POCHE GENTILI PAROLE PER ROLAND C. WAGNER.

Ho pubblicato questo post ieri su IL FUTURO E' TORNATO, credo però che meriti di stare anche su Nocturnia.
Nel frattempo, nel mentre ripenso ai cambiamenti da fare per la mia attività di Blogger e al mio rapporto con la rete ve lo posto.
Roland C. Wagner era una figura importante oltralpe e avrebbe meritato una maggior fortuna nel nostro paese.
Probabilmente questo sarà uno degli ultimi post che ho scritto per la blogzine collettiva IL FUTURO E' TORNATO ad essere ripresentato sul mio blog personale.
D'ora in poi-salvo eccezioni importanti- su Nocturnia tornerò a postare solo articoli rigorosamente inediti.
Perché questo blog - e i suoi lettori lo meritano.

Il 5 Agosto di quest'anno è venuto a mancare lo scrittore francese Roland C. Wagner, un incidente stradale se lo è portato via che non aveva nemmeno cinquantuno anni.
A quanto pare non guidava nemmeno lui.

La prima cosa a cui riesco a pensare è a quanto poco lo conoscessimo qui in Italia. Una manciata tra racconti e romanzi pubblicati su due numeri di Urania (il # 1392 e il 1454) che risalgono ad oltre dieci\dodici anni fa ed un racconto ospitato su uno dei primi numeri (il # 43) della nuova serie di Robot.
Non è che sia molto per poter dire di conoscere uno scrittore.
O per poterlo giudicare.
Non è una cosa che riguardi solo Wagner,quasi l'intera produzione fantascientifica d'oltralpe è completamente ignorata da noi, salvo le solite lodevoli eccezioni.

Con questo non sto lanciando nessuna accusa nei confronti dell'editoria nostrana e allo stesso tempo nessuna polemia, del resto se si facesse un giro tra le librerie francesi si noterebbe la stessa mancanza d'interesse da parte dell'editoria francofona nei confronti della nostra,sia pure scarsa produzione letteraria di genere.
Salvo qualche disegnatore di fumetti come Hugo Pratt, il solito Evangelisti e le altrettanto solite lodevoli eccezioni.
No, nessuna polemica.
E' semplicemente sorprendente, anche un poco deprimente, l'accorgersi di quanto sia scarso il feedback intercorrente tra i due lati delle Alpi a livello culturale.



Roland C. Wagner era nato nel 1960 da una famiglia di coloni francesi residenti in Algeria , ed in un certo senso quel paese se l'è sempre portato nel sangue, anche se a causa delle conseguenze della Guerra d' Algeria la famiglia Wagner è stata costretta ad un rimpatrio d'urgenza quando il piccolo Roland non aveva ancora compiuto i due anni.
L'evento però ha talmente ossessionato lo scrittore che l'anno scorso ha dedicato al paese magrebino DREAMS OF GLORYuno dei suoi ultimi romanzi, una ucronia in cui l' Algeria grazie all'influenza di Albert Camus segue un percorso diverso.
DREAMS OF GLORY, che in patria ha vinto diversi premi, in un certo senso è stato il testamento letterario di Wagner, totalmente imbevuto della cultura pacifista e dell'amore della musica del suo autore, del resto Wagner è sempre stato uno scrittore con uno stile molto surreale, quasi psichedelico, sperimentale se vogliamo.

Questo mi porta a parlare della sua passione proprio per la musica psichedelica.
Wagner non era solo uno scrittore: era anche musicista e un cantante, in Francia un suo gruppo, i Brain Damage aveva riscosso un certo successo. allo stesso modo i racconti e i romanzi di Wagner sono letteralmente imbevuti dai riferimenti e dalle influenze musicali; penso ad esempio al romanzo breve MUSICA DELL'ENERGIA, che è anche uno dei pochi ad essere stato tradotto nel nostro paese, in cui la fine degli Stati Uniti intesa come federazione è strettamente collegata al concerto di un gruppo musicale.

Veniamo ora all'ultima delle passioni dello scrittore, anzi no, veniamo alla penultima.
Wagner, come molti suoi colleghi francesi era un fiero sostenitore del sistema del Copyleft, per l'accesso alla cultura e al sapere contro tutte le storture e le esagerazioni del diritto d'autore.
E anche queste idee le riversava a piene mani nei suoi romanzi e racconti.
Compreso ora come mai lo scrittore godesse di così tante simpatie da parte di certe frange di lettori e di fans ?

Roland C. Wagner da giovane.

E del resto, Wagner aveva cominciato proprio nel Fandom, aveva fatto la sua brava gavetta prima come appassionato che come scrittore; i suoi inizi erano stati anche precoci: la sua prima apparizione nel mondo del Fandom si può far risalire al 1974 quando l'appena quattordicenne Roland partecipa alla Convention di Grenoble e praticando delle interviste a diversi scrittori per la sua fanzine.
Con questo siamo arrivati veramente all'ultima delle grandi passioni dello scrittore: il fandom e la fantascienza: Roland C.Wagner amava realmente il genere. Lo amava di un amore viscerale di quelli che non ammettono repliche nè distrazioni.

