Il San Valentino del Blogger.




Tra qualche giorno sarà San Valentino ed anche il sottoscritto intende celebrarlo.
Apparentemente sembrerebbe difficile trovare una materia più lontana dalle tematiche di questo blog come San Valentino, eppure a pensarci bene, collegamenti se ne potrebbero trovare .
Si potrebbe parlare, ad esempio, della famosa Strage di San Valentino del '29, quando gli uomini di Al Capone massacrarono a colpi di mitra la rivale banda di Bugs Oppure potremmo citare il recente film slasher San Valentino di Sangue e di riferimenti così ne potrei fare a bizzeffe.
Ma non è di questo che vi voglio parlare oggi.
No, oggi per quanto possa sembrare strano oggi l'argomento in discussione è proprio l'amore.

Siamo esseri umani e per questo amiamo,viviamo, respiriamo, il sentimento fa parte delle nostre vite e della natura di ognuno di noi, forse in misure diverse e con sfumature differenti, ma la sostanza non cambia.
Io per primo non faccio eccezione.
Dopo più di dieci anni di matrimonio amo ancora mia moglie come se fosse il primo giorno, certo a volte discutiamo,non sempre siamo d'accordo sulle stesse cose, ma guai se non fosse così.
Lei è la mia compagna, la mia alleata, la mia confidente e tante cose ancora ed è a lei che voglio dedicare questo post.
Eppure non è nemmeno di questo che voglio parlare oggi.


L'altro giorno ho passato buona parte del pomeriggio a sistemare ed aggiornare i link delle mie pagine: ho inserito le ultime interviste ne le Interviste Nocturne, le recensioni che ancora non c'erano ne Il Giro d'Europa a Fumetti e gli ultimi articoli ne I Mysteri Nocturni.
Spesso poi perdo ore ed ore a scrivere nuovi post.
Ore del mio tempo libero, momenti che scelgo di utilizzare a scapito di altre cose.
Ebbene, la domanda che mi sento rivolgere ogni volta è: " Ma chi te lo fa fare?"
Credo abbiate capito dove voglio andare a parare.


Chiunque tra voi possiede un blog ha lo stesso problema, ognuno di voi mi può comprendere.
A prescindere che si scriva un post al giorno (cosa oramai sempre più rara) o uno ogni tanto, tutti quanti noi abbiamo lo stesso problema.
Ne parliamo spesso tra noi, ognuno di noi ha un lavoro, una famiglia, impegni sempre più stringenti ed il tempo libero è una merce molto rara.
Potremmo scegliere di fare altro, magari stare con i nostri cari, magari vedere una partita di Calcio come tutte le persone "normali" (termine che respingo e che ho sempre odiato)
Eppure scegliamo di stare al pc a scrivere in solitudine un articolo, prima magari ci informiamo sull'argomento che trattiamo, reperiamo notizie, info e immagini e poi...... scriviamo...scriviamo...scriviamo per poter mettere online il frutto dei nostri sforzi.
Perché lo facciamo?  Perché scegliamo di occupare il nostro tempo in questo modo?

Inoltre....i blog sono in crisi -altra cosa che ci ripetiamo sovente- in parecchi casi dopo, i social hanno spostato e distrutto il senso di ogni tipo di conversazione via web (questo è quanto si sente dire ovunque) quindi parecchie volte capita che quel determinato post per il quale abbiamo investito e creduto tanto vada quasi disertato online, che non riceva attenzione o commenti.
Insomma che non se lo caghi quasi nessuno.
Ed è una cosa frustrante, non nascondiamocelo, per quanto possiamo essere distaccati questa è una cosa che -poco o molto-finirà per dispiacerci.

Attenzione: non penso che i social siano il male, anche io li uso, come tutte le invenzioni dell'ingegno umano dipende da come vengono utilizzati ma - penso io nella maggior parte dei casi i social sono un ottimo mezzo per condividere le notizie ma siano meno adatti per comunicare anche a causa di una certa frettolosità del nostro modo di utilizzarli.
Quindi la domanda rimane: perché facciamo quello che facciamo?
Perché continuiamo a mantenere un blog e continuiamo a scriverci dentro?


