La prima parte di questo articolo è uscita QUI.
"Considera il mondo per quello che é : un palcoscenico dove ciascuno deve recitare la sua parte" . (Shakespeare)
John White ritorna in Inghilterra nel novembre del 1587. L'uomo è convinto di rimanervi solo pochi mesi.
Giusto il tempo per organizzarsi e per raccogliere quanto più possibile per migliorare la vita di tutti quelli rimasti a Roanoke.
Il Governatore White fa piani, raccoglie sementi, assume nuovi marinai, tutto in vista del suo scopo.
I sovrani che governano il mondo hanno altri piani, però. A re e regine non interessano i destini di 117 persone barricate su un isolotto a stento segnata sulle carte.
A re e regine non interessano nemmeno le aspirazioni di un uomo come John WhiteLui e quei 117 coloni sono solo pedine su una scacchiera.
Ma a dettare le regole del gioco sarà un arbitro perfino più grande dei sovrani europei.
Il Fato.
- GUERRE E SEPARAZIONI.
Scoppia la guerra tra i regni di Spagna e di Inghilterra.
In tutti i porti inglesi viene diramato l'ordine di non far partire nessun vascello, molte navi vengono addirittura requisite dalla corona per impiegarle contro gli spagnoli.
White protesta, si oppone all'editto, infine riesce a convincere le autorità a lasciargli due brigantini per poter tentare di raggiungere i suoi compagni sull'isola.
Due volte verrà fermato. Per ben due volte gli verrà impedito di realizzare il suo scopo.
La prima volta quando è già in viaggio viene abbordato dalla Marina francese che gli sequestra tutto il carico destinato agli isolani.
La seconda volta quando al suo ritorno la marina inglese gli sequestra anche i due brigantini rimasti.
L'uomo è furioso. A lui non interessano le sorti della guerra, non gli interessano i giochi sulla scacchiera dei potenti.
White desidera solo il potersi ricongiungere con sua figlia e con sua nipote.
E ancora non sa che passeranno altri tre anni prima di poterlo fare.
-RITORNO SULL'ISOLA.
1590. Un avventuriero di dubbia fama, il Capitano William Irish parte con tre navi dal porto di Plymouth, destinazione Roanoke.
Irish è uno di quei personaggi che oggi definiremo faccendieri; sfruttando l'eco raggiunto in patria dalla storia della Colonia isolata da tutto e da tutti è riuscito ad ottenere ingenti finanziamenti privati per la sua missione.
In realtà ad Irish le tre navi e i soldi così raccolti fanno comodo per poter esplorare il nuovo mondo.
Sia come sia,per la prima volta dopo tre lunghi anni una flotta inglese affronta il mare per raggiungere l'isola lontana. Lo stesso White dopo lunghe preghiere nei confronti di Irish riesce ad imbarcarsi.
L'uomo, invecchiato e stanco ha però brutti presentimenti.
Il 18 Agosto finalmente le Tre navi raggiungono il possedimento, White è uno dei primi a scendere a terra.
Per trovare....il Nulla.
- CROATOAN.
Agli occhi dei soccorritori si presenta uno strano spettacolo, dei 117 occupanti il Villaggio non c'è nessuna traccia: non un corpo, non una tomba, non un vestito, nessun segnale di battaglie o di combattimenti.
90 uomini, 17 donne e 9 bambini sembrano semplicemente scomparsi nel nulla.
Come se non fossero mai esistiti.
Rimangono certo le case, ma risultano in rovina come se fossero state abbandonate da molto tempo.
E in maniera frettolosa, come se gli abitanti del villaggio fortificato avessero abbandonato il tutto da un momento all'altro,spinti da non si sa quale paura.
Rimane una palizzata che non c'era ai tempi in cui il Governatore White viveva nella Colonia, come se gli abitanti avessero cercato di difendersi contro un nemico sconosciuto.
A parte questo niente altro.
Un unico segnale viene trovato, inciso su uno dei tronchi della palizzata compare una scritta : CROATOAN., il nome di una piccola isola lì vicino.
Ma qui le testimonianze divergono. Secondo altre fonti inciso su quel palo ci sarebbero solo tre lettere, nemmeno tanto chiare : C R O.
Sorge anche un ulteriore dubbio, White, prima di lasciare l'isola aveva dato ordine di inserire un simbolo , la croce di Malta, su tutte le comunicazioni coloniali.
Quel simbolo manca sulla scritta lasciata sul palo, un altro segnale che la colonia potrebbe essere stata abbandonata da un momento all'altro.
