Immaginiamo una discussione tra tante, una di quelle che nascono spesso tra appassionati di un determinato genere, ognuno di noi a modo suo ha partecipato almeno una volta ad una discussione del genere.
poi ad un certo punto qualcuno fa una proposta ben definita:
quella di provare a realizzare in proprio un'antologia che contenga i racconti dei partecipanti di quel forum.
Ecco, più o meno è quello che è avvenuto in questo caso specifico.
Tutto nasce nel' aprile del 2009 su Anobii quando per iniziativa dei membri di un forum sulla fantascienza .
Unico limite richiesto: quello di mantenere i racconti entro una lunghezza di quaranta cartelle.
Di racconti a quanto pare ne arrivarono tanti, proprio per questo Matteo Ciccone, uno dei forumisti in questione si assunse il compito di effettuare una prima scrematura degli scritti messi a disposizione dai suoi compagni.
In seguito, come si è visto è arrivato anche l'editore, che d'accordo con gli stessi autori, ha effettuato una seconda scrematura prima di mandare il tomo in stampa.
Ora io non ho dati per poter giudicare la qualità dei racconti esclusi, posso però parlare di quelli presenti nella versione finale del libro e mi sento di affermare che tutti quelli scelti, per quanto mi riguarda, hanno meritato la pubblicazione.
Le undici storie di FANTAWEB 2.0 si leggono volentieri, certo non ci sono guizzi particolari, magari manca l'elemento di eccellenza, quel qualcosa in più, il capolavoro se vogliamo definirlo così, la storia che sovrasta le altre e che ti cambia la vita, però non intendo questa mia affermazione in senso negativo.
Perché in FANTAWEB 2.0 ci sono undici racconti onesti, magari rinchiusi in una copertina un po anonima questo sicuramente, ma piacevoli; di quelli che si scrivevano una volta e che ci ricordano che la fantascienza è- o dovrebbe essere- prima di tutto una narrativa di idee, di sollecitazioni in cui anche l'elemento escapista - che c'è e che ci deve essere- non è mai espresso in maniera banale.
La fantascienza, ma anche il gotico italiano (sia pure in misura molto minore), secondo il mio umile parere, molto spesso patiscono un fastidioso effetto da "vorrei ma non posso", quasi un complesso d'inferiorità rispetto alle loro controparti d'oltreoceano.
Altre volte poi subentra l'effetto opposto, quando autori ed editori, tendono a partire per la tangente, quasi come se si vergognassero di star pubblicando un semplice libro di genere fantastico. sono entrambe forme di autolimitazione , e lo sappiamo benissimo.
.Per fortuna però, questo non avviene nel caso in esame ed è questo il motivo per cui questa semplice antologia mi è piaciuta.
Onesti racconti di (buona) fantascienza, magari ibridata in alcuni casi, questo cercavo e questo ho trovato in FANTAWEB 2.0.
Un altro punto a favore sta nella varietà dei temi trattati, non c'è un unico filo conduttore ma vengono esplorati diversi topoi del fantastico: si va dal terrore puro alla hard science fiction, dalle percezioni extrasensoriali alle esperienze post mortem, dalla satira del fanatismo religioso alla classica avventura spaziale.
Tra i racconti, ho particolarmente apprezzato Il Viaggiatore di Daniele Picciuti che presenta reminiscenze ed echi che rimandano alle atmosfere del primo film della saga di ALIEN; Teorema Sinfonico di Massimo Ferri in cui i rapporti tra matematica e musica assumono valenze inaspettate; Il Senso della Vita del sempre più bravo Andrea Viscusi.
Vi siete mai chiesti qual'è il significato dell'esistenza?
Bene, nel caso conviene che cominciate a farvi questa domanda:la risposta potrebbe servirvi nel momento in cui meno ve l'aspettate.
Anche se questa risposta e le conseguenze che determinerebbe potrebbero non piacervi.
Molto bello anche Come Sarabocchi sulla Lavagna di Alfredo Mogavero - in passato già autore dell'antologia personale SIX SHOTS per le Edizioni XII - che tratteggia splendidamente una allucinante guerra un umanità ribelle e le truppe del cielo.
Probabilmente uno dei pezzi più personali di tutta la raccolta.
