INTERVISTA CON LEVENT CAKIR! L'UOMO CHE FU "ZAGOR".

"MOLTI FILM TRASH TURCHI MERITANO DI RICEVERE UN AMICHEVOLE RISPETTO, NON UNA FORMA SUPERFICIALE DI DERISIONE."

INTERVISTA ESCLUSIVA A LEVENT CAKIR / ACTION STAR TURCA  E STUNTMAN, IL PRIMO E -ANCORA - IL SOLO “ZAGOR” NELLA STORIA DEL CINEMA MONDIALE
Di Nick Parisi
Levent Cakir oggi.


Oggi è il giorno di Levent Cakir, vi propongo l'intervista realizzata con l'attore turco, interprete nel suo paese di molti film di genere. In Italia lo conosciamo sopratutto per la sua interpretazione del bonelliano "Spirito con la Scure"in due pellicole "apocrife" dell'inizio degli anni '70s
Parlare con Levent Cakir significa scoprire un mondo cinematografico quasi totalmente sconosciuto per noi italiani, ma anche parlare del mondo dei fumetti, di come essi possano influenzare intere vite e di come possano creare legami di amicizia tra persone provenienti di paesi diversi.
Ci sono alcune persone che desidero ringraziare: in primis ovviamente lo stesso Levent Cakir per la sua gentilezza e disponibilità,tutte le mie interviste sono importanti, tutti i miei intervistati mi hanno regalato qualcosa di speciale però raramentedurante tutta la mia vita di blogger ho visto qualcuno mettersi a nudo in maniera così totale e con una tale partecipazione trasmettendoci una passione così totalizzante come ha fatto Levent Cakir oggi. Se noi esseri umani siamo fatti della stessa materia con cui sono fatti i sogni, beh...per fare una citazione a tema, la Forza scorre ancora potente in Levent Cakir. Poi c'è il mio amico TOM che mi ha fornito molti spunti interessanti. Infine il giornalista ed esperto di cinema turco Ali Murat Guven, il cui apporto è stato fondamentale per la riuscita finale di questa intervista. Tra le altre cose Mr. Guven mi ha inviato tantissime immagini stupende, mi dispiace anche di non averle usare tutte.
Queste tre persone meritano tutta la gratitudine ed i complimenti possibili ed anche se ne ricevessero a milioni ancora non sarebbero abbastanza.
A tutti voi lettori auguro buona lettura ! Dò il benvenuto a tutti, un saluto speciale a tutti i lettori ed appassionati turchi che dovessero venire per la prima volta su Nocturnia a leggere questa intervista.
Alla fine della versione italiana troverete l'originale in lingua inglese.
Attendo le vostre impressioni e commenti in proposito.

(For english version please scroll down )

Nick: Benvenuto su Nocturnia Levent Çakır, quali sono stati i tuoi inizi nel mondo del cinema?

Levent Çakır:  Mio padre è morto nel 1952, io ero un bambino piccolo di appena due anni. Quindi, non ho nessun ricordo nemmeno di come fosse la faccia del mio papà. So solo che mio padre è andato nella Turchia orientale per svolgere il servizio militare. Lui era in artiglieria ed è morto accidentalmente durante un' esercitazione sul campo dell'esercito turco. Le condizioni naturali sono molto difficili in Anatolia. Soprattutto nei periodi invernali ... Alcuni suoi amici del servizio militare hanno parlato della sua morte negli anni successivi e hanno detto che è morto in una giornata molto nevosa a causa di un errore di calcolo. Il proiettile sparato da un mortaio è caduto vicino ad una intera squadra che è andata completamente sterminata. Il suo corpo è stato sepolto in un cimitero nella città di Erzurum, nell'Anatolia orientale. Molti anni fa ho visitato Erzurum, ma non sono riuscito a trovare la sua tomba. Non c'erano abbastanza informazioni nei registri militari.

Quando mio padre è morto, mia madre era incinta e aspettava pazientemente che suo marito tornasse a casa pazientemente. Dopo la sua perdita ,avvenuta quando era ancora molto giovane, la mamma non si è mai più sposata e mi ha cresciuto con infinite difficoltà. Pertanto, devo tutta la mia vita a quella povera donna. È ancora viva, ma è molto anziana e malata, e sto cercando di renderla felice come un buon figlio durante gli ultimi anni della sua vita.

Sono nato a Edirne, una città storica  situata al confine della Turchia. Edirne è vicina alla Bulgaria e vi si possono trovare molti tesori architettonici dell'era dell' Impero Ottomano. Ma le possibilità di trovare un buon lavoro sono molto limitate. Una tipica città di campagna dal basso profilo ...


La prima volta che ho assistito alla proiezione di un film andavo alla scuola elementare. Un vecchio proiezionista itinerante aveva visitato il nostro villaggio. Ha preparato un proiettore da 16 mm all'esterno della scuola del nostro  villaggio e ha proiettato un film turco in bianco-nero sul muro color bianco sporco dell'edificio. Penso di aver avuto si e no 7 o 8 anni e questa è stata la mia prima esperienza cinematografica. Sono rimasto ipnotizzato quando ho visto quella macchina magica e il suo fascio di luce. In passato, alcuni proiezionisti cinematografici visitavano i villaggi e le città lontane dell'Anatolia con i loro camion. Portavano con sé i loro proiettori portatili da 16 mm e alcune bobine di pellicola. Due giorni di spettacolo in un villaggio, poi in un altro ... In questo modo, la gente dei villaggi poveri riusciva ad avere la possibilità di godersi la visione di alcuni film con una piccola spesa. Come schermo di questi spettacoli itineranti veniva generalmente utilizzato il muro di un edificio (di solito si trattava di scuole o moschee).

Diventato adolescente, volevo scappar via da casa (come molti altri ragazzi) e andarmene a Istanbul, la città dell'avventura, dell'arte e del commercio. Così l'ho fatto anche se avevo solo 15 anni. Ad Istanbul ho incontrato una squadra di circensi e una vecchia funanbola (una donna!) mi ha fatto entrare nella sua cerchia ristretta e mi ha fatto diventare il suo instancabile apprendista. Così, in soli due anni sono diventata un talentuoso acrobata all'interno di questa squadra. Siamo andati in varie città per svolgere spettacoli circensi e tornei.



Poi un giorno del 1966, mentre stavo passeggiando per le strade del quartiere Beyoglu di Istanbul. Come forse saprai, Beyoglu, specialmente  la via chiamata"Yesilcam" (Green Pine) era il cuore dell'industria cinematografica turca. C'erano dozzine di uffici di produzione. Quindi,  qualcuno mi ha chiamato mentre attraversavo Yesilcam Street: “Ehi, giovanotto, vieni qui! Avvicinati!

Mi sono avvicinato a quel vecchio ed affascinante signore. Lui mi ha detto che era un produttore, mi ha anche mostrato la sua carta d'identità e ha detto: “Il tuo viso e il tuo corpo sono molto adatti per i film d'azione. Specialmente, i tuoi muscoli ... Sei uno sportivo? "
Gli ho parlato del nostro circo e della mia professione. È diventato felicissimo e ha aggiunto: “Vieni nella nostra società di produzione il più presto possibile figliolo. Diventerai un brillante stuntman, una comparsa, probabilmente in futuro potresti diventare anche un popolare attore d'azione!


Dal 1966 al 1970, ho lavorato in dozzine di film come stuntman di alcune star d'azione turche, tra cui la leggenda del cinema turco Cüneyt Arkın.
L'anno 1970 rappresenta una pietra miliare nella mia carriera.  Hasan Tual, un produttore della compagnia Tual Film, mi ha offerto di interpretare il personaggio principale in due diversi film su "Zagor": un adattamento del fumetto italiano di fama mondiale.

Ho accettato l'offerta e ho così recitato in "Zagor: Kara Bela" (The Black Villain) e "Zagor: Kara Korsan’ın Hazineleri" (Treasures of Black Pirate ). Questi serial a basso costo in bianco e nero mi hanno fatto conoscere dall'industria cinematografica turca e sono diventato una star all'inizio degli anni '70.
In seguito, oltre 120 film per il Cinema, quasi 50 film e serie per la TV. Sono arrivato ai miei sessant' anni  nel settore. Ancora oggi recito per film televisivi, ma generalmente in parti da vecchi saggi, di nonni, direligiosi, veterani di guerra ecc.

Un punto importante ... Il mio vero nome è Sükrü Ocak ... Ma per l'ambiente di Yesilcam  non era un "nome artistico". Il produttore Hasan Tual ha cambiato il mio nome in "Levent Cakır" prima che cominciassero le riprese di "Zagor". Mi ha detto che era più impressionante per il pubblico. "Levent" significa "marinaio / guerriero navale" in lingua turca. Viene dalla marina ottomana. "Cakır" significa "Persona dagli occhi blu".Questo perché i miei occhi sono blu. In seguito, sono diventato a tutti gli effetti "Levent Cakır" in Yesilcam e oggi ricordo il mio vero nome solo durante i momenti di censimento della popolazione nazionale in Turchia, quando mostro la mia carta d'identità agli ufficiali!


Nick:  Com'era lavorare nell'industria cinematografica in Turchia?

Levent Çakır:  Non dirò mai che rimpiango quel crudele sistema di produzione. Questo sistema mi ha reso una star locale, milioni di persone conoscevano e mi apprezzavano. A volte, questa fama ha anche attraversato i confini nazionali diventando internazionale. Ho incontrato persone molto piacevoli, ho lavorato con loro, visitato molti paesi, vinto premi prestigiosi ed ho fatto inestimabili esperienze professionali. Ma le condizioni economiche e tecniche del cinema turco degli anni '60 erano per lo più terribili. Nessuna sicurezza, nessun effetto speciale, niente stunt esperti, nessun requisito tecnico minimo ... In molti progetti, abbiamo rischiato di morire lavorando. Una domanda? Si può saltare da 15 metri di altezza verso un terreno in cemento armato? Probabilmente no ...Invece io e molti dei miei amici stuntman siamo saltati da ponti, tetti, treni, autobus ecc. In condizioni incredibili e primitive!

