THE TWILIGHT ZONE: UNA CAVALCATA TRA LE STAGIONI

Ok, c'è un piccolo cambiamento: mi hanno richiamato al lavoro, non so per quanti giorni, probabilmente sarà come l'ultima volta  una cosa momentanea, ma ancora non posso dirlo. Quello che so per certo, l'unica cosa che so è che oggi pomeriggio sarò presente (con mia grossa gioia ) al lavoro.
Questo però comporta che a differenza delle altre volte che ero stato richiamato in questo caso farò dei turni particolari, quindi almeno per questa prima settimana sarò poco o per nulla presente in rete.
Per quanto riguarda Nocturnia risolveremo così: oggi esce la seconda parte di questo articolo sulla classica serie THE TWILIGHT ZONE uscito in precedenza su IL FUTURO E' TORNATO poi con tra qualche giorno la traduzione completa della mia intervista con Kevin J. Anderson, poi si vedrà...
Invece almeno per i primi giorni temo che non potrò visitare  blog altrui e me ne scuso.
Non sarà la mia assenza a cambiare i destini del mondo: magari qualcuno non se ne accorgerà nemmeno, qualcun altro invece smetterà di dare la mia presenza in rete come scontata, ma anche questo fa parte della vita.
Comunque sia ci rivedremo, per adesso ci lascio alla lettura di questo post: ieri Nocturnia ha compiuto i suoi primi due anni di vita!
Grazie a tutti voi ! Il merito è vostro!
Il viaggio continua 

Cinque anni durò in tutto l'avventura  televisiva di THE TWILIGHT ZONE ma nel momento in cui i primi episodi andarono in onda Rod Serling ancora non poteva immaginare che per tutta la vita il suo nome sarebbe stato associato quasi esclusivamente al questa serie.
Nel bene come nel male.

Contemporaneamente però mano a mano che si andava avanti con le stagioni Serling avrebbe progressivamente
perso il controllo della "sua " creatura a vantaggio dei produttori e pubblicitari.


Ma quali erano le caratteristiche di THE TWILIGHT ZONE  ( da adesso in poi TTZ ) ?
Venne presentata come una serie di fantascienza, ma spesso era una fantascienza ibridata all'ignoto, a volte unita ad una grossa critica sociale, il messaggio morale era chiaro.
Il marchio di fabbrica di ogni episodio (tutti rigorosamente presentati da Serling in persona ) erano i cosiddetti "switching endings", i finali a sorpresa in cui le idee e le convinzioni che il telespettatore si era costruito durante tutta la visione dell'episodio venivano ribaltate improvvisamente negli ultimi minuti di trasmissione.
Un tipo di narrazione che dopo Serling venne adottata da molti altri.

- LA PRIMA STAGIONE  (1959-1960 )  36 Episodi.

Il 2 ottobre del 1959 cominciò l'avventura di TTZ, in questa prima stagione il Network CBS preferì concentrarsi su 36 episodi della durata di 25 minuti pubblicità escluse . La maggior parte degli episodi tranne uno furono scritti da Serling  stesso, e dagli scrittori di fantascienza Richard Matheson e Charles Beaumont, anche per questo la maggior parte dei critici ancora oggi sono concordi nel ritenere questa come la migliore tra le stagioni.
Tuttavia non fu un cammino facile.
Gli ascolti dei primi episodi non furono propriamente esaltanti, per la maggior parte dei telespettatori TTZ era una serie che narrava di "eventi orribili che capitavano a persone orribili".

L' attore Burgess Meredith  nell'episodio
Tempo per Leggere.

Questo almeno fino alla messa in onda di Time Enough at Last ( in Italia Tempo per Leggere ) l'ottavo episodio.
Time Enough at Last narra la storia di Henry Bemis
un tranquillo cassiere di banca la cui unica passione consiste nella lettura, purtroppo per lui nella sua vita quotidiana la cosa gli  impedita da chiunque gli stia vicino, dalla moglie tirannica fino ai colleghi di lavoro. Per un caso fortuito Bemis (un intenso Burgess Meredith, uno di quegli attori che in vita avrebbero meritato una maggior fama ) si trova ad essere l'unico sopravvissuto di un olocausto nucleare .
Ora Bemis  avrebbe tutto il tempo per poter leggere.
Attenzione Spoiler:
Purtroppo però il fato avrebbe ancora una volta beffato il povero individuo facendogli rompere l'unico paio di occhiali a sua disposizione.
L'episodio si concludeva con un disperato Bemis rimasto senza alcuna speranza.
Fine Spoiler.
L'episodio, aiutato anche dal' intensa recitazione di Meredith  commosse gli spettatori di tutta la nazione.
Da quel momento in poi gli ascolti non fecero che salire.
Nel corso dell' anno ci furono altri episodi notevoli come Third from The Sun e il lacerante The After Hours. 


