LA LUNGA STAGIONE DI CAROSELLO. -Prima Parte.


La pubblicità è diventata una costante delle nostre vite, una costante a cui non facciamo certo più caso, ma che si rivela sempre più invasiva.
Basta accendere la televisione e troveremo interi canali dedicati solo a reclame o televendite, se guardiamo un film poi,ci rendiamo conto che il minutaggio degli spot nonostante i tentativi di regolamentazione, aumenta sempre di più, le nostre mail sono invase dallo spam; i cellulari da sms promozionali.
Eppure c'è stato un momento in cui la pubblicità era uno spazio istituzionale, quasi confortante, perfino garbato uno spazio che scandiva le giornate.
A fine giornata da
L'attenzione al prodotto non era predominante e la programmazione pubblicitari poteva avvenire, almeno nei primi anni, solo durante un unico momento durante la giornata.
A pensarci oggi, sembra impossibile però i padri fondatori della Televisione italiana avevano deciso che la televisione medesima, dovesse essere educativa, educativa doveva essere anche la pubblicità.
O al massimo che dovesse rappresentare un momento di svago.

Tutto racchiuso in un vero e proprio programma a sè stante.
Il programma viene chiamato:

- CAROSELLO.


Dieci minuti in tutto: dalle 20.50 alle 21.00, solo quattro pubblicità per sera, quattro prodotti in tutto per cui le case acquistano di volta in volta gli spazi dalla società SACIS che crea un episodio differente sera per sera.

Ognuno dei quattro filmati che compongono il programma serale ha la sua durata fissa di 2 minuti e 15 secondi, di cui la reclame vera e propria nei confronti del prodotto deve occuparne al massimo gli ultimi 35 secondi (il cosidetto codino).

A realizzare i filmati vengono chiamati registi importanti come Federico Fellini; Ermanno Olmi; Sergio Leone perfino Pasolini in un paio di occasioni. Senza dimenticare il bravo Luciano Emmer, il regista milanese che ne realizza anche la prima sigla nel 1957 in una sola notte.
La maggior parte delle volte le pubblicità sono bellissimi siparietti comici a cui partecipano i maggiori talenti attoriali: Gino Bramieri; Totò; Manfredi e Gassman. Dalla Francia arriva Fernandel, dagli Stati Uniti Jerry Lewis.

Altre volte però i "Caroselli" venivano realizzati come se fossero dei cartoni animati, rilanciando in questo la Scuola Italiana dell'Animazione - che è poi il vero motivo per cui ne parliamo quì su Nocturnia, dando lavoro ad eccellenti animatori come Paul Campani o i fratelli Pagot, in altri casi, rari ma divertenti, ci furono alcuni spot decisamente virati verso il fantastico e la fantascienza in particolare.

Luciano Emmer e la prima sigla di CAROSELLO.


Carosello nacque praticamente con la televisione, andò in onda dal 3 febbraio 1957 al 1 gennaio 1977, tutti i giorni, tranne, a causa di quella malcelata tradizione cattolica che da sempre ammanta il nostro paese,i giorni del Venerdì Santo e del 2 novembre.
Ci furono sì delle interruzioni, ad esempio per la morte di John Kennedy, o durante tutta la settimana in cui durò l'agonia del Papa Pio XII.


Ma anche se in seguito arrivarono altri spazi simili, ad esempio quando nel 1961 nacque il cosidetto Secondo Canale , quello che oggi chiamiamo RAI DUE, venne lanciato ARCOBALENO;mentre nel 1964 durante la fascia destinata ai più giovani (la Tv dei Ragazzi si pensò ad un ennesimo esempio con GIROTONDO.

Questa però, giocoforza non sarà una trattazione esaustiva su CAROSELLO, tante sarebbero le cose da scrivere, e Nocturnia non è la sede giusta.

Nel prossimo post parleremo invece, come detto, di alcuni grandi dell'animazione italiana, di alcuni dei personaggi nati all'interno di quel programma nonchè di alcuni di quelle poche reclame in cui la fantascienza, sia pure vista in chiave Kitsh per non dire Trash, fu la protagonista.
Consideratelo un intermezzo rispetto agli zombi, ai fantasmi e agli alieni di cui parliamo di solito, un intermezzo anche per ricordare pionieri del mondo dei Cartoon come Paul Campani.
Paul Campani. Oggi è quasi dimenticato,
ma è stato uno dei grandi maestri dell'
animazione in Italia.


Per chi volesse ulteriormente approfondire il discorso CAROSELLO, sono facilmente disponibili diversi tra articoli o libri sull'argomento.
Tra i libri mi sento di consigliare, su IL GRANDE LIBRO DI CAROSELLO di Marco Giusti, mentre tra gli articoli, gli appassionati di fantascienza potrebbero trovare particolarmente ghiotto l'articolo Carosello e Fantascienza di Giuseppe Massari,quest'ultimo però non è facilmente reperibile, essendo stato pubblicato diversi anni fa sullo Speciale Numero 5 della prozine S.H.A.D.O.W.S.

