Indovina Come Finisce: Io SpoilerSerial-Meme!

Tra qualche giorno, per la precisione il 1° di maggio, il sottoscritto compirà i suoi primi cinquant'anni, tempo di bilanci quindi, un momento per rievocare il cammino fatto, le cose giuste e quelle sbagliate combinate finora.
Tuttavia non è certo mia intenzione essere pesante o fare oggi delle considerazioni tristi.
Tutt'altro!



Vi propongo quindi un divertente giochino, o perlomeno spero che lo sia.
Il tutto è nato dalle frequenti discussioni che ho letto in questi giorni sui vari social fatte da gente che non aveva ancora visto Avengers Endgame e che chiedeva agli altri di non effettuare spoiler in merito col semplice risultato di ritrovarsi le loro pagine ripiene di commenti del tipo: "l'assassino è stato il maggiordomo!"
Quindi perché non provare a fare una cosa del genere? Magari unendole con lo spirito delle vecchie fanfiction, quelle che si leggevano un tempo sulle ormai scomparse fanzine cartacee nelle quali poteva capitare veramente di tutto, anche come fece un mio conoscente di far finire Sailor Moon a bordo dell' Enterprise (storia vera ve lo giuro)
Quindi col massimo rispetto per le property, per i diritti, per gli autori e gli artisti coinvolti vi sottopongo questo gioco.
Si può giocare in due modi diversi.
Potete scegliere la modalità "persona seria" e nei commenti a questo post potete raccontare come avreste preferito che finisse un fumetto\ romanzo\ film\ serie televisiva\vecchio sceneggiato che avete particolarmente amato ma del quale avreste voluto che finisse in maniera differente.


Oppure potete sempre nei commenti adottare la linea del "oggi mi va di cazzeggiare" e quindi suggerire voi il finale ironico di qualche fumetto \ romanzo\ film\ serie televisiva\vecchio sceneggiato a vostra preferenza.
Ovviamente risposte ironiche ma garbate e mai offensive o lesive.
E ricordatevi che è solo un gioco.
Siate fantasiosi magari ci farete scoprire che Darth Vader è il vero padre di Thanos o chi sa.... e che gli zombi di The Walking Dead esistono per colpa delle scie chimiche ...o che Kaiser Soze in realtà è l'identità segreta di Nick Parisi
Ma, mi raccomando silenzio su quest'ultima rivelazione....shhhhhhhhh.....

FIGLI DI UN CICLO MINORE, LA SAGA DI URBAN LEGEND! -Il Primo Capitolo

L' Horror cinematografico è un genere fatto di cicli, di trilogie e di ripetitiva serialità
Ma è anche un genere fatto di Mostri e di Personaggi difficili da dimenticare.
Alcuni di questi personaggi sono diventati iconici, altri sono assurti al rango di momentaneo fenomeno.
E poi ci sono tutti gli altri.
Già, perchè il Cinema del Terrore non è fatto solo dei vari Nightmare, Halloween o Venerdì 13, e per ogni Freddy Krueger; Michael Myers; Jason Voorhees o Saw ci sono decine e decine di cicli meno conosciuti, meno riusciti e di minor successo.
Eccone uno.
Anche in questo caso parliamo di una trilogia, sia pure completamente sgangherata e i cui capitoli non sono ben collegati l'uno con l'altro.
Urban Legend, almeno per quanto riguarda le prime due pellicole, è un chiaro prodotto derivativo e non fa nemmeno niente per nasconderlo.
Infatti il primo film intitolato semplicemente Urban Legend esce nei cinema statunitensi nel 1998 cercando di sfruttare il successo di Scream, iscrivendosi per l'appunto in quel filone citazionista e parzialmente revisionista dello slasher e dell' horror adolescenziale che al'epoca stava conoscendo un grandissimo spolvero grazie a serie come, per l'appunto, lo stesso Scream e i vari So Cosa hai Fatto.
L'idea iniziale,quella di ispirarsi alle tantissime leggende metropolitane che da sempre circolano sul territorio americano non è nemmeno troppo male ed il film si fa anche vedere, praticamente un tranquillo pop corn movie.

Accade in Italia # 52 - Le Segnalazioni del Lungo Ponte.

