La prima parte è uscita QUI
"Il solo medico del popolo, per mille anni, fu la strega. gli imperatori, i re, i papi, i baroni più ricchi avevano qualche dottore di Salerno, qualche moro, qualche ebreo, ma la gente di ogni condizione, e si può dire tutti, non consultava che la saga o saggia donna. se non guariva, la insultavano, la dicevano strega. ma in genere, per rispetto e paura insieme, la chiamavano buonadonna o belladonna, dal nome che si dava alle fate."
Jules Michelet
"Adorabile strega, ami tu i dannati? / Dimmi, conosci l'irremissibile? / Conosci il Rimorso dai dardi avvelenati / cui il nostro cuore serve da bersaglio? / Adorabile strega, ami tu i dannati?"
Charles Baudelaire
La decapitazione alla quale viene sottoposto il presunto stregone Gaspare Grassi da Valenza rappresenta però solo un preludio, un semplice antipasto rispetto a quanto avverrà poi. Sarà un altro caso, un altro processo a fungere da spartiacque nella caccia alle streghe a Milano. Sia nella metologia della persecuzione, sia nel numero delle vittime coinvolte, ma sopratutto e specialmente nell'approccio che l'inquisizione attuerà nei confronti delle persone processate.
Una sorta di rito di passaggio che rappresenterà anche un sinistro punto di non ritorno.
- L'ALBA DELLA NOTTE.
La cosa comincia nel 1384 giusto un anno prima della condanna a morte del Grassi.
Due donne diversissime tra loro ma legate dallo stesso segreto vengono convocate separatamente davanti ai banchi del tribunale, si tratta di due persone molto giovani, una padrona e la sua serva.
La prima risponde al nome di Sibilla (o Sibillia) Zanni, la seconda è la domestica Pierina Bugattis ( o de' Bugattis), davanti agli inquisitori entrambe raccontano la medesima storia.
Le ragazze sostengono di far parte di una società segreta, la cosidetta Società di Diana, un gruppo composto e frequentato da uomini e donne.
Sia Vivi che Morti.
Oggi ci chiederemmo se si tratta di Veri defunti ritornati dalla tomba oppure semplicemente un modo di definire diversi gradi di affiliazione ?
Le dichiarazioni allucinate fatte dalla coppia di signore davanti al frate domenicano che le interroga non sciolgono del tutto questi moderni dubbi, lasciano perplesso l'uomo di religione. Quello di sicuro che emerge è che nessuna delle due considera come una colpa l'aver partecipato a questi inontri, semplicemente non la vedono nemmeno come una offesa alla religione cattolica della quale comunque continuano a presenziare alle funzioni.
A guidare questo gruppo ci sarebbe una donna, una fantomatica Signora o Madonna Oriente, altrimenti detta la Signora del Gioco.
Il "Gioco", il rito in questione è quello che viene chiamato "Gioco di Diana"
Una sorta di sabba collegato a riti pagani ed orgiastici.
Delle due è Pierina Bugattis a rivelarsi la più loquace, secondo le sue testimonianze sarebbe entrata in questa congrega già giovanissima, a quindici \sedici anni per aiutare una sua congiunta a passare di "grado", cioè a morire, a diventare una dei "Morti".
Qualcosa racconta anche Sibilla Zanni, ma è sopratutto Pierina a collaborare con Frate Ruggero da Casale il domenicano che è anche il supremo Inquisitore di Lombardia e così la ragazza parla, parla e dalle sue parole emerge un mondo nuovo e totalmente sconosciuto.
Il Gruppo s'incontrerebbe almeno una volta a settimana, nel cosidetto "Quadronno", un territorio occupato da cupe ed intricate foreste; di solito gli incontri avvenivanola notte tra il giovedì ed il venerdì, alle riunioni o meglio ai sabba potevano partecipare sia vivi che morti (con l'eccezione di impiccati o decapitati) che animali, con l'eccezione di asini e volpi, creature che in certi ambienti e religioni pagane venivano associate al cristianesimo.
Durante il Gioco accadevano varie cose: la Signora Oriente insegnava alle donne i segreti e le virtù delle piante medicinali, gli animali presenti venivano uccisi, mangiati e poi riportati in vita, inoltre-sempre secondo la voce di Pierina Bugattis- la congrega, per gli scopi più vari, penetrava all'interno delle abitazioni private degli ignari cittadini milanesi.
Ruggero da Casale in questa occasione si rivela un vero uomo di chiesa, probabilmente in cuor suo spera di poter recuperare le due donne, ancora più verosimilmente ritiene che le confessioni estorte dalle prigioniere siano solo frutto di un' accesa fantasia, deliri nati da menti deboli, allucinazioni magari generate dall'abuso di chissà quale pianta o composto.
