Robert Lee Frost
"Non ci sono misteri… C’è soltanto l’insufficienza di dati o della mente."
Paul Valéry
Il Tempo.
Non lo vediamo, non riusciamo ad accorgerci della sua presenza eppure ne siamo totalmente immersi. Se c'è un elemento che permea in maniera esclusiva le nostre vite quello è proprio il Tempo.
Vi siete mai soffermati a rifletterci sopra?
Non siamo più gli uomini e le donne che eravamo appena ieri e già domani saremo delle persone diverse da ciò che siamo oggi.
Il Tempo è cambiamento, il Tempo è trasformazione e, se siamo fortunati, diventa anche evoluzione.
Eppure non lo controlliamo, probabilmente non ci riusciremo mai, giusto il tempo di scrivere queste poche righe ed ecco che è passato altro Tempo.
Abbiamo paura di invecchiare, abbiamo paura dello scorrere dei momenti e che quello che perderemo non tornerà mai più.
Perché tutto questo?
Perché in definitiva è proprio il senso della perdita ciò che temiamo maggiormente.
E, in alcuni casi, lo scorrere dei giorni invece di agire come medico per far dimenticare le vecchie ferite, si limita ad aggiungere polvere su polvere sopra i vecchi ricordi.
Così, alcune vicende finiscono per essere dimenticate.
Quasi come se non fossero mai nemmeno accadute.
- NOTTE DI NATALE.
Nel dicembre del 1945, il mondo si sta faticosamente riprendendo dalle cicatrici della Seconda Guerra Mondiale. E' ancora troppo presto per festeggiare: un po ovunque in Europa e nel Pacifico rimangono segni fisici e morali del conflitto appena cessato.
Ma nel Natale del 1945 gli americani hanno voglia di riprendere nelle loro mani le redini della vita, certo ogni famiglia ha avuto almeno un membro arruolato nell'esercito, in molti hanno subito gravi lutti.
Ma il territorio americano è rimasto virtualmente intoccato dai combattimenti, a molti sembra quindi, di assistere quasi ad un ritorno alla vita.
Così avviene, ad esempio, a Fayetteville nel West Virginia.
Betty Sodder |
Fayetteville è un borgo minerario come se ne possono trovare tanti in questo spicchio degli Stati Uniti; le miniere di carbone infatti non sono mai state chiuse nemmeno per un giorno.
Cosicchè intere famiglie hanno potuto continuare a sopravvivere durante gli anni difficili della Guerra.
E tra queste famiglie vi sono anche i Sodder.
- STORIA DI UNA FAMIGLIA.
Apparentemente i Sodder non sono poi così dissimili dalle centinaia degli altri nuclei famigliari di Fayetteville: come la maggior parte degli altri uomini anche il capofamiglia George lavora come trasportatore presso la locale miniera di carbone, come la maggior parte delle altre donne anche sua moglie Jennie si dedica alla cura dei congiunti e della casa.
Jennie Sodder |
Quello che differenzia i Sodder dalla maggior parte delle altre famiglie è l'alto numero di figli.
Jennie e George hanno infatti dieci figli, tutti di un età compresa tra i tre e i ventitre anni: c'è Joe il maggiore arruolatisi nell'esercito e ancora lontano da casa; ci sono John e George Jr, rispettivamente di 23 e 16 anni, minatori come il padre e c'è la diciassettenne Marian che lavora come commessa.
Però ci sono anche i piccoli Maurice (14 anni); Martha (12 anni); Louis, che di anni ne ha quasi 10; le sorelline Jennie e Betty di 8 e 5 anni e per finire la piccola Sylvia che conta appena tre primavere.
Perfettamente integrati all'interno della loro comunità i Sodder non hanno mai avuto alcun tipo di problema.
Almeno fino a quella notte di vigilia del 1945.
-UN GIORNO NORMALE.
Sembra una giornata di festa come tante altre vissute in precedenza, a parte Joe Sodder, che non è riuscito ad ottenere nessun giorno di licenza, i congiunti sono tutti riuniti a festeggiare la ricorrenza; i genitori ed i fratelli più grandi hanno riempito di regali i membri più giovani di questo inconsueto clan.
Anche le modalità di festeggiamento non sembrano poi così dissimili rispetto a quelle vissute in passato: riempiti di giocattoli i bambini vorrebbero restare svegli ancora a lungo mentre i genitori non desiderano altro che andare a dormire il prima possibile.