Qualcuno da fuori potrebbe dire che in fondo chi sta tanto tempo in rete sia un disadattato sociale.
In fondo lo stereotipo dello smanettone grasso , sciatto e brufoloso, senza donne e che non ha mai avuto una vita sua ha imperversato ed imperversa tutt'ora all'interno di film e serie televisive e ha finito così per ingenerare tutta una serie di fraintendimenti ed equivoci.
Eppure, come sappiamo, questo pur essendo uno stereotipo antico è molto ma molto lontano dalla realtà, sopratutto adesso che internet la usano più o meno tutti quanti dallo studente al pensionato.
Probabilmente ci sarà qualche disadattato, ma quelli agiscono come Troll, Spammer o come Hater, sono quelli che mandano invettive e minacce in rete nascondendosi vigliaccamente sotto falsi pseudonimi.
Non certo i blogger.
E poi sappiamo bene che i disadattati sociali li possiamo trovare in tutti i lati della nostra vita probabilmente ognuno di noi ne ha conosciuto qualcuno sul luogo di lavoro o come vicino di casa.
Certo in rete questo si amplifica maggiormente, crea flame e produce grandi danni.
Ma questo non c'entra niente con il blogger che si scrive il suo bravo post, che è una persona normale e ben integrata nella società e che utilizza la rete come si utilizzerebbe qualsiasi altro hobby.

Però Troll, flame, spammer, hater  finiscono per creare maggiori problemi al sistema dei blog, danneggiano quello che noi con tanta buona fede cerchiamo di fare.
Rompono i coglioni, gli equilibri, danno fastidio, seminano odio e fanno perdere tempo e pazienza.
Quindi, la domanda rimane: perché lo facciamo? Perché manteniamo i nostri blog?

Certo ognuno di noi è diverso: c'è chi lo fa per comunicare le proprie idee o impressioni su un dato argomento e chi vorrebbe solo essere letto, ci sono gli scrittori -o aspiranti tali- che legittimamente vuole far conoscere le proprie opere e magari altrettanto legittimamente vivere vendendo il frutto del proprio impegno così come c'è anche il lettore compulsivo che recensisce tutti i libri che legge.
E lo stesso vale per film, serie tv, musica, arte, pesca ...e metteteci voi tutto quello che v'interessa.
Ed in fondo, a tutti noi piace essere letti.
Ma questo non risponde alla domanda iniziale.

Ognuno di noi potrà dare una risposta differente, ogni blogger ha le sue motivazioni.
Ci sarà chi usa il blog come una sorta di diario pubblico e chi invece cerca persone con gli stessi suoi interessi.
Eppure io credo che alla base ci sia una motivazione comune.
Cioè la maledetta passionaccia.
Che in alcuni casi si trasforma in una sorta di amore per quello che facciamo.



Insomma chiamatelo come preferite: amore o passione oppure divertimento ma il succo della questione non cambia.
Scrivere diventa un'atto d'amore: amore per i propri interessi culturali e\o sociali; amore per i nostri blog,  amore per quanto scriviamo,gratitudine per chi ci legge.
Certo ci sono anche gli stroncatori di professione, potrebbe obiettare il solito "qualcuno".
Ma -parliamoci chiaro- siamo proprio sicuri che gli stroncatori di professione ci siano solo sul web?
Accendiamo la televisione, prendiamo qualche giornale a caso, ascoltiamo qualche opinionista di gran fama e cambieremo subito idea.

Inoltre non credo di esserlo io uno stroncatore professionista,sicuramente non lo è nessuno dei miei colleghi e dei miei contatti, la maggior parte dei blogger che conosco semmai lancia idee,stimola il dibattito, fornisce chiavi di lettura e seppure fornisce critiche le motiva.
Io faccio così, piaccia o non piaccia sono un appassionato e ritengo di avere il mio diritto di esprimere civilmente la mia opinione.
Ma qui non stiamo parlando solo di me, tutti i blogger che conosco e che frequento agiscono così e se questo non lo possiamo definire come "amore" quantomeno è passione o comunque diventa un grosso atteggiamento di positività.
E così fanno anche la maggior parte dei blogger che non conosco.

