Buon Natale e Buon Anno 2018 !

Manca poco a Natale e qualcosa di più per la fine di questo 2017.
I bilanci li farò più avanti, per adesso riemergo dai festeggiamenti per fare a tutti voi i miei più sentiti auguri di:



Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Merry Christmas and Happy New Year!

Feliz Navidad y Feliz Año Nuevo!

Feliz Natal e Feliz Ano Novo!

Joyeux Noël et bonne année!

Vrolijk kerstfeest en een gelukkig nieuwjaar!

Frohe Weihnachten und ein glückliches neues Jahr!

Sretan Božić i sretna Nova godina!

Vesel božič in srečno novo leto!

Wesołych Świąt i Szczęśliwego Nowego Roku!

С Рождеством и Новым годом!


E provate un po ad indovinare le lingue utilizzate..... ;)

Dimenticavo!
E' uscita la terza parte dei miei Nocturnia Files!
La trovate QUI.

Accade in Italia #31- Le Ultime Segnalazioni del 2017!

Con questo post Nocturnia entra in modalità natalizia, cioè va in ferie fino ai primi giorni di gennaio. Non preoccupatevi non è uno stop come l'ultimo che ha tenuto il blog fermo per mesi, ma si tratta di semplice ferie per il periodo festaiolo.
Potrà esserci qualche post scritto nel periodo, sicuramente ci saranno gli auguri però il blog riaprirà definitivamente attorno al giorno 8 di gennaio. Per il 2018 conto di avere una programmazione più continuativa rispetto agli eventi di quest'anno, però è presto per parlarne adesso, io ne approfitterò per preparare qualche articolo e qualche intervista con maggiore calma.
Prima di salutarci vi propongo un'altra bella illustrazione di Alessia H.V.

Finding the Balance
by Alessia H.V.
Adesso però cominciamo con le segnalazioni:

1) "L'AMORE NON CROLLA"-STORIE DI NATALE 3

La prima segnalazione non riguarda un opera di genere horror o sci- fi  però dato che si tratta di un'antologia a tema altamente benefico e per una causa decisamente meritoria ne parlo con enorme gioia.



Maggiori info le potrete trovare sul blog Il Manoscritto del Cavaliere, in particolare in QUESTO post. Cristina è anche autrice di uno dei racconti selezionati. In sintesi un gruppo di autori (anzi un "branco" come amano definirsi loro) ha creato alcune antologie il cui ricavato va interamente alla Croce Rossa Italiana, per le città colpite dal sisma del 2016.
La prima antologia Buck e il Terremoto ha ottenuto un buon successo, poi qualche mese dopo è stato il turno di Storie di Gatti.
Adesso che siamo quasi in periodo natalizio arriva:

L'Amore non Crolla.

Altri 21 racconti... sotto l'albero! C'è chi il Natale lo odia, chi l'aspetta tutto l'anno, chi andrebbe a dormire la Viglia per svegliarsi dopo Santo Stefano: tutti troveranno in questo volume un racconto che parla al cuore, e soprattutto un messaggio di speranza. Anche stavolta i proventi del libro vengono donati alla CRI in favore dei colpiti dal sisma 2016. Tutte le notizie e i report delle donazioni su www.buckeilterremoto.com.
Con il patrocinio dei Comuni di Amatrice e Accumoli.



Insomma gente, l'occasione è quella giusta per fare del bene e per avere a disposizione della ottima letteratura da leggere.

2) NUOVA EDIZIONE DELLA "GUIDA AL CINEMA DI STEPHEN KING" DI MARCELLO GAGLIANI CAPUTO.

