The Avengers, o Agente Speciale come la chiamiamo in Italia è stata una di quelle serie che ha formato il gusto del pubblico inglese in primis ma anche nel resto del mondo.
Decisamente ha contribuito, pur non essendo una serie a tematiche esclusivamente fantascientifiche, molto a far entrare il linguaggio e gli elementi del genere nel lessico comune.
In più ha rappresentato un epoca: quella dei sixties, della swingin' London, delle trasformazioni sociali, della progressiva liberalizzazione della donna.
Oggi noi ricordiamo sopratutto la bombetta di John Steed, le tute sensuali di Emma Peel, il loro affiatamento e la carica di british humour nonché il continuo understatement che trapelava da ogni episodio.
Arrivare a questo però non è stato un processo semplice e nemmeno coerente.
Ci si è arrivati per caso, in oltre sei stagioni e almeno nove anni di programmazione.
E in quegli anni sono cambiate tante, tantissime cose all'interno della serie.
Attori e personaggi compresi.
Prima Stagione: 1961.
26 Episodi. b\n.
26 Episodi. b\n.
L'idea per una nuova serie viene ai dirigenti della rete televisiva ABC, la futura ITV, la prima rete privata britannica. La creazione e la gestione della serie viene affidata al brillante creativo Sidney Newman, tra le altre cose anche creatore del Doctor Who.
La serie secondo le intenzioni del suo creatore dovrà vertere su un brillante medico il Dottor David Keel, un uomo all'apparenza felice, a cui però pochi giorni prima del matrimonio viene ammazzata davanti agli occhi la sua fidanzata di nome Peggy da un gruppo di criminali. Affranto dal dolore Keel viene avvicinato da un misterioso individuo : John Wickham Gascone Berresford Steed (un nome un tantino lungo, lo so) che gli offre di entrare in una misteriosa organizzazione per poter vendicare la ragazza morta.
Il Dottor Keel: Ian Hendry, l'eroe protagonista delle prime puntate. |
Mentre il ruolo di John Steed venne affidato ad un giovane sconosciuto attore senza esperienza: Patrick Mcnee.
In questa sua prima incarnazione The Avengers era ancora una normale ed anche un po scontata serie a sfondo spionistico popolata da personaggi tutti d'un pezzo con la tendenza a prendersi troppo sul serio.
Protagonista assoluto era David Keel mentre a Steed, al massimo veniva lasciato il ruolo di spalla.
In alcuni episodi non solo il personaggio di Steed non compariva nemmeno, ma in altri veniva perfino affiancato da un altro agente segreto, un comprimario conosciuto solo con la sigla Uno-Dieci interpretato dall'attore Douglas Muir.
Oltretutto in quegli anni le tecnologie di registrazione erano ancora troppo costose, di conseguenza secondo una tradizione delle reti inglesi molti degli episodi venivano trasmessi in "presa diretta" con gli attori che recitavano dal vivo (vorrei vedere se gli attori specialmente in Italia riuscirebbero a farlo ai giorni nostri ) ed anche in quei rari casi in cui un episodio venisse registrato, spesso i nastri venivano riutilizzati per registrare altri programmi.
Di conseguenza su oltre ventisei episodi girati solo uno, il quindicesimo dal titolo The Frighteneres è arrivato intatto fino a noi.
Alla fine della stagione, approfittando di uno sciopero degli sceneggiatori Ian Hendry decise di abbandonare la serie per tentare la strada del Cinema.
Seconda Stagione: 1962-63.
26 Episodi. b\n.
I produttori risolvono immediatamente il problema elevando Steed al ruolo di protagonista principale affiancandogli però ben tre "aiutanti". Del cast della prima stagione oltre a Macnee viene conservato solo
l'agente Uno-Dieci di Douglas Muir.
Il Dottor Martin King interpretato da Jon Rollason.
Nonostante sia apparso solo in tre episodi, Rollason ha sempre dichiarato che recitare in The Avengers ha dato una grossa spinta alla sua carriera, permettendo in seguito a lui che fino a quel momento non riusciva nemmeno a mantenere la famiglia di poter approdare ad un duraturo e remunerativo ruolo in diverse soap.
In questa sua prima incarnazione The Avengers era ancora una normale ed anche un po scontata serie a sfondo spionistico popolata da personaggi tutti d'un pezzo con la tendenza a prendersi troppo sul serio.
Protagonista assoluto era David Keel mentre a Steed, al massimo veniva lasciato il ruolo di spalla.
In alcuni episodi non solo il personaggio di Steed non compariva nemmeno, ma in altri veniva perfino affiancato da un altro agente segreto, un comprimario conosciuto solo con la sigla Uno-Dieci interpretato dall'attore Douglas Muir.
Oltretutto in quegli anni le tecnologie di registrazione erano ancora troppo costose, di conseguenza secondo una tradizione delle reti inglesi molti degli episodi venivano trasmessi in "presa diretta" con gli attori che recitavano dal vivo (vorrei vedere se gli attori specialmente in Italia riuscirebbero a farlo ai giorni nostri ) ed anche in quei rari casi in cui un episodio venisse registrato, spesso i nastri venivano riutilizzati per registrare altri programmi.
Di conseguenza su oltre ventisei episodi girati solo uno, il quindicesimo dal titolo The Frighteneres è arrivato intatto fino a noi.
Alla fine della stagione, approfittando di uno sciopero degli sceneggiatori Ian Hendry decise di abbandonare la serie per tentare la strada del Cinema.