Da allora il futuro scrittore non si è più fermato: dirige fanzine, scrive articoli, racconti, nel 1981 arriva anche la sua prima pubblicazione a livello professionale.
Però se gli appassionati, i critici e i colleghi sembrano apprezzare il suo talento facendogli vincere diversi premi, come il Rosny Aimè, almeno nella fase iniziale, non così fanno gli editori: gli scritti di Wagner fanno fatica ad essere pubblicato in antologie o raccolte da parte degli Editori di fantascienza, il massimo sembrano essere le pubblicazioni a puntate su rivista. Ecco quindi, che lo scrittore si trasforma in una sorte di di scribacchino popolare, e quel "popolare" va inteso nel senso più balzacchiano o dumasiano del termine : grossi cicli seriali scritti con ritmi velocissimi e dotati di un linguaggio non ricercato ma immediato supportato però da una enorme fantasia.


Almeno quattro o cinque sono i cicli partoriti dalla fervida immaginazione dello scrittore francese, il più importante sarà senza alcun dubbio quello conosciuto come LES FUTURS MYSTERES DE PARIS cominciati con il romanzo LA SFERA DEL NULLA (La Ball du Néant) del 1996.
I Romanzi del Ciclo sono ambientati in una Parigi posta cronologicamente almeno una cinquantina d'anni nel futuro, nella serie un imprecisato cataclisma noto come il Grande Terrore ha scatenato nella realtà di tutti i giorni la comparsa della psicosfera, che altro non è che la materializzazione a livello fisico dell'inconscio collettivo di tutta l'umanità in modo tale da condizionare lo svolgimento di qualsiasi attività.
Nel Ciclo appare anche il suo personaggio più famoso: Tem, il Detective Trasparente un uomo in grado di deviare l'attenzione dalla sua persona al punto da riuscire a passare inosservato. Tem ritornerà spesso nei racconti dello scrittore, rivelandosi una delle creazioni più indovinate di tutta la fantascienza europea.


Ci sarebbe molto altro di cui parlare: dell' interesse di Wagner per le opere di Lovecraft di cui scrisse una sorta di biografia in chiave ucronica , del suo lavoro di traduttore e del fatto che ha adattato in francese i romanzi di Norman Spinrad; Jack Vance; Arthur C. Clarke e molti altri o di quella volta che per scherzo - ma nemmeno poi tanto- compose il racconto LES TROIS LOIS DE LA SEXUALITE' ROBOTIQUE come parodia asimoviana.
Ma quello non dovrei essere io a raccontarvelo, il modo migliore per descrivere uno scrittore sarebbe quello di lasciar parlare i suoi libri : quella è la sua vera eredità, non certo le poche gentili parole che potrei scrivere io o qualcun altro al posto mio.

Non nego che Roland C. Wagner, per quel poco che ho potuto leggere di suo, era uno dei miei preferiti. Non nego nemmeno che era uno di quelli che avrei voluto contattare per il mio giro d'interviste.
Ho sempre rimandato però, mi ripetevo sempre che avevo ancora tanto tempo a mia disposizione per intervistarlo.
Le cose, a quanto pare, sono andate in maniera diversa da quello che pensavo.
Esattamente come nella trama di un suo romanzo.

13 commenti:

Boh non so mah ha detto...

Ma li leggi in francese? Io non riesco a trovare niente in giro... non è che ci hai qualche dritta? Magari anche in pv

Nick Parisi. ha detto...

@ Eddy.
Io ho mio cugino che me li manda da Parigi, se vuoi provo a procurarti qualcosa.
Hai preferenze?

Hell Nuki ha detto...

RE: Ok! I can try it ^^ But I 'm not a good writer..., but I'll do it as soon as possible!

Nick Parisi. ha detto...

@ Fainting Spell.
Thanks a lot, Nuki. :)

angie ginev ha detto...

Mi dispiace per la sua morte, non lo conoscevo, ti ringrazio di questo articolo.
Ciao Angie

Nick Parisi. ha detto...

@ Angie.
Sono io che devo ringraziare te per la tua presenza costante e per i tuoi commenti.

Unknown ha detto...

non lo conoscevo, e anche io son rimasta colpita dal suo carisma. Nocturnia sta diventatndo sempre più un punto di riferimento per chi cerca cose particolari, e appunto come dici tu, inedite. Grazie!

Nick Parisi. ha detto...

@ Lady Ghost.
Grazie a te per esserci sempre.

Judka ha detto...

maybe U will not have a time Nick...
but I invite U ^^

http://oldgooddays.blogspot.com/2012/09/liebster-award-3.html

:3

Nick Parisi. ha detto...

@ Judka.
... And I accepted the invitation. ^__^

Fabio L. ha detto...

Di Wagner avevo letto solo un racconto (bellissimo) su Robot. E' un peccato che autori come lui, come Dunyach e Klein siano così poco tradotti da noi.

Nick Parisi. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Nick Parisi. ha detto...

@Fabio L.
Concordo. Anzi aggiungo che è un vero e proprio scandalo che non siano stati molto tradotti anche perchè si tratta di gente che SA scrivere e che è dotata di una vera poetica.
P.s
A fine mese combiniamo per quella cosa che sai.

Ricordando il passato

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