ALIA # 5 ANGLOSTORIE (2009).

PICCOLI IMPREVISTI, GRANDI CONFERME.








Uno dei miei primi post, una volta aperto il Blog era stata una recensione del sesto numero di ALIA una bella antologia edita dalla CS_libri di Torino.
Certo, nonostante siano passati pochi mesi, a rileggere adesso questi miei primi vagiti critici, mi chiedo come avete fatto a sopportarmi in quel periodo col mio iniziale atteggiamento da grande critico, cosa che non ero all'epoca e non sono certo adesso.
Quello che sicuramente non è cambiato è il mio giudizio positivo su quel numero di ALIA e sulle storie in essa contenute. ALIA 6 però era indubbiamente un numero differente dai precedenti, anomalo in un certo senso.
Fino al numero 5 infatti ALIA usciva a comparti separati; ogni numero aveva una edizione diversa ( a parte le copertine) sulla base della nazionalità degli autori ospitati con una edizione dedicata agli Autori Giapponesi; una per gli scrittori Italiani e, per finire quella, conosciuta comunemente come le ANGLOSTORIE con scrittori di madrelingua Inglese.

Il mese scorso, approfittando del gradito arrivo delle mie spettanze lavorative, avevo deciso di farmi, finalmente, un regalo e avevo ordinato alcuni libri a diverse case editrici e tra loro c'erano anche la copia del numero 5 di ALIA, sia nella versione degli scrittori Italiani che nelle ANGLOSTORIE.

Naturalmente, il "destino" nella veste della sempre solerte Posta Italiana ci doveva mettere lo zampino... e infatti non solo i pacchi mi sono arrivati tutti e dico tutti i pacchi da tre diversi editori dopo due settimane di attesa nell'unico giorno del mese, in cui a casa non c'era nessuno per poterli ricevere (quando si dice la preveggenza) ma una volta ritirati alla posta centrale arrivava la poco piacevole sorpresa che la copia di ALIA AUTORI ITALIANI era "misteriosamente scomparsa".

Ora, da un lato, mi piace il fatto che, in giro per l'Italia ci sia almeno un postino appassionato di letteratura fantastica, e che, trovandosi a dover scegliere tra MALAPUNTA delle Edizioni XII; o ALIA ANGLOSTORIE abbia scelto invece di "far finire sbadatamente nelle sue tasche" il numero di ALIA autori italiani con racconti di Davide Mana; Elvezio Sciallis e Massimo Citi. Insomma, mi piace l'idea di questo postino nazionalista e con un ottimo gusto, però dall' altro lato la cosa che il volume sia andato perso mi fa incazzare come una bestia.

Vediamo adesso a questo numero 5 di ALIA ANGLOSTORIE: sin dalla copertina rossa, la sensazione è pòsitiva, la pubblicazione mi ricorda i vecchi volumi della Fanucci dei tempi d'oro con
quell'aria tanto old style che però al suo interno rivelavano sempre letture gradevoli, con spesso vere e proprie notevoli sorprese.

Nell'Antologia sono presenti sette racconti, tutti inediti per il nostro Paese tranne uno, in un alternanza tra scrittori abbondantemente conosciuti da noi come Ted Chiang e Michael Moorcock ed autori famosissimi all'Estero ma scarsamente tradotti nel nostro paese come Karl Schroeder; Lillian Csernica e Tim Pratt.

Le storie dichiaratamente fantascientifiche sono due :Cosa ci si aspetta da noi del fenomeno Ted Chiang che apre il volume e Corona del Canadese Karl Schroeder che invece lo chiude. La prima pubblicata originariamente sulla rivista di divulgazione scientifica Nature è una classica storia sul libero arbitrio ...o sui comportamenti umani una volta scoperta la sua inesistenza. Chiang conferma qui la sua bravura, se mai ce ne fosse bisogno e in tre pagine ci consegna una storia praticamente perfetta. Una vera sorpresa è stata invece la seconda storia su una madre separata che riceve un messaggio sul pericolo imminente per il suo mondo, freddo e orbitante attorno a un sole artificiale. Sorpresa positiva per l'empatia che Schroeder riserva al suo personaggio femminile, ma anche per la sua capacità di affrontare uno schema vecchio come l'esistenza del genere in maniera fresca e godibile.