Non dimenticherò mai il mio caro amico,  Metin Yankı. Metin era uno stuntman e un acrobata. In un film a basso budget, è caduto accidentalmente da un tetto e è morto in un istante. Si è rotto il 
collo. Non vi erano requisiti di sicurezza nei luoghi delle riprese. Oggi nessuno nel settore conosce il nome di Metin nel settore. Ma la sua ragione di vita era l'amore per il cinema. Ci sono dozzine di eroi senza nome nella storia di Yesilcam. Io sono stato solo un po 'più fortunato degli altri  perché sono ancora vivo. Con le mie tante ossa rotte e tutte le mie malattie!
Dall'altro canto, il sistema di pagamento in denaro per attori e tecnici era parecchio caotico. Quando un progetto veniva completato, finivamo tutti a sperare che avesse un successo commerciale. Perché, il produttore non aveva soldi. Di solito spendeva tutto durante le riprese e noi dovevamo aspettare di superare il periodo di uscita in sala per ottenere i nostri stipendi! Molte settimane, mesi, a volte anni dopo ...

Adesso ho 70 anni e dopo 120 film d'azione non dispongo nemmeno della previdenza sociale. Ho bisogno di parecchi soldi tutte le volte che vado in ospedale. Immagina la posizione di uno stesso tipo di stuntman-attore a Hollywood dopo 54 anni nel settore. Se non riesco a lavorare rimango senza soldi. Ancora adesso ...
Yesilcam Street era come una crudele e seducente bionda, una vera e propria femme-fatale. Ci ha ipnotizzato, ha affascinato molti di noi della nostra generazione, ha risucchiato il nostro sangue come una vampira. I rapporti commerciali che nascevano lì erano inaffidabili e instabili,


Dopo tutte queste cose infelici e dopo i milioni di problemi economici, mi considero davvero pentito? Probabilmente no. La bionda era così sediziosa. Mi ha consumato, ma sono ancora felice di fare l'amore con lei! Recitare è una grande professione. È una passione senza pari nonostante la mancanza di soldi ...

Nick:  Durante tutto il periodo tra gli anni 60 e gli anni 70 l'industria cinematografica turca ha realizzato numerosi film sui supereroi che non rispettavano le leggi sul copyright. In molti di questi film venivano anche inseriti colonne sonore o personaggi di altri. C'era qualche motivo particolare per tutto questo?

 Levent Çakır:  Negli anni '60 in tutto il settore esistevano solo 4-5 studi di produzione seri e di grosse dimensioni. Tutte le altre erano piccole compagnie del genere "one-man army". Un produttore appassionato che amava il cinema d'azione, una segretaria, un piccolo ufficio, alcuni arredi ... E questo è tutto! Non c'erano grossi budget , non c'erano attrezzature professionali, nessun esperto di effetti speciali, nessuna grande troupe per la produzione. Si poteva contare solo su una profonda passione e su alcune persone coraggiose ... I produttori ci chiamavano e ci dicevano: "Stiamo per iniziare a girare un nuovo turco-western. Fatevi trovare pronti per domani mattina! ”
La troupe s'incontrava all'interno di una caffetteria in Yesilcam Street e poi partivamo tutti in un minibus Volkswagen. E dopo ancora , per effettuare le riprese ci recavamo in una location naturale. Per simulare gli scenari dell'Arizona, sceglievamo la zona della Cappadocia nell'Anatolia centrale. Per scene desertiche, il quartiere marittimo di Beykoz a Istanbul. Per i luoghi caotici, come le strutture scientifiche,utilizzavamo i vecchi edifici industriali situati ai margini di Istanbul.

Soltanto un vecchio modello di fotocamera Arri a 35 mm, un cameraman, un minimo di troupe  per le luci, regista e attori. A mezzogiorno mangiavamo anche panini economici. Si può recitare per 15-18 ore sotto il sole con solo un hamburger nello stomaco? Io l'ho fatto ... Molte volte ... Nessun paramedico, nessuna sicurezza. C'erano molti pericoli e dovevi lavorare con il cuore. Perché, nella Turchia degli anni '60, la striscia di pellicola cinematografica era la cosa più costosa del settore. Soprattutto la pellicola a colori. La Turchia era estremamente povera nei primi anni '70 e il governo imponeva tasse troppo alte sui materiali cinematografici. Un regista doveva lavorare con un massimo di 3500 metri di pellicola. Prova ad immaginare, di norma  la lunghezza naturale per un lungometraggio è di 3200 metri di pellicola. Di conseguenza avevamo a disposizione solo 200-300 metri di strisce da 35 mm per rigirare!


Cico e Zagor nei film realizzati in Turchia.

In questa terribile condizione fare cose come ordinare una colonna sonora originale o pagare le partiture originali di Hollywood, creare ottimi effetti speciali oppure rispettare i diritti legali dei supereroi internazionali erano assolutamente impossibili per noi. Eravamo come dei bambini che vorrebbero guidare una rossa Ferrari. Ma con padri troppo poveri. Così, abbiamo preso le auto Ferrari dei ricchi per compiere un breve viaggio.
Ti faccio un esempio ...Per i due film su Zagor degli anni '70  ho guadagnato 5000 + 5000 = 10.000 lire turche. Quando molti anni dopo, ho incontrato Gallieno Ferri il creatore italiano del personaggio di Zagor, durante la sua visita ad Istanbul, lui mi ha posto la seguente domanda: "Levent, quanti soldi ti hanno pagato per i due film negli anni 70 ? ”
La somma corrispondeva a 5000 euro di oggi. Ferri è uscito di testa quando ha sentito l'ammontare del mio stipendio.



In sintesi, noi non eravamo ladri. Nel cinema turco eravamo persone coraggiose, di buon cuore e positive. Ci piaceva davvero fare film. Ma non potevamo sforzarci di pagare i diritti legali di compositori, registi, sceneggiatori europei ed americani ecc. Perché in quell'epoca era impossibile. Ma, oggi in Turchia, i produttori di una popolare serie televisiva, è successo due anni fa, si sono rivolti da Ennio Morricone e gli hanno domandato il permesso di usare alcune parti della colonna sonora del film "Once Upon A Time in America". Morricone ha accettato la richiesta e la sua agenzia ha richiesto 100.000 euro per la concessione del riutilizzo in uno spettacolo televisivo turco. I produttori turchi hanno immediatamente pagato la somma . Oggi  tutto è legale nell'industria televisiva e cinematografica turca: filmati, colonne sonore, storie . Ma, allo stesso tempo, nessuno fa un secondo "Bedmen" o "Zagor"! È stato un momento folle e totalmente concluso. I nostri film sono diventati al giorno d'oggi pezzi di antiquariato unici.


Nick: Sei particolarmente noto per il tuo ruolo di "Batman" ...Quella dei Copycat movies era una pratica comune in Turchia. Puoi dirci qualcosa su questo film?*

Levent Çakır: Era un adattamento di "Batman". Ma il produttore non voleva scrivere il suo nome corretto nei titoli iniziali del film. Perché, gli americani avrebbero potuto ucciderci. Nonostante l'atmosfera caotica che si respirava nel cinema turco e problemi di copyright "Batman" era un marchio importante. Anche negli anni '60!
Così, il produttore ha deciso di scriverlo come "Bedmen" su titoli e manifesti. Utilizzando la pronuncia in lingua turca. In questo ci saremmo potuti salvare dalla furia degli avvocati americani di Hollywood.
Dopo aver "risolto" i problemi legali, abbiamo realizzato il film. Un tipico action turco a zero budget  ... Tutta la forza del film stava nei nostri spettacoli acrobatici e in alcune pericolose sequenze d'azione. Quelli erano quasi tutti gli effetti speciali presenti come ogni volta! Nonostante il suo scarso livello sia artistico che tecnico, il pubblico lo ha apprezzato molto nella stagione 1972-73. Ma di quel set non conservo certo bei ricordi. Per tutti noi è stata una vera tragedia. Le condizioni di lavoro erano terribili ... Allora ero giovane e tutte queste cose le accettavo. Ma oggi non accetto e non voglio più vivere esperienze così stupide. Il suo costo totale (calcolato nel budget di oggi) è stato probabilmente di circa 300.000 euro. Quindi potete facilmente immaginare la nostra tragica posizione sul set.

Nick: Un altro tuo ruolo molto conosciuto è l'interpretazione del personaggio dei fumetti "Zagor"... Quali ricordi evocano questi film in te?

Levent Çakır: Come ti ho detto prima, Zagor era un progetto della "Tual Film", la casa di produzione di proprietà di Hasan Tual. Mi ha invitato a presentarmi nel suo ufficio all'inizio del 1970 e mi ha detto: "Sei un ragazzo fatto apposta per i nostri nuovi film di Zagor!" Questo è stato il mio primo ruolo da protagonista e l'ho accettato con un grande divertimento. La location delle  riprese è stata la città di Antalya, la riviera turca nella regione del Mediterraneo. Splendido mare, montagne rocciose, foreste ... C'era tutto per un bel western. Abbiamo realizzato i due film in contemporanea. Un giorno alcune riprese del primo film, il giorno successivo alcune scene per il secondo. Abbiamo completato le riprese in ca. due mesi e abbiamo alloggiato in un hotel economico vicino al  mare. I falegnami dell'azienda hanno costruito alcune case in stile western per la storia, una sarta ha realizzato tutti i costumi per il film e poi li ha spediti via cargo ad Antalya.
In realtà, questi due film meritavano di essere realizzati a colori, ma  Hasan Tual era senza soldi e il massimo che poteva permettersi per le riprese era  di acquistare pellicole in ​​bianco e nero di seconda classe da 35 mm realizzate in Russia. Così, sia pure disperatamente,  Così lo abbiamo girato in bianco e nero. Nonostante tutti i suoi aspetti tecnici e artistici di basso profilo, ai fan di Zagor, specialmente ai miei amici italiani, sono piaciuti molto. Perché, sono ancora unici nella storia del cinema. Dopo di noi nessuno ha più realizzato un nuovo film Zagor. Nel 2010, alla Fiera internazionale del libro di Istanbul, il creatore di Zagor, il signor Gallieno Ferri e i suoi studenti, la seconda generazione di disegnatori di Zagor li hanno visti tutti insieme elui  mi ha fatto i complimenti. È stato un grande momento per me 40 anni dopo.


