HAUTE TENSION (2003)


Due amiche attraversano in auto la profonda campagna francese: Alex si è appena laureata e desidera fare una visita ai suoi familiari. Marie, invece, ha difficoltà con gli studi ed ha bisogno di un posto tranquillo dove poter riprendere fiducia nelle sue capacità; in più Marie è chiaramente attratta da Alex.
La quiete dura però poco: durante la prima notte di permanenza, un misterioso uomo dopo aver rapito Alex trucida violentemente tutta la sua famiglia.
Solo Alex sfugge al massacro. La ragazza si pone sulle tracce dell'assassino nel tentativo di liberare l'amica.
Comincia ad investigare anche la polizia, qualcosa nella dinamica degli omicidi però non convince completamente gli investigatori.



« Non permetterò più a nessuno di mettersi fra noi... Non permetterò più a nessuno di mettersi fra noi »


HAUTE TENSION  è indubbiamente un film importante, fino al 2003 nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla possibilità di un film splatter  prodotto e girato in Francia. Certo, un po tutto il cinema di genere europeo vivacchiava sui ricordi dei decenni passati (qualcosa come abbiamo visto cominciava a muoversi in Inghilterra e in Spagna, nello stesso territorio dell' Esagono poi, immediatemente prima c'era stato il tentativo di Christophe Gans col suo IL PATTO DEI LUPI, e poco altro. ) Ma diciamocelo chiaramente se non ci fosse stato Alexandre Aja con questo piccolo filmetto  a fare da apripista , perfino da spartiacque difficilmente negli anni successivi, avremmo visto pellicole come MARTYRS o LA HORDE

A muovere il parigino Aja è stata principalmente la passione per un certo tipo di cinema italiano degli anni settanta, per registi come Freda e Fulci, un amore reso evidente non solo con la chiamata agli effetti speciali  del truccatore Giannetto De Rossi, storico collaboratore  fulciano, ma  un amore dichiarato praticamente ad ogni secondo della visione, ad ogni ripresa, per una certa estetica della violenza.
Il film procede così di omaggio in omaggio.
Certo fa un po ridere assistere all'inizio del film al'esaltazione delle due protagoniste per una canzone dei Ricchi e Poveri, in una scena, se vogliamo, un po ridicola, ma a parte questo l'allievo dimostra di aver imparato la lezione dei suoi maestri e di saperla mettere in pratica.
Il fatto che poi in seguito Alexandre Aja, si sia completamente perso per strada ed abbia sputtanato dissipato il suo talento con i suoi risibili filmetti hollywoodiani ( qualcuno ha nominato PIRANHA 3D, per caso?)
Questo, beh, fa ancora più rabbia.


Bisogna dire anche che con HAUTE TENSION
( Alta Tensione da noi ) il regista, assieme al suo collaboratore Gregory Levasseur , compie un operazione decisamente ruffiana ed anche un po furbetta.
A partire dalla scelta del cast.
Nel ruolo dello psicopatico assassino in tuta da meccanico viene infatti felicemente scelto il bravissimo
Philipphe Nahon, un attore abituato ad interpretare ruoli laidi e sgradevoli. In più ancora più intelligentemente viene scelto di non fargli praticamente spiccicare parola per quasi tutta la durata del film.
E il motivo si capirà nel finale.

Nel ruolo di Marie la vittima designata, quasi come una sorta di sberleffo ad una certa tipologia di Cinema francese  sonnolento e con la puzza sotto il naso, Aja chiama una come Maiwenn Le Besco, fino a quel momento conosciuta esclusivamente per essere attrice di Teatro impegnato e che qui sembra invece divertirsi da matta ad interpretare la più classica delle damsel in distress.
Probabilmente però  inserire la belga Cecile De France una nata e cresciuta nel mondo delle commedie ( l’ anno prima aveva girato un bellissimo film come L’ Appartamento Spagnolo) nella parte della protagonista Alex, risulta la scelta più indovinata. Il pubblico, specialmente quello francofono, abituato ai film precedenti della De France, solidarizza facilmente con la sua Alex, parteggia per lei per tutta la durata del film,si fida di lei, vede attraverso i suoi occhi, segue facilmente (ed anche abbastanza docilmente ) il P.O.V della ragazza.



