In questo mese leggerete prevalentemente interviste - mi rendo conto che questo possa suonare come monotematico- ma la cosa mi serve sia per potervi presentare un discorso coerente sul weird italiano, facendo parlare direttamente la voce dei protagonisti del settore sia per poter chiudere in maniera coerente e completa certi discorsi iniziati molto tempo fa ( è il caso del film indipendente Strings, di cui abbiamo già accennato pochi giorni fa). Ad ogni modo a settembre Nocturnia tornerà alla sua consueta e varia programmazione ed anche ad avere un occhio prevalentemente internazionale.
L'intervista che però vi proporrò nei prossimi giorni ha per me una grossa importanza, di Luigi Musolino ho parlato spesso in passato e secondo l'umile parere del sottoscritto è uno di quegli autori da tenere d'occhio per il presente e per il futuro, uno scritotre su cui puntare ad occhi chiusi.
Perché quello di Musolino è un perturbante che non ha paura di mostrarsi in faccia, di unire il quotidiano allo straordinario, il naturale al soprannaturale, di giocare con le nostre paure e di sbatterci davanti agli occhi la falsità delle nostre illusorie convinzioni di "normalità".
Musolino inoltre scava all'interno del nostro passato, del folklore locale che proviene dalle nostre passate civiltà contadine.
I mostri di Musolino sono in fondo identificabilissimi, quasi di "famiglia", perché sono le creature che popolavano i racconti dei nostri nonni, che si tratti di Masche, di Uomini Cervo o di Benandanti dili riconosciamo sempre come "nostri", come connaturati alle varie reminiscenze del nostro patrimonio culturale.
E' quasi una sorta di etnografia dell'orrore, che proprio in quanto tale riesce ad essere apprezzata anche all'estero,come dimostrano la recente traduzione in Irlanda del racconto Il Carnevale dell'Uomo Cervo.
Luigi Musolino nasce in Piemonte il 3 Novembre del 1982, se le nebbie delle valli piemontesi lo abbiano o meno ispirato sin da giovane, questo non si può dire, quello che è certo è che sin da giovane si comincia ad interessare alla narrativa macabra grazie alla biblioteca paterna.
Nomi come Poe; Bierce e Lovecraft diventano ben presto voci quotidiane nell'immaginario del futuro scrittore
I primi scritti cominciano ad arrivare già dai tempi del Liceo, grazie alla collaborazione con molte fanzine com Fantastique! o grazie ad i primi portali web. Nel 2008 la passione lovecraftiana porta il giovane a mettersi in contatto con la Dagon Press, una piccola casa editrice gestita dall' esperto Pietro Guarriello, che tra le altre cose pubblica l'interessante rivista Studi lovecraftiani. Per la Dagon Musolino lavora anche come curatore e traduttore occupandosi di editare due antologie di racconti di Carl Jacobi, uno dei giganti dimenticati dell'epoca del weird degli anni '30s e del periodo d'oro dei pulp magazines
Ma la vera passione rimane la scrittura.
E la partecipazione a vari concorsi diventa il modo di esercitarla ed affinarla sempre di più.
Nel 2010 infatti l'autore trionfa al 300 parole per un incubo e al Sanguinario Valentino, concorsi indetti rispettivamente da Scheletri.com e da La Tela Nera. In seguito vince anche il concorso mensile di Edizioni XII Una Storia al Mese, nell'edizione di maggio 2010
Ed è proprio la XII, una casa editrice che oggi non esiste più, ma che aveva creato molte speranza, a fornirgli una nuova occasione per cimentarsi come traduttore.
C'è questo autore americano, Brian Keene, di cui si dice un gran bene, vari blogger che fanno (vera o presunta ) tendenza non fanno altro che recensirne i libri usciti finora sul mercato americano, solo che in Italia i colossi editoriali fanno finta di non accorgersene preferendo ristampare le ristampe di Stephen King.
Magari provando a spacciarle come opere Thriller invece che horrors.
Nel 2011, quindi sarà la XII a prendere la palla al balzo aggiudicandosi i diritti di The Conqueror Worms, uno dei più bei romanzi scritti dall'autore statunitense, un'opera uscita in lingua originale nel 2005 e che mescola visioni apocalittiche, echi da Edgar Allen Poe e creature decisamente lovecraftiane.
L'edizione italiana si intitolerà I Vermi Conquistatori, e ad occuparsi della traduzione sarà proprio Luigi Musolino.
Il resto è cronaca recente: nel 2012 in veste di autore Musolino , che ha già pubblicato l'ebook Bialere -Storie da Idrasca, ottiene la vittoria al XVIII Trofeo RiLL grazie al racconto Il Carnevale dell'Uomo Cervo ed in questa veste viene ospitato sull'omonima antologia annuale del concorso. Il racconto ispirato ad una leggenda molisana fornisce lo spunto iniziale per il progetto Oscure Regioni: venti racconti ambientati ognuno in una diversa regione italiana, nessuna esclusa. Ognuno incentrato su una bel specifica figura del folklore locale.
Il risultato saranno due antologie uscite rispettivamente, nel 2014 e nel 2015 che ottengono un buon successo di critica e di lettori.
Le due antologie si candidano per diventare una pietra miliare nella storia dell' horror italico, ma questo -se ben sfruttato- può rappresentare un punto d'inizio e non d'arrivo.
E questo vale sia per il settore nel suo complesso che per il loro giovane autore.
Ma avremo modo di riparlarne durante l'intervista che pubblicherò tra qualche giorno.
A presto.
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5 ore fa
10 commenti:
Anche questa si prospetta molto interessante come intervista... la monotematicità è perdonata ^_-
@ Ivano Landi
Oltretutto la monotematicità durerà solo fino al 15 luglio, poi con la riapertura si riprende con la programmazione abituale.
Sopportate ancora un poco e sarete premiati ;-)
Di masche sì ma dell'uomo cervo mai sentito parlare.....
@ Patricia Moll
Quella dell'Uomo Cervo è una antica tradizione di una zona del Molise, ne parleremo abbondantemente nell'intervista.
Non vedo l'ora *__* Sai che mi interessano parecchio tradizioni locali, leggende & Co. :D
@ Glò
Domani allora troverai davvero pane per i tuoi denti, perché ne parleremo parecchio di tradizioni locali. ;)
La tua prossima intervista sembra molto interessante e ricca di curiosità da svelare.
Saluti a presto.
@ Cavaliere oscuro del web
Poco a poco le curiosità saranno svelate.
A presto.
Sono stato assente per qualche giorno ma vedo che nel frattempo ti sei dato da pere parecchio, eh? In effetti Musolino era ancora uno dei pochi che mancavano alla tua collezione... passo subito a leggere l'intervista!
@ Obsidian Mirror
Mi sono dato da fare adesso in previsione del lungo stop che mi aspetta tra qualche giorno. ;)
Musolino era davvero uno dei pochi tra gli autori italiani che m'interessano a non essere ancora stato intervistato, adesso manca solo una manciata di scrittori (Arona, Di Orazio e pochi altri) che mancano, ma prima o poi coinvolgerò anche loro in una delle mie interviste "nocturne".
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