Nick: Conoscevi bene altri grandi nomi dell'epoca, come Cüneyt Arkın?

 Levent ÇakırCüneyt Arkın è una grande star. Non solo per quanto riguarda il  cinema turco, per me, è una stella dell' action internazionale. Nella vita reale era un medico, ma a vent'anni ha preferito lo schermo e ha dato tutta la sua vita al cinema turco. Se fosse nato negli Stati Uniti o in Gran Bretagna, sarebbe potuto diventare l'uomo più ricco dell'industria cinematografica occidentale. Ma adesso vive a Istanbul come un qualsiasi padre di famiglia della middle class.

Io e tutta la comunità degli stuntmen in Turchia, lo rispettiamo tantissimo. Lui è il maestro di tutti noi. In uno dei suoi film, stava perdendo la mano destra. Perché, durante una scena in cui cavalcava un cavallo imbizzarrito, ha cercato di attraversare il centro di una finestra che aveva un vetro "vero". Come sai, questo tipo di oggetti di scena a Hollywood o a Cinecittà sono fatti di zucchero. Ma il nostro era reale,ed era molto spesso. Il vetro gli ha tagliato profondamente tutte le dita della mano destra. Come sempre non c'era nessuna protezione medica sul set. E' andato in ospedale con la sua macchina mentre sanguinava orribilmente e ha istruito i giovani dottori presenti  sul come fare a suturargli le dita una ad una. Dopo tre giorni, è tornato sul set! Perché, il produttore era in una posizione tragica (a causa della pausa della produzione) e non lui poteva abbandonarlo. Nessun] attore americano può fare questo tipo di sacrifici. È un vero eroe, una leggenda del cinema turco. Nessuno può amare e darsi da fare per il cinema d'azione come  Arkın.


Ho lavorato come stuntman e comparsa in molti dei suoi  film heroic fantasy / storici. In seguito, ho recitato come special guest star  assieme a lui in alcune produzioni ad alto budget degli anni 70. Lavorare con lui è un grande orgoglio per ogni stuntman e attore turco. Lo chiamiamo "Cuneyt Baba" ("Papà Cuneyt").
Gli auguro una vita lunga e sana. Se amate Cuneyt Arkın, significa che amate davvero il cinema.

Nick: Il cinema turco è diventato famoso nel mondo. Vi siete divertiti a girare questi film?

Levent Çakır:  Non sempre ... Come ho detto prima, la storia del cinema turco è una storia fatta di commedie e di tragedie allo stesso tempo. Abbiamo lavorato a questi film con grande passione, ma in condizioni economiche e  tecniche molto primitive. Alcuni colleghi sono morti sul set, altri sono diventati alcolizzati. Quando sono morti nessuno è andato al loro funerale. Il 90 per cento della comunità cinematografica turca non riusciva a guadagnare abbastanza denaro per i suoi sacrifici. I re, i signori del denaro di questo settore erano alcuni  produttori furbi, tutto qui. Eravamo una specie di schiavi. Questi magnati sfruttavano il nostro profondo amore e la nostra fedeltà al cinema.Oggi, quando si guarda un film a basso costo del mio paese, spesso si vedono effetti speciali primitivi e pessime recitazioni.  Ma tu e tutti voi che state leggendo dovete guardali alla luce di informazioni aggiuntive. Cioè che la gente che recitava in quelle storie in genere si trovava in una posizione lavorativa peggiore di quella di un uomo che pulisce le strade di Helsinki! I registi mi ordinavano:
  "Salta dal treno!" E io saltavo. "Salta dal ponte!" Io saltavo. "Entra nel fuoco!" Entravo nelle fiamme. Credevamo che il cinema fosse la nostra religione e ne siamo diventati le volontarie vittime

 Col senno di poi, a volte provo una grande rabbia nei confronti dei produttori. Ma alla fine mi dico: "Questa è stata la tua vita. Hai scelto tu questa strada. Nonostante tutte le difficoltà, il cinema ti ha regalato tanti momenti divertenti, fan dalla Turchia e da tutto il mondo, hai incontrato grandi attori, attrici, registi, hai vissuto avventure uniche.

Come un giocatore d'azzardo, a volte hai vinto e a volte hai perso sullo schermo. Alla fine, sei ancora vivo, sei in salute e sei un attore rispettato in Turchia". Se avessi la possibilità di vivere una seconda vita, voglio tornare a fare l'attore. Ma non con il livello tecnico ed il trattamento economico degli anni '60, '70! In un mondo migliore...


Nick:  Hai anche recitato in un film intitolato "Yor: The Hunter from the Future",  una co- produzione tra Italia e Turchia diretto dal regista italiano Antonio Margheriti. Come è stato interpretare  questo film?

 Levent Çakır : Ho lavorato in diverse importanti produzioni internazionali. la prima è stata la pellicola "You Can't Win 'Em All" (in italiano "Al Soldo di tutte le Bandiere") prodotta tra il 1969 e il 70. Era un film d'azione britannico che venne girato completamente in Turchia. I protagonisti  erano Charles Bronson, Tony Curtis, Patrick Magee e Michele Mercier. Il regista era un gentiluomo britannico, chiamato  Peter Collinson. Lo conoscete molto bene dai titoli originali "The Italian Job"(in italiano "Un Colpo all'Italiana") , "Open Season" ("Le Mele Marce")  e "Spiral Starcase" ("Delitto in Silenzio").

"You Can't Win" Em All "è stata una produzione di grande budget e su larga scala. La troupe cinematografica britannica ha lavorato in diverse località della Turchia per più di 8 mesi. In questo progetto ho lavorato con grande successo come stuntman  e come comparsa, ho incontrato sia Bronson che Curtis e ho imparato grandi cose da quelle Star.

Poi, nel 1982, una troupe italiana della RAI sbarcò in Turchia per girare "Yor: The Hunter From the Future"(in italiano "Il Mondo di Yor") . A livello complessivo non era una produzione eccezionale, ma per noi è stata una nuova "Star Wars"! Io e il mio grande amico Aytekin Akkaya , un altro dei laboriosi eroi dei film d'azione turchi, assieme ad alcuni altri stuntman e comparse turche abbiamo lavorato in questa miscela fantasy fantascientifica. I nostri personaggi non erano in prima linea, ma è stata una grande esperienza imparare qualcosa sul genere fantascientifico. In genere lavoravamo in Cappadocia, il magico luogo geografico dell'Anatolia centrale. È famoso per le sue straordinarie strutture rocciose naturali. Prima e dopo, molte troupe cinematografiche occidentali hanno girato diversi film in Cappadocia. In particolare, è stata un'esperienza unica, il poter incontrare Mr. Anthony Dawson (Antonio Margheriti), il maestro dei B-Movie italiani. E' stato molto gentile ed amichevole e ci ha insegnato molte cose durante le riprese di “Yor”. Lavorare con una troupe italiana, anche se si trattava di una troupe che lavorava ad un B-Movie, è stato uno straordinario upgrade per parecchi tra noi dopo decine di produzioni a zero budget di Yesilcam. Ad esempio, in "Yor" abbiamo visto per la prima volta le roulotte personali e le cucine portatili per 150-200 persone . Ovviamente, anche un make-up professionale e alcuni effetti speciali ... È stato un arricchimento e uno sviluppo per la mia carriera.


Nick:  Hai mai sognato il successo internazionale?

Levent Çakır : No ... Prima di tutto, perché sapevo che per molti di noi questa era una cosa imposisbile era impossibile nel panorama degli anni '60 e '70. La Turchia possedeva un sistema economico chiuso come i paesi del blocco comunista. Noi producevamo film solo per il mercato interno. La qualità tecnica e artistica dei nostri film era davvero bassa. Anche durante i miei anni giovanili ero realistico. Mi sono detto molte volte: "Se riuscirai ad avere successo in Turchia, questo sarà già un risultato sufficiente per te. Non camminare sulle nuvole. Hollywood è troppo lontana dalla Turchia e dai suoi artisti cinematografici ”.

Nella seconda parte degli anni '70, migliaia di fan mi fermavano mentre camminavo per le strade di Istanbul, Ankara o Izmir. Il mio soprannome era "Zagor". Ogni volta che uscivo di casa mi portavo  un mucchio di foto autografate in tasca. E questo era un amore sufficiente per una persona come me. Pertanto, non ho più sognato il successo internazionale. Se in quei tempi facevi il confronto con Yesilcam e il cinema occidentale, rischiavi di cadere in una profonda depressione. Ma io ben sveglio.

Nick:  Nella tua filmografia c'è qualche pellicola che consideri particolarmente speciale ?

Levent Çakır : Non solo uno,  ce ne sono diversi di film ... Per cominciare i  due "Zagor" sono molto speciali per me per le ragioni dichiarate prima. Nell'altro lato, c'è "Aybice Kurt Kız" (Aybice: The Wolf Girl, 1976 / Diretto da Mehmet Aslan) perché si è trattato di una produzione accurata. Alcune scene ben fatte mi soddisfano tanto ancora oggi.

Hakanlar Carpısıyor” (War of Khans, 1977 / Diretto da Natuk Baytan) è un altro film storico / heroic fantasy di qualità che non ho mai dimenticato. Avere l'occasione di con Cüneyt Arkın è stato un piacere speciale. Inoltre, il suo budget di produzione era molto più alto rispetto ai miei film precedenti. Posso aggiungere "Tarkan Gumus Eyer" (Tarkan: The Silver Saddle, del 1970 / Diretto da Mehmet Aslan) a questa breve lista. Sono film di considerati di qualità, ancora oggi! Purtroppo invece la maggior parte dei miei adattamenti di eroi mascherati o di altri fumetti sono carenti per motivi finanziari.


