LA STRAGE DELLA FAMIGLIA GRUBER. -Conclusione !

Attenzione: i contenuti e le immagini presenti in questo articolo potrebbero offendere la sensibilità di alcuni lettori.


I due post precedenti di questo dossier li trovate QUI e QUI.

"Gli uomini si preoccupano più di ciò che non possono vedere che di ciò che possono vedere."
Giulio Cesare.

"Una volta scartato l'impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev'essere la verità."
Arthur Conan Doyle.



I funerali delle sei vittime vengono celebrati la mattina dell' otto marzo. Sono passati diversi giorni dal macabro ritrovamento ed ancora di più dalla mattanza.
Nel frattempo sono cominciate le indagini, si sono sentiti i primi testimoni a cominciare da coloro come Lorenz Schlittenbauer che il 4 avevano fatto irruzione nel fienile e nella fattoria.
A gestire gli interrogatori è, almeno inizialmente, la polizia locale, Greger, il sindaco di Kaifeck dà una mano -per quello che può a gestire le cose. Ben presto però da Monaco viene inviato un ispettore per prendere in mano le redini del caso.
Di Georg Reingruber, l'ispettore in questione, si dice un gran bene tra le alte sfere del capoluogo bavarese, però è un poliziotto abituato a muoversi nell'ambito della criminalità cittadina, a destreggiarsi negli scontri tra militanti comunisti e quelli del Kampfbund- una lega di associazioni patriottiche che comprende anche un nuovo partitello, del quale al momento, nessuno in Germania crede possa avere molto futuro: un tal Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi- non certo nelle atmosfere rurali dei piccoli paesini come Kaifeck.


Nel fratempo però l'autorizzazione per il funerale viene faticosamente concessa, per contenere l'alto numero di partecipanti la messa viene officiata nella più capiente chiesa del vicino comune di Waidhofen, la officia il reverendo Haas.
Ricordatevi questo nome.


Il cadavere di Viktoria Gruber.

Ad ogni modo alla funzione risultano presenti almeno tremila persone, praticamente tutti gli abitanti del circondario. Le bare vengono accompagnate da una processione di bambini e poi sepolte nella fossa comune di Waidhofen.
Tra i presenti scorre un brivido quando viene fatto notare che l'assassino potrebbe essere tra loro.

- INDAGINI E TESTIMONIANZE.

Tanto per cominciare l'autopsia conferma quanto sospettato in un primo momento e cioè che l'arma del delitto è stato il piccone ritrovato nel fienile e che la piccola Cäzilia è stata l'ultima ad essere uccisa.
Anzi, è stata tenuta in vita a lungo quasi come se l'assassino si fosse rassegnato ad ammazzarla solo all'ultimo momento.

Georg Reingruber ed i suoi sottoposti, interrogano almeno un centinaio di persone, certo vengono compiuti numerosi errori, diverse persone coinvolte, tra cui Albert Hofneril meccanico che per primo era andato in cerca di aiuti - durante i primi mesi non vengono nemmeno ascoltate.
Però  vengono fuori parecchie cose interessanti.
Un altro dei vicini, un certo Michael Plockl, testimonia di essere passato nelle vicinanze della fattoria dei Gruber proprio nella sera del 31 marzo.
Qualcuno gli avrebbe impedito di avvicinarsi oltre puntandogli la luce di una torcia dritto negli occhi, in quel primo momento Plockl si era limitato a pensare all'ennesima stranezza di Andreas Gruber e se n'era andato, adesso però teme di essersi trovato di fronte all'assassino.
Si fa avanti anche il reverendo Haas: pochi giorni prima della strage, l'uomo di chiesa sostiene di aver rinvenuto all'interno della canonica una busta contenente la rimarchevole cifra di 700 Marchi d'oro, entità decisamente importante nella martoriata Germania del primo dopoguerra, che deve costantemente combattere contro l'inflazione. All'interno della busta c'è un biglietto con un nome,quello di Viktoria Gabriel, non Viktoria Gruber, ma Gabriel dal cognome del' ex marito della defunta.
Il pastore si chiede e chiede agli inquirenti se i due fatti, la misteriosa donazione e l'omicidio di Viktoria e dei suoi familiari non possano essere in qualche modo collegate.
Ma sopratutto come faceva una come Viktoria Gruber,  costretta da sempre a farsi mantenere dalla famiglia, a possedere così tanti soldi ?
Chi investiga comincia a rendersi conto che le indagini saranno più complicate di quanto ipotizzato in un primo momento.
E che le piste sospette cominciano a diventare tante.
Troppe perfino.