Si sta per appropinquare un lungo periodo colmo di giorni di festa tra  Pasqua; il 25 Aprile ed il 1° di maggio.  I più fortunati tra noi (non certo il sottoscritto) ne approfitteranno per concedersi un lungo ponte.
Cosa di meglio quindi che consigliare qualche buona lettura?
Eccovi una corposa lista di uscite recenti.
Procediamo senza indugio

1)"NUBILA" DI ALBERTO GRANDI BY "PROSPERO EDITORE" (LINK)



Sinossi:
Fuggiti dalla Terra gli esseri umani si sono stanziati su Nubila, un sistema planetario situato in un’altra galassia. Qui hanno fondato un impero che col tempo è diventato sempre più repressivo, creando malcontento e riducendo in schiavitù i mutanti, la specie autoctona che crede negli antichi dei. Per impedire che l’imperatore Elwaar Gassan sviluppi l’arma definitiva con cui diventare padrone dell’universo, i ribelli si affidano a Nero, un sicario mutante esperto nell'arte dell'avvelenamento e nel travestimento. Un’antica profezia però, cambia quella che doveva essere una missione contro l'impero in qualcosa di diverso, un’avventura da cui dipenderanno le sorti del tempo e dello spazio.

Bio:
Alberto Grandi è nato nel 1973 a Milano. Laureato in lettere moderne, lavora come giornalista nella redazione di Wired Italia. Ha fondato la community di social writing Penne Matte (www.pennematte.it), sito di riferimento per chi si interessa di letteratura in rete. Nel 2018, per Delos Digital, ha pubblicato il fantasy mitologico L'odissea di Timoteo, come self publisher la raccolta di racconti fantastici Tutte le bestie del mio giardino. Gli piace leggere e scrivere (soprattutto fantascienza).

Qui il link del sito dell'editore
https://www.prosperoeditore.com/autori/Alberto-Grandi
Quello dell'acquisto su Amazon
https://www.amazon.it/Nubila-Alberto-Grandi/dp/8885491758/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=Nubila&qid=1554735328&s=gateway&sr=8-1

Il prezzo di copertina è di 14 euro scontato a 11,90 se comprato sul sito di Prospero (è disponibile solo in formato cartaceo)

ANA NEL CAMPO DEI MORTI (2018) - Racconti dal XXIV Premio RiLL

Ci sono alcuni appuntamenti che si ripetono anno dopo anno, quasi una tradizione silenziosa, un modo per tracciare un bilancio di quanto avvenuto nel corso dei mesi precedenti.
Una di queste tradizioni riguarda le antologie che raccolgono i migliori racconti di una data annata.
Oppure le opere vincitrici di determinati concorsi.
Un esempio calzante di questa seconda categoria potrebbe dato dalle antologie urate dall'associazione romana RiLL (col supporto della Casa Editrice Wild Boar) dedicate al concorso omonimo.

Non è un segreto che di queste antologie io ne pensi tutto il bene possibile, al punto che è ormai la sesta volta che recensisco le loro uscite (potete leggere le mie precedenti  recensioni  QUIQUIQUI QUI e anche QUI).
Questa volta è il turno dell'ultima arrivata Ana nel Campo dei Morti uscita a fine anno scorso.
Se  continuo a parlare della collana è sia perchè i racconti presenti nelle varie raccolte sono nella loro quasi totalità di alto, anzi altissimo livello ( poi ovviamente, decidere le proprie preferenze o il proprio "non gradimento" dei singoli racconti sta sempre al gusto personale di ognuno di noi), sia perchè in passato questo concorso ha permesso a molti validi autori di cominciare a farsi conscere, sia perchè grazie al lavoro della RiLL e ai contatti internazionali allacciati edizione dopo edizione il concorso ha acquisito una validità che trascende i confini nazionali.
Veniamo ora all'analisi di Ana nel Campo dei Morti e ai tredici racconti in essa contenuti.
La RiLL  mantiene il solito equilibrio nella suddivisione in sezioni del volume, con una prima parte destinata ai racconti classificatisi nelle prime cinque posizioni del concorso, non importa se horror, fantasy o science-fiction , basta che apprtengano in senso lato al genere fantastico. Con questa siamo arrivati alla XXIV edizione del trofeo, un bel risultato, sicuramente. Subito dopo troviamo l'usuale seconda parte ribattezzata RiLL World Tour che ospita invece racconti provenienti da concorsi internazionali gemellatisi con quello italiano (si tratta della sezione da cui in passato sono provenute alcune delle maggiori sorprese per i lettori e che in uno spirito di mutuo scambio ha permesso la pubblicazione di diversi tra i vincitori del concorso italiano su riviste o antologie in Irlanda; Spagna e Sud Africa)  A chiudere il volume anche in questo caso c'è una terza sezione intitolata Sfida che raccoglie le opere vincitrici (stavolta 4 opere ) provenienti da un concorso parallelo riservato agli scrittori giunti in finale al concorso principale.