Nick:  C'è stato anche un incontro molto importante nella tua vita. Nel 2010, ti sei incontrato a Istanbul con Gallieno Ferri, il creatore del fumetto "Zagor".

 Levent Çakır :Sì, è stato durante l'autunno del 2010. Si è trattato di un incontro straordinario per me ... Ho incontrato l'uomo che ha ridisegnato la mia vita. Ferri e il suo team di illustratori erano venuti a Istanbul per partecipare a una fiera del libro. Per quell'occasione, la casa editrice ha organizzato un incontro per portarlo a conoscermi. Abbiamo incontrato un affollato esercito di rappresentanti dei media, centinaia di appassionati di fumetti, in un'atmosfera piena di entusiasmo.

Da sempre i fumetti di "Zagor" sono molto popolari in Turchia. Viene pubblicato già dal 1964. In effetti, posso dirti che "Zagor" è perfino più famoso di "Spider-Man". Per questo motivo,anche  Gallieno Ferri era famosissimo in Turchia. Ci siamo seduti insieme e abbiamo visto i due film di Zagor che ho recitato. Lui si è dimostrato molto interessato a quelle pellicole, ad un certo punto mi ha detto: "Sei bravo ad interpretare Zagor, Levent." Era  felice ed emozionato nel vedere trasposto dal vivo sullo schermo per la prima volta un eroe popolare che aveva creato lui. Io invece ero un po 'timido con lui. Perché nel 1970 avevamo adattato sullo schermo un personaggio di fama mondiale che aveva creato senza il permesso suo o della sua agenzia. Per questo motivo ero imbarazzato. Finalmente, dopo aver terminato la visione dei miei film, non ho potuto più resistere e gli ho detto quello che pensavo. Le mie parole sono state: "Maestro Ferri, mi sento un ladro davanti a te in questo momento, ti prego di perdonarci, abbiamo usato il tuo lavoro senza permesso e senza pagarti nemmeno un dollaro"


Istanbul, 2010 Gallieno Ferri e Levent Cakir assieme.

Lui, sentite le mie parole, si è messo a ridere, mi ha messo una mano sulla spalla e mi ha risposto:

"Non sono assolutamente arrabbiato, anzi ti capisco. In quel momento la situazione era la stessa nella maggior parte dei paesi del mondo. Negli anni '60 e '70 anche gli italiani hanno adattato al cinema molte storie senza i necessari permessi. Il sistema cinematografico del tempo era diverso e i budget non erano così alti come lo sono oggi. Di conseguenza, grazie a te, ho avuto la possibilità di vedere per la prima volta sullo schermo Zagor, la mia creatura, come se fosse un vero essere umano.  Questi sonoanche  film molto interessanti e divertenti in quel periodo, tu e l'attore turco che interpreta il ruolo di Cico e gli altri personaggi vi adattate bene ai ruoli. Sono felice sia di questo incontro che dei film".

Le sue parole mi hanno sollevato. Prima di andarsene mi ha anche chiesto :

"Posso immaginare le tue condizioni di lavoro. Ma sono comunque curioso.Quanto ti hanno pagato per questi due film al'epoca?"

Ho risposto con vergogna: "le condizioni erano perfino peggiori di quanto pensi, non ho ricevuto più di 10.000 lire turche per entrambi i film. Oggi corrisponderebbero a meno di $ 2.000".
Sconvolto nel sentire questa cosa, mi ha abbracciato, "sei un attore esuberante e hai interpretato il ruolo con amore. Meriti molto più. Mi dispiace per te. Ma sono felice di aver almeno dato un piccolo contributo alla tua carriera di attore ",  questo mi ha detto. Abbiamo cenato insieme, posato  per i giornalisti,siamo apparsi in televisione e dopo due giorni meravigliosi a Istanbul, abbiamo salutato lui e i suoi amici in che tornavano in Italia. Sono passati 10 anni da allora, è stata un'esperienza indimenticabile per me. Come sai, abbiamo perso Gallieno Ferri nel 2016. È mio amico, il mio maestro, l'architetto della mia carriera ... Vivrà sempre nel mio cuore. Che riposi in pace.




Nick:  Com'è fare Cinema in Turchia adesso? I tempi sono finalmente cambiati?

 Levent Çakır :  E' cambiato tutto. Ora in Turchia sono disponibili telecamere migliori, attrezzature tecniche migliori , sceneggiature, attori, attrici, truccatori ed artisti di effetti speciali, direttori della fotografia. La qualità tecnica e spettacolare sono al top. Specialmente nelle produzioni TV ... Siamo stati vittime di un'era per migliorare l'industria cinematografica e  televisiva turca. Ci siamo sacrificati per 40-50 anni e finalmente il cinema del nostro paese è diventato delle industrie di più alto livello in Europa.

Ora la Turchia vende film, serie TV e spettacoli in tutto il mondo. Oggi vengo rispettato sul set, lavoro in condizioni migliori e in maniera più comoda nelle serie TV che si fanno adesso. Ma, sfortunatamente, non posso combattere, volare, saltare, tuffarmi. Sono troppo vecchio. Posso interpretare un generale, un leader religioso, un soldato veterano, un nonno ... I giorni giovanili sono dietro la spalle. Le mie ossa portano i doloranti segni delle migliaia di incidenti sul set.


Nick: Quanti premi hai vinto fino ad oggi?

Levent Çakır : Il "Fantasturka, Turkish Fantastic Films Festival Comittee"tenutosi nella capitale Ankara mi ha assegnato un "Premio alla carriera" nel settembre 2011. Successivamente anche, l' "Ankara University Cinema-TV University's Cinema-TV Faculty's Student Comittee" mi ha premiato con un altro "Premio alla carriera"stavolta nel 2012. Questi due meravigliosi premi rappresentano il riassunto dei miei 50 anni di esperienza nel settore. Li ho mostrati ai miei nipoti nella città di Edirne. L'unica eredità che potrò lasciarli sono queste sculture,di certo non potrò lasciargli molto denaro.

Nick:  Grazie per avermi concesso questa intervista. Nel salutarci c'è qualcosa che vorresti dire ai fan italiani?

 Levent Çakır : L'Italia è  importante nella mia vita, molto importante. Perché l'Italia mi ha fatto conoscere "Zagor" e altri personaggi iconici alcuni nei fumetti e altri realmente esistenti. Questi supereroi hanno cambiato tutta la mia vita e costruito la mia carriera.
Grazie mille per aver ricordato questo vecchio attore turco veterano. Mando cordiali saluti di cuore a tutti i miei fan italiani, a tutti gli amanti del genere dei film spazzatura.
Non esiste una distinzione tra cattivo cinema e buon cinema, esiste però una distinzione tra persone cattive e persone di buon cuore. Se si guarda allo schermo con amore e rispetto, si possono vedere molte cose belle. Anche nei film più poveri! Ogni film merita un minimo di rispetto da parte del pubblico. Perché è il risultato di un duro lavoro. Abbiamo dato la vita per intrattenere e per far divertire le persone. Abbiamo realizzato film per il cinema che duravano 100-120 minuti con il budget di uno spot televisivo da 45 secondi. A volte abbiamo rischiato la vita solo per una buona scena.
Alle persone che non apprezzano né noi né i nostri film vorrei dire solo una cosa:
Non vi piacciono i nostri precedenti sforzi? Quindi fate voi di meglio!

ADDENDUM DEL 29/05/2020.

Levent Cakir mi ha chiesto di aggiungere questo messaggio che ha mandato nella nostra lingua:

 Spero ti sia piaciuta la nostra intervista con il mio amico Nick Parisi. Mando il mio amore a tutti i miei amici Italiani dalla Turchia. LEVENT CAKIR / EDIRNE, TURCHIA



APPENDICE:
Sempre in merito all'argomento:

NOCTURNIA: MARCIA TURCA.

NOCTURNIA:DRAKULA ISTANBUL' DA.

OBSIDIAN MIRROR: IL DRACULA TURCO I

OBSIDIAN MIRROR: IL DRACULA TURCO II. 

 UBC: ZAGOR, LI TURCHI.

UBC: ZAGOR (ANCORA)LI TURCHI.

MORENO BURATTINI BLOG: INTERVISTA CON LEVENT CAKIR.

INTERVIEW WITH LEVENT CAKIR- THE ENGLISH VERSION!




MANY TURKISH TRASH MOVIES DESERVE
A FRIENDLY RESPECT, NOT A CURSORY DERISION”

EXCLUSIVE INTERVIEW WITH MR. LEVENT CAKIR / TURKISH ACTION STAR AND STUNTMAN, THE FIRST AND -STILL- ONLY “ZAGOR” IN THE HISTORY OF WORLD CINEMA

By Nick Parisi



Today is Levent Cakir's day, I propose you this interview with the Turkish actor, who plays in his country in many genre films. In Italy we know him especially for his interpretation of the Bonellian "Spirito con la Scure" in two "apocryphal" films of the early '70s.

Talking with Mr. Levent Cakir means discovering a cinematic world almost totally unknown to us Italians, but also talking about the world of comics, how they can influence entire lives and how they can create bonds of friendship between people from different countries.

There are some people I would like to thank: first of all, of course, Mr. Levent Cakir himself for his kindness and availability, I have rarely seen an interviewee of mine lay bare so completely and with such a participation. If we humans are made of the same stuff that dreams are made of, well...to make a cinematic quote: the Force is Strong with this One Levent Cakir. Then there is my friend TOM ( Mr. Severino Forini) who gave me many interesting insights. Then, the journalist and Turkish cinema expert Mr. Ali Murat Guven, whose contribution was fundamental for the final success of this interview. Among other things, Mr. Guven sent me so many wonderful pictures, I'm sorry I didn't use them all.

These three people deserve all possible gratitude and compliments, and even if they received millions of them, they still wouldn't be enough.


I wish all of you readers a good read! I welcome everyone, a special greeting to all Turkish readers and fans who should come for the first time on Nocturnia to read this interview.


