Vi propongo una nuova Intervista Nocturna. Come vi avevo preannunciato in questa scheda l'intervistata odierna è la disegnatrice lusitana Joana Afonso.
In questo modo spero di far conoscere alcune realtà fumettistiche -come quella portoghese- poco conosciute da noi. Voglio esprimere il mio ringraziamento a Joana Afonso che si è molto gentilmente prestata alle mie domande ed anche per il tempo per cui ha dovuto aspettare la pubblicazione di questa intervista (è stata rilasciata a maggio, ma complice la chiusura di Nocturnia sono adesso riesco a presentarla); cosa di cui mi scuso con la disegnatrice.
Tra parentesi- ed è stata una inaspettata ma piacevole sorpresa anche per me- ho appena scoperto che O Baile sarà presto pubblicato anche in Italia col titolo " Il Ballo", l'editore dovrebbe essere la Tunuè.
E' bello sapere di averci visto lontano.
Intendo anche ricordare i miei due anfitrioni nel mondo dei fumetti portoghesi: l'appassionato italiano Marco "Mundo" Sabatino è il "re" degli esperti portoghesi di banda desenhada Geraldes Lino
Come sempre vi auguro buona lettura!
(Para a versão em Português, por favor, vá para baixo)
Nick: Ciao Joana, benvenuta su Nocturnia e grazie per aver accettato questa intervista. Come prima domanda ti chiedo di presentarti ai lettori italiani del mio blog.
Joana Afonso: Ciò che posso dire, sono una ragazza che ha sempre amato fare bambole, o comunque le vogliamo chiamare, ho sempre visto molti cartoni animati, più che leggere fumetti, visto che all'interno della famiglia non c'era alcun tipo di tradizione artistica, quindi ho sempre considerato e preso in esame più le influenze dell' animazione che quelle più propriamente del fumetto. Inoltre insegno presso la Facoltà di Belle Arti nei settori che su cui più amo lavorare e dunque amo ciò che faccio.
Nick: Cosa ti ha avvicinato all' illustrazione e alla banda desenhada?
Joana: Da quando ho memoria ho sempre avuto l'abitudine di disegnare ovunque mi trovassi. Quindi, si può dire che questo tipo di espressione è cresciuto con me, è stata una naturale attrazione. Più tardi, quando ho dovuto decidere se questo fosse quello che volevo fare nella vita, la scelta è stata facile, nonostante tutti gli ostacoli che la mancanza di fiducia comportava. Ho scelto di seguire i miei studi in questi settori, ed è stato da quel momento che ho cominciato a capire meglio i linguaggi grafici e sempre da quel momento ho compreso sempre di più questo modo di raccontare storie, momenti o situazioni varie.
Nick: Il tuo è uno stile quasi pittorico, con molti richiami ai cartoon. Quali sono stati gli autori ed i disegnatori che ti hanno maggiormente influenzato? Naturalmente puoi citare anche i libri, i film , i cartoons e tutto quello che ti viene in mente.
Joana: Forse dovrei iniziare sottolineando il fatto che l' illustrazione e il fumetto sono le espressioni di cui ho familiarizzato i termini espressivi prima di tutte quante le altre. Ma tornando al' illustrazione e al fumetto ritengo di possedere abbastanza influenze derivanti dal mondo del' animazione, soprattutto quando si tratta di character design.
In termini di influenze dirette, credo invece che si tratti di elementi molto ridotti. Ma ci sono un paio di influenze che naturalmente mi ispirano in termini di design specifici, ognuna di loro ha la sua importanza, ma sono innegabili le influenze di alcuni autori franco-belgi.
Joana: L'idea di inserire gli zombie nel periodo del' Estado Novo è stata in tutto e per tutto un idea di Nuno Duarte, io ho semplicemente trasformato queste idee scritte in forma pittoricaa. Abbiamo iniziato a lavorare insieme quando sono entrata far parte del Lisbon Studio, quello è stato il momento in cui mi ha offerto di collaborare.
