THE WALKING DEAD : PREGI E DIFETTI DELLA SERIE TV.




Non fanno in tempo a scorrere i titoli di coda dell'ultimo episodio a mia disposizione che già comincio a scrivere.
Ho aspettato di aver raccolto un certo numero di puntate per potermi fare una mia opinione, non aiutato in questo dai pareri letti quà e là per la rete.
THE WALKING DEAD ha raccolto recensioni discordanti sin dalla sua messa in onda, ma se negli USA, e più in generale nel mondo anglosassone prevalgono le opinioni entusiatiche, quasi vere e proprie peana di lodi, nella nostra cara e vecchia Europa erano prevalse le delusioni e i pareri negativi.
In più non ero certo aiutato dall'essere un grande fan del Comics di Robert Kirkman al punto di averne parlato QUI.
Il rischio boiata insomma era dietro l'angolo.
Ma su questo torniamo poi, ok ?





Sulla carta le premesse di un buon prodotto ci sarebbero state tutte: deus ex machina di tutta l'operazione era Frank Darabont, uno dei pochi registi in grado di tirar fuori film decenti dalle opere di Stephen King con film come LE ALI DELLA LIBERTA' nonchè i bellissimi IL MIGLIO VERDE e THE MIST, Darabont, poi per giocare sul sicuro aveva infarcito il cast di Attori reduci proprio da THE MIST, in TWD infatti ritroviamo la splendida Laurie Holden ( Andrea ); il veterano Jeffrey DeMunn ( Dale ) e Melissa McBride( Carol ).

Il regista era poi supportato dalla AMC, una piccola rete via Cavo,inizialmente specializzata solo come contenitore di pellicole anni 40-50,(da qui il nome American Movie Classic)e poi trasformatasi in produttrice di serie raffinate e curate in ogni dettaglio come il capolavoro MAD MEN.
Ultimi due dettagli degni di fiducia, erano stati rappresentati dal coinvolgimento dello stesso Kirkman nel team degli sceneggiatori e l'affido del make up a Greg Nicotero, il migliore tra i creatori di zombi allievi di Tom Savini.
Ma.... ma... e qui cominciano i problemi, la cosa non funziona, non del tutto perlomeno.

SCELTE DELLA PRODUZIONE.

Sin dall'inizio il team di sceneggiatori dichiarò subito, che non avrebbero seguito pedissequamente le vicende del comic, ma spesso avrebbero deviato fornendo trame e personaggi nuovi.
In genere la cosa ha scontentato i fan più accesi, molti anche in America protestarono vivamente e ritengo che almeno una parte delle critiche piovute nei confronti del serial, specialmente dopo la seconda puntata siano dettate da questo aspetto.
Tuttavia....




Certo, cambiano diverse cose:
-Il personaggio di Shane che nel comic viene eliminato quasi subito, diventa quasi il co-protagonista.
-Il rapporto tra Dale e Andrea viene completamente stravolto.
-Alcuni personaggi del comic fondamentali come Tyrese non vengono neanche introdotti, mentre vengono lanciati characters inediti come i fratelli Dixon.
Questo, almeno ai miei occhi, non rappresenta necessariamente un male, anzi fosse stato gestito in maniera diversa avrebbe potuto rappresentare un arricchimento.
Ecco è quel se fosse stato gestito in maniera diversa a rappresentare il nocciolo della questione.



COSA FUNZIONA.



In linea di massima gli attori sono tutti ben scelti, Andrew Lincoln fornisce una credibile interpretazione col suo Rick Grimes, l'agente di polizia risvegliatosi dal coma in un mondo invaso da non morti cannibali,mentre la Lori di Sarah Wayne Callies è odiosa quanto la sua controparte della carta stampata.

Un ottimo Steven Yeun poi ci regala un indovinato, ma un po caricaturale, Glen

Stessa cosa per i ruoli minori, nel primo episodio compare il redivivo Lennie James, che dopo la cancellazione di JERICHO sembra ormai abbonato a ruoli di guest star di lusso.


