MIDNIGHT CLUB #5: LA STANZA !

"Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
mettetevi comodi e raccontateci la vostra storia.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
Sentitevi a casa vostra.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
I bambini lasciati incustoditi saranno venduti come schiavi"



Non invitata, assolutamente inaspettata giunge una nuova puntata del Midnight Club e cioè uno di quei brevi post per brevi storie, in alcuni casi dei semplici flash.
 Storie macabre, fantastiche, dedicate a figure particolari della storia, eventi e personaggi "strani," a volte semplicemente fuori dalla norma ma incastonati in vicende troppo brevi da inserire nei normali Dossier Mysteri Notturni 
Questo post come tutti quelli futuri contrassegnati con questo banner  andrebbe letto sul finire del giorno, quasi verso la mezzanotte, un po come quei racconti sui fantasmi che i nostri nonni raccontavano  attorno ad un fuoco; figurine di un album,  tessere di un antico domino, ospiti non invitati delle vostre serate, desiderosi di raccontarvi la loro vicenda umana.

Ed anche le loro vicende inumane.
Chiudete bene la porta, assicuratevi di aver serrato correttamente le finestre e soprattutto lasciate accesa la luce.
Andiamo a cominciare.

- LA STANZA  428!

Esistono luoghi che più di altri fanno parlare di loro.
Luoghi che godono di una grande importanza anche come ambientazioni di leggende e dicerie.
Ospedali, cimiteri, ville abbandonate e perfino scuole o università.
Già, scuole ed università.
Ed in un certo senso è anche una cosa logica, se ci pensate: scuole ed università sono luoghi che catalizzano i nostri ricordi.
Nel bene come nel male.

Sono anche posti che frequentiamo in periodi fondamentali delle nostre vite, periodi nei quali ci formiamo,  negli anni in cui comincia a cambiare la nostra percezione del mondo.
Ma sono anche i periodi delle nostre vite in cui "noi" cambiano.
 Perché muore definitivamente il bambino che eravamo e comincia a nascere l'adulto che diventeremo.
Ed è anche per questo che in alcuni rari casi finiscono per assumere una reputazione più sulfurea.
A torto o a ragione.




La Ohio University è uno di questi luoghi.
Fondata nel 1804 nella città di Athens non ha avuto mai una vita tranquilla.
Gli appassionati di paranormale quando la nominano la definiscono come the Most Haunted in the World.
Il motivo è presto semplice, praticamente ogni sua residenza, ogni dormitorio o singolo edificio all'interno del complesso universitario può vantare la sua brava storia di fantasmi .
Fino a qualche tempo fa circolava la leggenda che l'intero complesso universitario sorgesse all'interno di un' area delimitata non da uno ma da ben cinque cimiteri.
Cimiteri indiani, ovviamente, che avrebbero costituito una sorta di simbolico pentagramma teso ad imprigionare le forze più oscure.
Leggenda però smentita storicamente.
Non è certo che nella zona ci fossero cimiteri di nessun tipo.
Tuttavia, tra tutti questi edifici ce n'è uno, la Wilson Hall che può vantare la leggenda più sinistra di tutte.
Una leggenda localizzata in un ambiente ben preciso.
Un ambiente dove nessuno studente desidera andare.
La stanza 428.

- C'ERA UNO STUDENTE ED ORA NON C'E' PIU'!

La storia è semplice, quasi degna di una sceneggiatura di un film di serie B.
La vicenda comincerebbe ( e badate bene, ho detto comincerebbe )  attorno agli anni '70 s  del secolo scorso e coinciderebbe con la fine del percorso terreno di uno studente. Questo ragazzo che, all'epoca occupava della camera 428, sarebbe morto in circostanze non ancora chiarite. C'è chi parla di un suicidio a causa di un amore non corrisposto, chi invece sostiene che il medesimo studente fosse solito praticare riti esoterici.
Altre fonti invece sostengono che lo studente in realtà fosse una studentessa.

Fatto sta, sempre secondo le leggende metropolitane nate all'interno del campus, che da quel momento in poi tutti i futuri occupanti della camera 428, in particolare quelli di sesso femminile avrebbero avuto molti problemi:  quelli tipici di tutte le storie di questo genere.
 Oggetti  che si spostavano improvvisamente quasi come se fossero stati spinti da presenze invisibili; sensazioni costanti di oppressione; mani apparse dal nulla che tentavano di ghermire i nuovi ospiti della 428  oppure strani rumori ( alle volte passi cadenzati  altre volte suoni di natura più inspiegabile) che si verificavano specie durante gli orari notturni.
Più volte poi sarebbe stata riportata l'apparizione di una figura, quasi  un volto umano sinistro e malevolo tra i rivestimenti in legno dei muri o addirittura sulla stessa porta della camera.
Volto che da più parti sarebbe stato associato a quello dello studente suicida.

