28
mercoledì
gennaio

INTERVISTA CON DANIELE STATELLA


L'intervista odierna è dedicata al disegnatore Daniele Statella
Daniele nel corso della sua lunga carriera ha lavorato su fumetti come Diabolik; Cornelio e Dampyr
Ringrazio il disegnatore per avermi concesso l'intervista ed anche per la sua gentilezza.
Nel caso voleste approfondire le informazioni sull'autore vi rimando a QUESTA scheda che ho scritto su Statella.
Vi auguro una buona lettura!

Nick: Ciao Daniele, sei il benvenuto su Nocturnia, come prima domanda ti va di raccontarci dei tuoi inizi? Cosa ti ha avvicinato al mondo del fumetto?

Daniele Statella: Ho iniziato a leggere fumetti fin da bambino e fin da piccolo ho sempre provato a ridisegnarli sui quaderni a cui toglievo la copertina e disegnavo all’ interno ricreando veri e propri albi disegnati da me. Come tutti leggevo Topolino. Poi un giorno ho rubato dalla libreria di mio padre un Tex e da lì mi ci sono appassionato e ho cominciato a seguire sia Tex che Zagor. La folgorazione arriva con Dylan Dog che ho amato alla follia. Continuavo a leggere questi albi e a ridisegnarne delle storie mie. Questa passione l’ho poi incanalata in una professione anche grazie alla Scuola di fumetto di Milano dove ho avuto modo di approfondire la tecnica con docenti che erano disegnatori Bonelli


Nick: Quali sono in particolare gli autori ed i comics che sono stati maggiormente importanti per te, prima come lettore e poi come autore?
Naturalmente poi citare anche libri, film, telefilm e dischi.

Statella:  Come ti dicevo è stato fondamentale Tiziano Sclavi. Poi tutto il cinema horror da cui Sclavi attingeva a piene mani ed era bellissimo riscoprirne le citazioni. Autori come Carpenter, Romero ma anche il primo Argento e tantissimi altri non necessariamente horror come Hitchcock e Leone che sono in assoluto i miei autori preferiti.

Nick: Il tuo esordio professionale avviene nel 1999 con la cosiddetta "Trilogia del Giorno" di cui sei l' autore completo. In parole povere: L'apocalisse a Vercelli.Ti chiedo di tornare con la memoria a quella serie di graphic novel, del clima e dell' humus in cui è nata, delle influenze che l'hanno ispirata e degli scopi che ti prefiggevi allora.
Com'è stata accolta a Vercelli la trilogia? E a distanza di anni che ricordi ti ha lasciato dentro?

Statella:  Eh eh eh! Mi fa piacere che tu lo ricordi. Ci sono molto affezionato. Era un’opera molto autobiografica pur essendo ovviamente di fantasia. C’erano tutti i miei amici ritratti tra i protagonisti, era ambientato nelle mie zone e c’era tutto il cinema e il fumetto che amavo e di cui ti accennavo sopra… Proposi le tavole ad un tipografo dietro casa mia per stamparmelo da solo ma veniva a costarmi troppo. Allora lui impietosito o forse affascinato dal lavoro, mi propose di pubblicarmelo lui. Avremmo fatto a metà, io mettevo il lavoro ai disegni e lui il lavoro della tipografia e poi avremmo diviso le entrate. Fu un piccolo successo, tutto esaurito tant’è che ne facemmo due sequel. Una splendida esperienza che ripeterei all’istante. Se ne avessi il tempo mi piacerebbe fare ancora qualcosa di questo genere, chi lo sa… magari prima o poi…

Nick: Ecco, a questo punto, m'interessa parlare di un argomento, diciamo così di "costume". Vorrei che tu narrassi ai lettori di Nocturnia di un certo provino che tu svolgesti per Bonelli per poter lavorare sul tuo fumetto preferito ed anche del'incontro che in quell'occasione avvenne con il tuo sceneggiatore preferito.