Aja insiste molto su questo particolare: le dinamiche tra le due ragazze ci appaiono chiare sin dall'inizio. Così come ci appare evidente l'attrazione di Alex nei confronti di Marie. Il vortice di violenza quasi inarrestabile risulta da antologia, con cariche di violenza e di sadismo giunte nei momenti giusti.
Anche per questo quando negli ultimi minuti il finale sconvolge alcune delle sicurezze fino a quel momento acquisite, pur aspettandocelo in parte , non possiamo fare a meno di esserne sorpresi.
 Di godere del cambio di prospettiva.
In questo come detto siamo anche aiutati dall'ottimo lavoro del maestro Giannetto De Rossi e dalla fotografia di Maxime Alexandre.

ALTA TENSIONE ha rappresentato un momento importante per il Cinema horror francese ed europeo, un momento importante per un anno fondamentale quale è stato il 2003. Questo piccolo film ci ha ricordato come sia ancora possibile tentare una nuova via.
Una via che purtroppo in Italia ancora non sembriamo disposti a percorrere.
Forse perché ancora ci culliamo nel ricordo di ciò che è stato nel passato, ci accontentiamo di cinepanettoni o becere  ed inutili commedie senza accorgerci di aver dissipato una grandissima tradizione culturale quale era la nostra cinematografia horror.

ALTRE RECENSIONI:
Vi segnalo alcuni articoli destinati al film:

-IL GIORNO DEGLI ZOMBI della bravissima Lucia.

-IL BOLLALMANACCO

18 commenti:

daniela ha detto...

Molto molto interessante, ma anche molto forte, di grande tensione..
Caro Nick volevo anche informarti che ho scritto un altro post di invito, ma se nessuno aderirà le due persone che si erano offerte, voglio che scrivano e premiarle alla pari.
Ti ringrazio per il tuo aiuto.. e spero di risentirti...
Ciao Angie

Nick Parisi. ha detto...

@ Angie
Non devi ringraziarmi, io ci ho provato con molto piacere.
Piuttosto se vuoi fare così per il tuo concorso per me va bene.

Boh non so mah ha detto...

HT è, come dici tu, l'inizio di tutto e seppur non mancando di qualche difetto, la pellicola va che è un piacere.
HT io lo considero il correttore del torture-porn, cioè detta le regole per non mandare tutto a puttane rendendo la pellicola ridicola. Aja da questo punto di vista è bestiale.
Poi arriva il punto dolente. Aja fa quella schifezza colossale che è piragna e perde completamente la mia stima. Anzi, diciamocelo, sprecare un talento fuori dal comune per una vaccata del genere e per solo per soldi, sarebbe da mozzare come fa nei suoi film... :(
Però... due sere fa ho visto "Maniac" che produce e scrive con l'amicone lavasseur e ne esce qualcosa di esplosivo, mai visto, terrificante e meraviglioso. In un colpo solo Aja si riprende a piene mani tutta la mia stima. Guardatelo perché c'è da piegarsi in due. Fantastico.
Ad oggi il miglior horror del 2013.

Grazie Nick. Grazie Aja.
Perché siamo buoni e perdoniamo tutto... ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Eddy
Aja, come Gans e come decine di registi di talento ha rischiato di essere bruciato dai meccanismi commerciali degli studios americani.
Non ho visto ancora "Maniac", ma se è come dici tu mi fa particolarmente piacere che almeno adesso, il regista francese stia tornando a buoni livelli.
P.s
Siamo talmente buoni da risultare creatori di diabetici. Lol

Fra Moretta ha detto...

Un film furbetto come dici tu e con un twist finale talmente contorto che gente che conosco non l'ha prese bene e abbandono pure la sala imprecando,ma che è comunqunque un buon film avessimo il coraggio in Italia di fare film cosi...
P.S. Fa sempre piacere rivedere in azione De Rossi.

