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Dwight Frye: l'Uomo dalle Mille Morti. |
Prendiamo un attimo la macchina del tempo ed utilizziamola per fare un salto negli anni Trenta, nel rutilante mondo del Cinema di quel periodo.Molti di quelli che poi sarebbero diventati luoghi comuni all'interno del genere gotico, nacquero in quel periodo.I cosiddetti "Mostri", tanto per dirne una: i vari
Dracula;
Creatura di Frankenstein;
Uomo Lupo e scienziati pazzi di contorno venuti fuori dalla pellicole della
Universal.
Lo stesso avvenne con le grandi icone dell' Horror, nomi come
Bela Lugosi;
Boris Karloff e
Lon Chaney Jr.
Però, gran parte del fascino delle produzioni di quel periodo, deriva dai comprimari, da coloro che chiamiamo "caratteristi" proprio per la loro capacità di rendere ottimamente un determinato lato caratteriale nella loro recitazione o a livello più squisitamente fisico- espressivo.
Dwight Frye era uno dei più famosi, uno dei più gettonati : se
Rondo Hatton a causa della sua corporatura era chiamato spesso a svolgere ruoli da sicario o da mostro, se
George Zucco risultava splendido nei suoi ruoli di
villain o di grande antagonista, a
Frye riuscivano ottimamente i ruoli da squilibrato...o le morti tragiche.
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Fa un certo effetto, vero? |
Dwight IIliff Fry nasce a
Salina nel
Kansas nel 1889, la sua è una storia già raccontata centinaia di volte: i genitori vorrebbero per il giovane figlio un lavoro "normale" ( che poi sul termine "normale" ci sarebbe tantissimo da dire) magari come impiegato, mentre
Dwight prende lezioni di canto e di piano e sogna un futuro da pianista.
Come sempre sarà l'intervento di un altra persona a rimestare le carte in tavola e a scegliere quale strada dovrà intraprendere quel ragazzo del
Kansas.
Siamo all'inizio degli anni venti, un esperto impresario newyorkese di
vaudeville, nota
Dwight Fry e gli propone di recitare nelle sue commedie, il giovane accetta entusiasticamente, aggiunge una
e finale al proprio cognome e comincia la sua nuova carriera: tante saranno le commedie interpretate e piano piano dalle commedie passerà a ruoli via via sempre più impegnativi finendo col recitare anche una versione di
6 PERSONAGGI IN CERCA DI AUTORE di
Pirandello nel 1922, in seguito
Frye avrà spesso modo di lavorare molto con un giovane immigrato dal' Europa: un certo
Bela Blasko, che però si fa anche chiamare
Lugosi.
Frye, non si dedicata però solo alla recitazione, cerca di far contenti i genitori: nel 1928 dopo essersi sposato con
Laurette Bullivant, una ballerina conosciuta in teatro, tenta di far sfruttare i soldi guadagnati da lui e dalla consorte aprendo una Sala da Te nella Grande Mela.
Inutile dire che la pesante crisi economica dell'anno successivo farà naufragare miseramente questa iniziativa, portando la giovane coppia quasi sull'orlo del lastrico.
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Una foto di scena per Dracula (1931)
con Lugosi e Frye. |
L'anno di svolta però è 1931, il Cinema che già gli aveva offerto qualche particina minore gli offre tre ruoli in quelli che oggi chiameremmo autentici
blockbusters: THE MALTESE FALCON;
DRACULA e
FRANKENSTEIN.
Saranno però i due ruoli per i film horror prodotti dalla
Universal a rivelarsi fondamentali: il
Renfield interpretato da
Frye conquista pubblico e critica, ci saranno anche recensori che stroncheranno il film
nel suo complesso ma tesseranno lodi per la recitazione di
Dwight Frye a metà tra lo scemo del villaggio, lo psicopatico e il servo criminale.
In
FRANKENSTEIN invece la leggenda vuole che
Frye sia stato voluto assieme, a buona parte del cast dallo stesso regista
James Whale in sostituzione di altri attori già scelti dalla produzione ( tra cui
il regista francese
Robert Florey originariamente designato per dirigere il film e lo stesso
Lugosi scelto in una prima fase per interpretare il "Mostro"),
Frye comunque ripaga il nuovo regista fornendo una interpretazione di
Fritz, il primo dei tanti assistenti gobbi e deformi del
Dottor Frankenstein , nonché una delle tanti morti violente a cui i suoi personaggi abitueranno gli spettatori.
Il dado sembra essere tratto : negli anni seguenti
Dwight Frye diventerà una presenza costante dello schermo, quasi esclusivamente in film del Terrore.