Statella:  Sai proprio tutto! Ero molto acerbo ma ci provai lo stesso… Stavo facendo la Scuola del fumetto e partecipai a un concorso il cui premio era un colloqui in Bonelli per Dylan Dog. Lo vinsi ed ottenni questo incontro. I disegni piacevano  ma avevo ancora troppe lacune da colmare. Poi d’un tratto entrò nella stanza un signore col cappotto verde. Sul subito non ci feci caso ma poi gli guardai le scarpe: erano Clark coi lacci rossi come quelle di Dylan. Lo guardai in faccia per la prima volta ed era lui… Sclavi!


Nick: Nel corso della tua carriera successiva hai lavorato per molti editori: Eura, Free Books, Astorina ma il tuo nome rimane particolarmente legato alla collaborazione per le miniserie della Star Comics, in particolare vorrei soffermarmi su due di queste: "Cornelio, Delitti d' Autore" e "Nuvole Nere".
La seconda tratta dai racconti di Lucarelli mentre per quanto riguarda la prima il personaggio è costruito proprio sul personaggio dello scrittore.
Come sono stati in questi due casi i passaggi dal reale e dalla narrativa al fumetto?

Statella:  E’ stata una bella esperienza. Dapprima con Cornelio fu piuttosto traumatica perché non era facile rispettare la somiglianza con Lucarelli. Ricordo ch guardavo i dvd delle sue trasmissioni televisive per cercare di carpirne le movenze oltre ai tratti somatici. Poi pian piano il personaggio si è delineato e si è distaccato dal modello dello scrittore reale ed è diventato Cornelio. Lavoravo a diretto contatto soprattutto con gli amici Mauro Smocovich e Giuseppe De Bernardo ed è stato veramente divertente. Di Nuvole Nere ho fatto solo un episodio ma a Cornelio ci sono affezionato perché ne ho disegnato il numero uno e poi molti altri episodi.

Nick: Una delle peculiarità dei fumetti da te disegnati è che spesso ti inserisci come personaggio all'interno delle storie che disegni : nella "Trilogia del Giorno" compari come uno dei mostri, in "Laura Melies" fai una breve comparsata e poi penso che il "Dottor Statella " di "Cornelio" e "Dr. Morgue" ormai ti perseguiti, da cosa deriva la scelta del disegnarti ?

Statella: Mi ci diverto molto. E poi mi piace l’idea di inserirmi in cameo come faceva Hitchcock


Nick:  Infine nel 2012 il vecchio sogno di lavorare per la Bonelli si concretizza con l'entrata nello staff di Dampyr. (A proposito: complimenti per il #171!) Cosa hai provato nell'ottenere questo risultato e, nel caso, hai dovuto cambiare il tuo stile per adattarti al fumetto?

Statella:  Grazie per i complimenti. E’ stato tutto molto naturale, non mi ero più presentato alla Bonelli e quando 2 anni fa mi ci sono ripresentato mi hanno accolto come in una grande famiglia, come se avessi sempre lavorato per loro. Ho fatto alcune prove e non mi sono neanche proposto a Dampyr perché mi sembrava quasi di chiedere troppo. Invece poi un giorno mi squilla il telefono ed era Boselli che mi chiedeva se volevo fare Dampyr. Non ci potevo credere…

Nick:  Dampyr è un fumetto che ha atmosfere ed ambientazioni ben precise. In particolare cosa apprezzi di più di questa serie e qual è il tuo personaggio preferito?

Statella: Mi piace molto perché non ci si annoia mai. Le avventure si svolgono sempre in giro per il mondo, a volte anche in Italia e quindi le situazioni sono sempre diverse. Adoro l’atmosfera delle storie e mi piace molto ricrearla con tratteggi, ombre e forti contrasti… Mi piace disegnare Tesla ma forse quello che mi riesce meglio è Kurjak.

Nick:  Veniamo adesso all'aspetto tecnico del tuo lavoro: che strumenti utilizzi per disegnare? Preferisci il pennino o il pennello (o magari i supporti digitali) ? E quanto tempo mediamente impieghi per disegnare una tavola?