Ci saranno anche gli altri, però quelli scorretti dopo una iniziale fase di successo ben presto finiscono sempre invariabilmente per isolarsi da soli.
E poi persone scorrette ce ne sono ovunque.
Probabilmente ce ne sono molti di più alla guida dei vertici di alcune grandi aziende


Però la questione rimane, se continuiamo a fare quello che facciamo è perché ci piace, perché amiamo farlo.
Pensiamola come vogliamo ma alla fine tutto quanto si configura come amore: amore per le nostre creature, amore per quanto scriviamo, amore per gli impegni che prendiamo, amore per gli scopi che ci prefiggiamo e così via....
Forse sbaglio, però questa è l'idea che mi sono fatta, ditemi voi come la pensate, contradditemi se la pensate in maniera diversa perché è un vostro diritto farlo.
Se avete voglia raccontate perché avete creato il vostro blog, perché lo mantenete e le motivazioni alla base degli argomenti che scegliete.
Io ne approfitto per ringraziare tutti voi che mi seguite perché in fondo anche quello è un atto d'amore.
Il vostro.

40 commenti:

Pirkaf ha detto...

Un tempo ti avrei risposto perché mi va.
Oggi non saprei cosa dire, ma forse come motivazione ho sempre avuto quella di far conoscere nel mio piccolo dei libri che avrebbero meritato ben più diffusione con quella piccola fiammella di speranza/arroganza di convincere una o due persone a leggerli.
Sarebbe già una piccola vittoria.

Patricia Moll ha detto...

Sei un grande Nick!
Grande prova di passione e amore per un... hobby/passatempo/sfogo.

Perchè scrivo sul blog? Per passione, perchè mi piace scrivere, condividere i miei scritti,; perchè sono curiosa e mi piace leggere, commentare e condividere le idee mie e alttui.
Perchè tutto sommato, questo dei blog è un bel mondo,nonostante certi rompi...scatole.
Perchè anche qui nascono amicizie,rapporti umani piacevoli. Importanti.
In parole povero, continuo a scrivere sul blog perchè mi diverto.
Ciao,Nick

Ps la lettrice compulsiva sono io? 🤣🤣🤣🤣🤣 vero!

Anonimo ha detto...

Ciao Nick,

apprezzo molto le tue parole. Il titolo mi aveva incuriosito assai, volevo sapere dove saresti andato a parare.

Io bloggo per diversi motivi.

Mi piace condividere quello che ho visto e letto; qualche commento significa già avere avuto qualcuno che ha letto ciò che scrivevi su quella cosa. Mi piace raccontare della mia vita, con un occhio di riguardo per il passato. Purtroppo nella vita di tutti i giorni si finisce sempre per parlare di lavoro, c'è poco tempo per ascoltare il prossimo.

Chi invece 'blogga' ha sempre due minuti da dedicare alle chiacchiere dell'altro.

Nick Parisi. ha detto...

@ Pirkaf
Lo è una gran vittoria e, credimi amico mio, sono convinto fermamente che i tuoi consigli abbiano persuaso ben più di due o tre persone ad acquistare i volumi degli autori di cui parli.
Infinitamente molti di più!
Puoi tranquillamente essere orgoglioso del lavoro che compi.

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Ah ah! Si pensavo anche a te quando ho scritto la parola "lettrice compulsiva", lo ammetto.
Hai detto una gran verità, anche in rete possono nascere delle vere amicizie, io posso confermarlo.
Anzi spero di poter riprendere presto ad organizzare gli incontri tra blogger come un tempo.

Nick Parisi. ha detto...

@ Riccardo Giannini
Immaginavo che il titolo avrebbe incuriosito ben più di una persona, nelle mie intenzioni originali infatti avrei voluto pubblicare il post proprio il 14 poi dato che l'ho finito prima ho pensato di anticipare l'uscita.

Tu hai centrato un'altro punto della questione: quotidianamente si finisce di parlare solo di lavoro o di altre due o tre cose,invece tra blogger o coi blogger si parla tra appassionati di una data materia e quindi è più facile parlare ed anche ascoltare.
E spesso è anche un piacere farlo.
Ciao e grazie.