Certo, i suoi ruoli diventeranno mano a mano sempre più caricaturali, finendo per fungere spesso da intermezzo comico all'interno della pellicola, le morti dei suoi personaggi diveneteranno sempre più efferate e spettacolari, altre volte le sue scene vengono pesantemente sforbiciate. E' il caso di
THE BRIDE OF FRANKENSTEIN del 1935 in cui un intera sotto-trama con
Frye , qui nel ruolo di
Karl, il nuovo aiutante di
Frankenstein viene quasi totalmente eliminata, fino al punto che questa parte del girato ai giorni nostri risulta perso per sempre.
O come ne
IL FIGLIO DI FRANKENSTEIN, quando ad essere tagliata è l'intera interpretazione dell'artista, al punto che negli anni successivi
Frye dichiarò ironicamente di essersi più volte chiesto se i produttori della
Universal lo odiassero dal momento che lo facevano lavorare solo per poi potergli eliminare le parti.
L'attore avrebbe tutto per essere felice: non solo
Laurette gli dà un figlio, ma la carriera teatrale procede abbastanza bene, al punto che
Frye si concede sempre più frequenti pause dal grande schermo.
Ed è proprio il grande schermo a rappresentare una sorta di cruccio per l'attore, col tempo l'uomo comincia a disperare che registi e produttori cinematografici possano avere il coraggio di utilizzarlo in ruoli diversi.
Il Teatro offre quindi a Frye le soddisfazioni che l'industria cinematografica sembra riluttante ad offrirgli.
Nondimeno, quando
Whale o altri registi come
Fritz Lang che l'attore stima lo chiameranno
Frye non rifiuterà mai un ingaggio, anche se i suoi ruoli diventeranno sempre più secondari, sempre più marginali, sempre più spesso nelle parti di gobbi deformi.
Ma il pubblico va a vedere i film del Terrore (o anche quelli di Gangsters) del periodo anche attirato dal nome di Dwight Frye nel cartellone, nel quadro di un America che si sta faticosamente avviando verso la Guerra Mondiale poche sono le sicurezze per gli americani:
Una di queste è che andando a vedere un film in cui compare Dwight Frye si assisterà ad una creativa morte del personaggio da lui interpretato.
Al punto che nelle rare eccezioni come nel film THE CRIME OF DOCTOR TESPI prodotto dalla Republic nel 1935, quando questo non avverrà ci saranno vibranti proteste.
Ma
Frye è anche un patriota, quando la guerra scoppierà veramente deciderà di affiancare al lavoro di attore quello di disegnatore progettista per la Lockheed Aircraft Company,recuperando così le nozioni imparate negli anni di gioventù, quando i genitori sognavano per lui un futuro "sicuro" da impiegato.
Per tutto il 1943 l'artista di giorno reciterà mentre la notte progetterà aerei per lo sforzo bellico, in tutto questo farà spinto anche dai sensi di colpa per non aver potuto partecipare né al Primo né al Secondo conflitto Mondiale per motivi di salute.
Dwight, soffre infatti di problemi coronarici, sono in pochi a saperlo ed anche per questo ha sempre rifiutato ogni tipo di cura.
Il 1943 gli offre un ultimo ruolo in un film Horror.
Il film si chiama
DEAD MAN WALK , un titolo a suo modo profetico.
George Zucco fornisce il ritratto di uno dei suoi ultimi grandi cattivi mentre un irriconoscibile
Frye interpreta il suo ultimo servitore gobbo.
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Dead Men Walk (1943) |
il
Zolarr interpretato da
Frye, il suo ripetere la battuta :
"Padrooneee", sibilata tra i denti, decenni dopo sarà- verosimilmente- utilizzata come base interpretativa dal grande
Peter " biscottino"
MacNicol per il suo
Renfield nella parodia di
DRACULA di
Mel Brooks.
Finalmente sembra arrivare anche il primo ruolo mainstream, sempre ai fini di sostenere lo sforzo bellico ad Hollywood si cerca di produrre un film sulla vita del presidente
Woodrow Wilson, grazie alla sua somiglianza fisica gli sceneggiatori pensano a
Dwight Frye per interpretare il ruolo di un ex ministro.
Per l'attore è il segno che i tempi stanno cambiando, un modo per sfuggire alla frustrazione di quei ruoli che di fatto lo hanno reso una macchietta.
Ma il fisico dell' uomo è ormai seriamente compromesso. Il 7 Novembre del 1943 mentre
Frye si trova in un affollato autobus losangelino in compagnia del figlio un attacco di cuore stronca la vita dell'attore.
Dentro quell'autobus sporco ed affollato, l'uomo che al cinema era morto per finta almeno un centinaio di volte concluse definitivamente e realmente la sua esistenza terrena.
CURIOSITA': Mentre la vita terrena di Dwight Frye termina comincia però una sorta di seconda vita, quasi una mitizzazione da parte di appassionati e cinefili.
In tempi recenti sorgeranno perfino dei Fans Club. Poi ci sarà anche un fan particolare...
il mondo lo conoscerà col nome d'arte di Alice Cooper e comporrà una canzone dal titolo Ballad of Dwight Fry.
La canzone è diventata un classico del Rock.