O che a incidere la scritta non sia stata la mano di uno dei coloni.
Se molti tra gli inglesi sospettano di un nuovo attacco indiano, ricompaiono strane dicerie: si riparla di maledizioni, di negromanzia, molti decenni dopo la sparizione degli abitanti del fortino sarà associata alle leggende sulla School of Night...
E le testimonianze continuano a divergere, da questo punto in poi della storia è come se una nebbia limacciosa si fosse avviluppata su tutte le fonti, sull'intera colonia, su White stesso. Ancora oggi gli storici si dividono tra coloro che sostengono che il sopraggiungere della stagione delle tempeste abbia costretto la flotta a rientrare precipitosamente in patria e altri invece secondo cui la spedizione sia giunta sull'isola di Croatoan senza trovare però alcuna traccia delle persone disperse.
La piccola Virginia White, la prima bambina nata in territorio nord americano, sua madre Eleanor, suo padre Annanias e tutti gli altri coloni di Roanoke sparirono semplicemente tra le pieghe della cronaca per entrare in quelle della leggenda.
- EPILOGO.
John White, l'eroe e, al tempo stesso, la vittima di questo racconto tornò in Inghilterra, non riuscì mai più a organizzare una nuova spedizione per cercare la sua famiglia.
Visse e morì da solo.
Walter Raleigh dopo il successo iniziale perse tutti i suoi beni e morì in povertà.
Le ricerche dei dispersi continuarono fino all'anno 1607, senza alcun esito.
Solo nel 1709 un esploratore inglese raggiunse la tribù dei Croatoan, dichiarando di aver incontrato diversi indigeni dagli occhi e dai capelli chiari, gli stessi indigeni dichiararono di discendere da "persone venute da lontano.
Aggiungendo ulteriori leggende su leggende.
Altre città furono costruite dagli europei, lentamente i nuovi territori furono conquistati dai loro nuovi padroni, la storia della "Colonia Scomparsa" venne così lentamente dimenticata finendo per diventare una nota a piè pagina, al massimo uno di quei racconti che si narrano attorno al fuoco.
Una piccola leggenda macabra, una delle tante della storia.
L' America:si dice che sia una nazione nata nel sangue,questo sarà anche vero ma , come dimostra la storia dei primi abitanti di Roanoke è sopratutto nata sui misteri e sui casi insoluti.
- LEGGENDE E IPOTESI.
Sulla scomparsa dei coloni di Roanoke si sono formulate varie ipotesi: c'è che si spinge a parlare di rapimenti alieni, chi di un esperimento tentato dalla misteriosa School of Night, i cui membri oltre che filosofi si vociferava fossero negromanti, finito male.
Chi di una minaccia soprannaturale.
Altri più semplicemente preferiscono credere ad un attacco indiano che avrebbe massacrato tutti gli abitanti del villaggio fortificato
In quel caso però, dove sarebbero finiti i corpi dei defunti? I nativi americani non trafugavano i cadaveri dei nemici uccisi.
,C'è chi ha voluto formulare l'ipotesi di una catastrofe naturale magari un uragano che spazzò la colonia (lasciando però intatte le case?) altri ancora di un suicidio collettivo degli abitanti dell'isola.
C'è però un ipotesi, forse più prosaica e molto meno suggestiva,che in fondo è quella a cui ho deciso di credere anche io.
Studi recenti sui tronchi degli alberi del luogo hanno dimostrato che nei tre anni successivi alla partenza del Governatore
LE John White da Roanoke, l'isola fu flagellata da un inspiegabile siccità.
Questo potrebbe spiegare l'abbandono delle case da parte degli abitanti, i quali, abbandonati a sè stessi, senza contatto con la civiltà e con la madre patria col tempo potrebbero essere regrediti allo stato selvatico, magari mescolandosi anche con le tribù indigene.
E spiegherebbe parte del mistero. Di certo non tutto.
Non spiegherebbe ad esempio come mai agli occhi di White e degli altri soccorritori il villaggio sembrava essere stato abbandonato in maniera improvvisa, quasi come se i suoi occupanti fossero scomparsi da un momento all'altro.
Roanoke oggi è una rinomata meta turistica ed archeologica
, molti segni dei suoi primi abitanti sono ancora visibili, non così il palo con la scritta CROATOAN.
Il tempo ha cancellato anche quella.
Questo potrebbe spiegare l'abbandono delle case da parte degli abitanti, i quali, abbandonati a sè stessi, senza contatto con la civiltà e con la madre patria col tempo potrebbero essere regrediti allo stato selvatico, magari mescolandosi anche con le tribù indigene.
