No, non ho intenzione di far diventare
Nocturnia un
blog tutto incentrato sulla materia
disneyana, questo post diviso in
due parti per il momento rappresenterà la mia ultima incursione nel mondo creato dal grande
Walt, forse l'anno prossimo affronterò qualche altro momento sugli inizi dell'avventura disenyana parlando della guerra mossagli dal produttore
Charles Mintz che gli fece perdere buona parte dei collaboratori iniziali nonchè i diritti di
Oswald the Lucky Rabbit, l'ultimo personaggio creato da
Walt prima della nascita di
Topolino e del suo Impero, però per quello ci sarà da aspettare ancora un pochino.
C'è però un motivo se, ultimamente, ho parlato così tanto di
Walt Disney.
A parle il fatto che siamo quasi a Natale e i film disneyani sono un argomento decisamente molto adatto per il periodo....
SCIOCCO DETTAGLIO PERSONALE.
Sin dalla più tenera età sono stato un lettore complulsivo, ormai lo sapete.
In particolare delle lunghe saghe ho sempre amato i personaggi meno conosciuti, quelli che apparivano per un poco e di cui poi improvvisamente se ne perdevano le tracce, gli errori di percorso, le direzioni prese e poi abbandonate lungo il viaggio, i cambi improvvisi delle trame e tutto questo è cominciato(come per molti altri ritengo) proprio con i fumetti di
Topolino.
Certo da
Topolino sono poi passato ad altre letture, anche questo fa parte del percorso della vita, prima
Jacovitti, poi la
fantascienza e l '
horror e poi e poi......Ma questa è un altra storia, però conservo ancora una buona parte dei "
giornaletti" che leggevo da bambino e proprio da quei numeri sono nate tante delle mie passioni.
Compresa quella sui personaggi.
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I primi disegni conosciuti di Mickey Mouse (circa 1928) |
Avrò avuto tra i
nove e i
dieci anni quando presi la decisione di "
catalogare" tutti i personaggi
Disney ricorrenti e cioè quelli che comparivano in più di una storia compresi i più rari e sconosciuti....e questo la dovrebbe dir lunga sugli stani processi mentali che già allora animavano i più oscuri reconditi del mio cervelletto.
Ebbene, ben presto scoprì anzi scopersi, per una volta utilizziamo pure questo arcaismo, che la cosa semplicemente non era possibile.
Non per una persona sola perlomeno.
Troppi erano i personaggi creati dai vari autori che prima o dopo si erano succeduti alla corte di
Walt Disney : i personaggi delle origini, quelli creati dalla casa madre nel corso dei suoi
novant'anni di attività, ma anche quelli creati dagli artisti di molti dei paesi in cui si creavano le storie
disneyane, come l'
Italia, il
Brasile o la
Danimarca.
Eppure proprio per questo si possono scoprire tanti dettagli interessanti.
E poco o per niente conosciuti dalla maggior parte dei lettori attuali.
I GENITORI DI MINNI.
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Floyd Gottfredson al lavoro. |
Walter Elias Disney cominciò a pensare ad un topo antropomorfo già ai nel
1925 ai tempi del
Laugh-O-Gram Studio e sulla base delle sue idee
Ub Iwerks cominciò ad effettuare i primi schizzi del personaggio.
Si trattava di un personaggio molto diverso rispetto a quello che poi verrà fuori.
La tesi più accreditata è che
Walt prese come fonte d'ispirazione un topo che bazzicava per i locali dello studio. L'artista inizialmente voleva chiamare il nuovo ipotizzato personaggio col nome di
Mortimer Mouse fortunatamente però sua moglie
Lilian lo convinse (Storia vera, come direbbe il mio amico
Cassidy) che non sarebbe stato un nome adatto per un personaggio per bambini. Come spesso accade nei matrimoni la moglie ci aveva visto più lungo del merito e
Walt Disney di buon grado accettò di ripiegare sulla miglior scelta
Mickey Mouse.
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Mrs Mouse, la madre di Minni. | |
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Mickey Mouse \
Topolino debuttò quindi nei
cartoon nel
1928 e poi nelle strisce a fumetti nel
1930.
Disney comunque non rinunciò del tutto al nome
Mortimer e lo fece impiegare più volte per alcuni personaggi secondari inseriti nelle prime avventure del
Topo, primo tra tutti uno zio di
Minni un riccone che appare già a cavallo della seconda avventura
Mickey Mouse in Death Valley (in italiano
Topolino nella Valle Infernale) del
1930 , in seguito poi sarebbe arrivato anche uno
Zio Martino anch'esso miliardario ma stavolta parente di
Mickey e questo ha fatto si che talvolta (ma non sempre) i due personaggi risultino accorpati ed intercambiabili tra loro.
L'universo topoliniano delle prime avventure è un ambiente ancora rurale anzi totalmente contadino, che risente della grande depressione e che vive di riflesso della realtà americana. I personaggi rischiano di vedere le case pignorate, le banche fallire da un momento all'altro, però di contempo proprio l'ambientazione agreste faceva sì che nelle varie vicende aleggiasse quasi un'aurea di innocenza ed entusiasmo per il futuro.