Nick: Mr. Çakır, how did you get into the film business?
Levent Çakır :  My father died in 1952, when I was a little baby in two years old. So, I never remember daddy’s face. I only know that my father went to Eastern Turkey for army service. He was a gunner and he died accidentally in a field exercise of Turkish army. Natural conditions are so hard in Anatolia. Specially in the winter times… Some friends of him from army service talked about his death in the later years and they said that he died because of a calculation problem in a very snowy weather. The mortar shell dropped their front and a squad totally was been destroyed. His body is in a cemetery in Erzurum City, in Eastern Anatolia. Many years ago I visited Erzurum, but I couldn’t find his grave. There is no enough info in military records.
When he died, my mother was pregnant and expecting his husband’s return to home patiently. After his loss, as a young woman, mom never married again and raised me with endless difficulties. Therefore, I owe my all lifetime to that poor woman. She is still alive, but very old and ill, and I am trying to make her happy as a good son in the last times of her life.
I was born in Edirne, a historical and borderline city of Turkey. Edirne is neighbour to Bulgaria and has a lot of architectural treasures from Ottoman Empire era. But, possibilities for a good job are very limited. A typical low-profiled countryside town…
I watched a movie firstly in a screening at the primary school. An old, wanderer film projectionist had visited our village. He prepared a 16 mm projector in the outside of our village school and projected a black-white Turkish movie to the dirty-white wall of the building. I think I was at 7 or 8 years old and this was my first cinematographic experience. I mesmerized when I saw that magical machine and the light beam of it. In the older times, some movie projectionists used to visit far villages and towns in Anatolia by his trucks. They use to bring their 16 mm portable projectors and some film reels. Two days show in a village, then to another one… By this way, the people of the poor villages could watch some films with a low price. The screen was generally the wall of a building (like schools or mosques) in these mobile shows.

When I was a teenager, I wanted to leave home (like many other boys) and go to Istanbul, the city of adventure, arts and trade. So I also did it in only 15. I met with a circus team in Istanbul and old, well experienced rope-dancer (a woman!) took me to her close circle as a greedy apprentice. So, I became a talented rope-dancer inside this team within only two years. We went various cities for circus shows, tournaments.
One day in 1966, I was walking in the streets of Beyoglu district of Istanbul. Probably you know, Beyoglu, specially “Yesilcam (Green Pine) Street” was the heart of Turkish cinema industry. There were dozens of productions offices there. So, someone called me when I was walking in Yesilcam Street: “Hey, young man, come here! Closer me!” 



 
I approached to the old and handsome man. He said that he was a producer, gave his ID card and said: “Your face and body is so suitable for action movies. Specially, your muscles… Are you a sportsman?”
I talked him about our circus and my profession. He became so happy and added: Come to our production company as son as possible. You will be a brilliant stuntman, extra, probably later on a popular action actor!”
From 1966 to 1970, I worked dozens of movies as the stuntman of some Turkish action stars, including Turkish screen legend Mr. Cüneyt Arkın.
The year of 1970, is a milestone in my carreer. Mr. Hasan Tual, a producer from Tual Film company offered me to play main character in two different “Zagor” movies: An adaptation from world-famous Italian comic books.

I accepted the offer and acted in “Zagor: Kara Bela” (The Black Villain) and “Zagor: Kara Korsan’ın Hazineleri” (Treasures of Black Pirate). These black white low-budget serials put me on the map in the Turkish cinema industry and I became a star in early 1970’s.
Later on, more than 120 theatrical movies, almost 50 TV films and series. I arrived to my 60’s in the industry. Novadays, I am still acting in TV films, but generally as the old wisdom guys, grandfathers, religious persons, war veterans etc.
An important point… My real name is Sükrü Ocak… But, this was not an ‘artistic name’ for Yesilcam system. Producer Hasan Tual changed my name into “Levent Cakır” before the shooting of “Zagor”s. He said me that it was more impressive for the audiences. “Levent” means “sailor / naval warrior” in Turkish language. It comes from Ottoman navy. “Cakır” means “Blue eyed person”. My eyes are blue. Later on, I became “Levent Cakır” in Yesilcam and today, I can remember my real name only in the counting times of national population in Turkey, when showing my ID card to the officers!
Nick: What was it like to work in the film industry in Turkey?
Levent Çakır : I can never say that I feel a deep regret in this cruel production system. This system made me a local star, millions of people knew and liked me. Sometimes, this reputation overflew from national borders to international area. I met very nice persons, worked with them, visited many countries, won some prestigious awards and priceless professional experiences. But, the economical and technical conditions of 60’s Turkish cinema were mostly awful. No security, no special effects, no expert stunts, no minimum technical requirements… In many projects, we used to work deadly. A question? Can you jump from 15 metres of high to a reinforced concrete ground? Probably no… I, and many of my stuntman friends, jumped from bridges, roofs, trains, buses etc. In unbelievable, primitive conditions!
I will never forget my close friend, Mr. Metin Yankı. Metin was a stuntman and acrobat. In a low-budget film, he dropped from a roof accidentally and died in one moment. He broke his neck. There were any security requirements in the filming locations. Today, nobody knows Metin’s name in the industry. But, he was living with the love of screen. There are dozens of un-named heroes in the history of Yesilcam. I was a little more lucky and I am still living. With my many broken bones and illnesses!
In the other side, money payment system for players and technicians was so chaotic. When a project completed, then we all were waiting for the commercial success. Because, producer had no money. He usually spent his everything in the filming process, and we need to win in the theatrical release period to get our salaries! Many weeks, months, sometimes years later…
I am 70 years old now and I have no social insurance ID number after 120 action movies. I need too much money when I visited any hospitals. Imagine the position of a same kind of stuntman-actor in Hollywood after 54 years in the industry. I am moneyless if I can’t work. Even today…
Yesilcam Street was like a cruel, seductive blondie woman, a real femme-fatale. She mesmerized, captivated many of us from our generation, sucked our blood like a she-vampire. The trade relations were untrustworthy and unstable there.
After all these unhappy things and millions of economical problems, am I too much regret? Probably no. The blondie was so seditious. She finished me, but I am still happy to make love with her! Acting is a great profession. It is a matchless passion despite lack of money…

Nick:  In 60-70's the Turkish film industry made a number of superhero movies that didn't comply with copyright laws. In many of these films had other  films music or characters. Was there any special reason for this?
Levent Çakır : In 1960’s, there were only 4-5 serious, big-sized production studios in the industry. The all others were small-sized “one-man army” companies. A producer who loves action cinema with a great passion, a secretary, a little office, some furnishings… That’s all! No a great budget, no professional camera equipment, no special effect experts, no large production crews. Only a deep passion and some brave people… Producers use to call us and say: “We’re starting for a new Turco-western. Be ready tomorrow morning!”
The
crew gets ready in a coffee shop in Yesilcam Street, and a Volkswagen minibus picks them all. Then, we used to drive to a natural location for filming. For Arizona-like scenes, Cappadochia area in middle Anatolia. For desert-like scenes, Beykoz seaside district in Istanbul. For chaotic places, like scientifical facilities, old factory buildings in the edge of Istanbul.


Only an old model 35 mm Arri camera, a cameraman, some crew for lighting, director and players. We even used to eat cheap sandwiches in the noon. Can you act 15-18 hours under the sun with an hamburger? I did… Many times… No paramedics, no security. There were many dangers and you had to work with your heart. Because, in 1960’s, 70’s Turkey, negative film stripe was the most expensive thing in the industry. Specially colour negatives. Turkey was so poor in early 1970’s and the goverment use to get too high taxes from cinematographic materials. A director had to work with maximum 3500 meters of negatives. Imagine it, the features’ natural length is 3200 meters. You only have 200-300 meters of 35 mm stripes for re-shots!
In this terrible condition, to order for an original film score, or to pay for the original Hollywood scores, to create magnificent special effects, to transfer the legal rights of international superheroes were totally impossible for us. We were like the kids who wants to drive a red Ferrari. But our fathers were so poor. Then, we stole the rich people’s Ferrari cars for a short distance journey.
An example… I earned 5000 + 5000 = 10.000 Turkish Liras from two Zagor movies in 1970. After many years, Mr. Gallieno Ferri, the Italian creator of Zagor character visited Istanbul, met with me and asked the same question: “Levent, how much money, they paid to you both films in 1970?”

It was equal to todays’ 5000 Euros. Mr. Ferri was losing his mind when he heard the amount of my salary.
Briefly, We were not the thieves. We were brave, good-hearted, positive people in Turkish cinema. We loved to make films too much. But, we couldn’t effort to pay the legal rights of the European-American composers, directors, screenwriters etc. Because, it was impossible in that era. But, today in Turkey, producers of a popular TV serie, went to Mr. Ennio Morricone two years ago and offered to use some parts of “Once Upon A Time in America movie’s soundtrack. Mr. Morricone accepted the offer and his agency requested 100.000 Euros for re-using them in a Turkish TV show. Then, Turkish producers paid it immediately. Today, footages, scores, stories, everything is legal in Turkish TV-cinema industry. But, this time, nobody makes a second “Bedmen” or “Zagor”! It was a crazy time and totally finished. Our films are unique antique pieces novadays.