Gli altri racconti invece sono riconducibili a vari sottogeneri Fantasy. Personalmente ho apprezzato molto Barbablù e il bisonte bianco di Tim Pratt, un bizzarro weird western con il fantasma di Gilles de RAIS, creature provenienti dal mare che hanno invaso il Texas e maledizioni indiane, segnalo che il racconto fa parte di un ciclo quello di Ranger Girl mai giunto nel nostro paese, così come ho apprezzato anche Miss Carnstairs e il Tritone della statunitense Delia Sherman, l'unico racconto già pubblicato in passato in Italia, presentato qui però con una nuova traduzione, a cura del sempre effervescente Davide Mana. La storia, con la scusa della descrizione di un fortuito incontro tra gli esponenti di due razze diverse, si trasforma pian piano in un incontro tra due differenti tipologie di solitudini.

In definitiva l'unico racconto che mi ha lasciato leggermente perplesso è il fantasy Lo spadaccino che non si chiamava morte. Sarà colpa mia, ma questo racconto di Ellen Kushner non mi ha detto niente.





Giungiamo adesso a quella, che per me, è la storia migliore del libro: il vecchio leone inglese Michael Moorcock regala un delizioso apocrifo di Sherlock Holmes, ho già detto altrove quanto mi piacciano i pastiches holmesiani, ma uno dei migliori che abbia mai letto è proprio questo L'avventura dell'inquilino di Dorset Street, non c'è soprannaturale, non ci sono elementi magici ma semplicemente una solida storia, una gran costruzione della trama nonchè la bravura di Moorcock, che in questo caso, nonostante l'età, dimostra di sapersi ancora divertire.

In definitiva due sono le cose che ho compreso acquistando questo numero di ALIA:

- La prima, è che quando ci si affida alle Poste Italiane ci sarà sempre qualcosa che non andrà a finire completamente bene.

- La seconda e più importante cosa è che, scavando nella piccola Editoria, si riesce ancora, nonostante i tempi di magra, a fornire prodotti interessanti come questi.


P.S...se qualcuno tra voi, dovesse notare in giro un postino con il mio numero di ALIA, per favore...me lo fa sapere? (LOL)

ALIA 5 ANGLOSTORIE 144 pagine.
Euro 14,50. CS_LIBRI.

26 commenti:

Temistocle Gravina ha detto...

Qualche volta ti racconto in pvt cosa mi è successo un paio di anni fa con le poste. Ma venendo al post devo dire che continuo a meravigliarmi (a questo punto inutilmente) della tua onniscenza in campo letterario! Ma devo ammettere che leggere una tua recensione è come entrare nel libro, leggerlo con i tuoi occhi (mo però non ti fare venire la lacrimuccia!). Ho letto un volume della serie (che tu mi avevi gentilmente mandato) e pur non essendo un estimatore del genere, mi era piaciuto per la varietà dei temi. Te l'ho sempre detto che sei sprecato per passare la vita a tagliare assorbenti per pannolini!

michela ha detto...

Nick, ma dove hai visto l'atteggiamento insopportabile che ti imputi per i primi post? :)
Ha ragione TIM, sei competente come opinioni e hai una conoscenza molto vasta, tanto che spesso pari di cose ce nonho mai sentito nominare.
PS Secondo me da qualche parte c'è un club segreto di postini lettori, vista la brutta fine hc estanno facendo anche i miei libri ultimamente...

Nick Parisi. ha detto...