Nick: Nuno Duarte viene considerato uno dei più bravi sceneggiatori del Portogallo, com'è stato collaborare con lui?
Joana: E 'stato un grande processo creativo, perché fino a quel momento non avevo mai lavorato con nessuno - io sono sempre stata una persona che non hai mai amato lavorare in gruppo. Ma quando ci sono due forze che lavorano per un risultato comune, è sempre una buona cosa. E 'stata un'esperienza che mi ha arricchito molto! Ci sono state delle evoluzioni, durante il processo di lavorazione durato circa due anni. Per questo ci sono state anche persone che mi hanno detto di aver notato differenze tra l'inizio del libro e la sua fine.
Nick: Io ho notato che spesso i tuoi personaggi femminili ti somigliano molto fisicamente, Ti Diverti nel ritrarti nei tuoi fumetti?
Joana: Spesso faccio prendere questa forma ai miei personaggi quasi in termini di sollievo, un po come se fosse un diario, in cui invece di scrivere ciò che mi sta accadendo su base giornaliera, ha per me più senso disegnare. Quasi per necessità, ho sempre fatto ricorso a questo tipo di esposizione, e poiché sono una persona fondamentalmente timida, di solito non ho l'abitudine di parlare molto di quello di quello che penso delle cose o di come mi sento, così a volte sfogo con la carta, e sì, mi diverto sempre immensamente nel disegnarmi. Posso dire che è quasi terapeutico.
Nick: Per "O Baile" hai utilizzato tinte di colore molto forti, in particolare hai utilizzato molto il rosso ed il marrone. Come mai questa scelta?
Joana: Ci sono diversi toni di colore dominanti in tutto il libro che vanno dal verde al rosso. Queste tinte mi sembravano più adatte a tradurre l'universo che Nuno Duarte ha creato questo script, perché si dovevano dipingere gli zombie e allo stesso tempo le popolazioni rurali. Nuno a volte ha voluto specificare anche i colori particolari per caratterizzare determinati ambienti e, naturalmente, questi toni hanno anche finito per influenzare il resto. Ad esempio, la prima sceneggiatura che ho ricevuto faceva riferimento alle sfumature dei colori dei mattoni che hanno segnato alcuni scenari del libro.
Nick: Sono molto incuriosito da un altro tuo lavoro, cioè i vari volumi di "Living Will" (1) che affrontano un tema importante come la vecchiaia. Ti andrebbe di parlarci di questa opera?
Joana: Questo lavoro è avvenuto in collaborazione con lo scrittore André Oliveira, penso che sia lui la persona giusta per parlare del tema della storia di "Living Will" cioè del"testamento biologico"
Nick: Hai vinto diversi premi importanti in Portogallo: tra gli altri cito il Premio Amadora BD/2013 per "O Baile" e più recentemente il "PPBD"( 2) per " Living Will" Quanto ritieni siano importanti i premi per la carriera di un disegnatore? Sopratutto di un disegnatore giovane?
Joana: I premi sono sempre buon riconoscimento, ancor più per chi,come me, che è solo all'inizio della sua carriera, sono buoni incentivi, e sono anche buoni mezzi per pubblicizzare un lavoro.
Joana: Il mondo della BD in Portogallo è molto differenziato, per me questo porta grande ricchezza all'ambiente, ciascun autore ha il suo specifico registro, ciascuno ha il suo modo di raccontare le proprie personali storie. L'elenco dei nomi da fare è vasto ma in fondo basterebbe ricordare tutti quelli che danno sudore e passione per questa arte.
Nick: Un mio amico italiano che vive a Lisbona, sostiene che la differenza maggiore intercorrente tra la banda desenhada portoghese e quella degli altri paesi è che mentre in Italia, Francia ed USA esistono grandi autori e grandi personaggi ( Tex in Italia; Spirou e Tin Tin in Belgio e Batman in America, tanto per fare degli esempi ) in Portogallo invece esistono molti bravi autori ma nessun singolo personaggio rappresentativo. Secondo te è' una definizione giusta, questa?