Di Marcello Gagliani Caputo ho già parlato in alcune puntate precedenti della presente rubrica.
Oggi è arrivato il momento di presentare la nuova versione di un suo classico:


Dopo due anni dalla prima edizione, torna su Amazon, rinnovata e arricchita, la “Guida al cinema di Stephen King” di Marcello Gagliani Caputo. Oltre a essere stata aggiornata ai nuovi film tratti dalle opere del Re degli ultimi due anni (da It a La Torre Nera, passando per Cell e Il gioco di Gerald), la principale novità consiste nelle illustrazioni curate da Guido Saporito che il lettore troverà alla fine di ogni capitolo. Splendidi disegni che ritraggono i personaggi più amati partoriti dalla mente di King. La nuova Prefazione è stata curata da Luigi Boccia, autore, tra le altre cose, del volume Chi è Pennywise? Stephen King e l’uomo nero nella società americana.

Marcello Gagliani Caputo è nato a Palermo il 30 ottobre 1974 e vive a Roma con la famiglia. Ha pubblicato diversi saggi di cinema, tra cui le guide al cinema di Stephen King e della coppia Bud Spencer e Terence Hill, “Universal Monsters - L'epopea dei mostri in bianco e nero” e "Bad Boys: I grandi cattivi del cinema. Dagli inizi agli anni '40". Agli zombie ha dedicato la collana in tre volumi “Guida al cinema degli zombie” e il saggio “Zombie in TV”, il racconto "Protocollo 19" e il romanzo "Un colpo alla speranza", mentre alla Juventus la collana “Almanacco Juventino”, “Da Platini a Pogba - La Juventus dei campioni francesi”, “Paulo Dybala. La Joya argentina”, "Numeri 1: I grandi portieri della Juventus" e "Top 10 - I grandi numeri 10 della Juventus". Ha raccontato la storia della Champions League in “Champions Italia - Le italiane e la coppa dei Campioni” ed è autore dei racconti “L'ultima corsa”, “Il gioco” e “L'uomo col papillon”. Il sito dell'autore è http://www.marcellogaglianicaputo.it

3) "ABISSI" DI PAOLO CABUTTO.

Paolo Cabutto è un autore esordiente e questa è la sua prima opera, qui su Nocturnia apprezziamo molto gli esordienti ed amiamo incoraggiarli. Questo è "Abissi", gente ! Si tratta di tredici racconti in bilico tra horror, thriller e noir.
Il volume, pubblicato da Talos Edizioni è disponibile su Amazon, Ibs e sui principali store online.

Sinossi.
Un vicino di casa che ci conosce meglio di quanto immaginiamo, macabri incontri in un cinema di periferia, una stazione della metro che sembra sussurrare il nostro nome, una tragedia shakespeariana che diventa realtà, l’ultima giornata di lavoro di un killer professionista. La paura prende il lettore per mano e lo conduce attraverso tredici stanze buie, in cui l’incomprensibile e il sovrannaturale intaccano la sicurezza della nostra quotidianità. Non resta quindi che chiudere gli occhi, trarre un respiro profondo e gettarsi negli abissi.

Note autore
Paolo Cabutto nasce a Bra, in provincia di Cuneo, nel 1984. Lettore appassionato sin dalla più tenera età, è perdutamente innamorato di tutto ciò che è arte. Ha l’Inghilterra nel cuore e trascorrerebbe la vita viaggiando. Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati in antologie, siti e riviste letterarie. Scrive di libri sul blog culturale “Blog con vista”.
“Abissi” è la sua prima raccolta di racconti.


A quanto sembra c'è una nuova collana horror in circolazione, la "Dark Twin", questa è la prima uscita:

Grosso Guaio a Dorba Rocchese”, un lungo racconto pulp horror ai confini della realtà
Prima uscita per la collana horror Dark Twin: dalle penne di Vito Pirrò e Samuele Fabbrizzi un racconto pregno di violenza e black humour, perfettamente in linea con la tradizione del miglior pulp.

“La mia città non conosce la luce del sole. Dorba Rocchese è tenebra sporcata dai neon di bar e
bordelli. Brulicante di prostitute, droga e violenza.”