LA SECONDA STAGIONE   (1960- 1961 )  29 Episodi.


Un giovanissimo William Shatner 
nell'episodio Nick of Time

Nonostante il grande successo della stagione precedente
la serie rischiò di non essere messa in onda. All'inizio dell'anno un cambio ai vertici della CBS portò nel network un nuovo gruppo dirigente decisamente avverso nei confronti dello Show, fu solo l'intervento di nuovi sponsor
come la Colgate a salvare Serling.

Nonostante tutto anche questa stagione presenta degli episodi perfetti, tra cui Nick of Time con un giovanissimo
William Shatner, mentre Richard Matheson continuò a sfornare ottime sceneggiature.


LA TERZA STAGIONE  ( 1961-1962 )   37 Episodi



I Sing the Body Electric il centesimo episodio  della
serie scritto da Ray Bradbury,
Serling cominciò a perdere il controllo artistico.
Nonostante lui continuasse a vincere premi Emmy e nonostante TTW continuasse ad avere ottimi ascolti, l'uomo Serling si trovò ad essere sempre più isolato, stanco del superlavoro che doveva compiere ed in più attirato verso nuovi lavori e verso l' attività di insegnante.
Anche per questo cominciò a delegare ad altri la scrittura delle sceneggiature.
Anche la terza stagione poté contare su ottimi episodi tra cui To Serve Man e Kick the Can
(che decenni dopo sarebbe servito da ispirazione per il film COCOON ) mentre invece il centesimo episodio, scritto da Ray Bradbury ottenne reazioni contrastanti.

LA QUARTA STAGIONE  (1963 ) 18 Episodi

Ovvero l'inizio della fine.
La serie già indebolita dall'abbandono per motivi di salute di Beaumont
Una scena da No Time Like the Past
venne spostata alla programmazione autunnale dalla rete, ma cosa ancora peggiore la durata degli episodi fu portata da 25 minuti a circa un ora.
Il pool di sceneggiatori con Serling in testa cercò di contrastare questa
scelta, convinti che questo avrebbe portato ad un abbassamento della
qualità generale degli episodi e a una fuga dei telespettatori incapaci di
reggere una tale lunghezza.
la cosa peggiore è che avevano ragione.
Dei 18 episodi trasmessi solo uno al massimo due risultarono decenti, tra i due, il migliore fu No Time Like the Past.
L'episodio scritto da Serling ed interpretato da Dana Andrews narra dei tentativi di un viaggiatore temporale per impedire il verificarsi di alcuni eventi particolarmente traumatici per l'umanità come lo scoppio delle due guerre mondiali.
Ma i due episodi decenti furono l'unica luce di quella stagione e gli ascolti continuarono a scendere.

LA QUINTA STAGIONE  (1963-1964 )   36 Episodi


William Shatner in una scena di Incubo a 20000Piedi


La CBS comprese parte degli errori compiuti, rinunciò agli episodi da un ora ciascuno e tornò al minutaggio originale da 25 minuti ma ormai era tardi per salvare la serie; la maggior parte dei telespettatori avevano abbandonato la visione,  il format cominciava ad essere vecchio e lo stesso Rod Serling era ormai stanco e distratto dal suo lavoro di insegnante.
Ad affossare definitivamente la situazione fu l'arrivo di uno dei produttori  più incapaci di tutti i tempi: William Froug. Froug passò mesi a litigare con i creativi, rifiutò alcune sceneggiature di Matheson che in seguito vennero comprate a caro prezzo da altri diventando poi classici della narrativa e della televisione.
In quest'ultima stagione vennero prodotti alcuni episodi degni di nota come Night Call e anche il ritorno di William Shatner nel famoso Incubo a 20.000 Piedi.