MikiMoz ha detto...

Innanzitutto un saluto alla tua signora, che ho avuto il piacere di conoscere di persona.
Mi piace ciò che ha detto Riccardo, del tempo che possiamo spendere per (e con) gli altri.
Non so risponderti in modo secco. Il modo secco sarebbe "perché mi diverto". Ma edonisticamente potrei dirti che mi piace essere letto, sapere che c'è gente -ovviamente una platea ristretta numericamente, ma non di cuore né di testa- che legge ciò che scrivo IO mi fa piacere.
Non potrebbe essere altrimenti, perché sennò scriverei su un quaderno che terrei per me, come facevo con le prime riviste inventate da piccolo. Ah no, vedi? Anche quelle le leggeva almeno mia madre, almeno un amico.

Volevi una risposta più nobile, forse.
Beh, ho cercato di cristallizzare i ricordi e ciò che mi piace. Nero su bianco.
Sì, ma sempre per condividerlo con probabili lettori... XD

Moz-

Nick Parisi. ha detto...

@ MikiMoz
No, non volevo per niente una risposta nobile. XD
Mi basta la verità, sei stato sincero e questo basta! E poi credo che alla base una posizione edonistica ci sia così come a tutti piace essere letti, in fondo cos'è l'edonismo se non una forma di amore verso sé stessi? XD

MikiMoz ha detto...

Ma infatti, siamo TUTTI così :)
W l'amùr.

Moz-

fperale ha detto...

Perché faccio il blog? Ma ovviamente per entrare gratis alle fiere! :D A parte gli scherzi, penso che anchio lo faccia perché mi diverte... mi piace far conoscere cose poco note tipo le autoproduzioni e gli eventi nerd della mia zona, amo dialogare con i lettori e gli altri blogger..comunque sto San Valentino non va male a noi nerd perché escono Pantera Nera e La forma dell'acqua!

Nick Parisi. ha detto...

@ MikiMoz
Mò non esageriamo,amur nel senso puramente eterosessuale del termine. LOL

Nick Parisi. ha detto...

@ fperale
Si, quest'anno il San Valentino ci ha detto bene, tra Marvel e il buon "Guillermone".;)
P.s
Dialogare coi lettori e fargli conoscere gli eventi nerd è cosa buona e giusta.

Elisa Elena Carollo ha detto...

Me lo chiedo molto spesso anch'io. La risposta è perché mi piace e mi dà soddisfazione scrivere qualcosa di utile e piacevole per la gente. Mi sento importante quando qualcuno mi scrive per ringraziarmi! Non che succeda così spesso, ma a me basta. Quindi sì, credo che sia una forma d'amore.
Il mio amore per il blog non è tanto come potrebbe essere l'amore per un'altra persona, quanto l'essere affezionati ad un luogo in cui ci si sente a casa. La mia casa virtuale non è il mio profilo Facebook e neanche il profilo Instagram che mi sto impegnando a rendere carino come se fosse una specie di salotto per gli ospiti. No, rimane sempre il blog.

Io odio San Valentino, i cuoricini e tutta questa ostentazione di coppiette, cene a lume di candela ecc... però perfino io devo ammettere che l'amore (in ogni sua forma) è una bella cosa.

Ariano Geta ha detto...

Totalmente d'accordo. Io almeno posso dire che porto avanti il blog per la "passionaccia" come dici tu, che nel mio caso è la scrittura e il tentativo di raccontare qualcosa, anche tramite immagini.
Se dovessi rispondere alla domanda "perché lo fai?" mi sentirei solo di dire "Perchè mi piace". E mi rendo conto che è una risposta sin troppo semplicistica, però è anche la risposta più significativa. Nella vita ci sono tante cose che uno fa perché "deve", a cominciare dal mangiare e dormire. Ora, la maggior parte delle cose che uno "deve" fare non è che siano così sgradevoli (mangiare in genere è abbastanza piacevole, per dire ;-) però resta il fatto che uno le fa perché non ne può fare a meno. Una cosa di cui invece potresti tranquillamente fare a meno senza che incida sulla tua sopravvivenza fisica, eppure senti la necessità di farla, ebbene, evidentemente quella cosa ti aiuta a dare un senso alle tue giornate. Sembra un'esagerazione ma è proprio così.

