"Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
mettetevi comodi e raccontateci la vostra storia.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
Sentitevi a casa vostra.
Questo è il Midnight Club!
Benvenuti!
I bambini lasciati incustoditi saranno venduti come schiavi"
Non invitata, assolutamente inaspettata giunge una nuova puntata del Midnight Club e cioè uno di quei brevi post per brevi storie, in alcuni casi dei semplici flash.
Storie macabre, fantastiche, dedicate a figure particolari della storia, eventi e personaggi "strani," a volte semplicemente fuori dalla norma ma incastonati in vicende troppo brevi da inserire nei normali Dossier Mysteri Notturni
Questo post come tutti quelli futuri contrassegnati con questo banner andrebbe letto sul finire del giorno, quasi verso la mezzanotte, un po come quei racconti sui fantasmi che i nostri nonni raccontavano attorno ad un fuoco; figurine di un album, tessere di un antico domino, ospiti non invitati delle vostre serate, desiderosi di raccontarvi la loro vicenda umana.
Ed anche le loro vicende inumane.
Chiudete bene la porta, assicuratevi di aver serrato correttamente le finestre e soprattutto lasciate accesa la luce.
Andiamo a cominciare.
- UN VAMPIRO CHIAMATO "MASSIMO SPAVENTO".
"La verità è una bugia che non è ancora stata scoperta"
Antico proverbio arabo.
Nel
1922 la
Germania sconfitta dalla
Grande Guerra è una nazione lacerata da fermenti sociali drammaticamente incontrollabili.
Povertà, rancori interni ed internazionali; svalutazioni incontrollate; frequenti tentativi di colpi di stato e scioperi continui.
In un clima da operetta si esaurisce lentamente l'esperienza della
Repubblica di Weimar si esaurisce lentamente collassando piano piano su se stessa mentre a
Monaco il fabbro
Anton Drexler già dal
1919 comincia a radunare al' interno di una birreria alcuni disillusi reduci tra cui un oscuro caporale di origine austriaca; poco alla volta l'ombra di quel' oscuro caporale avvolgerà prima la Germania e poi tutto il mondo in una pesante cappa di odio e di morte.
Mentre i tedeschi si cominciano ad abituare al rumore delle marce militari, c'è qualcosa nel paese che continua a funzionare, sia pure tra mille difficoltà.
Si tratta dell' industria del Cinema.
Tra gli altri c'è un regista proveniente dalla corrente dell'espressionismo, il suo nome è
Friedrich Wilhelm Murnau e nel
1922 decide di realizzare un film tratto da un romanzo famoso, ma di farlo senza pagare i diritti d'autore.
Il famoso romanzo s'intitola Dracula ed il film che sta per nascere si chiamerà Nosferatu,eine Symphonie des Grauens ( Nosferatu, il Vampiro)
Murnau trasforma un po tutto dal nome del succhiasangue trasformatolo da Conte Dracula a Conte Graf Orlok, perfino le ambientazioni vengono "germanizzate" così come i vari personaggi.
Non manca nemmeno sottotraccia un pizzico di quella quotidianità che sta contribuendo ad infiammare la terra tedesca.
Con Nosferatu il regista crea un lungo incubo cinematografico che però, in un certo senso, quasi vorrebbe far dimenticare- ma che in sostanza anticiperà- quell'altro incubo, quello reale che ben presto trasformerà una intera nazione in un' unica indistinguibile caserma.
Ma quello che colpisce è la presenza dell'attore che interpreta il malvagio della storia, si tratta di una bizzarra ed inquietante figura dotata di un nome altrettanto inquietante.
Max Schreck
Che in tedesco significa semplicemente Massimo Spavento.
Molto del lavoro lo compie il trucco questo è vero ma è indubbio che le movenze stesse, il comportamento dell'attore sul set spaventino gli altri membri della troupe.