L'amministrazione universitaria avrebbe più volte provveduto a cambiare i rivestimenti o addirittura a sostituire le porte della camera ma l'immagine sarebbe sempre riapparsa
Fino a che nel corso degli anni 90' s, un secondo suicidio, quello di una studentessa spaventata portò ad una decisione irrevocabile: quella di chiudere al pubblico il locale incriminato, sprangandone l'accesso.
Da quel giorno nessuno ha più messo piede nella Stanza 428.
Fin qui la leggenda.
Avete notato però che ho sempre usato il condizionale nel raccontare questa storia?

-LEGGENDA VS LOGICA.

Ci sarebbe ancora qualcosa da dire.
Tanto per cominciare non esistono testimonianze visive della "misteriosa faccia" e per testimonianze visive intendo dire foto o video e il che è particolarmente strano, specialmente  in un epoca come la nostra in cui i semmai assistiamo al proliferare dei supporti visivi.
Pensateci un attimo: viviamo in un epoca in cui siamo letteralmente bombardati da immagini, video, foto, selfie, condivisioni di stato a causa delle quali risulta difficile riuscire a nascondere anche un semplice sbadiglio. Ovunque ci giriamo siamo ripresi da una telecamera e per potersi inventare fotografi quale basta utilizzare un semplice smartphone.
Siamo anche circondati da fake, questo è vero.
Eppure, non si riesce a portare come prova la foto di una semplice porta di legno.
E la cosa fa pensare, vero?

La cosa si potrebbe vedere in due modi.
Che, come sempre, rappresentano i due estremi opposti.
I sostenitori della tesi paranormale continuano a ripetere la Tesi secondo la quale ogni volta che si cerca a fotografare o a riprendere l'immagine del supposto "volto" accade "qualcosa"
Rotture della macchina fotografica, della cinepresa o del cellulare, malfunzionamenti, cortocircuiti, foto sovraesposte o cancellate senza apparente motivo.
Insomma, come se "qualcuno" o "qualcosa" non volesse lasciar riprendere l'immagine.

I sostenitori delle ipotesi più razionali invece controbattono sostenendo che in realtà all'interno della stanza 428 non ci sia niente, che il presunto volto non possa essere ripreso per il semplice motivo che in realtà non esiste.
O che al massimo si tratti di un semplice caso di pareidolia, cioè quel fenomeno del subconscio che tende ad associare a forme note degli oggetti o delle immagini che invece hanno una forma casuale.
Decidete voi, secondo coscienza quale che sia la verità.
O l'ipotesi che preferite.
Quanto a me mi considero molto più vicino alla tesi razionalista che a quella soprannaturale.
Fatto sta che la stanza 428 continua a rimanere chiusa.
Ma alla fine si tratta di una bella storia, niente di più.

NOTE:
Per chi volesse conoscere meglio la vicenda della Ohio University e dei suoi altri edifici segnalo:
- Questo bell'articolo scritto a suo tempo da Donata Ginevra sul blog Pensiero Spensierato.
-Questo link in lingua inglese

16 commenti:

Ariano Geta ha detto...

L'ho sentita in altre circostanze di camere (d'albergo o di altri luoghi) legate a strane vicende accadute ai suoi occupanti.
Io penso sempre al folklore metropolitano, anche perché - lo sai - sarei terrorizzato all'idea che c'è qualcosa di maligno e occulto e a noi sconosciuto... Il maligno palese dell'umanità già basta e avanza, per quanto mi riguarda ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Quella della camera infestata è una delle più diffuse leggende metropolitane dei giorni nostri, ci sono infinite varianti della stessa storia, così come quasi ogni città decentemente grande ha il suo albergo \ università o casa stregata. E' un archetipo dell'horror molto interessante anche perché se si va a vedere gli elementi di fondo sono sempre gli stessi.

Come la penso io al proposito?
Diceva mia madre che non bisogna mai aver paura dei morti, ma sempre dei vivi. ;-)

Patricia Moll ha detto...

Se li lasci in pace i morti lasciano tranquillo te.
I vivi ti tormenntano comunque anche senza apparennte motivo.
Io ho scoperto questo nei secoli :))) quindi leggo questi articoli volentieri, sono ben fatti e interessanti ma... non entrerei mai in una stanza con una simile fama, non farei mai sedute spiritiche o cose simili...
Lasciamo stare le cose come sono. Della serie... io non ci credo, però non voglio scoprire se ho ragione ahhahahahahah
Bacioni ragazzi!

Ivano Landi ha detto...

Io nella Blog Novel ho assegnato a Luisa la stanza 406 dell'hotel Minoic. Un margine di errore accettabile, direi ;D

Obsidian M ha detto...

L'edificio maledetto che sorge là dove c'era un cimitero indiano è una storia che ci raccontano da 100 anni e, quando la si sente, già si capisce che c'è sotto una bufala. Sul fatto che non esistano foto? Beh.. le foto ormai non provano più niente... ne abbiamo abusato sin troppo di immagini farlocche.

cristiana marzocchi ha detto...