Nick Parisi. ha detto...

@ Elisa Elena Carollo
Comprendo benissimo, il blog può essere tranquillamente considerato come una sorta di casa virtuale del blogger. In questo senso i post sono una sorta di biglietto di presentazione del blogger stesso e quindi il nostro salotto pronto ad accogliere gli ospiti.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Grazie mille caro Ariano per questo tuo commento così appassionato.
La passionaccia è la molla che fa scattare tutto,quella che ci spinge andare avanti nonostante tutto ed alla fine forse l'unica spiegazione davvero universale è che lo facciamo perché "vogliamo" farlo.

Blogghidee - Ximi - ha detto...

Ciao Nick,
una domanda curiosa per il tuo blog!!!
Io ci scrivo poco ultimamente, i miei piccolini 😘 vanno avanti da soli e mi aspettano. I motivi per cui li ho aperti? Come dici tu: tanta passione per certi temi, come le fiabe, poi per il mondo del blogging, poi per l'arte della fotografia e illustrazione, poi perche amo gli animali!!! 🤣🤣🤣
Amo condividere, aiutare gli altri, mettere a disposizione la mia esperienza, creare visibilità a colleghi blogger, anche se su quest'ultimo punto ci sarebbe molto da raccontare 😋
E in ultima perche' mi diverto!!!
Un saluto a tutti e grazie per questo scambio di pensieri.
Mary 💕

Babol ha detto...

Quanto aMMore in questo post!
Effettivamente, io avevo iniziato un po' per gioco ma poi sono arrivata a voler bene al mio blog, al punto da dedicargli almeno un'oretta al giorno, per curarlo come piace a me... a prescindere che la gente lo legga o meno. E' un po' come avere una piantina, non so come dire... bisogna curarla più o meno sempre :)

Patricia Moll ha detto...

Birichino birichino Nick! 🤣🤣🤣🤣🤣😙

Ivano Landi ha detto...

Per restare in tema col post, dico che quando scrivo certi articoli il q-cuore mi fa bi-bim ba-bam (cit.). Non succede troppo spesso, ed è giusto così, perché non si può fare tutto al massimo dei giri, ma quando accade mi dico che allora, in fondo, vale la pena perseverare in questa piccola grande follia...

Nick Parisi. ha detto...

@ Blogghidee- Ximi
Bentornata su Nocturnia Ximi! Mi sei mancata!
Sei un esempio perché oltre ai blog hai messo su diversi gruppi molto frequentati su G+ ed è verissimo che sono gruppi che ormai riescono ad andare avanti da soli, hai spiegato benissimo le tue varie passioni, interessante il riferimento ad aspetti come visibilità e sostegno ai vari blogger, aspetti sui quali ci sarebbe davvero tanto da dire, magari un giorno affronteremo seriamente questo discorso.
Grazie a te per il tuo intervento.

Nick Parisi. ha detto...

@ Babol
Visto quanto aMMMore? ;)
Bello il paragone, con la piantina, in effetti il blog è una di quelle cose che bisogna coltivare altrimenti sfiorisce.
Stupenda associazione di idee, speravo di ricevere commenti come questi.

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Io? Ma se sono tranquillissimo.....! ;) :P

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Bisogna sempre apprezzare questi momenti, questo stato di grazia, visto che non capita spesso.

Marco L. ha detto...