Uno-Dieci: il terzo agente. Interpretato da Douglas Muir compare nelle prime due stagioni come comprimario di lusso. |
26 Episodi. b\n.
I produttori risolvono immediatamente il problema elevando Steed al ruolo di protagonista principale affiancandogli però ben tre "aiutanti". Del cast della prima stagione oltre a Macnee viene conservato solo
l'agente Uno-Dieci di Douglas Muir.
Il Dottor Martin King interpretato da Jon Rollason.
Nonostante sia apparso solo in tre episodi, Rollason ha sempre dichiarato che recitare in The Avengers ha dato una grossa spinta alla sua carriera, permettendo in seguito a lui che fino a quel momento non riusciva nemmeno a mantenere la famiglia di poter approdare ad un duraturo e remunerativo ruolo in diverse soap.
Venus Smith ( l'attrice e cantante Julie Stevens ) compare in sei
episodi.
Venus è una cantante di Night Club che Steed coinvolge spesso nelle sue missioni. A differenza delle altre compagne dell'agente segreto che compariranno in futuro, il personaggio è ancora abbastanza convenzionale finendo spesso per rappresentare la classica "damsel in distress". Più che altro il ruolo servì alla Stevens per sfruttare le sue
( indubbie ) doti canore, dal momento che in ognuno degli episodi in cui compare il personaggio le viene affidato almeno un numero musicale.
Cathy Gale .
Si può dire che sia lei la vera comprimaria di John Steed in questa stagione.
L'attrice Honor Blackman crea la prima delle tante donne forti, emancipate ed indipendenti che popoleranno la serie negli anni avvenire.
Cathy Gale viene introdotta come un antropologa criminale con una passione per lo Judo e per le motociclette.
Inizialmente disapprova Steed ed i suoi metodi, specialmente il fatto che l'uomo la trascini di volta in volta in missioni sempre più pericolose senza chiederne il parere, in seguito però tra i due nasce una grande stima ed una sempre più crescente tensione sessuale (sempre suggerita ma mai esplicitata secondo la prassi di quegli anni).
Cathy Gale è anche il prototipo delle donne disinibite che si stavano affermando nella società, che non accettano la subordinazione al modello maschile ma che reclamano un ruolo paritario.
Intuizione geniale dei costumisti è quella di far vestire alla donna quasi esclusivamente tutte di pelle nera.
Inutile dire che il personaggio, per motivi diversi divenne subito estremamente popolare sia tra il pubblico maschile che tra quello femminile.
In Italia la seconda stagione di Agente Speciale è ancora completamente inedita.
Terza Stagione : 1963-1964.
26 Episodi. b\n
La via era ormai tracciata. Nella nuova stagione vennero confermati solo Macnee e la Blackman che ormai a livello recitativo avevano raggiunto un intesa perfetta arrivando al punto di far dichiarare ancora oggi a molti critici britannici come gli episodi di questa terza stagione siano da ritenersi a tutti gli effetti i migliori della serie.
C'erano però altri cambiamenti in atto nella serie.
Nelle trame, grazie anche all'ingresso di nuovi sceneggiatori come Brian Clemens acquistava sempre maggior spazio l'elemento fantastico a scapito del realismo delle prime puntate. Anche il personaggio di Steed stava evolvendo, acquistando sempre eleganza, finendo per trasformarsi così dal comunissimo agente segreto degli esordi in un sofisticato e flemmatico dandy, dotato però di una volontà ed intelligenza ferree .
Le cose però non potevano durare, come Ian Hendry prima di lei anche Honor Blackman lasciò la serie attratta dalle sirene Hollywoodiane: la aspettava un ruolo da coprotagonista di 007 nel film Goldfinger.
E mentre la Blackman si divertiva a recitare assieme a Sean Connery, la serie che l'aveva lanciata subì pesantemente il colpo.
The Avengers rimase ferma un anno in attesa della sostituta giusta.
E non sarebbe nemmeno stato facile trovarla.
Nota: della terza stagione solo tre episodi sono stati tradotti in italiano dalla RAI, nell'anno 1965.
( Continua.....)
6 commenti:
Conosciuto solo di nome, mai approfondito, non sapevo neanche di cosa parlasse!
Certo abbastanza complesso, non male.
@ Occhio.
Solo al' apparenza bro, in realtá "Agente Speciale " era una serie molto godibile, anche ironica a suo modo. :)
"Avenger" qui a Londra gode ancora di un doveroso rispetto e forma di culto, specie per la splendida Emma Peel intepretata da Diana Riggs.
Tra l'alto anche un fumetto che amo molto, "La lega degli Straordinari Gentlemen", contiene nei volumi piu' moderni un sacco di riferimenti alla serie. Un vero pilastro della cultura inglese. :)
@ Elledy.
Ciao Elledy e benvenuto su Nocturnia!
Primo commento, vero?
"Avengers" ai miei occhi rappresenta la quintessenza dello stile "british", tra le altre cose anche io preferisco gli episodi con la Riggs, anzi presto dovrei pubblicare il pezzo in cui parlo proprio degli episodi con lei.
Hai ragione: stiamo parlando di un vero e proprio pilastro della cultura inglese.
Ohibò una serie che non conosco affatto!
Però sembra sia stata interessante!
@ Lady Simmons.
Lo è stata, credimi Lady, lo è stata interessante ed anche di più.
Posta un commento