Inizia così la storia di Garco e Stecca, due “addetti al recupero crediti” per il boss Baldimeo, malavitoso di Dorba Rocchese. Due personaggi forti, violenti, dai modi poco cortesi, la cui intesa è minata da incomprensioni caratteriali e da una netta differenza nel modus operandi: Stecca è senza freni, sadico e perverso, e Garco non sopporta più di dover sistemare le cose anche per lui. Per questo decide di chiedere al boss di separarli, finendo però invischiato in un ultimo lavoro che dovrebbe segnare la fine della collaborazione tra i due: una
semplice visita al dottor Carmona, un vecchio  medico indebitato fino al collo.
Arrivati a casa del dottore i due, però, scopriranno che la loro impresa non sarà affatto semplice come pensavano: si troveranno imprigionati da pesanti serrande d'acciaio all'interno dell'abitazione dello scienziato, trasformata in un laboratorio per la sperimentazione di uno strano virus. Su cavie umane: uomini e donne tramutati in creature orripilanti e senza controllo, un incubo che ha preso vita.
In una notte diversa da tutte le altre, Garco e Stecca dovranno mettere da parte il rancore e usare tutte le armi in loro possesso per uscire vivi da quell'Inferno in terra.

Una città alla Sin City, due grandi personaggi pulp, un omaggio a opere cinematografiche come Grosso Guaio a Chinatown e Dal Tramonto all'Alba che vi terrà incollati fino all'ultima, delirante pagina.

Disponibile in tutti gli store in formato digitale e cartaceo e su ordinazione in libreria. 




Con questo abbiamo terminato.
Ricordo  ad editori e scrittori di aspettare l'inizio del 2018, prima di inviare nuove richieste di segnalazioni. Ormai sono un vecchietto e potrei dimenticare le cose (LOL)
Nel frattempo, concludo con la solita domanda : quale tra le presenti segnalazioni vi ha incuriosito ed attratto maggiormente?

LE STAGIONI DEL COMMISSARIO RICCIARDI - IL SENSO DEL DOLORE (2017)

Luigi Ricciardi è un poliziotto,un commissario per la precisione. Uno di quelli bravi, uno che pensa solo a fare il suo lavoro senza lasciarsi condizionare dalla politica, senza guardare in faccia nessuno.
Cosa non facile nel' Italia fascista dei primi anni '30s.
I suoi colleghi della Regia Polizia di Napoli lo tengono a distanza, i fascisti al potere lo guardano con sospetto perché non è uno di loro mentre i suoi superiori si prendono sempre immancabilmente il merito per i successi raggiunti da Ricciardi stesso.
Una delle poche eccezioni è rappresentata da Maione, l'anziano brigadiere che segue Ricciardi come un' ombra, anni prima il commissario ha aiutato il brigadiere a trovare l'assassino del figlio e gli ha riferito le sue ultime parole, così adesso i due sono inseparabili
L'altra eccezione è rappresentata dal medico legale, il dottor Modo, un anziano antifascista.
Però Luigi Alfredo Ricciardi di Malomonte è un solitario nato, non perché sia di sangue nobile ma perché sin da piccolo è vittima di quello che lui chiama "il fatto". Il Commissario infatti riesce a percepire le ultime parole e le sensazioni finali delle vittime di morte violenta, cosa che se da un lato rende l'uomo un ottimo indagatore dall'altro finisce per allontanarlo da quasi ogni forma di contatto con gli altri esseri umani.
Così, quando nel gelido 1931 arriva una chiamata dal Teatro San Carlo che annuncia l'omicidio di un famoso tenore, amico personale del Duce non c'è nessun dubbio su chi dovrà seguire l'inchiesta.

QUANDO L' ORRORE INCONTRA LA PARODIA -Seconda Parte

La prima parte la trovate QUI.