Ciao a tutti. Scusate se sono poco presente online, ma sto facendo un ciclo di turni di notte, in ogni caso domani dovrei esser più libero, quindi tornerò anche a leggere i vostri blog, nel frattempo ecco le risposte:
@ TIM.
Le Poste Italiane sono il MALE, ne sono sempre più convinto. LOL
Sono felice del tuo commento, no, non ho le lacrimucce agli occhi....solo un po, dai. :)

@ Michela.
Si, mi sa che esiste una setta di Postini Lettori, idea inquietante...

Angelo ha detto...

a un ignorante cosmico come spiegheresti il concetto Alia?

EDU ha detto...

Purtroppo è successo anche a me. Libri e cd che sono spariti nel nulla, pacchetti che arrivano aperti e altre amenità.
Ormai se devo spedire qualcosa o faccio una raccomandata (e sono dolEURI...) oppure mi rivolgo ad un corriere privato ( e costa uguale).
Cmq interessante segnalazione. Non conoscevo questa collana.
Ciao Nick!

SteamDave ha detto...

@Angelo
OK, entro a gamba tesa e Alia lo spiego io, essendo uno dei colpevoli di questa cosa.
A partire dal... dal 2003, se ben ricordo, un manipolo di forsennati torinesi raccolti attorno alla casa editrice Ccop-Studi di Torino ha cercato di pubblicare... mah, essenzialmente il libro che ci sarebe piaciuto leggere.
Una antologia di buone storie sconosciute ai più, e provenienti dall'ambito più ampio possibile.
Il mix base di Alia - che si presenti come volume unico o tomi separati, quele sono sottigliezze che lascio all'editore -... il mix, dicevo, è una trentina di storie inedite provenienti da italia, estreooriente e paesi di lingua inglese.
Mell'arco di otto anni abbiamo pubblicato circa centocinquanta storie, la maggior parte inedite e sempre e comunque tradotte ex novo, di autori italiani, giapponesi, cinesi, singaporini, inglesi, americani, spagnoli, canadesi...
Un po' di nomi... Arona, Catani, Citi, Treves, Doctorow, Moorcock, W.J. Williams, Brin, Asamatsu, Inoue, Lavado...
Si tratta di una cosa fatta in piccolo, senza scopo di lucro (nessuno ci ha mai guadagnato una lira), e fondata sul fatto che gli autori donano gratuitamente i propri racconti.
La cosa ha avuto una discreta risonanza all'estero (in giappone ci adorano, gli americani ci considerano dei fighi, Moorcock ci ha reso disponibile tutto il suo catalogo gratis), ed è stata completamente ignorata in Italia (se escludiamo il fatto che il curatore delle traduzioni dall'inglese sia stato insultato dal curatore di una nota collana fantascientifica nazionale... )

SteamDave ha detto...

Posso aggiungere, vista l'infilata di errori di battitura (sono di corsa!), che abbiamo anche degli eccellenti editor e correttori di bozze ;-)

Iguana Jo ha detto...

Questo numero di Alia è lì che mi aspetta in libreria da ormai un sacco di tempo.
Il tuo post m'ha fatto venir vogia di leggerlo.
…e 'mo chi lo dice a Tonani e Stephenson? :-)

Unknown ha detto...

ODIO le poste italiane! Si sn persi nn sai quante delle mie cose...ke nervoso!!

Massimo Citi ha detto...