STAR TREK DISCOVERY -LA PRIMA STAGIONE

Questo post fa parte di una ideale trilogia dedicata alla serie Star Trek Discovery (gli altri due post li potrete trovare QUI e QUI).

Si prova una strana sensazione di straniamento nel guardare la prima stagione di Discovery: come scrivevo nel primo post di questa ideale trilogia, S.T Discovery, almeno nella sua prima stagione è' Star Trek ma al tempo stesso è come se non lo fosse!
Pur essendo un chiaro seguito di Enterprise ed un prequel della serie classica non sembra corrispondere alle idee che ci siamo fatti finora dell'Universo creato dalla fantasia del grande Gene Roddemberry, tanto per cominciare ci sono ancora i Klingon, sono ancora i grandi nemici storici della Federazione ma subiscono l'ennesimo restyling sia nell'aspetto fisico che nella loro cultura. La Federazione stessa ci appare irriconoscibile, distantissima da quegli stessi valori che avevano fatto la sua fortuna presso il grande pubblico presa com'è dal conflitto contro i suoi nemici interni ed esterni.
Cosa questa amplificata all'ennesima potenza dall'insaziabile comportamento guerrafondaio di un personaggio come quello del comandante della USS Discovery, il capitano Gabriel Lorca (il brillante attore e doppiatore britannico Jason Isaacs).
Questo almeno nei primi episodi

Michael Burnham.

STAR TREK DISCOVERY. - La Genesi

L' introduzione la trovate QUI.

In questi ultimi anni l'intero concetto di intrattenimento seriale televisivo ha vissuto una trasformazione epocale. I motivi e le cause sono state molteplici: crisi economiche, uno sciopero degli sceneggiatori avvenuto a cavallo tra il 2007 ed il 2008 che fu a dir poco storico, il progressivo cambio dei gusti del pubblico, la diffusione di internet (le web series), e come ultimo passo la nascita e lo sviluppo di servizi di streaming e di produzione on demand come Netflix e Hulu e la storia non è ancora finita. Le trasformazioni di cui parlo hanno riguardato sia gli aspetti produttivi (un esempio tra tutti riguarda il numero di episodi che vanno a comporre le singole stagioni: fino a qualche anno fa la durata media della quasi prevalenza delle serie veniva tranquillamente composta di 22 /24 episodi mentre adesso sono estremamente poche le produzioni che riescono a raggiungono questo numero e le stagioni durano -per la maggior parte dei casi- 10 o 13 episodi...e la tendenza futura sembra essere quella che porta ad un ulteriore abbassamento numerico. )
Ma ciò che è cambiato di più sono i contenuti.

ATTIS. -Una Recensione.

Qualche anno fa ero uno degli animatori di Il Futuro è Tornato una webzine dedicata alla fantascienza, qualcuno di voi se la ricorda? Tra le varie rubriche ce n'erano alcune create da me, quella che però amavo maggiormente era senza ombra di dubbio Visti da Lontano, che presentava recensioni di film o libri di genere fatte però da persone che non erano lettori o appassionati abituali di questo settore.
Su Nocturnia ho voluto recuperare la rubrica, ampliandola un poco non limitandola solo ai blogger non frequentatori della fantascienza com'era su Il Futuro è Tornato ma aggiungendo anche interventi di professionisti del settore, già in passato, per esempio,  ho ospitato articoli come quello su UT scritto dalla scrittrice Cristiana Astori. Oggi vi propongo una recensione di un romanzo italiano scritta da un professore liceale, una di quelle persone che sembrerebbero lontanissime dalla fantascienza.
Attenzione però! Ho detto "sembrerebbero"....Questa in fondo è pur sempre Visti da Lontano

ATTIS
Sogni dal terzo pianeta di Stefano Spataro

 A " Nocturnian" Guest Post.

Accade in Italia # 51 -Le Segnalazioni di Aprile.

Puntatina decisamente smart questa volta per Accade in Italia.
Vista la buona accoglienza del mese scorso, ripropongo ben volentieri una seconda poesia dell'amico Rockpoeta, tratta anche questa da  L'Agorà, il suo blog personale. Qualche giorno fa ho ne letto una che ha risvegliato i miei vecchi propositi animalisti e che spero faccia riflettere.
Accompagnano la rubrica le magiche illustrazioni di Alessia H.V del blog Sicilianamente

Cold by Alessia H.VCopyright e Diritti: Alessia H.V.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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