAI, in parte tra Volterra e Castiglione della Pescaia, fu una delle ultime realizzazioni classiche dell'emittente di stato. Presto sarebbe arrivata la prima delle tante riforme del sistema radiotelevisivo, in seguito il colore ma anche la prima lottizzazione. Da qualche parte cominciavano a scalpitare le prime emittenti private.
Sarebbe cambiato il modo di fare televisione e con esso il paese.
Nel bene sicuramente, ma anche tanto nel male.