Direi che Davide ha detto tutto ciò che era opportuno dire, a proposito di ALIA.
Di mio posso aggiungere che c'era un'aria particolare, qui in libreria, quando stavamo congiurando per creare il nostro personale Frankenstein: frizzante, sovraeccitata, peyotesca. Un'atmosfera particolare che la situazione non particolarmente brillante della libreria - e dell'Italia in generale, via - ha contribuito non poco a deprimere.
Posso aggiungere che gli ALIA hanno avuto tirature piccolissime e se qualcuno avesse dovuto sopravviverci sopra sarebbe morto di fame già da un pezzo. E che, come diceva Davide, l'accoglienza degli ambienti «ufficiali» non è stata particolarmente incoraggiante.
Ma importa poco, sul serio. Le copie sono state vendute in buona parte e non è affatto detto che ALIA si fermi qui.
Personalmente, per dire, mi piacerebbe varare un ALIA Opera, con racconti di purissima Space Opera. Sì, proprio quella che non piaceva a P.K.Dick, come dice un mio amico.
Non so quanti amici troverò per questo (assurdo) progetto ed è probabile che resti soltanto un mio sogno. Ma siamo qui per stupirvi, aspettatevi di tutto :)
Nota personalissima per Nick: la tua copia di ALIA Italia è partita oggi. Alle poste, tuttavia,ci hanno detto che non dobbiamo avere fretta causa censimento. Uomo avvisato...

Nick Parisi. ha detto...

Rieccomi qua gente, fresco (si fa per dire...ahem) e pronto per affrontare l'ultima notte (oddio, fa tanto ultima cena ri-ahem LOL...)
@ Angelo.
Hai ragione, avrei dovuto spiegare meglio cos'era il progetto ALIA ai lettori, per fortuna il buon Mana lo ha fatto meglio di come avrei potuto fare io.
Un abbraccio.
@ EDU.
Le Poste sono il male assoluto, ne sono sempre più convinto. :)
@ Iguana.
Credo che Tonani e Stephenson capirebbero.;)
@ Liber@
A me è la prima volta che succede, però è brutto quando capita. :(

Nick Parisi. ha detto...

@ Davide.
A me ALIA piace e lo sai, certo dovendo essere proprio quello che cerca il pelo nell'uovo è che mi piacerebbe poter trovare un illustrazione per ogni racconto, poi si trattandosi di antologie ci possono essere racconti che piacciono di più e altri meno, ma quello dipende sempre dai gusti e dalla sensibilità del lettore.
Grazie per aver spiegato bene il concetto base di Alia in un futuro post quando parlerò delle collane editoriali degne d'interesse (arriva presto Angelo) lo avrei spiegato meglio, però sono contento che lo abbia fatto tu, non temere mai di entrare a gamba tesa, Nocturnia è casa vostra, meno male che ci siete.
Non sapevo dei retroscena con le offese del curatore...incoraggiante, vero? :( :( :(
@ MaxCiti.
Grazie per il nuovo volume, ALIA opera sarebbe un progetto interessante e per il resto sono contento che ALIA continui la sua corsa.Quello che mi dispiace alle volte è il clima generale che poi deprime il clima personale di chi si mette in gioco con iniziative meritevoli come queste.

occhio sulle espressioni ha detto...

Lo devo comprare anch'io (insieme ad altro), ed anche la mia persona sta aspettando una paga che stenta ad arrivare per farlo! :)
È la prima recensione del numero che leggo, bene!
Ah, forse al postino sei stato tu a fargli scoprire il genere e la pubblicazione! :D

Lucrezia Simmons ha detto...

Ammetto la mia ignoranza, ma siamo cui apposta perchè curiosi di novità letterarie.
Il Mana spiega in modo eccellente l'essenza di Alia, ma sapreste dirmi dove trovarne qualche copia a Torino?
Adesso sono curiosa.

Riguardo ai postini, se è vero che quello di Nick èun lettore accanito di fantasy, allora i miei sono amanti dei fumetti, dei robot giapponesi, dei manuali d'officina, insomma sono specializzati in più materie...
Possibile? In Italia?
Naaa
La verità è che non sono i postini, sono quelli che lavorano negli hub di smistamento.
Già solo il nome HUB DI SMISTAMENTO sembra uscire dalla fantascienza.
Comunque grazie per questa segnalazione.

SteamDave ha detto...

@Lady
Via Ormea 69 - Libreria CS.
Dì che ti mando io.