- L'IPOTESI SCHLITTEMBAUER.

C'è una persona in paese su cui la maggior parte dei sospetti si concentrano, l'abbiamo già incontrata più volte nel corso di questo dossier, si tratta di Lorenz Schlittenbauer. Lui sarà a lungo il primo indagato e quello contro cui si scaglieranno maggiormente gli investigatori.
Dopotutto Lorenz si era dichiarato più volte pubblicamente come il vero padre del piccolo Josef nato da una relazione dell'uomo con Viktoria (QUI) , in paese ancora ricordano il mancato matrimonio tra i due ed in più viene fuori qualcos'altro.
Si vocifera che i rapporti tra i due non fossero più così buoni, anzi si sostiene che la donna negli ultimi tempi si fosse spesso lamentata con amici e conoscenti che Lorenz non adempisse a nessuno degli obblighi di un padre, compresi quelli di natura economica.
Anzi la donna sarebbe stata pronta a compiere un ulteriore scandalo e a citare in giudizio il ricco vicino.
Ecco trovato il movente perfetto.
Lorenz Schlittenbauer si ritrova così, di punto in bianco, trasformato nell' uomo più odiato di Baviera.
Le indagini vanno avanti a lungo, ma nessuna prova viene trovata e Lorenz non verrà mai formalmente inquisito.
Anche se da quel momento in poi in molti nel paese cominceranno a guardarlo con occhi diversi.

- L'IPOTESI KARL GABRIEL.

Nasce però anche un' altra ipotesi, certamente meno verificabile ma sicuramente molto più affascinante. Quella che sosterrebbe il coinvolgimento del primo marito di Viktoria Gruber.
Dato ufficialmente per morto durante la Grande Guerra, il corpo di Karl Gabriel non era mai stato ritrovato (QUI) alimentando molti dubbi sulla sua reale scomparsa
Quindi perché non ipotizzare un ritorno dopo molti anni dell'uomo a casa? Perché non immaginare la sua rabbia nello scoprire che moglie lo aveva rapidamente dimenticato, partorendo oltretutto il figlio di un altro? Sarebbe inoltre stato logico supporre un suo forte desiderio di vendetta nei confronti di tutta la famiglia.
L'ipotesi Gabriel spiegherebbe molte cose, a cominciare dalla visione del "fantasma" capitata alla prima cameriera della famiglia Gruber durante la sua escursione notturna in soffitta, ma anche il fatto che l'altra figlia di Viktoria, la povera Cäzilia sia stata ammazzata per ultima. Dopotutto Cäzilia era davvero figlia di Karl e magari l'uomo fino all'ultimo ha pensato di risparmiarla e di portarsela via con se. Solo il fatto che la bambina non si calmasse ed il precipitare degli eventi con il sopraggiungere dei vicini la mattina del 4 aprile gli avrebbe fatto cambiare idea all'ultimo momento sacrificando così anche l'ultima possibile testimone del suo crimine.
Ipotesi affascinante dicevamo, ma difficilmente verificabile.
Così anche questa tesi viene abbandonata.

- L'IPOTESI SOPRANNATURALE.

In pochi lo ammettono,tuttavia in quei lontani giorni del 1922 c'è gente che realmente teme che l'eccidio possa essere stato causato da una non meglio identificata presenza sovrannaturale, magari un poltergeist, magari qualcosa "altro" in tutti i sensi.
Anche per questo l'ispettore Georg Reingruber compie un gesto che, nel corso degli anni successivi, gli attirerà molte critiche contro: dopo averle fatte disseppellire invia le teste dei sei defunti all'indirizzo di alcuni medium di Monaco.
Il risultato?
Praticamente nessuno.
Quei medium non scopriranno mai niente.
La linea telefonica con l'altro mondo risulta decisamente occupata.
Mai silenzio risulterà più beffardo di questo.