Nick:   You are particularly well known for your role as “Batman”… Copycat movies were typical in Turkey. Can you tell something about this film?
Levent Çakır : It was a “Batman” adaptation. But the producer hesitated to write its correct name on the starting titles of the movie. Because, Americans could kill us. Despite the chaotic atmosphere in the Turkish cinema and copyright problems! “Batman” was an important trademark. Even 1960’s era!
So, he decided to write it as “Bedmen” on the titles and posters etc, like the pronauncation in Turkish language. This way could save us from angry American lawyers of Hollywood.
After “solving” legal problems, we made the film. A typical zero-budget Turkish action... It’s all power was our acrobatic shows and some dangerous action sequences. Almost any special effects like everytime! Despite its poor artistic and technical level, audiences liked it so much in 1972-73 season. But, I don’t carry nice memories from its set. It was a real tragedy for all of us. Terrible filming conditions… I was young and all these were acceptable for me. But today I never accept and want to live such silly things. Its total cost (in todays budget) was probably approx. 300.000 Euros. So you may imagine easily our tragic position in the set.
Nick: Your another well-known role is a comic character “Zagor”... What memories these movies evoke in you?
Levent Çakır :  As I said you before, Zagor was a project of “Tual Film”, producer Mr. Hasan Tual. He invited me to his office in early 1970 and said: “You are a tailor-made young boy for our new Zagor movies!” This was my first main role and I accepted it with a great fun. Filming location was Antalya city, The Turkish Riviera in Mediterranean region. Beautiful sea, rocky mountains, forests… There was everyting for a nice western. We made two films together. A day some footages from the first movie, another day some shootings for another one. We completed shootings in approx. two months and stayed in a cheap hotel at the seaside. The carpenters of the company built some western-styled houses for the story, a woman tailor dressed all the costumes for the film and sent them via cargo to Antalya


 Actually, These two movies deserved a colorful shooting, but Mr. Hasan Tual was moneyless and he could afford to buy Russian made second class 35 mm black-white negatives for filming. So we desparately did it on B/W material. Despite, its all low-profiled technical and artistic aspects, Zagor fans, specially my Italian friends likes them too much. Because, they are still unique in the history of cinema. Nobody made a new Zagor movie after our efforts. In 2010, in Istanbul International Book Fair, The creators of Zagor, Mr. Gallieno Ferri and his students, the second generation of Zagor illustrators watched them all together and paid compliments to me. It was a great moment for me 40 years later.
 Nick:   How well did you know other great names of the era, such as Cüneyt Arkın?
Levent Çakır :  Cüneyt Arkın is a great star. Not only in Turkish cinema, for me, its an international action star. Actually, he was a medical doctor, but he preferred screen in his 20’s and gave his all lifetime to Turkish cinema. If he was born in USA or in Britain, he could be the richest man of western cinema industry. But, novadays he is living in Istanbul like a middle-class family man.
Me and all stuntmen community in Turkey, we respect him so much. He is the master all of us. In one of his films, he was losing his right hand. Because, he tried to pass from the center of a “real” window glass with a raging horse in the scene. You know, these kind of props are made of sugar in Hollywood or Cinecitta. But ours was real, a very thick one. The class cut deeply his right hands’ all fingers. No medical emergency in the set like every time. He went to hospital by his own car with a horrible bleeding and directived to the young doctors how will they stich his fingers one by one. After three days, he returned to set! Because, producer was in a tragic position (because of the production’s pause) and he couldn’t leave him alone. Any American actor can do these kind of self-sacrificies. He is a real hero, a legend in the Turkish cinema. Nobody can love and effort for action cinema like Mr. Arkın.
I was stuntman and extra in his many heroic fantasy / historical movies. Later on, I acted as a special guest star in front of him in some 1970’s big-budget productions. To work with him is a great proud for every Turkish stuntman and action actor. We call him as “Cuneyt Baba” (“Father Cuneyt”).
I wish a long and healthy life for him. If you love Cuneyt Arkın, it means that you love cinema too much.




Nick:  Turkish films have achieved worldwidecult status. Did you have fun filming these movies?
 Levent Çakır : Not everytime… As a said you before, the history of Turkish cinema is the history of comedies and tragedies in the same time. We worked on these movies with a great passion, but under very primitive economical/technical conditions. Some fellows died in the sets, some others became alcoholic. Nobody went their funeral when they died. 90 percent of Turkish film community could not earn enough money for his efforts. The kings, money lords of this industry were some tricky producers, that’s all. We were some kind of slaves. These tycoons exploited our deep love and fidelity to cinema. Today, when you watch a low-budget movie from my country, you oftenly see primitive special effects and bad actings. But, you and everybody must know these as a plus info. That people generally acted on that stories in a worse position than a street cleaner man in the streets of Helsinki! Directors ordered to me: “Jump from the train!” I jumped. “Jump from the bridge!” I jumped. “Enter to the fire!” I entered inside the flames. We believed that cinema is our religion and became the voluntary victims of it.
With today’s mind, sometimes I feel a great anger to the producers. But, finally I say to myself “This was your life. You have chosen this way. Despite every difficulties, cinema gave you many funny moments, fans from Turkey and from all around the world, met with great actors, actresses, directors, lived unique adventures.
Like a gambler, sometimes you won, sometimes you lost on the screen. In the final point, you are still alive, healthy and a respected actor in Turkey. If I have a chance to live a second life, I want to be an actor again. But not in 1960’s, 1970’s technical-economical level! In a better world... 


 Nick:   You also acted in the Italian / Turkish production called “Yor: The Hunter from the Future”, which was directed by Italian filmmaker Mr. Antonio Margheriti. How was it to play the role in this film?
Levent Çakır : I worked in several important international productions. The first one was “You Can’t Win ‘Em All” in 1969-70. It was a British action movie and shot completely in Turkey. The stars of the story were Charles Bronson, Tony Curtis, Patrick Magee and Michele Mercier. The director was a British gentleman, Mr. Peter Collinson. You know him very well from the orginal “Italian Job”, “Open Season” and “Spiral Starcase” titles.
You Can’t Win ‘Em All” was a really big-budget, big-scale production. British filming crew worked in Turkey, in many different locations more than 8 months. I was a very succesful stuntman and extra in this project, met both Bronson and Curtis and learned great things from that stars.
Then, in 1982, an Italian crew from RAI came to Turkey to shoot “Yor: The Hunter From the Future”. It was not a terrific production in global aspect, but was a new “Star Wars” for us! Me and my lovely friend, another hard-working hero of Turkish action movies, Mr. Aytekin Akkaya, also some other Turkish stuntmen and extras worked in this sci-fi/ heroic fantasy mixture. Our characters were not on the front line, but it was a great experience to learn about something sci-fi genre. We generally worked in Cappadochia, the magical geographic place in Middle-Anatolia. It is famous with its extraordinary natural rock structures. Before and after, many western film crews shot different stories in Cappadochia. Specially to met with Mr. Anthony Dawson (Antonio Margheriti), the master of Italian B-movies, was a unique experience. He was so gently, friendly and teached us many things when filming of “Yor”. To work with an Italian crew, even a B-movie crew, was an excellent upgrade for many of us after dozens of zero-budget productions of Yesilcam. For example, we saw the personal caravan cars and portable kitchens for 150-200 persons first time in “Yor”. Naturally, a professional make-up and some special effects… It was a richness and development for my career.
Istanbul (2010) Mr. Gallieno Ferri meet Mr. Levent Cakir.



Nick:  Did you ever dream of the international success?
Levent Çakır : No… Because, first of all, I knew that it was impossible for many of us in 1960’s, 1970’s panorama. Turkey was been ruling with a closed economical system like communist block’s countries. We used to produce films for only domestic market. Our films’ technical and artistic quality were so low. I was realistic, even in my younghood years. I said to myself many times, “If you succeed it inside Turkey, this is an enough success for you. Don’t walk on the clouds. Hollywood is so far away for Turkey and Turkish cine-artists.”
In the second part of 1970’s, thousands of fans were stopping me when I was walking in the streets of Istanbul, Ankara or Izmir cities. My nickname was “Zagor”. I was leaving home with a bunch of autographed pictures in my pocket every time. And this was a adequately love for a person like me. Therefore, I didn’t dream more of it. If you used to compare with Yesilcam and western cinema in that times, you could fell into a deep depression. But I was awake.

Nick:  Is there some film that is special to you in your filmography?
Levent Çakır :  Not only one, several films… Firstly two Zagor”s are so special for me by the declared reasons before. In the other side, “Aybice Kurt Kız” (Aybice: The Wolf Girl, 1976 / Directed by Mehmet Aslan) was an accurately production. I still like so much some well-made scenes of it.
Hakanlar Carpısıyor” (War of Khans, 1977 / Directed by Natuk Baytan) another quality heroic fantasy / historical movie which I never forgot. To play with Mr. Cüneyt Arkın was a special pleasure on this story. Furtherly, its production budget was larger than my former films. I can add “Tarkan Gumus Eyer” (Tarkan: The Silver Saddle, 1970 / Directed by Mehmet Aslan) to this short list. These are quality movies, even today! Most of my masked-hero / comic book adaptations have lack of quality because of financial reasons.
Nick:  And you also have a very important meeting in your life. In 2010, you came together in Istanbul with Gallieno Ferri, the creator of "Zagor" comics.
Levent Çakır :  Yes, it was the fall of 2010. It was an extraordinary meeting for me... I met the man who redrawn my lifeline. Ferri and his team of illustrators had come to Istanbul to attend a book fair. At that time, the publishing company organized a meeting to bring him to meet me. We met a crowded army of media, hundreds of comic book enthusiasts, in an atmosphere full of enthusiasm.
"Zagor" comics have been very popular in Turkey ever since. It has been published since 1964. In fact, I can tell you that "Zagor" is even more popular than "Spider-Man”. Because of this, Gallieno Ferri was also well known in Turkey. We sat together, watched two Zagor movies I played. He was very interested in those movies, he said, "You look good in the role of Zagor, Levent." He was both happy and emotional to see a popular hero he had created as a living man on screen for the first time. I was a little shy with him. Because we had adapted a world-class character he created into a screen in 1970 without permission from him or his agency. For this reason I was embarrassed. Finally, after watching my films I couldn't resist and told him that thought. I said," Master Ferri, I feel like a thief in front of you right now, please forgive us, we used your work without permission without paying you even one dollar."
He laughed at these words, put his hand on my shoulder and said:
"Absolutely don't be upset, I understand you. Such were the conditions in most countries of the world at the time. Italians also adapted many stories from other countries into cinema in the 1960s and 1970s without permission. The system in cinema at the time was different, and budgets were not as high as they are today. As a result, thanks to you, my child, Zagor, I had the opportunity to see him for the first time on the screen as a real human being. These are also very interesting and entertaining films in that period, you and the Turkish actor playing the role of Chico and the other characters are well suited to their roles. I enjoyed both this meeting and the movies.”