Nick Parisi. ha detto...

@ Fra
Giá, il twist finale...
In parecchi rimasero sconvolti e delusi dal finale. A me non era dispiaciuto, diciamoci la verità: un po era da aspettarselo che il film finisse in quel modo.
Sullo stato attuale del cinema italiano e sul suo " coraggio"- o meglio sulla mancanza del medesimo- la pensiamo allo stesso modo.

Melinda ha detto...

Ci provo a ritornare, ma non riesco come ai vecchi tempim ogni tanto riemergo...comunque vedo che anche da te trovo una bella recensione, eh? :D
Ciao Nick!!!

Nick Parisi. ha detto...

Ciao Melinda!!!
E' sempre bello risentirti!
Mi auguro che tu possa tornare a ribloggare in maniera definitiva e continuata!
A presto.
:)

Unknown ha detto...

mhhmhmh mi hai incuriosito ed ora non resta che vederlo :P graziee

Nick Parisi. ha detto...

@ Maurizio Das
Grazie ! Benvenuto su Nocturnia e complimenti per il tuo blog!

occhio sulle espressioni ha detto...

Ma non è il finale in sé, che è pure carino, sono le pazzesche incongruenze legate ad esso a rovinarlo, nonostante trucco, fotografia e forma generale di alto livello.
Poi anche un pochettino ruffiano lo è, di sicuro.

Nick Parisi. ha detto...

@ Occhio.
ALTA TENSIONE è un film mooolto imperfetto a livello di sceneggiatura, parecchi sono i momenti incongruenti, basta vedere tutta la parte del ritrovamento di Marie da parte di Alex. Questo rovina, in parte la sua godibilità. Poi c ' è la questione ruffianeria che c' è e consiste nel dare agli spettatori esattamente quello che loro si aspettano per i due terzi del film.
Saluti.

occhio sulle espressioni ha detto...

Come incongruenza dico solo una cosa, che non ho accettato affatto: guidare! Chi guida?
Ho visto un po' di ruffianata anche nel personaggio della de France, perfetto rebel-scanna uomini-pazzoide perché ama.

Nick Parisi. ha detto...

@ Occhio
Credo che la scelta di chiamare Cecil De France più che una ruffianata sia stata una ruffianata calcolata: la De France veniva da un successo europeo come l' Appartamento Spagnolo, era diventato un viso riconoscibilissimo in Francia e oltretutto riusciva a creare tenerezza nel pubblico. Quindi Aja ha utilizzato lei e il suo personaggio per creare aspettative e tropismi vari.
Fino ad arrivare al punto in cui l' effetto di stravolgimento del personaggio - secondo lui- sarebbe risultato più dirompente.

Unknown ha detto...

come sempre, ammetto di aver molto da imparare da te zietto, pezzo come sempre ULTRA! grandissimo!

Nick Parisi. ha detto...

@ Donata
Grazie di cuore!

Babol ha detto...

Grazie mille per il link ^^
Alta Tensione è stata un'esperienza a dir poco devastante per me, che all'epoca l'avevo visto al cinema.
Assolutamente impreparata, mi ero bevuta come un bibino tutto quello che propina Aja nel film, cadendo nel tranello con scarpe e tutto. Rivedendolo una seconda volta, il film perde l'effetto sorpresa ma le scene clou rimangono sempre di una perfidia devastante.
E personalmente ho adorato l'uso dei Ricchi e Poveri (che probabilmente in Francia sono un gruppone, chissà!!) e dei meravigliosi Muse.

Nick Parisi. ha detto...

@ Babol
Aja è stato bravo ( furbo?) Con ALTA TENSIONE ci ha fregati tutti! Ad una prima visione tutti quanti parteggiavamo per la "povera" Alex, tutti noi soffrivamo con lei, poi....invece...
Quindi direi che la prima volta che abbiamo assistito al film è stata veramente devastante per tutti quanti noi.
però ne è valsa la pena, non scherzo se dico che poi la qualità media degli horror si è abbassata parecchio.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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