- ALTRI SOSPETTATI.

Continuano però anche le indagini di stampo più classico.
Le attenzioni degli inquirenti si concentrano su di un paio di figure decisamente controverse.
Il primo tra questi risponde al nome di Josef Bartl, un malato di mente con diversi precedenti alle sue spalle; qualche anno prima Bartl è stato arrestato proprio per aver compiuto delle sanguinose rapine ai danni di alcune fattorie. I crimini sono stati compiuti in zone lontane, ma non la clinica psichiatrica dove Bartl è stato rinchiuso e da dove è rocambolescamente fuggito qualche giorno prima della strage di Hinterkaifeck.
Solo un pazzo, pensano gli investigatori, non si farebbe problemi a dormire assieme a dei cadaveri.
Ma non si trovano prove valide e così anche il nome di Josef Bartl esce fuori da questa storia.

L'Ispettore Georg Reingruber
(Fonte: Hinterkaifeck.mord.de)

Ci sarebbero poi i fratelli Blunden.
Due spiantati che vivono nella zona, ufficialmente lavorano come costruttori di ceste e spesso in questa veste si sono recati nelle vicinanze di Hinterkaifeck , però non disdegnano di compiere piccoli crimini, fatalmente, Ludwig uno dei due fratelli viene accusato di aver rapinato una fattoria di Pobenhausen (una località non troppo lontana da Kaifeck) proprio il giorno dopo la scoperta della mattanza della famiglia Gruber.
I due crimini potrebbero essere collegati.
Anche in questo caso le indagini s'impantano senza risultati.

Finché non salta fuori l'ultimo nome.
Fritz Negendank è un soldato, uno dei figli di quell'incubo chiamato Grande Guerra, uno dei tanti sbandati che non ha più una casa alla quale tornare e che sopravvivono come possono.
Anche lui come Paul e Ludwig Blunder è stato visto agirarsi spesso attorno alla fattoria di Hinterkaifeck nei giorni prima della strage, dopo le prime domande appare chiaro che l'uomo nasconde qualcosa ma quello che mette maggiormente sul chi vive la polizia è che Negendank sembra conoscere molto bene Hinterkaifeck e come sia fatta al suo interno.
A questo punto i giochi parrebbero fatti.
Però appena le maglie della legge si stanno per stringere attorno al soldato Fritz Negendank, magicamente come per incanto salta fuori un alibi.

E' questo il punto della vicenda nel quale la Storia ufficiale trascende nella leggenda ,anzi si perde completamente in essa. Non solo ritornano le voci su oscure presenze che infesterebbero Hintekaifeck, ma ad esse si aggiungono quelle che vedono la fattoria come un crocevia di spie, come un arsenale segreto di armi e di piani militari. Sempre secondo queste teorie complottiste il defunto Andreas Gruber in passato avrebbe rubato e poi nascosto all'interno della fattoria dei documenti militari segreti, documenti che adesso farebbero gola a diverse fazioni sia a Monaco che a Berlino.
Ed ecco quindi Negendank trasformato in un agente governativo o come un membro della Legioen Straniera mandato a recuperare o a rubare questi documenti.
Da solo secondo alcune versioni, assieme ai fratelli Blunder secondo altre.
Ma sono gli ultimi fuochi, il tentativo di dare una spiegazione ad una vicenda senza spiegazioni.
E senza colpevoli identificati.
O forse ad un incubo nato tra le fronde di una foresta bavarese.
Però dalle viscere della terra tedesca in quegli stessi anni sta nascendo un altro incubo ben più terribile..
Un incubo che per anni, marciando al passo dell'oca, stringerà tra le sue fauci tutto il Mondo .

Il sito dove si trovava
la fattoria di Hinterkaifeck
- EPILOGHI.