Temo che andrò in controtendenza e spero mi scuserai.
Come avrai constatato, io non faccio più del vero blogging. I motivi li avevo accennati in quell'ultimo post uscito a luglio che - ahimè - come tanti altri ti sei perso.
Per quanto mi riguarda (ma lo dico a titolo personale) non ne vale la pena.
C'è il non fare breccia che su una ristretta cerchia. Ci sono quei blogger con cui ci si conosce da anni e si è collaborato pure, spariti senza un perché. Ho visto egocentrismo, vittimismo e infantilismo. C'è poi quella persona che mi considera una minaccia e ha preso provvedimenti. C'è quell'altra che addirittura mi odia e mi ha augurato le peggio disgrazie.
Cosa puoi dire davanti a tanta negatività? Ne vale la pena?
Io ne ho già a sufficienza fuori dalla rete (sai di che parlo, no? fai valere i diritti tuoi e dei tuoi colleghi e per questo vieni trattato con disprezzo e odio, e poi subisci ritorsioni).
Per cui niente più articoli, niente più approfondimenti, niente più idee originali. Mi limito a dei post molto semplici, giusto per fare un po' di pubblicità ai miei libri. Cosa che alcuni anni fa avevo definito una cosa disdicevole.
Per cui alla fine sono pure un bell'ipocrita.
Però almeno me la vivo molto più serenamente.

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Non ho niente da scusarti, ci mancherebbe!
Ho chiesto io di essere sinceri e di esporre il proprio punto di vista. Apprezzo la sincerità, e finché si dicono le cose con civiltà e senza attacchi personali a chicchessia (dico questo in senso generale, rivolgendomi a tutti) la cosa ci può stare.
Piuttosto mi dispiace dei vari problemi e spero che possano essere risolti, purtroppo nei rapporti umani capita che non ci si riesca a trovare bene con tutti-se ci fai caso, anche io nel corso di questi anni prima partecipavo alle attività di diversi gruppi di persone ed adesso in alcuni di questi gruppi per i più vari motivi non sono più presente.
Mi è anche dispiaciuto, però sono andato avanti per la mia strada ed adesso non tornerei più indietro.

Riguardo ai problemi di fuori della rete....figurati se non capisco! ;)
L'unica cosa che preciso,riguarda il tuo post di luglio, come sai- se ben ricordi- io in quel periodo, più precisamente da maggio a settembre avevo quasi completamente sospeso ogni attività in rete, avevo chiuso anche Nocturnia, quindi non è che non ho letto il tuo di post, in quel periodo -purtroppo-non riuscivo a fare proprio niente e a seguire nessuno .
Un caro saluto.

Diego ha detto...

Bene, facciamoci dei nemici. :-)
A parte gli scherzi, non credo che lo si faccia esclusivamente perché ci piaccia.
Logico che ci piace scrivere, non credo che ci sia qualche blogger (non professionista) a cui faccia schifo quello che fa, a meno che non soffra di un particolare tipo di masochismo. :-)
Escluso il piacere di default, lo facciamo soprattutto perché ci piace essere letti, ci piace avere molte persone che ci seguono e ci piace che i nostri post vengano segnalati. E ci piace molto ricevere complimenti. Blogghiamo per promuoverci e non solo se siamo autori, grafici, musicisti, fotografi, eccetera. Vogliamo promuovere il nostro ego. E non c'è nulla di male in questo.
Altrimenti perché mettere i propri scritti sul web?
Se mi piace scrivere e m'importa nulla d'esser letto (ma chi ci crede, dai!) perché non custodisco tutto sull'hard disk invece di pubblicarlo sul web?
Dai, quanti di noi, fossero certi che il loro blog non venisse letto, continuerebbero a postare?
Forse sarebbe una bella cosa ammetterlo una volta per tutte e smetterla con la falsa modestia, oppure no?

Nick Parisi. ha detto...

@ Diego
perché farsi dei nemici ? ;)
A me farebbe solo piacere che questo post si tramutasse in una riflessione seria sul fare "bloggin'" e sui pregi e difetti di questa passione \attività, in parte era nei miei desideri, quindi ben venga ogni tipo di riflessione.

In realtà, anzi, credo che nessuno qui, io per prima nasconda il fatto che dietro ci sia anche una grossa voglia di essere letti, seguiti e commentati. Una percentuale di narcisismo alla fine c'è sempre, sarebbe strano se non fosse così.
Volendo rimanere nell'ambito delle battute, potremmo dire che anche il narcisismo è una forma d'amore, magari verso noi stessi ma sempre amore è.;)
Volendo invece rimanere seri invece la risposta è che il desiderio di essere letti è parte della motivazione che ci spinge a tenere un blog, magari è una grossa parte della motivazione stessa, ma sicuramente non è l'unica motivazione.
Ciao e grazie per aver messo un poco di pepe nella discussione. :)

cristiana marzocchi ha detto...