Joana: Credo di aver risposto a questa domanda nella domanda precedente.
Joana: Il futuro di ogni area è strettamente legata alla qualità delle persone che ci lavorano e posso dire a questo proposito è che ho visto un gran numero di autori portoghesi che riflettono con il loro lavoro lo sforzo di migliorare sempre di più la BD portoghese. In questo senso, come piattaforma di partenza, internet può svolgere un ruolo importante nella diffusione del lavoro di questi autori.
Nick: Quando ho intervistato Jorge Coelho abbiamo parlato molto anche del The Lisbon Studio, dal momento che anche tu sei parte di quel collettivo di autori ti chiedo di cosa vi state occupando adesso come Lisbon Studio.
Joana: il The Lisbon Studio è senza alcun dubbio la migliore esperienza che ho avuto durante quest'ultimo anno, ho trovato uno spazio fantastico in cui tutte le persone, in questo caso grandi artisti, che vi lavorano, pur provenienti da campi diversi, alla fine parlano la stessa lingua e ciò arricchisce moltissimo non soltanto le giornata o le persone, ma anche la qualità del lavoro stesso. Si può sempre contare su un secondo, terzo o quarto parere. Lì sto vivendo una esperienza molto felice, che sta migliorando i diversi lavori effettuati in maniera congiunta, come - ad esempio- la rivista MAG, di cui presto metteremo in vendita il secondo numero. Lo stesso vale anche per le commesse si di lavoro richieste dai vari clienti, nel caso in cui l'artista persona contattato non avesse tempo, ci sarebbe sempre la possibilità di essere sostituito da un altro collega.
Nick: Recentemente hai esposto alcune tue opere al Treviso Comics Book Festival nell'ambito della mostra "Quadradinhos: sguardi sul fumetto portoghese" dedicata agli artisti della tua nazione . Com'è andata questa esperienza e che ricordi ti sono rimasti della manifestazione?
Joana: Poter partecipare al Festival di Treviso è stata una grande esperienza, purtroppo solo le mie opere possono avere ricordi ed esperienze della mostra, perché io personalmente non sono riuscita ad andare a Treviso.
Nick: Progetti futuri: di cosa ti stai occupando adesso e cosa ci dobbiamo aspettare da Joana Afonso nel prossimo futuro?
Joana: In questo momento, anche se sono esausta per via di quest'ultimo anno carico di progetti, sto finendo la seconda parte del diploma in Master in Design, che consiste nell'analisi della metodologia che ho applicato nella realizzazione del libro "Deixa-me Entrar" edita dalla di "Polvo Editora". (3) Intanto cerco di maturare alcune idee che ho nel cassetto e continuare nel' illustrazione del numero 5 del "Living Will" di André Oliveira.
Nick: Bene Joana è tutto. Grazie ancora per la tua disponibilità. Nel salutarti ti rivolgo la classica domanda finale del mio blog: esiste una domanda a cui avresti risposto volentieri e che io non ti ho rivolto?
Joana: Credo di no, anche perché io sto cominciando a muovere i miei primi passi, e quindi dovrei vivere ancora molto per avere qualcosa in più da raccontare.
Però voglio lasciarti qui il mio ringraziamento per l'invito a questa intervista e ti auguro molto successo per il tuo blog.
NOTE:
(1) Testamento Biologico.
(2) Prémios Profissionais de BD ( Premio Professionisti del Fumetto.) un altro importante Premio lusitano.
(3) Editore portoghese attivo dal 1987, specializzato nella pubblicazione di fumetti.
ENTREVISTA COM JOANA AFONSO
VERSÃO EM PORTUGUÊS.
Bom Dia!
Hoje vou apresentá-lo a minha entrevista com o artista Português Joana Afonso, dedico a minha entrevista para todos os meus leitores portugueses (e peço desculpas por meu pobre domínio desse idioma bonito é o Português)
Quero agradecer Joana Afonso por sua disponibilidade e por sua bondade.