Nonostante i suoi sforzi l'ispettore Georg Reingruber non è mai riuscito a scoprire il colpevole.
La Fattoria di Hintekaifeck non esiste più, nel 1923 è stata abbattuta per ordine delle autorità locali, al suo posto è stata edificata una lapide in ricordo delle sei vittime. I corpi dei membri della famiglia Gruber riposano ancora all'interno del cimitero di Waidhofen custoditi da una seconda lapide che ricorda la storia di quei morti.
I corpi riposano a Waidhofen, non le teste, però.
Quelle non sono mai tornate indietro da Monaco, gli eventi della Seconda Guerra Mondiale ne hanno fatto perdere le tracce.
Nel dopoguerra ben due reduci si sono accusati del delitto, entrambi hanno fornito particolari credibili ed inediti riguardo alla strage.
Entrambi hanno dichiarato di chiamarsi Karl Gabriel.
Le indagini sono continuate, gli ultimi interrogatori ufficiali sono stati effettuati nel 1968.
Senza risultato.
Troppo tempo è passato da quel 1 aprile del 1922 e la risposta, semmai verrà mai trovata, forse va chiesta al vento che ora come allora anima le foreste vicino al villaggio di Kaifeck.

Il memoriale delle vittime eretto
sul sito dove sorgeva Hinterkaifeck

La strage della famiglia Gruber è entrata a far parte dell'immaginario collettivo tedesco, l'enigma più sanguinoso della cronaca nera di quella nazione; sono stati scritti interi volumi relativi a quel mistero, ben tre film sono stati girati ispirandosi alla vicenda, il primo nel 1981, il secondo dieci anni dopo ed il terzo, interpretato dalla star locale Benno Furmann solo di recente nel 2009.
Quasi a voler esorcizzare il ricordo di quelle sei vittime senza giustizia.
Ma non tutti sono disposti ad arrendersi.
Non ancora perlomeno.

- L'ULTIMA INDAGINE.

E'il 2007 quando un dirigente dell' Accademia di Polizia tedesca di Fürstenfeldbruck assegna ai suoi studenti un compito particolare, quello di indagare con mezzi  e tecniche moderne sull'eccidio di Hinterkaifeck, gli studenti hanno preso il loro compito sul serio, come un incarico "vero" e sono giunti ad alcune conclusioni.
Alcune decisamente scontate, come il fatto che le prime indagini siano state condotte male da Georg Reingruber e dai suoi collaboratori.
Altre sono state deprimenti, come quando hanno dichiarato che il tempo trascorso è talmente tanto che è ormai impossibile trovare il colpevole della morte di Andreas Gruber e dei suoi congiunti.
Tuttavia, analizzando le prove, le testimonianze e gli eventi fattuali quegli stessi studenti si sono detti certi di aver individuato,tra tutte le persone coinvolte, il nome del sospettato più probabile, quello che più di tutti potrebbe aver davvero compiuto il crimine.
Solo che non lo hanno svelato.
Per rispetto dei familiari ancora in vita di quella persona, questo hanno detto.
Così tra sospetti, maldicenze e cose non dette si chiude anche l'ultimo capitolo dello Strano Caso della Famiglia Gruber, sei persone uccise in maniera crudele e macabra, simbolo -loro malgrado di un epoca di caos e di decadenza morale e materiale.
La loro morte ha rappresentato una sorta di preludio, un capitolo introduttivo delle stragi che da lì a poco avrebbero insanguinato l'intera Europa.
Forse un giorno riusciremo a trovare il capitolo conclusivo per poterci scrivere la parola fine.
Magari prima o poi qualcuno di quegli studenti si deciderà a farlo quel nome.

" Riducete la Storia alla Verità e la distruggerete"
Voltaire


FINE


ALCUNI LINK:

WWW.HINTERKAIFECK.NET

WWW.HINTERKAIFECK.MORD.DE.

PENSIERO SPENSIERATO (QUI e QUI)

WIKIPEDIA.

38 commenti:

Cristina M. Cavaliere ha detto...