Schreck viene presentato come un veterano dei teatri berlinesi ma all'interno della cerchia di
Murnau nessuno sembra conoscerlo difficilmente viene visto non truccato.
Cominciano a sorgere le prime leggende.
C'è chi dice che non esista nessun Max Schreck, che in realtà il ruolo del Conte Graf Orlok venga interpretato dallo stesso Murnau sotto pseudonimo, c'è perfino che si spinge a sostenere che il regista, recentemente rientrato da un lungo viaggio nei Carpazi abbia portato sul set un vero vampiro.
Sia come sia la lavorazione di
Nosferatu,eine Symphonie des Grauens viene terminata con successo, la pellicola proiettata nelle sale cinematografiche di mezzo mondo con enorme successo.
Ed è qui che cominciano i guai.
I vari adattamenti non bastano ad impedire che gli eredi di
Bram Stoker, con
Florence la vedova dello scrittore in testa, denuncino il plagio del romanzo, dal processo
Murnau uscirà con le ossa rotte: il regista verrà perfino costretto a distruggere tutte le copie esistenti del suo film.
Il regista obbedisce solo in parte all'ordine, conserva una copia nei suoi archivi per la sua personale visione, molto tempo dopo quella copia verrà ritrovata, restaurata e riproposta al pubblico mondiale facendo rinascere così il culto nei confronti di questo film muto tedesco.
Ma questa è un'altra storia.
Nel frattempo sono successe parecchie cose.
Il mondo è andato avanti, la situazione in
Europa e nel resto dell'emisfero continua a peggiorare, i venti di guerra sono sempre più incipienti.
Più in piccolo continuano le voci sul Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau, continuano anche le voci su Max Schreck.
Ma
Murnau non farà in tempo ad accorgersi di tutto questo.
Da tempo il regista si è trasferito negli
Stati Uniti.
Ed è lì che giunge la tragedia.
- MORTE DI UN REGISTA.
Anche la morte di Murnau finisce per contribuire alla triste leggenda del suo film.
E' la mattina dell'
11 marzo
1931 quando l'auto del cineasta si scontra contro un camion, a guidare è il quattordicenne
Garcia Stevenson, cameriere personale ed attuale compagno di vita del regista.
Garcia Stevenson muore sul colpo,
Friedrich Wilhelm Murnau lo seguirà dopo qualche ora.
I giornalisti scandalistici ci andranno a nozze.
Alcuni tra loro riferiranno di un particolare inquietante.
Cioè che, al momento del recupero dei corpi, i soccorritori abbiano rinvenuto le due vittime avvinghiate tra loro, non come se stessero semplicemente litigando.
No, quasi come se i due stessero cercando di mordersi reciprocamente sul collo.
Ma questo particolare non verrà mai confermato ufficialmente.
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F.W. Murnau |
La leggenda del vampiro sul set di
Nosferatu va avanti, acquista sempre più sostenitori.
Decenni dopo ci verrà perfino girato un altro film sopra,
Nel
2000, il regista
E. Elias Merhige dirige il controverso
L'Ombra del Vampiro in esso sostiene pienamente la tesi che
Max Schreck fosse davvero un vampiro.
Tesi di cui qualcuno è convinto ancora oggi.
Peccato che le cose non stiano davvero così.
Perché la verità è sempre più semplice di tutte le ipotesi.
Anche di quelle più fantasiose.
- VITA DI UN ATTORE.
Già, perché a quanto pare un attore tedesco chiamato
Max Schreck è esistito davvero.
Ecco il suo volto.
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Siori e Siore ecco a voi: l'unico e il solo Max Schreck in una foto scattata nel 1922 lo stesso anno in cui l'attore venne coinvolto nelle riprese del film Nosferatu |
Friedrich Gustav Max Schreck nato a
Berlino nel
1879 e morto a
Monaco il
20 febbraio del
1936 è stato un talentuoso attore di teatro e di cabaret, ha preso parte ad almeno trenta -quaranta film tedeschi dell'epoca del muto e dei primi anni del sonoro, anzi una volta che la pratica del doppiaggio prese piede anche in
Germania, per un certo periodo fu attivo anche come doppiatore.