Quero também mencionar Marco "Mundo" Sabatino e Geraldes Lino por sua ajuda
Buoa leitura para todos
Nick: Olá Joana, bem-vindo em Nocturnia Blog e obrigado por aceitar esta entrevista. Primeira pergunta que eu lhe pedir para se apresentar para os leitores italianos do meu blog.
Joana Afonso: O que posso eu dizer, sou uma rapariga que sempre gostou de fazer bonecos, ou que queiram chamar, sempre vi muitos desenhos animados, mais do que ler BD, visto que dentro da família não havia tradição artística alguma, daí considerar que tenho muito mais influencias da animação do que propriamente da Banda Desenhada. Dou aulas na Faculdade de Belas-Artes sobre as áreas que mais gosto trabalhar e por isso gosto do que faço.
Nick: O que o atraiu para 'ilustração e a Banda Desenhada?
Joana: Tendo sempre o hábito de desenhar onde e o quer que seja desde sempre, basicamente nunca deixe de desenhar desde que me lembro de existir. Daí, poder dizer-se que este tipo de expressão cresceu comigo, foi uma atracção natural. Mais tarde quando tive de decidir se era isto que queria fazer da vida, a escolha era fácil, apesar de todos os entraves que a falta de confiança acarreta. Escolhi seguir os meus estudos nestas áreas, e foi a partir daqui que comecei a compreender melhor as linguagens gráficas e a gostar cada vez mais desta forma de contar histórias, momentos, ou desabafos.
Nick: Seu estilo é quase pictórico, com muitas referências ao desenho animado Quais foram os autores e artistas que influenciaram você? É claro que você também pode mencionar os livros, filmes, desenhos animados e tudo o que vem à mente.
Joana: Talvez comece por frisar o facto da ilustração e da BD serem as expressões com as quais me familiarizei mais cedo em termos expressivos próprios Mas voltando à ilustração e à BD sinto que tenho bastantes influencias da animação, especialmente no que toca ao desenho de personagens.
Em termos de influências directas, elas são reduzidas. Existem, sim, algumas influências que naturalmente me inspiram em termos de desenho. específicos, pois cada um tem a sua importância, mas são notórias as influências de alguns autores franco-belgas.
Nick: Uma de suas obras mais conhecidas é a graphic novel "O Baile", escrito por Nuno Duarte e projetado por você. Como é que você começa a idéia de definir uma história de Zumbi em uma aldeia Português durante a época da ditadura de Salazar? Também estou interessado em saber como você se envolveu no projeto-
Joana: A ideia de colocar zombies na época do Estado Novo foi ideia do Nuno Duarte, eu apenas tornei essas ideias escritas em algo pictórico. Começamos a trabalhar juntos quando entrei no The Lisbon Studio, lá ele propôs-me esta história.
Nick: Nuno Duarte é considerado um argumentista mais talentosos em Portugal, como foi trabalhar com ele?
Joana: Foi um processo óptimo, até porque nunca tinha trabalhado com ninguém – sempre fui uma pessoa que não gostava de trabalhar em grupo. Mas, quando são duas forças a trabalhar para o mesmo, é muito bom. Foi uma experiência que me enriqueceu bastante! Evoluí, aliás, durante o processo de cerca de dois anos e há, até, pessoas que notam diferenças do início do livro para o final.
Nick: Eu Notei que muitas vezes seus personagens femininas se assemelham a você muito fisicamente, eu Divirta em ritrarti em seus quadradinhos?
Joana: Muitas vezes desenho-me como personagem muito na forma de desabafo, um pouco como se fosse um diário, em que em vez de escrever o que se passa no dia a dia, faz-me mais sentido desenhar. Quase como se fosse uma necessidade, sempre recorri a este tipo de exposição, e como sou tendencialmente tímida, não costumo falar muito do que acho das coisas ou o que sinto, por vezes desabafo com o papel, e sim, divirto-me sempre imenso, posso dizer que é quase terapêutico.
