C'era qualcosa che ancora mancava in questo 2017 !
Erano ricomparsi i dossier nocturni; le recensioni, perfino il Midnight Club! Presto rivedremo anche i Giro d'Europa a Fumetti eppure fino a questo momento mancava al' appello l'ultimo simbolo identificativo di Nocturnia.
Cioè delle nuove interviste .
Ho detto fino ad ora!
Infatti appena terminato questo post di presentazione - eh, già! A grande richiesta ( da parte di ben tre lettori ) tornano anche i Talking About....- mi metto a lavorare alla traduzione dell'intervista con lo scrittore di horror e weird fiction Simon Strantzas e subito dopo sarà il turno della scrittrice di fantascienza Tricia Sullivan.
Dopo ci saranno altre grandi sorprese.
Adesso però, com'è giusto che sia, diamo spazio a Simon Strantzas, uno dei migliori autori horror attualmente in circolazione.
Simon Strantzas , classe 1972 è originario di Toronto, Canada ed in quella città risiede assieme alla moglie.
Come molti altri suoi futuri colleghi la sua passione per l'horror risale alla prima infanzia, inizialmente si tratta dei fumetti D.C. come Sandman e dei racconti di Clive Barker, dopo arriveranno fascinazioni lovecraftiane e la scoperta di autori più recenti come Ligotti ed Aickman ma, almeno in una fase iniziale, l'artista preferirà concentrare tutte le sue attenzioni nei confronti della pittura e dell'illustrazione.
E' solo a partire dal 2005 che le cose cominciano a cambiare.
Alcuni racconti dell'autore cominciano a circolare, certo si tratta di pubblicazioni minori, riviste ed antologie di secondo piano, però il nome di Strantzas inizia a farsi conoscere e riconoscere dai lettori. A diventare una delle promesse della narrativa canadese e, in contemporanea, anche al di fuori delle frontiere nazionali.
Tre anni dopo, nel 2008, un altro racconto, finisce selezionato da Stephen Jones, il re delle antologie britanniche, per una delle sue antologie che raccolgono le migliori produzioni annuali.
Il racconto in questione s'intitola The Other Village mentre l'antologia è The Mammoth Book of Best New Horror # 19 edita dalla Running Press.
Da quel giorno per l'autore canadese inizia un peculiare destino, quello di essere pubblicato e valorizzato prima che in patria ma da editori di altre nazioni.
Si comincia dalla Gran Bretagna.
Una piccola casa editrice pubblica Beneath the Surface la prima raccolta dello scrittore, di lì a poco arriva una seconda antologia personale, Cold to the Touch, stavolta per i tipi di un editore più grande.
Successivamente entrambe le antologie, una volta che si saranno esaurite diventando oggetto della richiesta di collezionisti, verranno ristampate negli Stati Uniti dalla prestigiosa Dark Regions Press.
Che nel 2012 pubblica Nightindale Songs la terza raccolta di Strantzas
Nel frattempo lo scrittore affianca alla sua attività principale anche quella di editor, curando diverse antologie ( e per non farsi mancare niente Simon Strantzas si diverte, di tanto in tanto, ad illustrarsi le cover di alcuni suoi libri).
Nel 2013 Stratnzas edita per il mercato inglese la raccolta Shadows Edge, ma è solo l'inizio.
Due anni dopo, nel 2015 la Undertow Publications gli permette di realizzare un vecchio sogno: quello di realizzare una collezione dedicata a Robert Aickman, uno dei suoi miti.
Aickman's Heirds si dimostra un'ottima antologia potendosi permettere racconti di autori come Richard Gavin; John Langan; Lisa Tuttle e Lynda E. Rucker. Aickman' s Heirds ottiene diverse nomination al British e al World Fantasy Award mentre vince due meritati Shirley Jackson Award uno come miglior antologia ed uno ottenuto dal racconto della Rucker.
Il resto è storia recente: l'anno scorso Simon Strantzas è stato scelto come co-editor per il terzo numero della serie Year's Best Weird Fiction ( la recensione della versione italiana del primo numero tradotto col titolo Nuovi Incubi la trovate QUI) sempre edita dalla Undertow.
Come autore invece è da segnalare l'uscita della quarta collezione di racconti intitolata Burnt Black Suns, anche stavolta per il mercato americano, finalista allo Shirley e il racconto stand alone These Stand Embers pubblicato in un edizione per collezionisti in sole 200 copie.
Da un paio di anni poi il talento dell'autore canadese comincia ad essere notato anche nel nostro paese.
E' stata la piccola editrice Hypnos ( di cui ho già parlato in alcune occasioni QUI) ad intraprendere questo percorso, prima ospitando due racconti del "nostro" (Freddo al Tatto e Luce Morente) nel 2014 all'interno delle pagine del quarto numero della omonima rivista Hypnos, poi ospitandone un altro ( Il Diciannovesimo Gradino) nel già ricordato Nuovi Incubi. E infine col la traduzione dell'antologia Burnt Black Suns col titolo Soli Carbonizzati .
Simon Strantzas è un autore da tenere d'occhio, ha dimostrato di saper amalgamare bene tutte le influenze finora ricevute tramutandosi in uno scrittore d'atmosfere rarefatte, degno rappresentante del weird mondiale. Nelle storie di Strantzas troveremo incubi quotidiani che s'incuneano nel reale, porte buie che si aprono verso altri mondi, suggestioni lovecraftiane e crescendi orrorifici a "la Aickman"
Una ulteriore prova del suo talento?
Quando recentemente hanno chiesto a Nick Pizzolatto quali scrittori lo abbiano colpito maggiormente ispirandolo nella creazione della serie True Detective, lui ha risposto facendo solo una manciata di nomi.
Tra questi c'era quello di Simon Strantzas.
NOTE:
Simon Strantzas ( QUI trovate il suo sito personale) è una persona notoriamente molto riservata, quindi non è facile reperire informazioni su di lui e sulla sua vita. Nella compilazione di questa biografia mi sono basato sull'articolo pubblicato dal bravissimo Andrea Bonazzi su HYPNOS # 4
L'articolo in questione bello è completissimo mi è stato davvero di molto aiuto, quindi desidero esprimere la mia riconoscenza ( oltretutto le fonti vanno sempre citate) a Bonazzi uniti ai miei complimenti per l'eccellente lavoro di documentazione da lui svolto.
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9 ore fa
6 commenti:
Supercolpaccio! Mitico! Non vedo l'ora di leggerlo!
PS: Immagino tu sappia che "Soli carbonizzati" contiene anche un bellissimo omaggio agli Yellow Mythos...
@ Obsidian M.
Ne avevo sentito parlare, del resto lo stesso Strantzas quando parla delle sue influenze letterarie cita sempre Lovecraft e il gruppo di autori legato a quel tipo di narrativa weird.
Interessante!
Serena giornata.
@ Cavaliere oscuro del web.
Grazie, anche a te.
In effetti Stephne Jones è garanzia di qualità...
@ Marco Lazzara
Jones è un grande! Io lo stimo tantissimo. Ho diverse sue antologie nella mia collezione e spero di riuscire ad intervistarlo quanto prima.
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