Cia Nick , pare che, finalmente, sia tornata tra i ' passionali '.
Sì il blog mi distrae e mi fa bene, come leggere o fare l'enigmistica (TOP).
Per questioni familiari, esco pochissimo di casa e il blog è diventato un amico con cui ci si confida, ma soprattutto permette di informarsi e i di conoscere persone piacevoli, colte e gentili come te.Pensa che il primo blog era nato con intenzioni bellicose nei confronti del tale che era sceso in campo, per il bene degli italiani, nel '92. Col tempo il mio piccolo blog si è evoluto toccando vari argomenti, anche personali , ma quello che più mi piace è lo scambio di opinioni..In queste ultime settimane, durante la defaiances del blog, mi sentivo isolata, privata di un diritto.
Ora ho 'fondato' un nuovo blog e se non riesci a raggiungermi da qui, su Google+ puoi trovare il link che funziona.Spero che tu voglia segnarti come follower e mi scuso per la tiritera.
cristiana

Massimo Citi ha detto...

Perché... bella domanda. Onestamente non lo so e non saprei nemmeno dire perché non chiudo tutto e buonanotte. Ma d'altro canto il blog mi serve perché mi permette di esprimere ciò che penso – o la tremenda confusione che ho in testa – facendo uso del numero di parole che ritengo necessarie. Quindi non lo chiudo, vado avanti con pochi post solo quando posso e va bene così. In quanto alla funzione che svolge il blog sulla mia attività di scrittore-editore-editor direi che non ha nessun peso ma avere un luogo dove mandare chi vuole leggere qualcosa di mio va sempre bene. Voglio bene al blog come a una soffitta affittata tanti anni fa e che non mi decido ad abbandonare. E voglio bene ai pochi che hanno voglia di entrare, evitando una cassetta vuota, una pila di libri dimenticati e i mille confusi sogni che rendono problematico procedere. Sto ai margini perché non ho voglia/tempo di annunciare apocalissi e mi occupo dell'unica cosa per la quale ho un po' di competenza: la letteratura. Ciao a tutti.

Nick Parisi. ha detto...

@ Cristiana Marzocchi
In effetti i tuoi sono ancora dei post molto politici e mi piacciono per questo.
Se ci hai fatto caso ho già inserito il tuo nuovo blog nella blogroll, quindi tranquilla....il
prima possibile faccio tutto il resto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Massimo Citi
Mi piace anche il paragone tra il blog e una soffitta che non si vuole abbandonare.
Riguardo ai blog, non sono anni buoni questi, i social hanno eroso buona parte dell'utenza: i lettori ed i commentatori diminuiscono in continuazione, però noi che siamo da questa parte della barricata non molliamo,vero?

Alessia H.V. ha detto...

Il fatto è che ci sono delle volte in cui si ha il bisogno di andare a rifugiarsi nel proprio spazietto di pensiero in cui puoi scrivere quanto vuoi e argomentare quanto vuoi la tua idea, di qualsiasi natura sia (personale o “professionale”). Non c’è altro mezzo che può soddisfare meglio questa necessità, dopo anni di blog posso affermare questo: a me piace avere un posto in cui scrivere e in cui condividere parte del mio pensiero e di quello che faccio, che venga capito sempre non posso pretenderlo, ma posso sperarlo!

Nick Parisi. ha detto...

@ Alessia H.V
Un blog è sicuramente meglio di un qualsiasi altro tipo di salotto personale, senza dubbio uno strumento utilissimo per ricreare un modo di comunità ormai quasi scomparso altrove
UN CARO SALUTO.

Long John Silver ha detto...

Una bellissima dichiarazione d'intenti e d'amore per il blog che condivido pienamente.