Buongiorno! :) Ho recuperato in un colpo solo sia la seconda puntata sia la conclusione della storia. Che dire di più? Sembrano vicende nate in maniera così aggrovigliata da essere destinate a non avere mai colpevoli certi. Le recenti indagini degli studenti fanno supporre che il responsabile sia da ricercarsi in ambito familiare.
C'è un vero, grande colpevole che aleggia su tutto, però, ed è la Grande Guerra e i suoi orribili strascichi di morte e miseria, odio e vendette.

MAX ha detto...

Interessante la vicenda e come la raccontata.
Resta un po’ l’amaro in bocca perché questo e tanti altri casi simili restano senza un colpevole.
Son storie maledette.
L’unico appunto che mi sento di fare è che gli studenti che supponevano nel 2006 di avere trovato il vero colpevole della strage potevano parlare , non credi?
Non capisco lo scrupolo , secondo me in questi casi veramente fuori luogo.
Ciao e Buona domenica

Massimiliano

Nick Parisi. ha detto...

@ Cristina M. Cavaliere
Buongiorno a te!
Guarda delle due l'una:o gli studenti hanno compiuto una gran furbata sostenendo di aver trovato il sospettato giusto quando invece navigavano nel buio oppure l' omicida è un nome talmente grosso che non si sono sentiti di farlo per timore di denunce penali.
Per quanto mi riguarda secondo me l'assassino era un familiare (quindi uno che conosceva bene la casa) aiutato da qualcuno del paese.

Nick Parisi. ha detto...

@ MAX
Ciao amico! :)
Secondo me - come ho detto sopra- è altamente possibile che quei ragazzi abbiano esagerato parecchio sui risultati della loro ricerca.
Decisamente lo scrupolo non solo era fuori luogo ma del tutto inutile.
Buona domenica carissimo!

Obsidian M ha detto...

Ah! Pensiero Spensierato! Ecco dove l'avevo sentita questa storia! Non avei mai comunque sperato di veder dato un nome all'assassino... e non credo nemmeno che, in tempi moderni, degli studenti possano aver fatto dei passi avanti in quel ginepraio.
Nulla mi vieta di credere però che possa essere stato un serial killer di passaggio. Non sarebbe nemmeno la prima volta...

Patricia Moll ha detto...

Ciao Nick!
Sono stata parecchio incasinata e mi sono persa tutti e tre i post ma oggi li ho recuperati :)

Belli e intriganti come sempre! Incasinati e difficili. Purtroppo le tecniche investigative dell0epoca erano quelle che erano e quindi davano risultati dubbi, Forse oggi qualcosa di più si potrebbe scoprire se fosse accaduto di recente.
Certo che una cosa non è cambiata da allora. Il creare un mostro con una sola parola, un solo dubbio.
Bravo come sempre! Ciaoooo

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian M
Si Donata ne aveva parlato prima di me, in realtà io avevo trovato la storia su alcuni siti internazionali e solo dopo il secondo post mi ero ricordato \avevo ritrovato i post di Pensiero Spensierato. A quel punto li ho messi sia per fare onore al lavoro della bravissima Donata sia per scusami per non essermi ricordato prima dei suoi post.

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Mi eri mancata. ;)
Per quei tempi non era facile gestire una indagine così complessa, se pensi che anche ai giorni nostri si compiono errori clamorosi...
Non so quanto si potrebbe fare di più adesso, certo però...se nel 1922 si fossero ricordati di analizzare le impronte digitali sul piccone e le avessero confrontate con quelle dei sospettati oggi forse staremo a raccontarci una storia diversa..
Un abbraccio.

Mariella ha detto...

Un altro episodio di cronaca nera rimasto incompiuto. Io mi sono fatta l'idea che sia stato l'ex marito scomparso in guerra.
Aveva il tempo, i modi, conosceva i luoghi e la strage avrebbe un "senso".
Come sempre ci lasci con il fiato sospeso fino alla fine.
Un abbraccio e buona domenica.

Mariella ha detto...