Those words relieved me. He also asked me before he left.:
"I can predict your working conditions. But I was still curious. How much did you charge for these two films then?"
I replied shamefully: "the conditions were worse than you think, I have received no more than 10,000 Turkish lira from both films. Which is worth less than $ 2,000 today."
Upset upon hearing this charge, he hugged me, "you are an exuberant actor who does the role with love. You deserve a lot better than that. I feel sorry for you. But I'm happy to have at least made a small contribution to your acting career," he said. We had a great dinner together, posed for journalists, appeared on television, and after a wonderful two days in Istanbul, we sent him and his friends to Italy. It's been 10 years, it's been an unforgettable experience for me. You know, we lost Gallieno Ferri in 2016. He's my friend, my master, the architect of my career... He will always live in my heart. May he rest in peace.

Nick: What's it like nowadays to make film in Turkey? Times have definitely changed?
 Levent Çakır : Everything has changed. The best cameras, technical equipments, scripts, actors, actresses, make-up and special effect artists, directors of photography are available in Turkey now. Technical and dramatic quality are on the top. Specially in TV productions… We were the victims of an era to improve the Turkish cinema-TV industry. We sacrified ourselves for 40-50 years and finally our country’s cinema became of the the highest level industries of Europe.
Now, Turkey sells movies, TV serials, shows to all around the world. They respect me in today’s sets, I work in the better standarts and confortably in today’s TV series. But, unfortunately, I can’t fight, fly, jump, dive. I am generally and old man. A general, a religious leader, a veteran soldier, a grandfather… The young days has gone. My bones are painy after thousands of accidents in the sets.

 Nick:  Did you win any awards to date?
Levent Çakır : “Fantasturka, Turkish Fantastic Films Festival Comittee” gave me a “Lifetime Achievement Award” in September, 2011 in capital city of Ankara. In the other side, “Ankara University Cinema-TV Faculty’s Student Comittee” honoured me with another “Lifetime Achievement Award” in 2012. These two wonderful awards are the summaries of my 50 years in the industry. I presented them to my grandchildren in Edirne city. The only heritage that I could leave them are these sculptures, not a lot of money.
Nick: Thank you for the interview. Would you like to say something to the Italian fans?
Levent Çakır Italy is important in my life, very important. Because Italy preseneted me “Zagor” and some other iconic cartoon or live characters. These super heroes changed my whole life and built my career.
Thanks a lot for remembering this old, veteran Turkish actor. I’am sending friendly greetings from the heart to all my Italian fans, the lovers of trash film genre.
There is no bad or good cinema, there are bad or good-hearted people. If you look to the screen with love and respect, you may see many beautiful things on it. Even in a poorest film! Every film deserves a minimum respect from the audiences. Because, it is the result of a hard work. We gave our lives for people’s entertainment and fun. We made 100-120 minutes of theatrical movies with the budget of a 45 seconds of TV commercials. Sometimes we risked our lives just for a good scene.
I just say to people who don't like us and our movies:

32 commenti:

Unknown ha detto...

Davvero interessante Nick! Come ti avevo anticipato, ho inviato immediatamente a Moreno Burattini il link alla tua intervista. Ancora complimenti

Nick Parisi. ha detto...

@ Unknown
Grazie per aver apprezzato, ne approfitto ancora una volta per ringraziare pubblicamente sia Mr. Levent Cakir sia Mr. Ali Murat Guven, al quale presto chiederò una intervista per parlare un poco di tutto il Cinema di genere turco.
P.s
Come vedi ho linkato i tuoi post ed anche la precedente intervista pubblicata da Burattini all'attore turco.

Unknown ha detto...

>Come vedi ho linkato i tuoi post ed anche la precedente intervista pubblicata da Burattini all'attore turco.
Ti ringrazio molto, avevo fatto "scroll" per saltare la sezione in inglese e non avevo visto i link :-)
Un saluto

MAX ha detto...

Nick è lunghissima!
Non potevi dividerla in due post?
Faccio veramente fatica a seguirla.
Comunque per quello che ho letto negli anni 60/70 il cinema turco non dava garanzie di successo.
E gli stunt men rischiavano di perdere la vita veramente durante il loro lavoro.
Non ho capito una cosa ...gli italiani erano più indulgenti con i diritti d’autore o che?
Visto che il film restava comunque dentro i confini turchi, perché non gli han mai chiesto niente per l’utilizzo del nome ?
Visto che Batman è diventato Bedmen ...��
Veramente impressionante l’incidente alla mano destra di quel famoso attore Turco di cui racconta Cakir .
Son riuscito a seguire fino al momento in cui parli di Yor ( mazza ...ma era il fumetto che stava su Lanciostory o Skorpio?) ...leggero il resto in un altro momento.
Complimenti, ma è veramente tanto lunga .
Ciao

Obsidian M ha detto...

Come già detto altrove, il tuo ospite è davvero una persona meravigliosa! Ho faticato a non commuovermi mentre il racconto di una vita straordinaria dedicata al mondo del cinema nonostante le oggettive difficoltà di lavorare in condizioni che a me sembrano disumane.
Viene da sorridere e da darsi di gomito quando si pensa a come quel cinema abbia saccheggiato allegramente e impunemente il cinema di altri paesi, ma poi ci si ferma a riflettere e ci si rende conto che noi italiani abbia fatto lo stesso: basti pensare agli zombi apocrifi di Lucio Fulci, ai sequel non autorizzati di "Evil Dead" e di "Alien", a "L'ultimo squalo" di Castellari e al "Patrick vive ancora" di Mario Landi.
Ne abbiamo di cose di cui vergognarci. Forse più noi di tutto il resto del mondo messo assieme...

Nick Parisi. ha detto...

@ MAX
Il post è effettivamente lungo, ma se controlli bene ti accorgerai che una buona metà è dedicato alla versione in inglese dell'intervista. XD XD XD
Comunque per evitare la prossima intervista internazionale la dividerò in due parti lasciando la versione originale nella lingua straniera in un post a parte. ;)

Allora...non è che gli italiani fossero più indulgenti con i diritti d’autore è che Sergio Bonelli e la sua casa editrice non sapevano proprio che in Turchia ci fossero A) delle edizioni pirata dei loro fumetti B) Che avessero fatto i due film di Zagor. Lo hanno saputo solo molti anni dopo, quando l'editore pirata era già fallito e al suo posto erano arrivati editori più seri che invece pagavano correttamente i diritti d'autore.
I diritti d'autore di Batman, Zagor e degli altri fumetti avevano validità internazionale quindi ogni violazione anche in altri paesi erano passibili di denuncia, tanto per dirne una negli anni 60 anche nelle Filippine fecero un film pirata di Batman, stavolta la casa editrice DC se ne accorse e gli fece un biiip ..così. ;)

Eh si, lo "Yor" di cui si parla era quello del fumetto di Lanciostory. :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian M
Anche noi in Italia abbiamo i nostri scheletri nell'armadio, l'"Alien" da te citato è un esempio tra tanti. Penso comunque che anche negli altri paesi accadesse lo stesso, basti pensare ad alcune pellicole spagnole o certe edizioni pirata russe dei romanzi di fantascienza americani.
Non è una scusante...ma almeno rende meglio l'idea di cosa accadesse nel mondo del Cinema internazionale.

A presto amico mio.

Mariella ha detto...

Ho apprezzato molto l'intervista al bravissimo attore. Un grande professionista, che ha raccontato con grande umiltà, la sua vita e il suo lavoro. L'ho letta volentieri, ci ha regalato uno spaccato importantissimo del mondo del cinema turco negli anni '60 e '70 e tutte le difficoltà che ha attraversato. Bravo tu Nick, che hai messo a proprio agio il tuo ospite e bravo lui per la schiettezza e la sincerità.
Un'intervista da incorniciare!
Un abbraccio.

Grazia Gironella ha detto...

Ho aperto l'articolo convinta che non sarei arrivata a leggerlo tutto, perché non sapevo niente dell'argomento; invece sono arrivata alla fine senza saltare un paragrafo. Grazie a te per questa bella intervista, e grazie a Levent Cakir per averci raccontato con tanto cuore la sua storia. La lettura mi ha lasciato qualcosa che resterà.

Nick Parisi. ha detto...

@ Mariella
Sono felicissimo che l'intervista ti sia piaciuta, di solito tutte le volte che ne pubblico avverto sempre che il merito se ne viene fuori qualcosa di buono non è il mio ma degli intervistati, ebbene mai la definizione è stata più vera. Io di meriti ne ho ben pochi, se questa chiacchierata è andata bene è per la capacità affabulatoria di Levent Cakir (senza dimenticare la mediazione di Ali Memhet Muran). L'attore si è completamente messo a nudo, non ha fatto sconti a nessuno, nemmeno a sè stesso. E' stato talmente bravo da riuscire a sintetizzare decenni di vita e di attività cinematografica in poche righe.
E' stato talmente bravo che penso che non riuscirò mai più a fare una intervista altrettanto bella come quella di oggi.

Nick Parisi. ha detto...

@ Grazia Gironella
Complimento più bello non potevi farlo, passo il tuo commento-se me lo permetterai- a Mr. Cakir, penso che lo farai felice.
Un abbraccio e grazie!

Grazia Gironella ha detto...

Questo farebbe felice anche me. Nelle sue parole ho trovato la gioia incondizionata nel fare il proprio lavoro, anche nelle avversità. Questo mi ha ricordato come per tutti noi, e in particolare per chi svolge un'attività creativa di qualunque tipo, a essere importante sia la gioia e l'energia con cui la pratichiamo, perché il cambiamento che si crea in noi ci fa crescere, a prescindere da tutto. Grazie quindi a te e a Mr. Cakir per questa intervista.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Strepitosa davvero una bomba! Una persona molto profonda ed una intervista straordinaria dove hai spaziato a 360 gradi. Molto toccante quando di legge del suo realismo circa l'avere successo limitatamente ai confini del suo Paese non lasciandosi irretire da un sogno bellissimo e meritato ma, vista la realtà politica turca del tempo, irrealizzabile di ottenere un successo anche all'estero. E poi molto toccante l'immagine di lui e Galleno Ferri insieme a guardare i due film da Levant recitati. Grande Nick ti sei davvero superato!