Proprio il primo episodio GIORNI ANDATI è forse una delle cose più riuscite apparse in televisione in questi anni, sicuramente una delle cose che salverei senza se e senza ma della serie. E il fatto che sia l'episodio, incidentalmente,tra i più fedeli alla trama del fumetto, non vuol dire nulla.
O no ?
Ottima anche la colonna sonora, opera di quel Bear McCreary, già autore dello score di GALACTICA.

Inoltre, il già citato Nicotero crea alcuni tra i migliori zombi di sempre.
Ma questo crea dei problemi aggiuntivi.







COSA INVECE NON FUNZIONA.

Ecco, adesso ci siamo giunti alle note dolenti.
Due in particolare: zombi e sceneggiatori.
Partiamo dal primo punto.
Già ai tempi del film ZOMBIELAND (che a me non piacque) in molti ci chiedemmo che senso aveva creare un film sugli zombie in cui gli zombie quasi non apparivano se non all'inizio e alla fine del film.
Ecco, in misura minore, la stessa cosa avviene in questo serial, assistiamo ad intere puntate in cui di morti viventi quasi non se ne vedono. Ma, nuovamente,il tuttose fosse stato gestito in maniera diversa, sarebbe stato un problema facilmente aggirabile.

Il THE WALKING DEAD, originale non era solo un comic sugli zombi ma era anche una metafora sulla adattabilità della razza umana, sulla famiglia, sull'amore, sulla vita e sul suo valore e su come tutto questo cambia in situazioni estreme.
Non per niente era stato descritto come uno zombi comic esistenziale.




Ed è sotto questo aspetto, che invece la serie Televisiva fallisce miseramente: sottotrame inserite e poi dimenticate, scene inutili ai fini dello sviluppo della storia messe lì giusto per allungare il brodo, stravolgimenti dei personaggi inspiegabili e inspiegati nonchè una tensione narrativa prossima allo zero.
E come sottofondo un unico disturbante chiacchiericcio.

Darabont al termine delle sei puntate della prima stagione ha, implicitamente, riconosciuto la validità delle critiche piovute licenziando (anzi lasciando libericome si usa dire) tutti gli sceneggiatori impiegati.
Anche se, le 7 puntate finora viste (su un totale di tredici previste) della season two mantengono in parte gli stessi difetti.
Anzi arrivando quasi a dare l'idea di una bella confezione ma senza quasi anima.




In altri momenti però, l'epopea di Rick; Lori; Daryl; Shane e soci e ciò lascia ancora di più l'amaro in bocca per un qualcosa riuscito solo a metà, per una serie che avrebbe potuto essere diversa.
Sia come sia, almeno negli USA, lo show ha avuto un grande successo; la prima puntata con i suoi oltre cinque milioni di telespettatori ha rappresentato il più grande successo di sempre per l'AMC. Ottenendo anche il gradimento di numerosi esperti del settore.


Una cosa simpatica da segnalare è l'esistenza STORIA DI UNO ZOMBI, una web serie dedicata a bycicle girl il primo morto incontrato da Rick dopo il suo risveglio dal coma.

Il mio, ovviamente, non è un parere assolutistico, magari la visione dei nuovi e già programmati episodi scioglierà i miei dubbi, magari no.
ma a questo punto m'interessa conoscere il vostro parere su TWD, qualsiasi esso sia è il benvenuto qui su Nocturnia.

Ringrazio Lady Simmons, che è stata molto utile per la compliazione di questo articolo.

26 commenti:

Boh non so mah ha detto...

Ciao caro.
Purtroppo la prima mini-serie da 6 episodi mi lasciò perplesso per il taglio cinematografico e la buona presa che ebbe su di me il pilot. Purtroppo le altre 5 puntate le vidi solo per chiudere il cerchio.
Che non si chiuse... e nella mia testa si era impostato il ciclo "soap-opera". Questa parola continuava a ballonzolare da un neurone all'altro e alla fine mi sono detto di aspettare la seconda serie completa.
Dopo i primi due episodi mi sono ricordato perché mi veniva in mente "soap-opera": tradimenti, baci, preghiere di gruppo, buonismo da quattro soldi, trama piatta e attori di plastica.
Tutta sta minestra per dire che se si vuole fare qualcosa di buono si costruisce un "American Horror Story", se si desidera gestire un business (pubblicitario) si crea TWD.