La trama di Bud Abbott Lou Costello Meet Frankenstein è semplice e contorta al tempo stesso.
Semplice perché mette in scena i tentativi del Conte Dracula di resuscitare la creatura di Frankenstein e di fare  proprio schiavo il mostro.
Serve però anche un modo per rendere controllabile e manipolabile l'essere che controllabile e docile non è per niente.
Un' alleata del sinistro vampiro, una dottoressa in possesso del diario del barone Victor von Frankenstein e praticante di sinistre discipline occulta, propone un trapianto di cervello. I'ignaro donatore viene individuato nella persona di un tranquillo e sempliciotto impiegato di una ditta di spedizioni: un certo Pinotto.
Da Londra, venuto a conoscenza del folle piano, Larry Talbot che più volte in passato aveva contrastato le mire di Dracula, tenta di avvertire Pinotto ed il suo collega Gianni.
C'è però un problema.
Anche Larry Talbot è vittima di una maledizione.
Ad ogni notte di luna piena l'uomo si trasforma in un sanguinario lupo mannaro.

QUANDO LA PARODIA INCONTRA L' ORRORE.-Prima Parte.


Paura e divertimento.
Sembrerebbero due sentimenti contrapposti, due sensazioni agli antipodi eppure si tratta di stati d'animo che s'incontrano -anzi che si intersecano - più spesso di quanto ci si immagini.
Spesso guardiamo i film horror perché "amiamo" avere paura.
Probabilmente così contribuiamo ad esorcizzare il nostro timore della morte
Allo stesso modo quando ci capita di vedere una qualche parodia di un film horror (o anche qualche scena resa comica in maniera involontaria dagli autori) molto spesso questa assurge al rango di capolavoro assoluto.
In un certo senso così è come se ridessimo delle nostre paure, ridicolizzassimo i nostri timori, questo per compiere il tentativo di rendere materiale il più immateriale dei momenti.
Quello del passaggio tra il nostro reale e l'eternità.

La storia del Cinema è stata costellata di parodie più o meno riuscite di questo o di quel particolare film. O di un intero sottogenere cinematografico.
Già in passato ho avuto modo di parlare di quella che a parer mio rimane la più riuscita parodia mai fatta, ed anche delle pellicole a cui si era ispirata.
Tuttavia non fu questa la prima presa in giro del settore.
E sopratutto ci fu una coppia di attori che si specializzò in questo tipo di operazioni.

Molto probabilmente i nomi di Abbott e Costello non vi diranno niente.
Questo vale sopratutto per i lettori più giovani, mentre quelli leggermente più stagionatelli come il sottoscritto avranno delle vaghe reminiscenze riguardo ad una coppia di comici americani del passato, quasi sicuramente quegli stessi lettori con qualche primavera in più sul groppone si diranno certi di aver visto, magari en passant, qualche commedia di questo duo del passato giunto da noi col nome poco rutilante di Gianni e Pinotto.


In effetti Bud Abbott e Lou Costello (questi i loro veri nomi) in Italia non ebbero mai lo stesso successo che ottennero molte altre coppie comiche come Laurel &Hardy ( Stanlio &Ollio) o Jerry Lewis e Dean Martin, sepolti come furono da quel mare magnum di proposte concorrenti. Però è indubbio che negli States la fama dei due comici non solo sia altissima ancora oggi risultando una delle coppie brillanti più famose di tutti i tempi ma che la loro fama in alcuni momenti, specie negli anni '40s del XX secolo, sia stata molto più forte perfino dei loro "rivali" Laurel &Hardy.

Formatasi ufficialmente nel 1936, la coppia formata dal longilineo Bud Abbott e dal corpulento italo -americano Lou Costello, prima di arrivare al Cinema (a partire dal 1940) aveva seguito la trafila classica Teatro - Radio di quegli anni. Tecnicamente tra Abbott \ Gianni e Costello \ Pinotto esisteva sullo schermo un rapporto carnefice -vittima con Abbott sempre pronto a schiavizzare il goffo e pasticcione Pinotto e con quest'ultimo decisamente meno coraggioso ma estremamente più intelligente del suo compare spesso in grado di rintuzzare e di rispedire al mittente le carognate dell'amico.

La Classica mimica facciale tra Gianni e Pinotto.