E spiegherebbe parte del mistero. Di certo non tutto.
Non spiegherebbe ad esempio come mai agli occhi di White e degli altri soccorritori il villaggio sembrava essere stato abbandonato in maniera improvvisa, quasi come se i suoi occupanti fossero scomparsi da un momento all'altro.
Roanoke oggi è una rinomata meta turistica ed archeologica
, molti segni dei suoi primi abitanti sono ancora visibili, non così il palo con la scritta CROATOAN.
Il tempo ha cancellato anche quella.
26 commenti:
Bella storia. La lessi davvero molti anni fa - insieme a quella di Pocahontas - in una storia delle origini degli States vergognosamente partigiana. Ma non me la dimenticai anche perché è uno dei pochi veri segreti della vecchia storia americana. A quando le «streghe» di Salem - una storia in definitiva non troppo diversa da quella dell'asilo di Rignano Flaminio?
Da brividi. Avevo una strana sensazione di dejà vu leggendo il primo post, poi mi sono ricordato di tutto solo quando ho letto la parola "croaton". Gran bel post, complimenti.
@ Maxciti.
Salem e le sue "streghe" è un mio vecchio pallino,però non mi sento ancora pronto per affrontarlo.
Magari però è arrivato il momento di recuperare quel mio vecchio progetto sulle figure del folklore italiano.
grazie per i complimenti.
@ Obsidian.
Veramente una storia da brividi.
Alla fine si tratta davvero di uno dei più importanti casi storici riguardanti il fenomeno delle sparizioni misteriose a cui si può risalire da cronache scritte, non solo da voci riportate.
Poi rimane il mistero della parola CROATOAN e di chi l'ha incisa su quel tronco.
Grazie anche a te per i complimenti.
Wow che storia! Sarei d'accordo anche io con la tesi che appoggi tu, ma il fatto che sembra siano fuggiti da un momento all'altro mi fa credere che ci sia dietro dell'altro...e se qualcuno avesse presagito loro l'arrivo dei coloni?
Comunque davvero affascinante, mi ero persa il primo capitolo, ma sono tornata a leggerlo subito. Peccato per White che è morto tutto solo :(
Ciao Nick e grazie per questo post!!!;)
Interessante.
Riguardo la "storia" che accennavo io la scorsa volta è "solo" un naufragio con esiti drammatici. Se vuoi approfondire, cerca la storia della nave olandese Batavia ;-)
@ Melinda.
Guarda Melinda, tutto è possibile, di punti oscuri ce ne sono ancora tanti, per esempio ho scoperto che negli anni tra il 1937 e il 1940 dei burloni fecero un macabro scherzo fingendo di aver ritrovato delle lettere di Eleanor White a suo padre, che raccontavano l'esodo dei coloni sul continente.
Poi si scoprì che era tutta una truffa.
Diciamo due cose anche su White: a quanto pare era anche un artista che si dilettava nel disegno, quando tornò in Inghilterra, il suo vecchio mecenate Raleigh lo ospitò in una delle sue case, da quello che ho letto fino alla sua morte è sempre stato convinto che sua figlia e sua nipote fossero ancora vive.
@ Ariano.
Cercherò molto volentieri la storia della Batavia, grazie per la dritta. ;-)
Intanto vedo se riesco finalmente a scrivere e a proporvi il post su Benandanti friulani, così parliamo di un poco di folklore locale.
Però...che tristezza non poterle rivedere :( E abbasso i burloni cretini!!!
@ Melinda.
Quella è un altra brutta storia, adesso quei burloni saranno anche morti...comunque abbasso a loro e a tutti quelli come loro.
Credo che l'ultima opzione sia quella giusta, la penso come te, gli scomparsi sopravvissero grazie agli indiani nativi di quel luogo, ... solo loro potevano salvarli da una fine certa, grazie alla loro conoscenza dei luoghi.
Bell'articolo ciao
Angie
@ Angie.
Credo proprio che sia l'ipotesi più probabile quella dell'integrazione con la tribù nativa dell'isola di Croatoan, che secondo i documenti di altri esploratori si dimostrò molto più amichevole di quella nativa di Roanoke.
Grazie a te. ;)
molto molto interessante!
@ Donata.
Lieto che tu abbia apprezzato. ;)
Una storia intrigante.
Credo che si siano poi mescolati coi coloni, mi sembra l'ipotesi più probabile.