Noti un certo disprezzo per questa serie? Allora ci vedi benissimo! :)

Sinceramente, non riesco a trovare i pregi che hai fatto notare nell'articolo e se proprio devo salvare qualcosa, questo è la "confezione" perfetta.

See you soon, guy!

Narratore ha detto...

Cosa aggiungere?
Forse nulla...
Twd non mi è dispiaciuto, almeno la prima serie visto che la seconda ancora non ho avuto il.. piacere?... di guardare. Certo, il taglio è un pò troppo da film buonista, gli zombie si vedono poco però quando lo fanno sono convincenti.
Guarderò la seconda, questo è indubbio. Forse per un gusto masochistico, forse perché la parola zombie ha su di me un attrattiva indescrivibile, o forse solo perché è giusto farlo e capire cosa è stato sbagliato e cosa no.

Quoto Eddy: American Horror Story è una spanna sopra. :D

Fra Moretta ha detto...

Mi ritrovo nelle tue osservazioni Nick a parte la prima puntata (e la quarta che personalmente a me è piaciuta) il resto è cosi cosi.Ottimi mezzi a disposizione ma mancanza di coraggio nel riproporre la spietatezza del fumetto,realizzando così uno zombi-movie per famiglie:-(
P.S.Ma allora non sono il solo a cui Lori sta sulle scatole in ogni sua incarnazione!(la Lori del telefilm riesce perfino a essere più antipatica della Lori di carta)

Anonimo ha detto...

Ah...che disperazione TWD!
Anche io ho seguito la prima stagione affascinata dalla confezione perfetta e dalla bellezza dei primi tre episodi. Dal quarto in poi non si capisce cosa sia accaduto.
Da fan del fumetto, non me la prendo per i cambiamenti nella trama e ai personaggi. Come dici tu, ci può stare, ma solo se li gestisci bene. Cosa che non è stata fatta.
La fine dell' ultima puntata della seconda stagione prima della pausa mi fa però ben sperare.
Per il momento, è tra le delusioni dell' anno passato, purtroppo.

Unknown ha detto...

Bel lavoro Nick!
Io come ti ho già detto ho apprezzato la prima stagione, pur riconoscendo i problemi che hai evidenziato nel post. Sono più che convinto che il non aver letto il fumetto "faciliti" la visione. La seconda stagione invece mi ha abbastanza deluso. Forse il fatto che sia più lunga ha portato gli autori ad allungare ancora di più il brodo, e di zombie in effetti se ne vedono proprio pochi! Senza considerare le trovate veramente insulse, grottesche e senza senso, come quella dello zombie nel pozzo o la puntata (della prima stagione) dei tamarri che gestiscono l'ospizio (!!).
Nonostante questo però c'è qualcosa che continua ad attirarmi e non mi fa mollare, quando sembra tutto finito, ecco che ti tirano fuori una puntata come quella prima della pausa che ti invoglia a vedere il seguito.
Insomma, ha un sacco di difetti e ci sarà anche di meglio in giro, ma c'è anche di molto peggio!

P.S: American Horror Story lo adoro!

Gianluca Santini ha detto...

Ecco, bella disamina su una serie che in realtà io non ho seguito. Infatti l'ho abbandonata a metà della terza puntata della prima stagione, perché non mi aveva preso manco per nulla.

La critica al fatto che di zombie ce ne sono pochi non è la prima volta che la leggo, e anche quella riguardante le scelte di sceneggiatura. Insomma, tutti elementi che non mi fanno pentire di aver smesso di seguirla. :)

Ciao,
Gianluca

Nick Parisi. ha detto...