@Massimo Citi
Dovresti per cortesia dire a Philip Dick, da parte mia, di smettere di rompere le palle e di rimettersi a scrivere.
Noi quand'è che cominciamo con Alia Opera?
Perché è un'idea colossale.
Io per ora metto giù una lista di autori anglosassoni...
E se non abbiamo i quattrini per stamparlo, ne facciamo un ebook e sbanchiamo tutti i kindle-store della penisola.
Chi vuole preordinare una copia?

(e tutti potranno dire - è cominciato su Nocturnia, ed io c'ero!)

Nick Parisi. ha detto...

@ Occhio.
Intanto ti auguro che i soldi arrivino presto, io ti posso capire credimi. Poi se ho fatto capire al Postino la differenza tra i generi... beh, almeno sono servito a qualcosa. :D

@ Lady.
Ecco il Mana mi ha preceduto anche stavolta, buon giro alla CS. ;)

@ Davide.
Fosse cartaceo io ne comprerei volentieri una copia. Poi con Philip K. Dick ci parlo io. XD XD XD

Massimo Citi ha detto...

ALIA Opera è poco più di un sogno. Ma ci si può davvero pensare. Se cominciassimo a lavorarci con la fine 2011 / inizio 2012 potremmo arrivare a pubblicarlo nell'autunno 2012. Io, Silvia 3ves e il resto della CS siamo qui. E sarebbe ottimo farlo uscire sia come libro in carta e pagine ed e-book a un prezzo popolare. Raccogliamo pure le prenotazioni :)
Per Lady Simmons e altri eventuali benintenzionati: siamo qui, in V. Ormea (via con una pessima nomea, a Torino) pronti a vendervi ALIA con un sconto impressionante. Davvero.
Mi dicono che si tratta di pubblicità.
Beh, venite un po' qui a dirmelo!

Nick Parisi. ha detto...

@ Maxciti.
Ok si è scatenata la bestia. ;) LOL
Guarda che a questo punto non puoi tirarti indietro, prima o poi ALIA Opera dovrete farla.
A buon intenditor... ;)
Ciao.

Lucrezia Simmons ha detto...

@steamdave+maxciti
Grazie mille! Faccio un salto quanto prima!
E mi prenoto per Alia Opera!

Nick Parisi. ha detto...

Ho creato un mostro. LOL
E per quanto riguarda ALIA Opera siamo già a due copie, neanche male.
E se penso che adesso è tutta colpa mia....LOL

angie ginev ha detto...

Complimenti Nick, ti assicuro che la veste di critico ti sta benissimo, ma quando si è davvero bravi automaticamente si diventa umili.
Continua così, ti auguro il meglio
Ciao Angie

Nick Parisi. ha detto...

@ Angie.
Non ti nascondo che quello della critica è un aspetto che mi piace moltissimo, e per quanto riguarda l'umiltà credo e spero di mantenerla sempre, perchè essere umili significa rispettare il lavoro degli altri. Anche quando non piace qualcosa bisogna dirlo senza se e senza ma, ma mai con alterigia e presunzione.
Io almeno spero di non fare mai questo errore.
Almeno lo spero.
Ciao.

Lucrezia Simmons ha detto...

Andata da CS LIBRI, comprato 3 numeri di Alia, un libro di Massimo Citi. E' una libreria consigliatissima, Massimo è cordiale e mi ha trattato benissimo.
Adesso vado a leggere le anglostorie!
Grazie per il suggerimento Nick.

Nick Parisi. ha detto...

@ lady
mi fa piacere, riuscire a essere utile è una cosa fantastica.
Colgo il tuo post come occasione per dire che potrei essere poco online in questi giorni, anche sui blog degli amici e mi scuso di questo, dovrei ugualmente riuscire a postare un articolo su "ritratto di donna velata lunedì.
buon week end a tutti.

Argonauta Xeno ha detto...

La cosa divertente (mica troppo) è che anch'io ho avuto problemi con Alia e Poste Italiane. Che sia stato lo stesso postino?

Nick Parisi. ha detto...

@ Salomon.
Non mi stupirebbe per niente!

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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