Certo, bisogna dire che spesso lavorò in piccoli ruoli, a volte anche non accreditato (come avvenne ad esempio durante la prima programmazione del film
La Sposa Venduta (
Die Verkaufte Braut) girato da
Max Ophuls nel
1932) e che sovente lavorò -sia a Teatro che nel Cinema- in produzioni dichiaratamente pacifiste, se non proprio anti nazionalsocialiste ( pare che per un certo periodo abbia lavorato anche con
Bertold Brecht) e questo potrebbe giustificare almeno parzialmente i motivi per cui molte informazioni su di lui andarono perdute durante il periodo della dittatura nazista ( non credo che quei tristi omini in divisa avessero molto interesse nel conservare o nel diffondere film, locandine o altro materiale relativo ad una persona probabilmente non allineata con la loro turpe visione del mondo)
La seconda guerra mondiale col suo bagaglio di distruzione fece il resto.
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Max Schreck nel film Die Straße
del 1923 |
Poi c'è da dire, come abbiamo ripetuto più volte, durante la serie dedicata ai
film perduti che parecchio del materiale cinematografico dei primi decenni del
XX secolo è andato perduto - guerra o non guerra, nazismo o non nazismo- per i più vari motivi, ma principalmente perché ai tempi non si pensava certo a cose come conservazione per il futuro, non si pensava certo al
Cinema come ad un "
arte".
E lo stesso se non peggio succedeva con il Teatro.
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Schreck in una scena del suo primo film Der Richter von Zalamea del 1920 |
Ad ogni modo sono pervenute fino a noi alcune locandine di spettacoli teatrali tedeschi degli anni
'20s che riportano chiaramente tra i nomi degli attori impegnati anche quello di
Max Schreck, così come sono sopravvissuti alcuni dei film girati dall'attore, di cui una manciata diretti proprio da
Murnau come il dramma
Die Straße (anzi pare che i due sul set di
Nosferatu scherzassero molto sul significato letterale del nome dell'attore consci che questa combinazione avrebbe portato parecchio valore aggiunto e tanta ma taaanta curiosità nei confronti della pellicola).
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Un manifesto per una riedizione de La Sposa Venduta (Die Verkaufte Braut) del 1932 Tra gli attori compare anche Max Schreck |
Friedrich Gustav Max Schreck non fu probabilmente uno degli attori più famosi della sua epoca, probabilmente non figurava tra i preferiti del pubblico tedesco di allora, ma fu una persona realmente esistita.
Fu probabilmente un uomo del suo tempo, magari non riuscì nemmeno a comprendere appieno le trasformazioni che avvenivano nella sua patria davanti ai suoi occhi ma di certo ne fece parte.
Si sposò con una collega attrice, ebbe una sua famiglia, continuò a recitare in Teatro fino al momento della sua morte.
Visse in tempi difficili e controversi.
E a suo modo, suo malgrado divenne anche lui una figura controversa.
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Un altra foto di Friedrich Gustav Max Schreck Stavolta l'anno è il 1906 |
Un uomo comune trasformato in una sinistra leggenda.
E questo per colpa della sua interpretazione di maggior successo.
C'è qualcosa di sinistramente ironico in tutto questo, non trovate?
Friedrich Gustav Max Schreck è morto per cause naturali nel 1936, di anni ne aveva appena 56.
E' stato sepolto nel cimitero di
Güterfelde, una piccola frazione della cittadina di Stahnsdorf vicino Berlino, la sua tomba, la numero U-UR 670 è ancora là.
Anzi recentemente la sua lapide è stata anche sostituita con una più moderna.
E se proprio vi interessa saperlo nessun fenomeno paranormale è mai stato segnalato da quelle parti.
E se è per questo, nemmeno casi di presunto vampirismo.