Di conseguenza convince l'intero Collegio giudicante a compiere un atto di pietà, a comminare una pena lieve.
Entrambe le accusate versano dieci fiorini al tribunale e poi vengono obbligate a compiere pubblica penitenza in almeno tre chiese milanesi, tra cui la già ricordata Sant'Eustorgio.
Dopodichè vengono liberate e gli viene permesso di tornare alle loro case e alle loro vecchie occupazioni.
Sembrerebbe finita lì, la vicenda di Sibilla e Pierina potrebbe considerarsi chiusa per sempre.
Vedete però la Storia vera quella con la Esse Maiuscola non funziona così, la Storia ( sia quella con la Esse Maiuscola che quella che parla della Piccola Gente) è fatta di infiniti ritorni al punto e a capo, di situazioni destinate ad essere rivissute, di intoppi che scombinano piani già formulati.
Ed il tanto sperato Lieto Fine, quello che ci piace tanto leggere nelle Favole, alla prova dei fatti si rivela sovente come un eccezione non come la normalità.
La Storia, inoltre è costituita anche di "dettagli".
E sappiamo tutti quello che si trova nei "dettagli", vero?
Bastano pochi anni, sei per la precisione, perché il vento cambi. Cambia il clima popolare, cambia il concetto che il popolo e la Chiesa ha delle Streghe e cambia perfino l'inquisitore.
Nel 1390 il nuovo responsabile dei processi, il domenicano Beltramino da Cernusculo fa arrestare nuovamente sia Sibilla Zanni che Pierina de' Bugattis.
C'è un' espressione, un termine per definire le due e quel termine è "relapse" cioè recidive, reiterate nelle loro azioni.
In poche parole: nonostante le loro promesse, le donne sarebbero ricadute nell'errore ed avrebbero ripreso a frequentare Madonna Oriente e a praticare il Gioco di Diana.
Nuove testimonianze infatti incastrano le due.
In un primo momento parrebbe che si debba assistere ad una ripetizione del primo verdetto ed anche i giudici sembrano esserne convinti.
E tutto sommato non ne paiono nemmeno troppo dispiaciuti.
Ancora una volta, quando stanno per essere nuovamente liberate, è sempre la serva Pierina Bugattis a cambiare le carte in tavola. La domestica non solo ripete quanto già sostenuto in passato ma aggiunge nuovi particolari. La dama racconta di essersi congiunta carnalmente nientemeno con uno spirito chiamato Lucifello,nel corso dei vari incontri notturni con la congrega della Signora Oriente.
Di aver perfino compiuto un Patto di Sangue con lui. Secondo gli allibiti giudici, il fantomatio Lucifello altri non sarebbe che con il Grande Tentatore, il Demonio in persona.
Troppo perché un qualsiasi uomo di Chiesa del 1300, financo il più misericordioso, possa lasciar correre.
Così la ruota gira e tutto si compie.
Le due vengono condannate a morte, per una delle ricorrenti ironie della sorte la prima a subire il supplizio è proprio la tranquilla Sibillia o Sibilla Zanni, lei che per tutto il processo è stata abbastanza silente a subire per prima il rogo. Davanti ad una folla festante l'ormai trentenne donna incontra il suo destino a Piazza Vetra (secondo altre fonti direttamente davanti a Sant'Eustorgio). Dopo nemmeno un paio di mesi Pierina seguirà lo stesso destino della sua ex padrona.
I primi roghi sono stati accesi, ma non fanno nemmeno in tempo a raffreddarsi le ultime braci che ben presto saranno seguiti da moltissimi altri.
Si, il vento è decisamente cambiato, anche a Milano, e la ruota intanto seguita a girare.
Senza preoccuparsi troppo di quale risultato verrà fuori.
( Continua...)
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1 ora fa
28 commenti:
E' vero, nella realtà niente lieto fine anche perché certi tristi "orientamenti" tendono a tornare.
@ Daniele Verzetti il Rockpoeta
C'è una bellissima frase che cito spesso perché ritengo sia adattissima ai nostri tempi:" Chi non ricorda la Storia è destinato a ripeterla"
Amaro ma vero
Milano come il resto d'Italia e del mondo.
Che tristezza tutto ciò.
Una storia raccontata molto bene e che non conoscevo. Bravo e grazie Nick.
@ Pia
Purtroppo certe cose erano la norma un poco ovunque. L' Europa sotto questo punto di vista era ancora un luogo culturalmente e religiosamente omogeneo di conseguenza non esistevano zone franche o posti dove certe cose non accadevano. Sicuramente però esistevano singoli pensatori e persone illuminate che erano contrarie alla persecuzione delle cosiddette streghe, che il più delle volte erano solo semplici e povere donne vittime di calunnie e maldicenze.