Insoluto, non incompiuto :-)

Ivano Landi ha detto...

Se non altro chi si è occupato della vicenda si merita gli onori per non aver fabbricato un colpevole da incastrare a tutti i costi.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Questa purtroppo è una storia che periodicamente si ripete un po' ovunque. In Germania come in Italia così come nel resto del mondo.

Nick Parisi. ha detto...

@ Mariella
Dopo aver letto diverse cose sull' argomento ritengo che l' ipotesi più probabile che sia stato proprio un familiare (usiamo questo termine in senso generico ed omnicomprensivo) a compiere la strage. Magari aiutato da qualcuno del paese ma certamente si sarà trattato di un familiare.
Ciao!

Patricia Moll ha detto...

Mi fa piacere NIck! :*)
Son proprio mancata parecchio in giro per il web. Tornerò in pianta stabile. Spero!

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
Ne sono contento!

sinforosa c ha detto...

Ecco finalmente il finale e tiro un sospiro di sollievo. È finita, anche se i misteri non sono finiti, purtroppo. Buona serata e complimenti.
sinforosa

Nick Parisi. ha detto...

@ sinforosa c.
Che ne dici, potrebbe andare come storia di Halloween 🎃?
Grazie per i complimenti e buona serata anche a te.

Ariano Geta ha detto...

Una strage così assurda priva di colpevoli (e di spiegazioni) è davvero mostruosa. Ci credo che in Germania sia entrata nell'immaginario collettivo.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Ho avuto modo di constatare con mano che in Germania è ancora molto vivo l' interesse per questa vicenda. Spero davvero che prima o poi possa essere risolta...anche se più passa il tempo e più sarà difficile dare un nome all' assassino.

Il Moro ha detto...

Che storia. Il particolare dei due che si autoaccusano con lo stesso nome, poi, è sommamente inquietante.

Nick Parisi. ha detto...

@ Moreno Pavanello
E pensa che per motivi di spazio non sono nemmeno riuscito ad inserire tutto quello che è successo ed ho dovuto lasciar fuori molti altri particolari altrettanto inquietanti.
Ciao!

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Restano ancora tanti misteri su questa storia.
Saluti a presto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Cavaliere oscuro del web
Saòuti anche a te.

MikiMoz ha detto...

Ok, la scorsa volta stavo per dirlo: secondo me è stato proprio il vero e primo marito, creduto morto in guerra.
Assolutamente niente di paranormale.

Moz-

Nick Parisi. ha detto...

@ MikiMoz
Secondo me è l' opzione più probabile. O il marito o qualche altro familiare questo spiegherebbe molte cose: dalla cameriera convinta di aver visto un fantasma fino al tentativo di risparmiare la bambina. Magari l' uomo sarà stato anche aiutato da qualcuno del paese magari l' ex cameriera stessa.

Marco L. ha detto...

Nell'ipotesi soprannaturale (a cui comunque non credo) l'indicazione di poltergeist è certamente sbagliata, perché il fenomeno riguardante ha una natura e una connotazione completamente diverso.
Detto questo, non mi aspettavo l'epilogo finale. Un probabile sospettato tenuto nascosto. Immagino per la mancanza di prove, ma solo attraverso ragionamento deduttivo.

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Larraza
Come hai visto questo è un caso atipico sotto molti punti di vista.
Grazie per la precisazione sui poltergeist. ;)

Massimo Citi ha detto...

In ritardo, come il solito, ma debbo dire che ho apprezzato particolarmente la ricostruzione di questo caso avvenuto nella Germania di Weimar, a pochi anni di distanza dal Soviet della Baviera e poco prima dell'avvento al potere di Hitler. Davvero un episodio che sembra gettare una luce sinistra sull'epoca. Complimenti, davvero.

Nick Parisi. ha detto...

@ Massimo Citi
È un periodo davvero affascinante, soprattutto se si pensa che le conseguenze di quegli avvenimenti hanno condizionato fino ad oggi tutta la successiva Storia mondiale.
Ciao

Long John Silver ha detto...