A disegnare le prime storie c'erano all'inizio (a parte qualche intervento di
Walt Disney ai testi) lo stesso
Iwerks e
Win Smith in seguito però sarebbe arrivato quel talento naturale di
Floyd Gottfredson (1905-1986) in sostituzione di
Smith.
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I genitori di Minni. |
Gottfredson (che all'inizio non voleva dedicarsi alle strisce disegnate desiderando piuttosto essere assegnato al reparto animazione) s'innamorò talmente dell'incarico al punto da essere considerato come una sorta di
"Terzo Padre di Topolino"dopo gli stess
i Disney ed
Iwerks creando buona parte della sua caratterizzazione del character.
Oltretutto rimanendo come disegnatore delle strisce del
Topo fino al
1975.
Ma nelle prime storie compaiono anche dei genitori veri.
Quelli di Minni.
I genitori di
Minerva "Minnie" Mouse (così si chiama in originale anche se quel
Minerva non viene quasi mai usato) compaiono con un ruolo di primo piano in
Topolino e il bel Gagà (
Mr.
Slicker and the Egg Robbers) la
terza avventura di
Mickey ospitata dai quotidiani statunitensi dal settembre al dicembre del '
30 per poi tornare come comparse l'anno dopo nella quinta vicenda
Topolino vince Spaccafuoco (
Mickey Mouse Vs. Creamo Catnera) per poi scomparire del tutto senza più essere nemmeno nominati.
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Marcus Mouse (Tognone nell'edizione italiana) |
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Marcus Mouse (in italiano ribattezzato
Signor Tognone) e sua moglie
Mrs. Mouse (in
Italia chiamata
Signora Tognone) fisicamente sono più alti e magri rispetto alla figlia e al dilei fidanzato
Topolino, personalmente ho sempre pensato che questo sia stato fatto apposta per dare una caratterizzazione più infantile quasi da adolescenti a
Mickey e a
Minnie, però questa è solo una mia impressione.
Tognone è un agricoltore mentre sua moglie ha più una connotazione da casalinga,si trovano a dover lottare contro i debiti che stanno strozzando la loro fattoria, cosa che finirà per coinvolgere anche il rapporto tra
Mickey e
Minnie.
Con Mickey che farà di tutto compreso provare un improbabile suicidio per salvare il suo rapporto con Minerva.
Ma nell'universo disnenyano delle origini c'era un poco di tutto, tanti personaggi secondari che poi sarebbero andati dimenticati, tipo
Bill Barba, l'inetto caprone sceriffo della citadina abitata da
Mickey tutti esponenti di quell'
America che stava cambiando e come tali anche loro dopo un poco non ebbero più ragione di esistere.
Ma c'era anche una certa dose di riciclo nel
Topolino primordiale.
Qualcosa di inaspettato.
Non certo sconosciuto ma ignorato dalla maggior parte degli attuali lettori dei fumetti Disney.
IL PERSONAGGIO DISNEY PIU 'LONGEVO E' QUELLO MALVAGIO.
Nei primi cartoon che nelle prime avventure disegnate delle avventure di
Mickey compare come
villain un certo
Pete che già era comparso in una precedente serie di cartoon : le
Alice Comedies (anche conosciute col titolo di
Alice in Cartoonland)
Bisogna fare un passo indietro.
Dopo la conclusione del ciclo dei
Laugh-o-Grams e nonostante il fallimento del suo Studio di
Kansas City il buon
Walt assieme ai suoi collaboratori dell'epoca (cito tra gli altri
Freeleng, Harmon, Iwerks e
Roy Disney nonchè
Lilian Bounds-cioè il fratello e la futura moglie di
Walt- quella che trovò il definitivo nome del
Topo) decisero di lanciare una seconda serie di
57 episodi e che durò
dal
1923 al
1927 che mescolava animazione ed attori dal vero e almeno all'inizio vagamente ispirata alla
Alice di
lewis Carroll .
Walt su invito di
Roy si era già trasferito a
Los Angeles ed era fortemente motivato a ricominciare.
Ed anche se in seguito
Disney ne perse i diritti le
Alice Comedies rappresentarono nel bene e nel male un grandissimo banco di prova per i futuri lavori dell'artista sia a livello tecnico sia per la catena di reazioni che provocarono.
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La prima versione di Gambadilegno (qui battezzato Bootleg Pete) nel cartoon Alice solves the Puzzle (1925) |
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Si cominciò nel
1923 con l'episodio pilota
Alice's Wonderland all'interno del quale assieme alla prima
Alice comparivano anche
Walt ed
Ub in compagnia degli animatori
Harman,
Maxwell ed
Ising che interpretavano loro stessi mentre lavoravano.
In seguito però, nelle puntate successive sarebbe comparsa solo Alice.