@ Eddy.
Il Pilot purtroppo ci ha illuso in tanti.
Io ritengo che TWD sia un occasione sprecata, magari nata in buona fede, ma poi ridotta a mera operazione commerciale.
Se ci fai caso per questo ho scritto di una buona confezione ma di un prodotto senz'anima.
Noto il disprezzo ed in parte lo condivido.
See you soon, brotha.
@ Narratore.
TWD è sicuramente un esempio di cos anon si dovrebbe fare per realizzare una serie sugli zombi.
American Horror StorY è bellissima. :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Fra.
Lori è un personaggio odioso, in qualsiasi incarnazione. Diciamo che il suo essere "strega", il suo compiere errori su errori e non prendersi mai le sue responsabilità a farmelo detestare cordialmente.
@ Il giorno degli zombi.
Cara Lucia.
Si, è stata una grande delusione.
Il finale della pausa è stato bello ma ancora troppo da "soap opera " per i miei gusti.

Nick Parisi. ha detto...

@ Gian.
Nella prima stagione c'erano alcune potenzialità, purtroppo sprecate.
Si qualcosa merita di essere guardato ed è questo che mi fa, nonostante tutto, insistere a dargli un ultima speranza.
AHS merita, ne parlerò sicuramente.
@ Gianluca.
Io salvererei il pilota e qualcosina della seconda stagione, però in definitiva c'è troppa minestrina scaldata e troppo brodo allungato.

Unknown ha detto...

Zietto sei tornato alla grande vedo! Ottimo!!!

Nick Parisi. ha detto...

@ Liber@
Si fa quel che si può. LOL

angie ginev ha detto...

Anch'io come LadyGost, ti vedo molto in forma...beh! mi piace.
Continua..capito???

Un bacione
Angie

Lucrezia Simmons ha detto...

A me invece la serie è piaciuta.
Non ho letto il fumetto (sto aspettando che la mia fumetteria lo riceva) ed è buffo, ma ho avvicinato la serie proprio perchè su questo blog ho letto del fumetto.
Se è vero che ha una qualità da film, non bisogna dimenticare che NON E' un film, ma una serie tv. E' ovvio quindi che si tenti di "allungare il brodo" aggiungendo anche i "fattacci personali" dei personaggi.
A me piace questa diversità: il giovane apparentemente magrolino ma smart, i fratelli deliquente & meno delinquente, il fissato poliziotto con piglio apocalypse now, la mamma zoccola, la pazza bionda insomma c'è tutto.
Anche la bambina zombie, senza scampo.
Gli zombie invadono lo schermo per tutta la prima stagione, poi si passa alla storia dei personaggi nella seconda.

Ditemi allora: se foste stati voi i registi/sceneggiatori della serie cosa avreste tolto-aggiunto?
Cosa vi manca qui?
Sono curiosa!
A me sembrano convincenti. Pure se corrono. Dove sta scritto che devono essere lenti?
Insomma, leggerò sicuramente il fumetto, ma a me intriga e mi tiene attaccata allo schermo.

Melinda ha detto...

Tra le numerosissime serie che seguo questa l'ho tralasciata, magari la recupero cammin facendo. Ottima analisi comunque! Felice di leggerti! ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Angie.
Cercherò di non deluderti.
@ Melinda.
Ti consiglio di cominciare dalla serie a fumetti e poi passare a quella Tv.
@ Lady.
A me piacciono sia gli zombi lenti che quelli veloci, in realtà ci sono alcune cose che mi sono piaciute, quello che invece non mi piace non è l'approfondimento psicologico ma anzi la scarsità di esso.
La serie a fumetti dovrebbe piacerti, tieni presente che molti personaggi dello show comw Merle, Daryl e T-Bone non ci sono nel fumetto e viceversa.
Grazie ancora per i Dvd.

occhio sulle espressioni ha detto...