Nick: Para "O Baile" você usou matizes de cores muito fortes, especialmente você usou muito vermelho e marrom. Por que essa escolha?
Joana: Existem vários tons dominantes ao longo do livro que vão desde o esverdeado ao vermelho. Estes tons pareceram-me os mais indicados para traduzir o universo que o Nuno Duarte criou neste guião, visto ter de criar zombies e, simultaneamente, populações mais rurais. O Nuno por vezes também especificava tons particulares para caracterizar determinados ambientes e claro que esses tons acabaram também por influenciar o resto. Por exemplo, ele refere-se, logo na primeira sinopse que recebi, aos tons de tijolo que vão marcando determinados cenários do livro.
Nick: Eu estou muito intrigado por outro o seu trabalho, ou seja, os volumes de "Living Will", que abordam uma questão importante como a velhice. Gostaria de nos dizer sobre este trabalho?
Joana: Este trabalho é em conjunto com o argumentista André Oliveira, penso que seja ele a pessoa mais indicada para falar sobre o tema da história de "Living Will".
Nick: Você já ganhou vários prêmios importantes em Portugal, entre outros citam o Amadora BD / 2013 para "O Baile" e mais recentemente "PPBD" para "Living Will" Como você se sente são prêmios importantes para a carreira de um artista? Especialmente um jovem designer?
Joana: Os prémios são sempre bons reconhecimentos, ainda para mais para alguém que está agora a começar, são muito bons incentivos, e são bons meios de divulgação do trabalho.
Nick: Na Itália, sabemos muito pouco sobre o mundo da Banda Desenhada do Portugal, mesmo que algo está mudando (recentemente "Fumo di China" o maior revista da BD italiana dedicou um artigo para o comic do Portugal e nesse artigo o jornalista também fala sobre você) Na sua opinião, quais são as características e pontos fortes de BD no seu país? E quais são os autores e quadradrinhos mais importante e merece ser conhecida também por nós?
Joana: A BD em Portugal é muito diversa, para mim isso trás uma grande riqueza a este meio, cada um tem um registo próprio, cada um tem a sua maneira de contar as suas histórias. A lista de nomes é vasta, mas basicamente apontaria todos os que dão o seu suor e paixão a esta arte.
Nick: Um meu amigo italiano que vive em Lisboa, diz-me que a maior diferença que existe entre a banda Desenhada do Portugal e de outros países é que, enquanto na Itália, França e America há grandes escritores e grandes personagens (Tex na Itália; Spirou e Tin Tin na Bélgica e Batman na América, só para citar alguns), em Portugal, em vez há muitos bons autores, mas sem caráter representativo. E você acha que 'a definição correta, isso?
Joana: Penso que já respondi a esta pergunta na questão anterior.
Nick: Mas quais são os limites cada vez mais dificuldades que um cartunista tem de enfrentar no seu país? Especialmente no seu caso, como illustradora e banda-desenhista quais foram os maiores desafios que você enfrentou?
Joana: O futuro de qualquer área está intimamente ligado à qualidade das pessoas que trabalham nessa área e o que posso dizer nesse sentido é que tenho assistido a um grande número de autores portugueses que, cada vez mais, traduzem o esforço de fazer a BD portuguesa cada vez melhor. Nesse sentido, como plataforma inicial, a internet pode desempenhar um papel importante na divulgação desses autores.
Nick: Quando eu o entrevistei Jorge Coelho, falamos muito sobre o The Lisbon Studio, uma vez que também fazem parte do coletivo de autores que eu perguntar o que você está lidando com agora como Lisbon Studio.