Un abbraccio
Nick
Sentire nominare luoghi conosciuti e sapere che sono stati teatro di storie che sembrano appartenere solo a fantasia mentre sono realtà è sconvolgente, tu poi le sai raccontare molto bene.
sinforosa
Nick, ecco perché penso che il tuo sia fottutamente uno dei migliori blog che conosca.
Bellissimo, non conoscevo la questione, ma ora voglio leggerne il continuo e ti prego, svela di più su questi riti orgiastici... spero si sappia qualcosa su questo culto!
Vorre fondarne uno similare, sempre stato il mio sogno.
Madonno Moz-
Che poi, in realtà i verbali che ci sono sopraggiunti sui processi per stregoneria denotano chiaramente delle confessioni talmente assurde e - guarda caso - coincidenti con le teorie degli inquisitori, da far fin troppo facilmente pensare che si tratta di confessioni estorte, di "risposte" pronunciate dagli inquisitori stessi e confermate dagli imputati solo per paura o minaccia.
@ sinforosa c
Conosco benissimo questa sensazione, anni fa quando ero ancora un imberbe fanzinaro cominciai uno studio sul passato di Napoli, credevo di conoscere tutto della mia città natale...eppure con mia grande sorpresa realizzai che esistevano decine e decine di cose e di situazioni che ignoravo e che le stesse strade che avevo percorso numerose volte erano state testimoni di numerosi eventi storici che ignoravo.
Fu una bella lezione di umiltà per il sottoscritto, da allora sono diventato particolarmente curioso riguardo alla storia segreta delle città italiane e straniere.
Un caro saluto.
@ Moz o' Clock
Qualcosina in effetti si sa anche se ovviamente molte informazioni sono andate perdute o dimenticate nella notte dei tempi.
Del Gioco di Diana parlerò meglio in un futuro ed ipotizzato post sul folklore italiano, un post comunque scolllegato dalle vicende delle streghe di Milano.
@ Ariano Geta
Infatti è questo il problema maggiore basta pensare ad un caso emblematico e famosissimo come quello di Salem nel New England, tutto nacque a causa dell'ignoranza e della paura, quando poi arrivarono degli inquitori fanatici come Cotton Mather allora le cose precipitarono definitamente. Io poi penso che una persona torturata, qualsiasi persona, pur di far terminare i tormenti confesserebbe qualsiasi cosa.
Io magari al posto di quelle sventurate avrei detto qualsiasi cosa, perfino di essere stato io a lanciare le bombe ad Hiroshima e Nagasaki. ;)
È interessante vedere come le conoscenze romane/pagane, per quanto storpiate, siano rimaste così a lungo nella cultura popolare.
Chissà poi quanto c'è di vero nelle parole di Pierina Bugattis e Sibilla Zanni, e quanto invece d'inventato per cercare di accontentare il giudizio dei giudici.
Il medioevo non era di certo un periodo molto aperto alle novità e allo strano.
@ Long John Silver
Infatti, non era per niente un periodo aperto alle differenze.
Comunque ne riparleremo presto. Così come riparleremo della sopravvivenza dei riti pagani anche in tempi molto più vicini a noi di quanto pensiamo.
Perfetto, già ti amo.
Moz-
@ Moz o Clock
Non funzionerebbe mai tra noi, tanto per cominciare io tifo per il Napoli. ;) Lol
Ma Moz vuole fondare un culto per poter fare le orgie?😀
Basta molto meno.
Complimenti per questo capitolo ...streghe , sabba che bello...mi vengono in mente i quadri di Bosh.
Certo io ci scherzo permettimi ...ma la serva Pierina che s’era fumata per vedere Belzebu’😀
Aspetto la prossima puntata.
Ah ti ho lasciato un commento anche sulla prima parte del tuo reportage.
Ciao bello!!
@ MAX
In effetti basterebbe molto meno....LOL
Riguardo alla testimonianza della serva, mi pare davvero che si sia voluta fare del male da sola, un comportamento inspiegabile se si vuole vedere la cosa solo in maniera razionale.
Ciao caro!!!
Senti, io te lo devo dire.
Questi post a puntate sono intriganti ma durano troppo poco!!! Non conoscevo la storia ed ora, ogni volta che mi capiterà di passare da Piazza Vetra e accanto a Sant'Eustorgio, non li guarderò più con gli occhi di prima.
Ovvero, si sa che da quelle parti è zona di "orge" più che altro negli anni '80 erano un famoso punto di spaccio. Ma che ci fossero stati dei roghi non lo supponevo. Credo che indagherò.
Ti abbraccio Nick, grandissimo come sempre.