Il ruolo
Alice venne interpretata da varie baby artiste, prima tra tutte la piccola
Virginia Davis i cui genitori accettarono sia per potersi finalmente trasferire in
California per curare la figlia malata sia per il previsto pagamento del
5% degli incassi mentre tutti gli altri personaggi erano realizzati in animazione.
A filmare la
Davis pensò
Roy mentre
Walt,
Iwerks e gli altri disegnatori si occuparono dei disegni.
In seguito però
Virginia Davis una volta superati i sette anni venne rimpiazzata prima da
Margie Gay e poi da altre bambine.
Molti di questi film ( non però Alice's Wonderland ed Alice solves the Puzzle di cui parlerò adesso che sono ancora disponibili) però risultano perduti.
A partire dal
1925 (più precisamente dal' appena ricordato episodio
Alice solves the Puzzle) in quei corti cominciò ad apparire una sorta di via di mezzo tra un orso e un gatto che cambiò tanti nomi :
Bootleg Pete,
Black Pete;
Terrible Tom; Peg Leg Pete e tanti
ma alla fine si trattava sempre e solo di lui, della prima incarnazione del buon vecchio
Pietro Gambadilegno che, dopo essere comparso in diversi episodi della serie di
Alice dopo la sua conclusione venne trascinato senza troppi problemi in quella di
Mickey Mouse.
LA QUESTIONE "JULIUS THE CAT".
Non era però tutte rose e fiori.
Disney & Soci sin dall'inizio avevano utilizzato
animali antropomorfi nelle loro produzioni, del resto quella era la
tendenza del periodo, già ai tempi del primissimo
Cappuccetto Rosso comparirono un cane bianco ed un gatto nero entrambi senza nome, entrambi tornarono poi in altri cartoni dei
Laugh-O-Grams, non si trattava di una scelta voluta piuttosto servivano degli intermezzi comici per movimentare la trama.
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Sempre da Alice solves the Puzzle, il gatto Julius affronta Pete. |
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Senza quasi accorgersene la presenza del gatto diventò una piacevole abitudine, un vero e proprio marchio di fabbrica di quelle originarie produzioni e gli spettatori cominciarono ad apprezzarne le apparizioni.
La cosa subì una significativa evoluzione con le Alice Comedies.
Per questa sua seconda serie
Walt aveva finalmente trovato un distributore importante, una azienda che gli poteva garantire una più ampia diffusione, purtroppo però le persone scelte non erano semplicemente le più adatte di cui potersi fidare in quel momento.
La contraente scelta,
Margaret J. Winkler fino a poco tempo prima era stata la distributrice dei cartoon di
Felix the Cat, solo che non si era lasciata esattamente in buoni rapporti con
Pat Sullivan che deteneva i diritti del famoso personaggio. Consigliata probabilmente anche dal fidanzato
Charles Mintz, il futuro irriducibile nemico della famiglia
Disney, chiese con una certa insistenza a
Walt (praticamente glielo impose) di sviluppare un personaggio quanto più possibile "simile" a
Felix.
Così quel felino nerofocato che sovente era apparso nei
Laugh-O-Grams ribattezzato col nome di
Julius the Cat divenne il comprimario (anzi il vero co-protagonista delle
Alice Comedies) l'eroe che spesso e volentieri salvava la bambina umana dai vari pericoli che si trovava a dover affrontare.
Disney che evidentemente, pur affezionato al personaggio, non doveva amar troppo la situazione una volta conclusa la serie npon riprese quasi più
Julius optando per lo sviluppo di altre figure che, forse, sentiva più sue.
In questo fu quasi obbligato anche dalle azioni della Winkler e di Mintz, ma di questo ne parleremo probabilmente l'anno prossimo.
Per adesso con l'ultima parte di questo post in onda tra pochi giorni affronteremo alcune questioni dedicate a
Paperino, ai suoi primi anni, ad alcuni dei suoi comprimari scomparsi ....con qualche sorpresa di Natura ...beh, Romantica.
Già, anche Paperino ha il suo passato.
(Continua...)
Copyright & Diritti delle immagini: Disney\Panini Comics (A parte Alice Comedies i cui diritti dovrebbero essere liberi, se mi sono sbagliato contattatemi pure che correggerò ed aggiungerò info ben volentieri)
ALCUNE FONTI:
-Per info sul Laugh-O-Gram-Studio
In lingua Inglese:
LAUGH-O-GRAM_FILMS
DISNEY WIKI
-Per Ub Iwerks:
DIGITAL MEDIA FX
-In generale:
Link in italiano:
I.N.D.U.C.K.S.
Link in Inglese:
LAMBIEK COMICLOPEDIA.
TVTROPES.
DISNEY FILM PROJECT
-Per Zio Mortimer
TOPOLINO.IT
-Per Marcus Mouse \Tognone
PAPERPEDIA
WIKIPEDIA.
I.N.D.U.C.K.S
-Per Bootleg Pete (Pietro Gambadilegno in "Alice solved the Puzzles)
DISNEY FILM PROJECT
-Per Mrs. Mouse
PAPERPEDIA.
Alti link nella seconda parte del post.