Io dico solo una cosa : quanto mi piacerebbere constatare qualcosa del genere per poter credere a situazioni finalmente inspiegabili.
Si potrebbe sperar e in una vita oltre....ma ci credo poco.
Cristiana

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Vero, c'è gente che non ha bisogno di motivi per fare del male, ognuno di noi nel corso della sua vita ne incontra parecchi.
Riguardo alla tua osservazione, posso dirti che esistono tanti appassionati che eleggono come loro mete di viaggio proprio i luoghi con reputazioni macabre o misteriose.
Io non lo farei, per quanto anni fa mi è capitato di vivere in una casa in cui si diceva ci fossero i fantasmi, ci ho passato un anno e tre mesi in quel luogo e posso dirti che non è successo niente.
Ma nulla di nulla, forse anche per questo, pur definendomi un "possibilista", su queste cose mi sento più vicino agli scettici che ai "credenti".

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Ci sei andato vicino, molto vicino in effetti. ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian Mirror
Vero anche questo, infatti il 99,99 % delle foto o dei filmini contenenti presunte immagini paranormali si rivelano come dei fake facilmente smontabili o come dei lampanti casi di paraeidolia. Rimangono dei rarissimi casi dubbi, un piccolo zoccolo duro di situazioni non spiegabili, ma sono davvero pochissime.
Però, dal mio punto di vista, è ancora più sospetta la mancanza perfino di questi supporti visivi, affidarsi solo al "si dice" e alle testimonianze verbali lascia un senso di inaffidabilità che -ripeto, perlomeno ai miei occhi- è perfino più grave e ancora meno credibile.

Nick Parisi. ha detto...

@ cristiana 2011
Sarebbe davvero bello poter avere la prova di una vita dopo la morte, purtroppo si tratta di una prova che ancora non è arrivata.
E non sappiamo nemmeno se arriverà mai.

Glò ha detto...

In questa occasione propendo decisamente per un fenomeno di paranoia collettiva, del resto tra leggenda, suggestione e magari sostanze illegali, non mi stupirei che alcuni studenti possano aver visto la "faccia" :D

Lucius Etruscus ha detto...

Da scettico non posso negare il fascino che sprigionano certe storie, anche se non vanno dimenticati gli interessi: una bella stanza maledetta è un richiamo turistico da non sottovalutare.
Ma se gli americani sono pieni di vecchi cimiteri indiani, noi cosa abbiamo? I cimiteri etruschi sono ancora lì ma a parte un vecchio film non ci sono storie misteriose al loro riguardo :-P

Nick Parisi. ha detto...

@ Glò
Già, decisamente quelli del college sono anni in cui si "sperimenta" molto. LOL

Nick Parisi. ha detto...

@ Lucius Etruscus
C'è anche un vecchio sceneggiato di cui ho parlato a suo tempo: http://wwwwelcometonocturnia.blogspot.it/2011/10/ritratto-di-donna-velata-1975.html
In quanto ai film, tu immagino ti riferissi a "L'Etrusco uccide Ancora", il bel film di Crispino, vero? Se non ricordo male c'è anche "Zeder" di Avati.
Però è vero, hai ragione, a parte questi reperti cinematografici, noi non abbiamo niente, nessuna leggenda simili e a quelle americane.

Unknown ha detto...

intanto grazie per la citazione :)
quando ne parlai, a suo tempo, rimasi affascinatissima soprattutto per una cosa, che è abbastanza marginale alla storia in sè del luogo di cui abbiamo parlato entrambi,,,e cioè che queste cose (infestazioni, fantasmi, morti misteriose, cimiteri indiani maledetti ecc. ecc. ecc.) accadono sempre in America...mi dà molto da pensare, onestamente...proprio loro che son andati sulla Luna non riescono mai a produrre una prova VERA dell'esistenza dei fantasmi in quei luoghi di cui parlano??? assurdo, quasi...ma forse no.... :))))

Nick Parisi. ha detto...

@ Donata Ginevra
Infatti questo è uno di quegli elementi che mi fa spesso propendere per la posizione scettica quando m'imbatto in casi dubbi. Voglio dire, sono profondamente convinto -per parafrasare il grande Bardo- che ci siano più cose in cielo come in terra di quante ne possiamo spiegare oggi come oggi. Eppure, con tutta la tecnologia che in quel paese hanno a disposizione possibile che non escano mai foto credibili, filmati affidabili o prove sonore? Le uniche cose che arrivano, quando arrivano, o sono immagini chiaramente manipolate oppure cose talmente sgranate da risultare poco affidabili. Vogliamo poi parlare di programmi come quelli di John Zaffis, in cui non viene ripreso mai niente ma vengono posti infiniti primi piani su faccette sconvolte?
Cose talmente false che o gli si fa una risata in faccia oppure li si dovrebbe denunciare per millantato credito. ;)
Insomma, io sono di mente aperta ma a certe cose davvero non ci riesco a credere. ;)

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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