Anche perchè qualche resto doveva pur esserci, non dico allora, ma oggi che si avrebbero i mezzi per cercarli.
Ma Virginia ha dato il nome allo stato?
Povero White, che triste sorte.
Però è stato il prezzo della colonizzazione. Se se ne stavano a casa loro invece di usurpare territori non facevano morire tanti innocenti.
Un conto è l'esplorazione, un conto è l'esproprio delle terre solo perchè gli indigeni sono meno armati.
E' questa la vera maledizione, non incantesimi di sorta.
Io aspetto con ansia dunque la storia su Salem, anzi siccome la storia la conosco già aspetto di leggere la tua cronaca.
E poi mi aspetto due libri:
1) le interviste di Nocturnia
2) i misteri di Nocturnia
@ Lady Simmons.
Se lo stato avesse preso il nome dalla prima sfortunata bambina nata in quelle terre sarebbe stata una cosa giusta e affascinante, in realtà il nome allo stato venne dato in onore di Elisabetta I d' Inghilterra detta anche la regina vergine (da qui "Virginia") perché non era sposata.
Poi in realtà la regina aveva i suoi "favoriti"...oggi li chiameremmo "Amichetti". Lol
Riguardo alla colonizzazione...personalmente ritengo che quello che i bianchi hanno fatto ai nativi americani nel corso dei secoli non sia altro che una delle pagine più buie della storia umana.
Un vero e proprio genocidio, non saprei definirlo in nessun altro modo.
Ottima anche questa seconda parte!
Io mi sono resa conto di aver già sentito parlare di questa leggenda, ma mediata e rivisitata, in una puntata del telefilm "Supernatural" :)
Comunque, è una storia da brividi. Forse non avrei dovuto leggerla al buio, mannaggia xD
@ Camilla P.
E' verissimo una puntata di Supernatural è stata dedicata proprio alla storia di Roanoke e della Colonia scomparsa.
Supernatural era nato proprio come una sorta di rivisitazione delle leggende del folklore americano, e così è stato almeno nelle prime due stagioni prima che subisse una sferzata in stile "Angeli contro Demoni".
Vuoi sentire una casualità interessante?
Ieri dopo aver postato la seconda parte dell'articolo in serata ho dato uno sguardo a una puntata di
Criminal Minds.
Indovina dove era ambientata la puntata in questione?
A Roanoke.
Bellissimo speciale segnalato anche sul mio blog oggi. Non dico altro...
@ EDU.
Grazie per la segnalazione! Veramente graditissima.:D
Certo che il confine è sempre pieno di storie misteriose! Non sapevo nulla di Roanoke e devo dire che avevo una pessima opinione di sir Rayleigh, principalmente a causa di chi l'ha interpretato sullo schermo.
Complimenti per il dossier!
@ Salomon.
Nemmeno io ho un buon concetto di Raleigh, anche se devo ammettere che in confronto a tanti altri avventurieri dello stesso periodo era sicuramente uno dei "meno peggio", come diremmo a Napoli.
Ciao.
Ottimo articolo, veramente suggestivo. Di tutte le tesi, per quanto sposerei volentieri le più fascinose, tendo però a privilegiare la più realistica, come hai fatto tu. Certo, tolta credibilità ad ogni tesi "concreta" resta spazio al mistero, che è sempre il più seducente dei percorsi. Da qualche parte del cosmo, magari Cthulhu e compagni stanno sghignazzando alla grande...
@ Fabio L.
L'ipotesi "realistica" è quella più probabile però,anche così rimangono lo stesso parecchi punti oscuri.
Chi lo sa, forse davvero Chtulhu e gli Old Ones si stanno facendo grosse risate. ;-)
Questa storia fa davvero venire i brividi, forse perché sono coinvolte tante persone e anche bambini. L'abbandono improvviso della colonia sembra anche a me l'ipotesi più probabile, magari non a causa della siccità ma da qualche tipo di minaccia non prevedibile ma sempre di tipo naturale. Poi chissà, magari alcuni di loro si perdettero in mare se usarono delle canoe, mentre altri riuscirono ad approdare altrove.
@ Cristina M. Cavaliere
Io credo che la spiegazione più probabile sia proprio quella dell'allontanamento volontario causa calamità naturale, poi per tutta una serie di motivi i coloni si siano dovuti separare, alcuni magari saranno morti in mare, altri magari saranno sbarcati da altre parti, qualcuno sarà stato assorbito da tribù indiane, altri magari avranno formato delle comunità che poi, col passare del tempo si saranno estinte naturalmente.
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