Invece mi ha lasciato un poco perplesso Jack Farner di Emanuele Gabellini , alla fine della lettura sono rimasto con un certo mi ha lasciato un certo senso di indeterminatezza e anche di "già letto", stessa cosa è capitata con Dalla Culla alla Tomba, la novella che conclude il volume, opera di Alberto Cecon probabilmente i racconti hanno sofferto il limite delle pagine. Comunque, come sempre si tratta di meri ed opinabilissimi pareri personali.
In conclusione: una piacevole sorpresa che mi ha dato qualche ora di relax ( e lo sa solo il cielo di quanto ne avessi bisogno), da provare sicuramente e che restituisce fiducia nei confronti della narrativa italiana.
Sempre meglio poi dell' ennesima ristampa di Asimov.
FANTAWEB 2.0. A cura di Matteo Ciccone.
Edizioni Della Vigna. Pagine 184
Volume Cartaceo Euro 11,50.
13 commenti:
il mio commento è da prendere con cautela visto che sono direttametne coinvolto, comunque secondo me quel "guizzo" che cerchi lo si trova in "teorema sinfonico" che considero uno dei racconti più belli in assoluto che abbia letto. ma certo entra in gioco anche il gusto personale, io impazzisco per il tema musica/matematica.
in ogni caso è bello vedere che, anche se certo non diventerà un bestseller, tutti quelli che incontrano questo libro ne rimangono soddisfatti. grazie per lo spazio!
@ Piscu.
Il tuo commento è il benvenuto, proprio perché sei uno dei coinvolti.
"Teorema Sinfonico" è un gran bel racconto non a caso l'ho citato tra i preferiti.
Riguardo allo spazio dedicato al libro, ritenevo che lo meritasse ed è stato un piacere farlo.
Ma dove recupero il tomo!?
@ Eddy.
Puoi andare direttamente sul sito della casa editrice:
http://www.edizionidellavigna.it/
Ciao!
Grazie per il bel commento al volume a cui sono particolarmente affezionato, perché in Fanatweb 2.0 per la prima volta un mio primo racconto lungo vede la luce in libreria (i precedenti si possono classificare come "micro-racconti").
Io direi che i guizzi sono due: Teorema Sinfonico ma anche il Senso della Vita.
Ciao
Angelo
@ Angelo.
Il libro mi è piaciuto davvero molto e ne ho scritto volentieri, anche per un motivo ben preciso: molto spesso in fase di recensione si tende a dimenticare l'editoria cosiddetta medio-piccola e per quanto mi riguarda questo è un grosso peccato nonché una lacuna gravissima.
A questo punto il tuo commento mi dà un idea: sarebbe bello che gli autori e chi ha letto il libro scrivessero nei commenti quali racconti secondo il parere di ognuno rappresentano "i guizzi" della raccolta.
Cosa ne dici?
Perché no :)
Intanto provo a dirlo agli altri autori :)
Mi fa piacere che l'antologia nel suo complesso ti sia piaciuta. Hai anche nominato il mio "Il viaggiatore" e ne sono rimasto contento.
Il paragone con il primo Alien è azzeccato, naturalmente. Anche se,in parte, anche Punto di non ritorno ha influenzato alcuni tratti del mio pezzo.
La copertina sembra essere l'unico difettuccio della raccolta... L'illustrazione è splendida, ma la grafica generale... Forse dovevamo curarla meglio.
Comunque, grazie a Parisi per aver letto e apprezzato i nostri sforzi. E' stato un lavorone, e ancora non ho smesso di ringraziare Della Vigna per averci dato fiducia.
@ Daniele Picciuti.
Si il libro mi è piaciuto molto, per quanto riguarda il tuo racconto (che come ho scritto è uno dei miei preferiti della raccolta forse proprio perchè è ambientato nello spazio esterno) ora che mi ci fai pensare l' influenza de PUNTO DI NON RITORNO si nota tutta.
Intanto benvenuto sul mio blog. :)
@ Gargaros.
Il benvenuto è esteso anche a te.
Guarda, sarò sincero: la copertina e la sua grafica forse sono state la cose che mi sono piaciute di meno.
Con questo non dico che siano brutte in se dico solo che mi sono sembrate un poco anonime.
Complimenti a voi per il volume.
@Nick.
Grazie per il benvenuto! :)
In effetti ammetto che la cover non ha entusiasmato neppure me. Però i racconti contenuti sono tutti buoni.
@ Danielepicciuti.
Sui racconti, niente da dire, anzi...;)
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