Concordo con Moz, blog stupendo e con questa vicenda delle streghe di Milano hai raggiunto l'apice. Come ti ho scritto per la prima parte, hai dosato PERFETTAMENTE la lunghezza e inoltre non fai che incuriosire il lettore, che non può mancare l'episodio successivo.
Certo che dai nomi e cognomi avrei invertito serva e padrona, Sibilla mi sa più di stracciona e de' Bugatti più da nobile.
Comunque questo circolo tanto buono non era. Non giustifica il rogo ma erano altre le "streghe" innocenti che venivano uccise in passato. Parliamo di satanisti. Anche un po' necrofili 😝
@ Mariella
Le cose da dire su Piazza Vetra e su Sant' Eustorgio non sono finite certo qui, anzi ci tornerò nella terza parte. Comunque comprendo la sensazione di sorpresa nell' apprendere cose inaspettate riguardo vie e piazze dove si passa spesso nel corso della propria vita quotidiana o che crediamo di conoscere. Da bambino, per esempio, quando mio padre mi portava a trovare i nonni passava spesso per una data piazza dove ci fermavano spesso per comprare i dolci da portare. Ebbene anni dopo ho scoperto che in quella stessa piazza molti secoli prima era stato decapitato Corradino di Svevia.
:(
@ Emanuele Di Giuseppe
Innanzitutto ti ringrazio per il tuo commento perché mi permette di chiarire un paio di cose. :)
Allora...sicuramente le due donne di cui ho scritto e i loro compagni della congregazione non erano senza colpe, di certo non erano vittime perché i loro comportamenti erano vicini a quelli dei satanisti attuali. Detto sempre con chiarezza da laico e da scettico non mi piacciono e condannerò sempre cose come il satanismo, il neopaganesimo ( ed anche sette come scientology tanto per dirne una a caso). Il mio commento riguardava il fatto che Sibilla Zanni avesse subito la stessa pena della Pierina pur non avendo confessato le stesse cose della de' Bugattis.
Poi ovviamente chi sa come andarono veramente le cose in quel processo, però se anche solo la metà delle cose dichiarate dalla de' Bugattis fossero state vere, sicuramente quelli della congregazione non dovevano certo essere dei santarellini :)
In quanto alla lunghezza del post questa volta ho voluto sperimentare un formato più piccolo in quanto a lunghezza proprio per dosare diversamente la trama visto che parliamo di cose avvenute nel corso di diversi secoli.
Inaspettato il verdetto di Ruggero da Casale. Era 200 anni in anticipo di Wier.
"I primi tentativi di spiegazione scientifica della stregoneria e di cosa fossero realmente le streghe risale al 1563, da parte del medico olandese Johann Wier, che stabilì una connessione tra lo stato allucinatorio di donne anziane, malate e frustrate, e i tipici comportamenti imputati alle streghe. Wier si servì delle sue conoscenze mediche per dimostrare che tutte le confessioni delle streghe, raccolte sotto tortura, erano in realtà il frutto di un disturbo fisico dell'utero, chiamato melanconia (più tardi noto come isteria). [...] Carolus Gallus, un altro medico, sosteneva che il fenomeno della stregoneria avesse origini psichiche o alimentari."
Nick, scusami, ma per commentare ho dovuto superare 5 o 6 catchpa, per la miseria.
@ Marco Lazzara
Ci sono di nuovo i catchpa? Li tolgo subito!
Meraviglioso... sarà che amo questo genere di storie... la vicenda delle streghe di Milano poi non la conoscevo e tu sei stato perfetto nel racconto, complimenti!
Mi ero quasi persa questa seconda parte! Sì, avevo letto di queste due donne in un articolo, mi sembra. Nel romanzo storico di Luigi Barnaba Frigoli "La vipera e il diavolo", ambientato a Milano e dintorni proprio in quest'epoca, si accenna alle streghe e ai loro rituali nel bosco del Quadronno. Ogni volta mi sorprende pensare a quanto diversa fosse Milano nei secoli passati con estensioni boschive di tutto riguardo. Infatti c'è proprio una via Quadronno!
@ Cristina M.Cavaliere
Mi domando infatti se tutte le persone che oggi passano per la Vetra, Sant'Eustorgio ed altre delle vie cittadine siano a conoscenza oppure solo immaginino le cose che ci avvenivano un tempo.
E questo vale per Milano come per tutte le nostre città.
Pensa che a me capita di frequentare spesso Colle Vald’Elsa, la località in cui Maddalena ha consegnato a Leland (il poco attendibile) "Aradia, il Vangelo delle streghe". Ora che hai tirato in ballo il "gioco di Diana", devo forse attendermi un'escursione anche nella mia Toscana?
@ Ivano Landi
A Colle Vald'Elsa ci sono stato spesso durante il mio anno come obiettore e della Toscana parlerò presto.
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