In breve i due diventarono i re delle parodie.
Fino al momento in cui, per esigenze di risparmio e per rendere ancora più riconoscibili i loro film da parte dei frequentatori abituali delle sale, gli venne chiesto di riutilizzare personaggi, idee e scenografie intere tratte dalle saghe del Terrore Cinematografiche.

Quello degli anni '40s non era stato certo un decennio facile per gli Stati Uniti: gli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, la scoperta degli Orrori hitleriani, il complicato ritorno a casa per molti reduci; la paura del nuovo nemico comunista e tante altre cose rendevano inquieta quella società.
Un effetto secondario ma non certo limitato di quel comune sentire fu la proliferazione e l'enorme successo di storie gotiche, del terrore e del brivido attraverso tutti i mezzi di comunicazione: dai programmi radiofonici alle pellicole per il grande schermo (principalmente grazie alle case di produzione Universal ed RKO Pictures), passando per i fumetti .
Un poco ovunque si assisteva ad un tripudio di Case del Terrore; Mostri; Fantasmi; Maledizioni Familiari e Mad Doctors.
Il fenomeno arrivò anche a lambire le comics strip giornaliere di Topolino (che fino a quel momento erano state il tripudio dell' American Way of  Life) con la produzione di storie come Topolino e la Casa Misteriosa (tit.or. The House of Mystery) scritta da Bill Walsh e disegnata da Floyd Gootfredson; Paul Murry; Dick Moores e George Waiss; apparsa sui giornali tra il novembre 1944 ed il gennaio 1945.
Una storia decisamente molto poco disneyana, sia per i canoni dell'epoca sia per quelli attuali.
In buona sostanza, quel tipo di orrori della finzione servivano per distrarre la maggior parte delle persone dagli orrori reali che il mondo stava effettivamente vivendo.


Tuttavia nel 1948 quel filone si stava avviando verso la sua naturale fine, se ne accorgevano gli esercenti, se ne accorgeva il pubblico che ormai desiderava vedere altro, se ne accorgevano le grandi icone come Boris Karloff che venivano chiamate sempre meno. Soprattutto se ne accorse la Universal che un decennio prima aveva creato il filone grazie a  Dracula e Frankenstein (entrambi del 1931) e La Mummia (1932)

La casa produttrice di Los Angeles negli anni precedenti aveva dato la stura a numerosi cicli gotici per lo schermo ed a questo punto si ritrovava proprietaria dei diritti di diversi personaggi ( i cosiddetti Mostri della Universal o Universal Classic Monsters). Era ormai arrivata al punto di farli scontrare tra loro in pellicole dal tono sempre più weird quali Al di là del Mistero ( House of Frankenstein , del 1944) o La Casa degli Orrori, ( House of Dracula del 1945) veri e propri Team-Up dell' horror.
Tuttavia serviva qualcosa che potesse dare un alito nuovo al genere e, al contempo, fornisse una chiusura definitiva ad  alcuni cicli dai quali si era obiettivamente spremuto tutto lo spremibile e che giunti a quel punto non avevano più niente da dire.

Ecco quindi giungere la proposta: un film che combinasse risate e brividi, che riunisse i comici Abbott & Costello ad alcune icone (sia pure invecchiate e sulla strada del tramonto) come Glenn Strange ( che aveva interpretato la Creatura di Frankenstein negli ultimi Universal); Lon Chaney Jr (il licantropo buono Lawrence "Larry" Talbot della saga dell' Uomo Lupo) ed il Dracula originale Bela Lugosi)

La proposta per la verità rischiò di spaccare la coppia con un Abbott più "possibilista" ed un Costello che non se la sentiva di girare un film da lui ritenuto troppo ridicolo, tuttavia alla fine la cosa si fece.
Nel 1948 ecco quindi che usciva Bud Abbott Lou Costello meet Frankenstein (in Italia, Il Cervello di Frankenstein) uno degli esperimenti più strani di tutti i tempi. un prodotto talmente bizzarro da essere annoverato sia tra le pellicole più genuinamente del Terrore sia tra i film comici.
Ed era solo l'inizio.
(Fine Prima Parte.....)

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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