Statella:  Ho sempre lavorato principalmente a matita avvalendomi di un inchiostratore. Nella mia carriera sono stato inchiostrato da Matteo Bussola, Elisabetta Barletta, Lucilla Stellato e (soprattutto) Marco Fara. Ora sto lavorando da solo però, quindi matita e chine. Prima inchiostravo con pennello windsor e newton serie 7, poi ho iniziato ad usare pennarelli graduati e con punta a pennello tipo Pentel o fude pen giapponesi. Ora faccio quasi tutto in digitale con un Macbook pro cui è collegata una tavola grafica, la Cintiq della wacom. Con questa è possibile lavorare direttamente sul monitor con una penna dotata di 2024 livelli di pressione quindi molto sensibile e precisa. Ci metto lo stesso tempo a lavorare su carta o in digitale. Circa un giorno e mezzo per tavola.

Nick:  Un aspetto fondamentale del vostro lavoro riguarda il rapporto che si viene a creare tra sceneggiatori e disegnatori e, per quanto riguarda questi ultimi, al rapporto collaborativo tra colui che  lavora alle matite e l'inchiostratore. Il tuo caso specifico è esemplare, da anni lavori con il bravo Marco Fara e assieme avete raggiunto una piacevole sintesi di stile.
Come gestite il vostro lavoro, come vi suddividete i compiti ?

Statella:  Come dicevo sopra, Fara è l’ inchiostratore con cui ho lavorato più a lungo e quindi c’è una certa intesa di tratto. Io definisco la matita in modo estremamente preciso in modo da non lasciare dubbi di interpretazione. Aggiungo vari dettagli in modo che lui non rischi di travisare e cambiaread esempio l’espressione di un personaggio o altro. Una vota scansionata la tavola poi gliela spedisco via mail. Lui la stampa in azzurro su cartoncino , la inchiostra e la riscansiona in bianco e nero rilevando solo il tratto e non il segno azzurro precedentemente stampato. Il prossimo albo che sarà in edicola a marzo 2015, “Il Figlio di Kurjak” sarà ancora inchiostrato da lui. Da quello successivo, cui sto già lavorando, mi occuperò io di matite e chine.

Nick:  Sei il fondatore dell' associazione Culturale Creative Comics, ti andrebbe di presentare ai lettori di Nocturnia la tua associazione e le sue iniziative ?

Statella:  La mi associazione, che ho fondato con Alessia Di Giovanni (regista e scrittrice) si occupa di cinema e fumetto. In particolare per quanto riguarda il cinema, realizziamo opere audiovisive , film lungometraggio, videoclip e film documentari. Per il fumetto invece organizziamo eventi e teniamo corsi nelle scuole. Gli eventi che proponiamo sono sempre di natura gratuita per il pubblico perché io credo che la cultura del fumetto debba essere portata alla gente per essere diffusa il più possibile e possibilmente debba essere portata nelle scuole come stiamo facendo ad esempio con l’ist. superiore Leardi di Casale Monferrato (AL). Insegnare il fumetto nelle scuole laddove c’è il più alto tasso di abbandono della lettura è uno dei nostri obiettivi.

Nick: Dedichiamo anche uno sguardo alle tue attività extra fumettistiche, sono molto incuriosito dal tuo recente impegno come regista e anche dal film horror western " Undead Men, ce ne parli un po?

Statella:  In seno all’Ass.Creative Comics è nato anche dil progetto di “Undead Men”. Quando Alessia Di Giovanni mi ha proposto questa storia horror western ha sfondato una porta aperta dato che sono i miei generi preferiti. Abbiamo quindi deciso di fare una pazzia e di realizzarne un lungometraggio con tutte le difficoltà economiche (e non solo) che questo comporta. Abbiamo trovato qualche fondo e abbiamo avviato la macchina produttiva coinvolgendo una società di produzione e tanti giovani attori che hanno lavorato gratis perché han creduto nel progetto. Il film ha come protagonista Marco Silvestri del duo pali e dispari di Zelig che interpreta uno zombie che non può mordere per via di una museruola che gli blocca la mascella. Lui è un feroce zombie killer sulle tracce di due donne nel farwest. C’è anche Elena Di Cioccio, attrice e presentatrice televisiva (Le Iene). Gli effetti sono di Sergio Stivaletti e le musiche del grande maestro Manuel De Sica (Dellamorte Dellamore, nomination agli oscar per “Il Giardino dei Finzi Contini”, David di Donatello per la colonne sonora). Il film è uscito in sala lo scorso anno ed è stato accolto piuttosto bene dal pubblico e anche dalla critica che non lo ha demolito come ci aspettavamo date le carenze di budget. Anzi, al programma Cinematografo di Marzullo i critici ne hanno colto vari aspetti positivi e questo ci ha fatto piacere e ci ha dato coraggio a tentare di fare un nuovo film. Ci stiamo lavorando e nel frattempo, anche se di tutt’altra natura, è uscito il nostro film documentario “Lavoratrici” da noi prodotto con il contributo della Fondazione Crt per la regia di Alessia Di Giovanni.