Joana: O The Lisbon Studio é sem dúvida das melhores experiências que tive neste último ano, achei fantástico um espaço onde todas as pessoas, neste caso grandes artistas que lá trabalham, apesar de serem das mais variadas áreas, falarem a mesma língua e isso enriquece bastante não só os dias, as pessoas mas também os trabalhos. Pode-se contar sempre com uma segunda, terceira ou quarta opinião. É uma experiência bastante feliz que tenho, lá também se potenciam vários trabalhos em conjunto, como por exemplo a MAG, que brevemente terá o segundo número à venda.Como também, por vezes em situações de trabalhos pedidos por clientes, no caso da pessoa que foi contactada não tiver tempo, existe sempre a possibilidade de uma outra o fazer.
Nick: Você recentemente exibiu algumas de suas obras para Treviso Comics Book Festival como parte do "Quadradinhos: sguardi sul fumetto portoghese", uma exposição dedicada aos artistas da sua nação. Como foi essa experiência e as memórias que você tem deixado o show?
Joana: Foi uma grande oportunidade poder participar na exposição do Festival de Treviso, infelizmente só os meus trabalhos podem ter memórias e experiências daquele espaço, pois não me foi possível fazer essa viagem.
Nick: Projetos Futuro: o que você está trabalhando agora eo que podemos esperar de Joana Afonso, num futuro próximo?
Joana: Neste momento, e apesar de exausta pelo último ano cheio de projectos, estou a acabar a segunda parte do mestrado em desenho, que consiste na analise da metodologia que apliquei na realização do livro "Deixa-me Entrar" editado pela "Polvo". Enquanto isso tento amadurecer algumas ideias que tenho na gaveta e continuo na ilustração no número 5 da história do "Living Will" de André Oliveira.
Nick: Bem Joana Mais uma vez obrigado pelo seu tempo. Em cumprimentá-lo virar a clàssico pergunta final do meu blog: há uma pergunta que você teria respondido de boa vontade e que não vou tê-lo para?
Joana: Penso que não, penso também que só agora estou a dar os meus primeiros passos, e daí ter muito que viver para ter mais para contar. Deixando aqui o meu muito obrigada pelo convite para esta entrevista e muito sucesso para o blog.
10 commenti:
Senza dubbio ha uno stile interessante e riconoscibile. Tra le influenze, però, oltre ai franco-belgi come dice lei, io ci vedo anche Will Eisner.
Uno stile molto "cartoon" in effetti. Naturalmente non conoscevo questa disegnatrice e ancora una volta complimenti al blogger per il suo lavoro di divulgazione ;-)
@ Ivano Landi
Qualcosina di Eisneriano, in effetti c'è, sopratutto nelle espressioni visive delle facce dei vari personaggi disegnati dall'autrice, però è vero che c'è molta influenza cartoonesca.
@ Ariano Geta
Ti ringrazio, è stata una sorpresa per anche per me la traduzione italiana (sorpresa piacevole, comunque) di "O Baile", almeno non si tratterà dei soliti americani o manga. ;)
Questa artista mi è piaciuta fin subito: grinta e bravura!
Bellissimo lo stile *__* In occasione del tuo post introduttivo (il T.A. della scorsa settimana) ho già scritto di aver curiosato il suo blog e di quanto mi abbia colpito Living Will. Gran progetto, tema importante!
Grazie per questa intervista Nick, l'ho apprezzata moltissimo ^^
@ Glò
Commenti come il tuo danno senso alla mia attività di blogger :)
Lo stile della Afonso è fantastico, secondo me ha le carte in regola per il successo internazionale, anzi a questo punto sono curioso di vedere come sarà accolto Il Ballo dal pubblico italiano.
Sei proprio uno scopritore di talenti. Oltre che interessant da leggere i tuoi post hanno la peculiarità di mostrare immagini esaustive.
Cristiana
@ cristiana2011
Grazie davvero, grazie davvero! :)
Ma hai condotto l'intervista in portoghese? Lo conosci? O-O
@ Marco Lazzara
Non dirlo a nessuno, ma è principalmente merito dei traduttori automatici e di una mia vicina brasiliana che mi ha tradotto le domande.....;)
Adesso comincio a comprendere qualche parola ed espressione, perché per fortuna le radici latine comuni all'italiano e al portoghese si sentono eccome ! :D
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