CAROSELLO rappresentò per più di venti anni un fenomeno di costume rassicurante per le famiglie, specialmente per i bambini per cui, nel catodico mondo in b\n con solo due canali a disposizione fino a metà degli anni settanta rappresentava l'ultimo programma a cui potessero assistere con assieme ai componenti più grandi della famiglia. Chi come me, ha una certa età ricorda ancora la famosa frase: " A letto dopo Carosello.
Fu però poco amato dai pubblicitari, che di fatto avevano poco potere sulla realizzazione delle reclame, ritenute oltretutto eccessivamente dispendiose.
Furono di fatto questi i motivi per cui nel giorno di Capodanno del 1977 andò in onda l'ultima puntata di CAROSELLO.

Con esso, in un certo senso terminò anche il regno dei "creativi", dei personaggi disegnati e degli studi d'animazione per cominciare quello delle Aziende e degli Studi Marketing.
Il segno dei tempi sicuramente, che sia stato un bene o un male questo è ancora da vedere.

16 commenti:

Marcella Andreini ha detto...

"A letto dopo Carosello" è stato uno dei primi compromessi della nostra generazione. Il bello di quei 10' era che si alternavano immagini di cartoni animati con Calimero, Susanna o Ippo ippopotamo (mi pare si chiamasse così)ad attori di teatro o tv fino ad arrivare a Linea (pubblicità della Lagostin. Credo che proprio il bianco e nero rendesse più evidenti questa alternanza di disegni e immagini di "esseri viventi". Aspetto con curiosità la seconda parte!!

Massimo Citi ha detto...

Fantastico! Purtroppo un contenitore a suo modo geniale come Carosello è stato eliminato per far posto alla pubblicità ovunque e in qualsiasi momento. Colpa di Berlusconi, certo, ma anche dei consumi e degli inviti a consumare eccessivi e imperativi. Grande idea, comunque, ripescarlo.

Obsidian M ha detto...

Com'erano fortunati i nostri genitori che potevano liberarsi di noi teppistelli alle 9 di sera. La minaccia di finire a letto addirittura PRIMA di Carosello fu storicamente la più pazzesca (ed efficiente) mai apparsa tra le mani di un genitore.

daniela ha detto...

Carosello era fantastico...e piaceva molto ai bimbi..., probabilmente funzionava anche molto di più, dal momento che era un piacere vederlo, oggi, generalmente quando c'è la pubblicità cambio canale e come me penso la maggioranza delle persone, ne vale proprio la pena dunque di infestare la televisione di pubblicità? Ritornare a carosello sarebbe bello...ma quanto sarebbe possibile?
Ciao Angie

Nick Parisi. ha detto...

@ Orlando.
Credo che l'Ippopotamo si chiamasse Pippo, Carosello a suo modo fosse geniale, a livello di realizzazione considera che ogni reclame era un episodio unico perchè andava in onda una volta sola, di conseguenza.ogni volta dovevano realizzare dei veri e propri piccolo film o piccoli cartoni animati.
La seconda parte uscirá a metá della settimana.

Nick Parisi. ha detto...

@ MaxCiti.
Credo che la cancellazione di Carosello sia,una delle poche cose su cui Berlusconi non ha colpe alivello di degrado dei programmi televisivi.
La fine di Carosello venne decisa dalla Sipra, che era la concessionaria della pubblicitá e dall' intero mondo dei pubblicitari. Il calcolo era chiaro: più spot diffusi entro un maggiore arco temporale durante la giornata, minore durata= meno spese e maggiori introiti.
Insomma il solito ragionamento di sempre. :(

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian
I nostri genitori erano fortunatissimi, non solo per Carosello.
Oggi è praticamente impossibile vietare qualcosa ai bambini di oggi,ho esempi quotidiani da parte di tutti i miei amici con prole.
E la cosa assurda è che anche a me piacerebbe diventare padre nonosttante tutto. Lol

Nick Parisi. ha detto...

@ Angie.
Oggi credo che sia impossibile creare qualcosa di simile, non ai tempi velocissimi della Mtv generation.
Sono cambiate troppe cose: i tempi, i gusti del pubblico, la soglia di attenzione.
Non si riuscirebbe più a produrre filmati pubblicitari lunghissimi.
Questo però non vuol dire che non dobbiamo ricordare le cose belle di Carosello.
E.di quel periodo.

Hell Nuki ha detto...

Calimero! '.'

Nick Parisi. ha detto...

@ Fainting Spell.
Yes, Calimero!
You know it in Spain? : )

Anonimo ha detto...

Per questioni di età, non l'ho mai visto in diretta, e mi spiace...doveva essere bello attendere questi minuti di svago, dato che gli spot erano quasi dei cortometraggi realizzati da nomi di un certo calibro.

Nick Parisi. ha detto...

@ Misia.
Era bello non solo per i motivi che hai citato tu, ma anche perchè c'era una maggior attenzione nei confronti dei clienti, ed un maggior garbo nelle pubblicità.

Ariano Geta ha detto...

Io lo vidi pochissimo perché venne "pensionato" pochi anni dopo la mia venuta al mondo, però lo ricordo ancora.

Romina Tamerici ha detto...

Siamo passati da Calimero a scoiattoli che ruttano per promuovere delle gomme da masticare... e c'è anche di peggio! Che tristezza...

Un bellissimo post, Nick!

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano.
E sono dei gran bei ricordi, scommetto...;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Romina.
Spero che ti piacerà anche la seconda parte dove parlerò un poco di più anche di Calimero e dei suoi creatori. ;)

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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