Personalmente ho creato il blog per una svariata serie di moti: la mia cronica timidezza nella vita di tutti i giorni, la difficoltà di trovare persone con interessi simili ai miei, la voglia di mettersi in gioco con qualcosa di veramente impegnativo e che ti costringa a migliorare un po' ogni volta, perché dopo i primi post è diventata una attività veramente piacevole e di cui non riesco a fare a meno, l'interesse e il piacere di trovare persone o argomenti interessanti ecc. Ovvio che poi come tutti si spera sempre che quello che si scrive sia apprezzato/utile, o che perlomeno non siano presenti troppi errori/stronzate.

Nick Parisi. ha detto...

@ Long John Silver
E a me invece piace molto il tuo commento perché quello che racconti è veramente simile ai motivi per cui dopo il primo momento in cui avevo cominciato per caso mi hanno spinto a continuare a bloggare.
Alla fine, nonostante tutti i vari problemi mantenere un blog è davvero un'attività divertente.

Poiana ha detto...

Ciao Nick,
Questa è una bella domanda. Probabilmente non chiudo i miei blog perché mi dispiacerebbe. Intanto ho intrecciato una serie di contatti con alcuni Blogger e, vuoi o non vuoi, il blog aiuta a mantenerli; poi, certamente c'è anche il motivo per cui il Blog è nato, che è l'educazione ambientale (anche se attualmente ho terminato gli argomenti che conosco abbastanza da scriverci un post e non ho il tempo di documentarmi).
Il mio Blog, poi, è nato per caso, mi ci sono trovata per sbaglio mentre imprecavo contro le solite bufale sulle cellule somatiche nel latte e mi dispiacevo per l'ennesimo cucciolo di capriolo raccolto impropriamente. Volevo disperatamente rispondere alla falsa propaganda vegana (pus nel latte e continua ripastorizzazione del latte scaduto) e ho trovato il modo. In seguito ci ho preso gusto, ho visto che in fondo un pochino può servire a mandare messaggi e ho continuato, seppure ora latito. Il secondo Blog invece doveva contenere il mio "racconto", ma non essendo una scrittrice non ci ho mai creduto molto (e continuo a non crederci molto), ma è una valvola di sfogo; e poi è divertente.
I miei post vanno quasi sempre disertati e ammetto che inconsciamente un po' mi dispiace, ma so anche che frequentando poco la blogosfera è normale.
Comunque fare blogging può essere stimolante anche se a leggere i post sono in pochi, inoltre si "incontrano" belle persone.
Ti abbraccio e ti auguro una buona giornata.

Nick Parisi. ha detto...

@ Poiana
Le tue sono tutte motivazioni molto nobili, oggi come oggi, col generale clima di regressione che si respira in giro servono sia la difesa del vero ambientalismo, le spiegazioni sugli animali ed anche il contrasto della propaganda delle fake news.
E questo a prescindere da quale parte provengano, sia dai cacciatori sia dalle propagini più fanatiche del movimento vegan(per fortuna la maggior parte dei vegani sono persone molto ragionevoli, purtroppo però esiste una minoranza -che danneggia per primi tutti gli altri- di fanatici che spesso esagerano)
In quanto alla scarsità dei commenti purtroppo è una conseguenza ed anche una regola non scritta della vita in rete, specie quando non è regolare, non è giusto ma è così.
L'importante però commenti o non commenti è divertirsi con quello che si fa e che si scrive.
Ciao!

Poiana ha detto...

Nick, sfortunatamente di vegani credo di aver conosciuto praticamente solo la minoranza estremista. Di quelli che conosco se ne salvano 1 o 2.
Non me la prendo più di tanto per la carenza di commenti, almeno finché non arrivano gli haters (e anche quelli si deve cercare di gestirli con calma).
Baciotti.

Nick Parisi. ha detto...

@ Poiana
Guarda mia moglie praticamente i vegani li odia cordialmente eppure la vera animalista in casa è lei. Però, come te,i vegani che ha conosciuto lei appartengono alla frangia cosiddetta fantatica, di quelli che al ristorante vanno a rompere le scatole agli avventori che mangiano le uova o i latticini, quindi ti può capire benissimo.
Io sarò stato fortunato ma ne ho conosciuti anche di quelli del tipo "vivi e lascia vivere",mi auguro di poter continuare così. ;)
Un abbraccio.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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