Carissimo, mi riservo la seconda metà dell'articolo per quando finalmente riuscirò a vedere questa benedetta serie. Da non amante d'esse ho comunque visto prima "Dead Set" e "Carnivale", questa giace ancora nei meandri dei miei archivi.
Sono rimasto sempre molto sorpreso dal seguito di spettatori, sarà per la penuria di serie prettamente horror, sarà per il tam tam mediatico, tant'è che è uno fenomeni fantastici dei '10.

Michela ha detto...

Nick, ogni volta mi stupisco della qualità dei tuoi post.
Non sono in grado di esprimermi sul contenuto perché sono ignorante in modo abissale ma il post è bellissimo come sempre.
A proposito, complimenti anche oer i successi del tuo articolo sulla fantascienza, è bello vedere che la qualità non rimane ignorata :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Occhio.
Riservati pure tutto il tempo che vuoi.
Il successo di TWD credo sia da ricercare nel fatto che sia la prima volta che in televisione approda una produzione dedicata ai morti viventi.
P.s
Secondo me CARNIVALE una possibilità la meriterebbe.

Nick Parisi. ha detto...

@ Michela.
Bentornata sorellina, lieto di risentirti. :)

Simone ha detto...

Veramente per me è un po' l'opposto: la serie parte malissimo come idea (una copia di 28 giorni dopo, solo con molto meno budget) ma alla fine intreccio e personaggi la rendono gradevole.

Certo nella seconda stagione parlano i 2/3 del tempo, evidentemente hanno problemi di finanziamenti e non riescono a riempire altrimenti puntate così lunghe.

Simone

occhio sulle espressioni ha detto...

Sì, dicevo proprio che Carnivale e Dead Set le ho vistoe, e la prima resta la mia preferita! Vale vale! ;)

Unknown ha detto...

Prima stagione dignitosa, seconda vergognosa.
Per me il vero, unico, grande difetto è quello di aver abbandonato la storia del fumetto, cinica e al contempo umana, per prendere una deriva pallosa, da soap opera. Inserendo tra l'altro qualche personaggio extra di cui potevamo fare benissimo a meno.

EDU ha detto...

Devo dire che la prima serie non mi ha convinto.
Il pilot è buon ma poi gli sceneggiatori si perdono in storie di corna e altre idiozie invece di costruire una storia che parli di zombie e di fine del mondo.
Non ho visto la seconda serie per ora e non ho ancora deciso se darle una chance o meno

Nick Parisi. ha detto...

@ Simone.
Il risveglio nell'ospedale da parte di Rick Grimes era presente già nel comics, quindi in un certo senso è colpa di Robert Kirkman, ma ce ne si dimentica subito, per il tono che assume la serie.
Nella seconda serie ritengo, ma potrei sbagliare, che più che mancanza di budget si sia trattato di mancanza d'idee.
Ciao e alla prossima.
@ Occhio.
Abbiamo gli stessi gusti.
@ Mcnab.
Sui personaggi inventati ex novo avrei tanto da dire. Prendiamo il personaggio di Daryl, lo introducono come uno stronzo totale e poi da una puntata lo trasformano in un eroe, senza spiegazioni apparenti.
Ma potrei continuare a lungo.
@ EDU.
La prima metà della seconda stagione ha qualche puntata carina, come quella in cui Shane e Otis vanno a cercare dei medicinali, ma per il resto presenta gli stessi difetti della prima stagione.

Lucrezia Simmons ha detto...

In effetti la storia di corna era superflua, anche perchè Rick è più decente...!

Tecnicamente sono corna?

Io credo che il successo sia dovuto al fatto che per la prima volta l'horror sta entrando nelle "case" a piene mani, bastiu anche guardare il filone di Buffy che ha fatto da apri pista come serie tv, poi True Blood e ora TWD.

magari in futuro ci sarà di meglio...speriamo!

Nick Parisi. ha detto...

@ Lady.
La storia di corna, è uno di quegli elementi già presenti nel plot originale del comics, solo che lì Kirkman, la svolge in maniera esemplare, e leggendo il fumetto capirai quello che intendo qualdo dico che nella serie hanno "allungato il brodo."

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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