"Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
mettetevi comodi e raccontateci la vostra storia.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
Sentitevi a casa vostra.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
I bambini lasciati incustoditi saranno venduti come schiavi"
Domani 1 Maggio, sarà il compleanno del sottoscritto, di conseguenza, fedele ad una tradizione consolidata da anni per qualche giorno il sottoscritto rallenterà un poco le sue attività online, ufficialmente per rimanere solo con il mio dolore ed accettare l'idea che ormai la vecchiaia e la decadenza incombono sovrane nella mia vita. Ufficiosamente perché sempre da tradizioni millenarie impiegherò le prossime giornate a gozzovigliare come se non ci fosse un domani, tra libri, fumetti, DVD, un calice di Bordeaux ed un tagliere di formaggi.
Il blog non si fermerà, semplicemente potrei ritardare nel rispondere a qualche mail o a qualche commento.
Vi assicuro però che penserò ad ognuno di voi, l'occasione infatti mi serve per ringraziare tutti voi che mi seguite da anni.
Se Nocturnia ha potuto continuare a partire da quel lontano giorno del 2011 e se ha ottenuto qualche successo il merito è vostro.
Grazie gente! Nel frattempo: vi cuccate una nuova puntata del Midnight Club!
Non invitata, assolutamente inaspettata giunge uno di quei brevi e strani post per brevi storie, in alcuni casi dei semplici flash.
Storie macabre, fantastiche, dedicate a figure particolari della storia, eventi e personaggi "strani," a volte semplicemente fuori dalla norma ma incastonati in vicende troppo brevi da inserire nei normali Dossier Mysteri Notturni
Questo post come tutti quelli futuri contrassegnati con questo banner andrebbe letto sul finire del giorno, quasi verso la mezzanotte, un po come quei racconti sui fantasmi che i nostri nonni raccontavano attorno ad un fuoco; figurine di un album, tessere di un antico domino, ospiti non invitati delle vostre serate, desiderosi di raccontarvi la loro vicenda umana.
Ed anche le loro vicende inumane.
Chiudete bene la porta, assicuratevi di aver serrato correttamente le finestre e soprattutto lasciate accesa la luce.
Andiamo a cominciare.
Chiudete bene la porta, assicuratevi di aver serrato correttamente le finestre e soprattutto lasciate accesa la luce.
Andiamo a cominciare.
- LA SEPOLTURA PREMATURA
Qual'è la paura più grande della razza umana?
Da sempre, dal momento in cui abbiamo cominciato ad aver coscienza di noi stessi, c'è un timore che ci ha sempre accompagnato.
La paura della morte.
Chiunque di noi ci ha pensato almeno una volta nel corso della vita.
Possiamo temerla, possiamo fingere di esserne indifferenti ma sappiamo che quel momento arriverà.
Eppure se ci fermiamo a riflettere, esiste qualcosa di perfino peggiore, un timore che renderebbe tutto quanto il resto infinitesimale.
Soprattutto perché si tratta di una esperienza che è capitata.
Ad un numero infinitesimale di persone ma è avvenuta.
Sto parlando dell'essere considerati defunti per errore.
Anche in tempi piuttosto recenti.
- UNA NOTTE IN SUD AFRICA.
E' il 1993 e per Sipho William MdLetshe sembra essere arrivata la fine di una giornata come tante altre. Sipho William MdLetshe sta decisamente vivendo in periodo interessante, il suo Sud Africa dopo decenni sembra stia finalmente dando l'addio alla politica dell' Aparteid
C'è un presidente bianco, Frederik de Klerk che sta decisamente concedendo più diritti ai neri come Sipho. C'è un leader nero, Nelson Mandela che dopo essere stato liberato dalla prigione si sta trasformando nel leader di tutta una nazione.
Dopo anni di scontri adesso si sta trattando e pochi mesi prima, entrambi il leader nero ed il presidente bianco sono stati insigniti del Nobel per la Pace.
Si, decisamente spira un vento nuovo per il Sud Africa, si respira un clima diverso e già si vocifera che il prossimo presidente avrà la pelle dello stesso colore di Sipho.
Ma in quella sera tutto questo a Sipho non interessa.
Sipho William MdLetshe è in macchina, è in compagnia della compagna della sua vita. Sipho è giovane: ha solo 24 anni.
Ha tutta la vita davanti, ha tutto il mondo nelle sue mani.
Questo almeno fino al momento dell'incidente.
Perché anche nel Sud Africa in via di pacificazione del 1993 capitano gli incidenti stradali e quello in cui viene coinvolta la giovane coppia è davvero uno di quelli brutti.
Ci sono sangue e rottami ovunque, una confusione indescrivibile e quando arrivano i soccorsi lo scenario non è certo dei migliori.
Mentre la moglie viene medicata, tra tutti, Sipho sembra essere quello che ha avuto la peggio.
Il giovane viene dichiarato clinicamente morto.
- IO ZOMBI.
Trasportato in ospedale, il decesso viene confermato ed il corpo viene rinchiuso in una delle celle mortuarie dell'obitorio.
Ci rimane due giorni.
Alla fine del secondo giorno, il silenzio dell'obitorio viene infranto.
I pochi addetti presenti quasi non riescono a credere alle loro orecchie.
Da uno dei loculi, da quello dove è rinchiuso un certo Sipho William MdLetshe, dichiarato morto due giorni prima, provengono forti rumori ed urla disperate.
Uno di questi addetti si fa coraggio, apre la finestra del loculo e ne tira fuori un uomo indubitabilmente spaventato ma vivo.
Vivo.
Sipho William MdLetshe è vivo.
Le analisi non lasciano dubbi. il giovane sud africano era semplicemente entrato in una sorta di coma da cui si è risvegliato spontaneamente.
A 24 anni Sipho è come se fosse venuto al mondo per la seconda volta.
Un vero e proprio sopravvissuto.
Un lieto fine?
Non completamente.
Quando la moglie rivede Sipho si rifiuta di tornare assieme a lui, si rifiuta finanche di farlo tornare nella loro casa.
La donna si dichiara troppo spaventata, per lei quello che si trova davanti non è più suo marito, ma uno" zombi", un "morto vivente" che ha preso il posto del suo uomo.
Cosa di cui è convinta tuttora oggi.
C'è qualcosa di peggiore della morte o della paura della morte, c'è qualcosa di più pericoloso del coma.
E si chiama "superstizione".
Sipho William MdLetshe è riuscito a sconfiggere il coma, ma di sicuro non ha sconfitto la superstizione.
Magari, volendo ribaltare anche questa prospettiva, potremmo invece arrischiarci a dire che in Sipho è stato fortunato anche sotto questo aspetto.
In fondo chi di noi vorrebbe accanto a sé un compagno o una compagna che non sanno amarci nei momenti di difficoltà?