Nick:  Quando intervisto un disegnatore, di solito a questo punto dell'intervista gli domando sempre una sua impressione sull'attuale stato di salute del fumetto italiano e su cosa si potrebbe fare per riportare lettori al media. Rigiro anche a te la stessa domanda.

Statella:  In realtà ti ho già risposto prima: credo che ripartire dalla scuola sia la cosa necessaria. Ma non dalle scuole di fumetto, lì i ragazzi si presume li conoscano già i fumetti… Ma bensì dalla scuola primaria e secondaria. E poi occorre fare quello che sta facendo la Bonelli e cioè aprirsi a nuovi settori dell’intrattenimento perché il fumetto ha in sé possibilità straordinarie di comunicazione e limitarlo alla carta stampata è riduttivo. Il successo dei comics Marvel parla da solo.

Nick:  Progetti futuri: a cosa ti stai dedicando adesso e cosa ci dobbiamo aspettare da Daniele Statella nei prossimi mesi? Sei al lavoro su altri numeri di "Dampyr"? Sopratutto ti vedremo mai al lavoro sul tuo vecchio sogno Dylan Dog ?

Statella:  Dylan non so, credo di essere più adatto all’ avventura più tradizionale. Più che altro se proprio devo sognare, ecco, Tex sarebbe il mio vero sogno… Per ora però mi trovo benissimo con Dampyr!
Ho appena consegnato un episodio che, come ti dicevo, uscirà a marzo 2015 e ora sono al lavoro su un nuovo episodio scritto da Nicola Venanzetti.
Per il resto sto organizzando un evento per il 28 febbraio-1 marzo dal titolo Casale Diabolika 2015 che è tutto incentrato su Diabolik ed in particolare sulle sue parodie. Per fine marzo invece sto confezionando un evento che vedrà il fumetto Bonelli come protagonista ma non posso ancora rivelare nulla ma dico solo che sarà molto interessante.


Nick:  Bene, è tutto. Ti ringrazio ancora per la tua disponibilità e ti saluto rivolgendoti la classica domanda finale di Nocturnia: c'è una domanda a cui avresti risposto volentieri e che io invece non ti ho rivolto?

Daniele Statella:  No, direi che è tutto. Grazie a te e ai tuoi lettori

19 commenti:

Patricia Moll ha detto...

Mah... io non ho mai amato i fumetti, però se continuo a visitare questo blog mi sa che prima o poi mi ci avvicinerò anch'io!
ahahahahahaha
Ciao Nick! Sei sempre interessante nei tuoi scritti!

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Sono una pessima influenza, vero?
Ahahahahahahaha!
Dai che piano piano ti convinco a leggere i fumetti! :)

Patricia Moll ha detto...

Nick, magari mi faccio imprestare quelli di mia figlia... lei sì che ne ha letti tanti...
Martin Mystere e poi....

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Ecco, vedi ? Sei già sulla via del non ritorno. ;)

Nella Crosiglia ha detto...

Non sono una grande conoscitrice di fumetti, li adorava il mio compagno e io mi divertivo a sfogliarli e ammirare i disegni dei cartoonist..
Bella intervista e complimenti a te e al bravo Daniele!
Abbraccio serale!

Nick Parisi. ha detto...

@ Nella Crosiglia
Di solito si comincia cosí: sfogliando e guardando i disegni.
Hai mai pensato a continuare?
Scommetto che ci sono comics che ti potrebbero piacere.

Ariano Geta ha detto...

Intervista interessante come sempre, che fra l'altro mi fa capire quanto sto perdendo contatto coi fumetti... Forse è ora di riprendere.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano. Geta
Purtroppo non è facile stare dietro a tutto quello che esce, anche tra i fumetti è facile perdersi delle uscite valide. Io per primo mi sono perso ottimi fumetti ultimamente.