MAX ha detto...

Si sì ho letto che c’era pure la versione inglese..ma l’hai intervistato per mail?
Telefonicamente?
Comunque hai fatto un buon lavoro sicuramente...io ti ho solo scritto che era tanta roba .
Impressione mia personale ...poi te segui la tua linea editoriale , ci mancherebbe.
Oggi ho finito di leggere e ne esce un ritratto di una persona molto umile che non sa assolutamente cosa voglia atteggiarsi o avere comportamenti da divo .
Un cinema molto crudo e fisico senza troppi fronzoli è stato quello suo..ma anche di un intero paese.
Ciao a presto

Ariano Geta ha detto...

Accidenti, si potrebbe girare un film sulla vita di questo attore :-D
Con le dovute distanze, mi ha fatto venire in mente una vecchia intervista al compianto Franco Franchi in cui, con meno umorismo del solito e una vena di malinconia, raccontava come venivano girati i film insieme a Ciccio Ingrassia... Anche lui parlava di budget risicatissimi, scene girate in mezzo alla strada senza alcun permesso, scene venute male ma inserite ugualmente perché... le "pizze" di pellicola erano poche, non si potevano mica sprecare! E racconti simili li ho sentiti anche riguardo i famosi polizieschi italiani di quello stesso periodo.
Evidentemente gli anni '70, con la crisi economica e i cinema che non facevano mai il tutto esaurito e garantivano incassi molto limitati, sono stati il decennio in cui bisognava per forza fare di necessità virtù e girare un film con una spesa limitatissimi e mezzi inevitabilmente minimi...

Nick Parisi. ha detto...

@ Grazia Gironella
Ho mandato adesso il commento, sono convinto che appena lo leggerà Mr. Cakir si commuoverà e te ne sarà immensamente grato. Commenti come il tuo sono perfino meglio di un premio ricevuto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Daniele Verzetti il Rockpoeta®
Tra parentesi, alcuni appassionati turchi hanno messo online (si può trovare anche sul Tubo) il video con Levent Cakir e Gallieno Ferri che guardavano assieme i due film di "Zagor", i due, anche se si erano appena conosciuti e nonostante le ovvie barriere linguistiche, sembravano capirsi alla grande e parevano l'equivalente di due bambini dentro un negozio di dolciumi.
Un' altra scena simile ma della quale non ne ho parlato sul post e quella di Gallieno Ferri intervistato su una rete nazionale, se non ricordo male, penso fosse la CNN turca con la giovane giornalista che, all'inizio aveva provato anche ad essere professionale, ma poi non ci è più riuscita e ha fatto trasparire tutto il suo lato di fan.

Nick Parisi. ha detto...

@Daniele Verzetti il Rockpoeta®
Ho controllato meglio, era la rete NTV.

Il Moro ha detto...

Applausi, fantastica intervista e incredibile personaggio.

Nick Parisi. ha detto...

@ MAX
Ogni intervista è praticamente una storia a sè, un giorno magari ci scriverò un post intero sull'argomento. Di norma o li contatto via mail quando la trovo, oppure via social (contatti su Facebook, twitter e così via) Nel caso specifico di Levent Cakir l'ho contattato tramite messaggio privato su Fb, lui ha accettato, mi ha chiesto solo di inviare le domande alla casella postale di Mr. Guven che poi ha provveduto a fargliere avere. Di norma preferisco fare le domande per iscritto, per tanti motivi, non ultimo che di persona m'intimidisco parecchio....:D
Ciao!

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Ci sono delle similitudini, sia la coppia franco & Ciccio sia Mr. Cakir veramente lavorano su film con budget da "pizza e fichi". Non erano i soli comunque, da qualche parte ho letto una cosa interessante riguardo al Cinema horror messicano. Hai presente quei film nei quali facevano incontrare veri lottatori mascherati di wrestling (anche se in Messico si usa la definizione di "lucha libre") contro vampiri, alieni, mummie atzeche? Ebbene in uno di questi,si vede il protagonista il luchadores chiamato "Santo" (una vera e propria leggenda in quel paese), scivolare di brutto mentre finge di scendere da una macchina.
Una figuraccia clamorosa!
Però...non l'hanno tagliata, hanno lasciato la scena dentro al film.
E sai per quale motivazione?
La produzione non aveva abbastanza soldi per comprare nuova pellicola e girare un secondo ciak.

Nick Parisi. ha detto...

@ Il Moro
Grazie amico.
Ricordo male o sei anche tu come me un lettore di "Zagor"?

Nick Parisi. ha detto...

@ Grazia Gironella
Levent Cakir mi ha chiesto di mandare un messaggio, lo ha mandato in italiano, l'ho già aggiunto in calce alla versione nella nostra lingua ma te lo dedico personalmente:

"Spero ti sia piaciuta la nostra intervista con il mio amico Nick Parisi.
Mando il mio amore a tutti i miei amici Italiani dalla Turchia.
LEVENT CAKIR / EDIRNE, TURCHIA"

Grazia Gironella ha detto...

Grazie. :)

MikiMoz ha detto...

Grande Nick, e grandissimo il tuo ospite.
Vedi tu, anche YOR!
Mi ha fatto ridere quando ha definito "crudele" la produzione turca... però, questa anarchia cinematografica è qualcosa di particolare.
Io i due film di Zagor non li ho visti (fa strano sapere che viene considerato un popolare fumetto... mondiale, addirittura), fa ridere la paga ma si nota la genuinità.
Altri tempi, vedi anche la questione Bedmen...^^

Moz-

Nick Parisi. ha detto...

@ MikiMoz
Una delle cose più strane e soprendenti per me quando ho cominciato ad occuparmi di fumetti è stato lo scoprire come molti personaggi italiani siano diventati famosi nel mondo (o perlomeno in alcune nazioni). I personaggi Bonelli, assieme ad Alan Ford, che Bonelli non era, erano e sono popolarissimi in tutta l'area dell'ex Jugoslavia, Croazia e Serbia in particolare. Ma anche in Turchia (come abbiamo visto) e in Brasile. Certo in altre aree geografiche hanno avuto meno successo, vedi gli Stati Uniti dove il formato bonelliano veniva considerato troppo dispersivo per i lettori abituati a comics di 22 pagine al massimo e troppo laborioso per i disegnatori.
Ci hanno provato a tradurlo diverse volte ma con esiti discontinui.

Luz ha detto...

Quest'uomo ha uno sguardo pulito, vagamente gli si legge tutto il vissuto che ha affrontato in un paese così ricco di contrasti e in cui, nonostante tutto, è esistita anche in passato un'industria del cinema.
Molto bella l'intervista. Ci sono estimatori di questo cinema poco o per nulla conosciuto, ma quello che mi colpisce di più è che questa forma d'arte si è fatta strada anche in condizioni estreme, con budget quasi inesistente, e come è riportato anche senza segnalare la paternità di un'opera. Insomma, qualcosa di antidiluviano che però è ricco di umanità, di impegno.
Mi piace anche lo scambio fra l'autore e l'attore, la dignità che il primo riconosce nel secondo.

Nick Parisi. ha detto...

@ Luz
Mi piace molto la tua definizione di "sguardo pulito", penso rappresenti bene la persona di Levent Cakir, come ho già detto prima, di interviste ne avevo già fatte prima, tutte con persone speciali, ma questa mi ha dato dei brividi particolari, mi ha trasmesso emozioni fortissime. Inoltre Cakir dimostra una passione molto rara di questi tempi.

In quanto all'incontro tra autore e attore, deve essere stato un gran bel momento, fortunato chi si è trovato presente a questo incontro tra titani.

Clarke è vivo ha detto...

Questa è una gran bella intervista. Ti meriti il premio Italia. Io ho fatto la mia parte. Incrocio le dita per te...

Nick Parisi. ha detto...

@ Clarke è vivo
Grazie, sono parole splendide. :)
Grazie anche per il tuo sostegno al Premio Italia, incrociamo le dita e vediamo come andrà...

Ema ha detto...

Che dire? Wow! Un'intervista da applausi, che mi sono goduto per intero con un lettore di testo mentre mi davo al giardinaggio, altrimenti se avessi dovuto leggerla, starei ancora lì 😝
Bellissime le risposte di Levent Çakır, una persona onesta ma soprattutto umile.
Non avevo idea che recitare in Turchia, in quegli anni, fosse così rischioso! 😲
Mentre l'aneddoto sull'incontro con Ferri mi ha quasi commosso.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ema
Credo che questa sia una tra le due \tre interviste migliori mai apparse sul blog...e non certo per merito mio.
L'aneddoto dell'incontro tra l'attore e il disegnatore è stupendo, te ne posso raccontare anche altri, raccontati sia su riviste come "Fumo di China" e "Scuola di Fumetto" sia in rete raccontate da gente come Moreno Burattini che erano presenti in quei giorni. Durante la visita ad Istanbul gli ospiti italiani e i loro colleghi turchi andavano spesso fuori a mangiare per i vari ristoranti locali. In una di queste serate Levent Cakir mentre stavano mangiando in riva al Bosforo si è alzato ed è andato tavola per tavola a dire agli altri avventori: "Guardate stasera è presente Gallieno Ferri, il disegnatore di "Zagor", uno dei più grandi artisti al mondo, mi raccomando facciamolo sentire amato, diciamogli quanto lo apprezziamo". Inutile dire che tutti furono ben contenti di festeggiare la presenza di Ferri dentro al locale. Capirai...molti degli avventori erano stati in passato o erano ancora lettori di "Zagor".
Lavorare nel Cinema alle volte può essere pericoloso, non solo in Turchia, non solo durante gli anni 70, eccone un esempio:
http://wwwwelcometonocturnia.blogspot.com/2013/02/intervista-con-l-attrice-debbie-rochon.html

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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