Peccato che alla fine non si sia arrivati a una qualche soluzione, ma forse dopo tanti anni è meglio così.

Nick Parisi. ha detto...

@ Long John Silver
Dopo tanto tempo è difficile che si possa arrivare ad un risultato chiaro.
Purtroppo!

Unknown ha detto...

Ciao Zio Nick! Intanto grazie per avermi citata tra le tue fonti! Devo dire che mi ha fatto piacere rileggere questa storia orrenda, di cui appunto avevo già parlato, vista attraverso i tuoi occhi. Hai messo in luce alcuni aspetti che io stessa avevo tralasciato, o di cui avevo parlato solo brevemente. Questo dimostra che Hinterkaifeck è, suo malgrado, uno dei casi più brutti della storia del crimine, non solo del luogo in cui venne commesso, ma, credo, della storia recente. E ha ancora molto da dire.
Grazie ancora, e complimenti per il tuo lavoro
PS ti ho citato anche io in fondo al mio articolo ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Donata Ginevra
La citazione la meritavi,ci sono già tanti siti in giro che scrivono di cose già conosciute tramite altri blog senza citarli come fonti. Riguardo Hinterkaifeck, purtroppo proprio per la sua natura di crimine efferato ha attirato attorno a sè tante storie parallele e tanti personaggi quantomeno dubbi attorno alla sua sfera d'influenza e per questo non si riesce a trattarle tutte.
Un abbraccio e grazie per la contro-citazione. ;)

Federica Leonardi ha detto...

Storia che mi ha sempre affascinata. Credo sia uno dei casi criminali più disturbanti del secolo per dinamiche e conclusioni. Io continuo a parteggiare per Negendank. La sua storia di reduce di una guerra che ha segnato profondamente la psiche di molti, lasciandoli spesso abbandonati a se stessi, si sposerebbe bene con quella violenza inaudita e meticolosa. Ma, appunto, si tratta solo di supposizioni riguardo un crimine che, forse, non troverà mai una vera soluzione.

Nick Parisi. ha detto...

@ Federica L.
Ciao Federica! Bentrovata! :)
Sono in parecchi a ritenere l' ipotesi di Negendank come quella più probabile , in effetti negli anni del dopoguerra erano diverse migliaia se non milioni i soldati sbandati ad agitarsi sul territorio europeo ed il tasso di criminalità (ed i disordini ad essi collegati) era altissimo.
Come hai detto tu purtroppo non sapremo mai la verità. :(

Caezar ha detto...

Bè mi sembra strano che uno sconosciuto decida di vivere così in casa d'altri senza sterminare PRIMA la famiglia, e qnt durerebbe?? a meno che non decida di sterminare tutto il villaggio... Quando arrivano gli altri, è come se giocasse a nascondino e il cane conosceva l'assassino se è stato trovato VIVO e legato in zone diverse...Un intruso sarebbe scappato alla prima avvisaglia di estranei.. poi sono stati abbattuti uno a uno come se fossero stati chiamati per nome... Il figlio senza dubbio, impazzito dalla guerra e dal tradimento della moglie.. La tipa è la matrigna, josef non è suo figlio, la moglie lo ha tradito, la sorellina....vabbè ora ci siamo..BAAM

Nick Parisi. ha detto...

@Caezar
Si, difficile si tratti di un estraneo.

Anonimo ha detto...

Il punto è che qualcuno ha tratto vantaggi dalla strage. Bisognava indagare meglio in quella direzione, ma non è stato fatto, nemmeno dai ragazzi della scuola polizia che non hanno scoperto niente di nuovo. A volerli individuare i colpevoli, lo di potrebbe fare anche oggi, basta mettere in fila deposizioni e fatti. Troppo a lungo si è puntato il dito contro lo spasimante respinto, il quale però era ormai felicemente sposato e sollevato dal fardello di dover provvedere ad un figlio che avrebbe anche riconosciuto seppure senza certezza alcuna che fosse suo. Dall'altra parte abbiamo un marito raggirato, tradito, offeso e scappato in guerra e morto così giovane...

Ricordando il passato

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