I giochi erano comunque fatti e nel 1964 andò in onda l' emittente cancellò la serie .
L'insulto finale consistette nel particolare che per risparmiare sul budget si preferì comprare un film francese adattandolo a mo di episodio televisivo per una delle ultime trasmissioni.
Serling  se ne andò sbattendo la porta, amareggiato anche per alcune accuse di plagio e anche se ci furono delle offerte da parte della rete rivale ABC l'autore rifiutò di adattarsi alle loro richieste ( più gotico e meno fantascienza ).
In un certo senso con la cancellazione dello Show si concludeva un epoca, forse non lo aveva compreso il network CBS, forse non lo aveva compreso pienamente Serling però lo avevano compreso i telespettatori.
Alcuni di loro in particolare.
Quelli come Steven Spielberg per esempio, che decisero di diventare registi proprio guardando le repliche di THE TWILIGHT ZONE.

EREDITA' DI UNA SERIE.

TTW  venne venduta in tutto il mondo, in Italia, come sappiamo se n'è occupò a più riprese la Rai, traducendola con l'evocativo titolo di AI CONFINI DELLA REALTA' anche se l'emittente di stato ancora una volta attuò la solita politica schizzofrenica di programmazione e non tradusse nemmeno tutti gli episodi.
In America  negli anni successivi in molti provarono a replicare il format della geniale serie di Serling,
lo stesso sceneggiatore anni dopo provò a replicare il successo della sua prima creazione con una seconda serie chiamata NIGHT GALLERY.
Gli anni d'oro erano però finiti e la serie non rinnovò la vecchia magia.
 Nuovi produttori tentarono di resuscitare lo Show, la prima volta nel 1985 la seconda nel 2002.
Questa però è un altra storia.
E la racconterà qualcun altro.

10 commenti:

Massimo Citi ha detto...

Bene, bene, bene. Sono davvero contento per te, anche se mi mancherà il mio solo interlocutore on line ;-)
Ma va bene così, un grosso abbraccio.

Nick Parisi. ha detto...

@ Max
Ciao Max!
Ti ringrazio!
Infatti mi sto preparando i vestiti, molti li ho dovuti tirar fuori letteralmente dalla naftalina....:P
comunque non è che scompaio ...è semplicemente che in questi primi giorni non so nemmeno come andranno le cose e il tempo che riuscirò ad avere per tante cose. ;)

Unknown ha detto...

e come sempre lo zio NIck lascia il segno! Grande post come il solito, grandi notizie sul fronte lavoro, in gambissima come sempre! UN abbraccione

PS: ti risp appena posso alla mail ;)

Temistocle Gravina ha detto...

benissimo! quella del lavoro è una gran bella notizia! speriamo sia un nuovo inzio. e auguri per il bienno bloggeristico: avanti così!

Lucrezia Simmons ha detto...

Innanzitutto sono felicissima per il lavoro, è una notizia stupenda.
Poi come si fa a NON notare la tua assenza dalla rete? IMPOSSIBILE!!!

L'articolo su The Twilight Zone è stupendo, me lo sono salvato come riferimento quando perderò la memoria :) era una delle serie che preferivo, mi ha sempre molto inquietato, ma non riuscivo a smettere di guardarla.

Adesso pensa alla tua vita, ma torna presto!!!!!!!!!!!

Nick Parisi. ha detto...

@ Donata
Scusami se rispondo solo adesso, ma sono tornato in questo istante dal lavoro.
Ci sentiamo presto appena mi libero. ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ TIM
Grazie anche a te, speriamo che che questa richiamata duri un bel po di giorni (e che non sia l'ultima )

Nick Parisi. ha detto...

@ Lady Simmons
Grazie. Per tornare torno, però credo che almeno tutta questa settimana andrà così.
Poi sia che il lavoro si protragga sia che no (ovvio che preferirei la prima opzione ) cercherò di trovare un equilibrio.

occhio sulle espressioni ha detto...

Ci siamo già espressi si Il futuro circa la formula vincente della serie.
Io ho sempre la fissa di cui parlai una volta, circa un episodio in cui un tizio entrava in una casa (non è "Foto animate") e si trovava a contatto con dei portaritratti da cui fuoriuscivano i soggetti in versione fantasma.
Se non era TWZ era comunque qualcosa di molto vicino.

Nick Parisi. ha detto...

@ Occhio
Serie innovativa che ha fornito da ispirazione per centinaia di altri prodotti televisivi.
Andrò in cerca dell'episodio in questione e ti saprò dire.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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