Daniele Statella ha detto...

grazie!
Colgo l'occasione per integrare l'intervista dicendo che l'evento a cui alludevo, quello legato ai personaggi Bonelli, è il festival Fumetti al Ricetto che stiamo organizzando per il 22 marzo presso l'antico borgo medievale del Ricetto di Candelo (BI). Fari puntati sul fantasy, da Zagor a Dragonero e poi i quindici anni di vita editoriale di Dampyr con numerosi autori ospiti, un portfolio e tanto altro. Qui trovate info aggiornate di continuo https://www.facebook.com/events/935435609800341/?notif_t=plan_user_joined

Ivano Landi ha detto...

Non gli hai fatto domande sulla dj fiorentina. Va be', indagherò da solo ^^

Alessia H.V. ha detto...

Ogni volta che ho a che fare con il mondo del fumetto mi sembra che passi una ventata d'aria fresca, nonostante la velleità di alcune storie i fumettisti mi sembra vivano sempre in un mondo tutto loro fra il sogno bambinesco e la consapevolezza del lavoratore, del manuale che realizza il suo mondo, anche attraverso personaggi diversi.
Il fumetto ha tanto da dare, tantissime persone di tutte le età ne leggono ancora, che siano orientali oppure occidentali, ed è un patrimonio da conservare e coltivare! *_*

Statella mi sembra una persona che ci ha creduto, ci crede e si impegna, complimenti a lui ed al suo bellissimo tratto limpido e pulito, a volte la colorazione in digitale un po' mi spiazza (nonostante abbia letto volumi interamente colorati in digitale!), però a vedere le tavole qui dico che lo preferisco in b/n! :D

Ciao Nick e complimenti a te e Statella!

Nick Parisi. ha detto...

@ Daniele Statella
Io rigiro l' invito a tutti i lettori di Nocturnia appassionati di fumetti oppure semplicemente curiosi che dovessero trovarsi in zona a farsi un giro a Ricetto di Candelo.
Grazie ancora per l'intervista.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
La prossima volta dai. ^^
Gli farò una intervista solo su Desdy Metus.

Nick Parisi. ha detto...

@ A.H.V
Come non quotarti? Tutte le volte che incontro un disegnatore di fumetti non posso fare a meno di notare il loro continuo entusiasmo e la loro voglia di fare e di sperimentare in continuazione.
Invidio molto il loro mondo,inutile dirlo.
Statella poi mi è particolarmente simpatico dal momento che ho seguito la sua evoluzione sin dai tempi della "Trilogia del Giorno", ti dirò, sarei veramente curioso di vederlo all'opera su "Dylan Dog",anche se lui adesso preferirebbe "Tex", come ha detto nell'intervista.

Glò ha detto...

Bellissima intervista!
Le iniziative portate avanti per far conoscere e amare il fumetto sono una cosa meravigliosa! Anche perché...
"Ci metto lo stesso tempo a lavorare su carta o in digitale. Circa un giorno e mezzo per tavola."
Dietro la lavorazione di un albo c'è passione, tempo, dedizione, professionalità... Altro che "genere minore" -_-

Nick Parisi. ha detto...

@ Glò
Io dico che il fumetto è arte ed anche cultura.
Grazie x avere apprezzato.

Nick Parisi. ha detto...

@ Glò
Sono felice di averti come commentatrice.:)
Grazie davvero. ;)

Glò ha detto...

@ Nick: uh, grazie!
A me piace molto interagire e quando trovo la possibilità di farlo ne sono davvero felice *__*
Direi che il merito va a chi gestisce il blog ^^ se si creano buone condizioni e un'atmosfera piacevole, che incentivano appunto alla partecipazione!
Ciao e buon week end! ^^

Nick Parisi. ha detto...

@ Glò
Ci provo a creare un clima di dialogo, ma la mia fortuna sta tutta nell'avere bravi commentatori, siete voi che mi rendete più facili le cose. ^^
Grazie e buon week end anche a te!

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Questo sito utilizza i cookie, anche di terze parti, per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.+InfoOK