Louis Sodder. |
Come sempre sarà la matriarca Jennie a trovare la quadratura del cerchio: i più piccoli potranno rimanere a giocare se poi dopo saranno loro a pulire il tutto e a spegnere tutte le luci.
Tutto continua a procedere in maniera normale e dopo poco tutti i congiunti si apprestano ad andare a dormire.
Sarà l'ultimo residuo di normalità, perché da questo istante in poi tutto cambia.
Perché come nelle peggiori storie del Terrore a mezzanotte precisa avviene qualcosa...
Questo è il momento in cui l'imprevisto e l'imponderabile entra con forza nella vita dei Sodder.
-UNA VOCE POCO FA....
Jennie si è appena assopita quando qualcosa sembra scuoterla pesantemente dal suo torpore, all'interno dell'abitazione il telefono squilla più e più volte con violenza.
Quando la donna riesce a raggiungere la cornetta riesce appena a sentire cosa viene detto all'altro capo del filo: c'è una voce, una voce sussurrante, probabilmente appartenente ad una donna, che blatera frasi sconnesse.
Forse, crede di capire Jennie, la donna chiede se in quella casa abiti una persona di cui la signore Sodder non ha mai nemmeno sentito parlare prima.
Appena la voce si fa più chiara però, si trasforma in un' agghiacciante risata.
Martha Sodder. |
Non è l'unica stranezza: all'interno della casa le imposte risultano aperte, così come la porta di casa sembra sia stata semplicemente appoggiata e non chiusa a chiave; perfino la luce all'ingresso è ancora chiaramente accesa. Stanca e confusa dalla lunga giornata Jennie Sodder attribuisce tutto questo ai suoi figli.
E torna a dormire dopo aver sistemato lei tutto quanto.
Nel corso degli anni successivi Jennie Sodder rimpiangerà più volte questa sua decisione.
La donna torna quindi a dormire in camera sua.
Anche questa volta ci rimarrà per poco tempo.
C'è un rumore all'esterno, un rumore secco e compatto, che arriva dal tetto, quasi come se un qualcosa di enorme stesse sfondando le travi.
Immediatamente dopo giungono il fumo ed il fuoco.
Maurice Sodder. |
Seguono attimi concitati: Jennie riesce faticosamente a svegliare suo marito George, il quale con mille difficoltà fa lo stesso con i suoi figli maggiori John e George jr; nel frattempo Marian trascina fuori Sylvia dalla sua cameretta.
Non c'è tempo per pensare, non c'è tempo per chiedersi cosa stia accadendo e perché.
Sono le ore 01:30 della mattina di Natale dell'anno del signore 1945 e nella tranquilla cittadina di Fayetteville, West Virgina la casa dei Sodder sta andando a fuoco.
E cinque dei loro figli sembra che siano rimasti dentro la casa.
(Continua....)
45 commenti:
Wow, incredibile!!!
Non vedo l'ora di leggere il seguito.
E' inquietante, mi piacciono queste storie...
Maira
E vai con i Dossier nocturni *__*
Cinque bambini svaniti nel nulla, quindi? E magari già prima dell'incendio?
@ Maira
Ti posso garantire che la cosa mano a mano che si andrà avanti diventerà ancora più inquietante.
Per quanto invece riguarda la second aparte, se tutto va bene la potrai leggere già la settimana prossima. ;-)
@Cassidy Bara Volante
La settimana prossima, se tutto va bene. ;)
@ Ivano Landi
Vedrai, le cose sono anche peggio di quello che sembrano. ;)
Sembra un Twin Peaks ante litteram. Bravissimo
@ Fabrizio Borgio
Grazie, spero che anche il seguito sia all'altezza.
Ma non si fa così, Nick! ahahahahahahah
Lasciarci in sospeso così...birbante! ahahahahahahahahaha
Son proprio curiosa tanto è vero che... vado a cercare notizie! :P)
@ Patricia Moll
Non riesco a resistere alla tentazione e poi sono così belli i post a puntate! :P
Ah, vai a cercare notizie? Ahahahahah
E poi sarei io il birbantello....LOL
Ora però la curiosità sale... Aspetto ansiosa il seguito :)
E bravo mi hai incuriositi e 1 pò intimorito. .. vediamo che succederà!
@ Anna Massé
Mi ci metto subito al lavoro. ;)
@ Mea
Ma sei mia sorella? :))))))
Benvenuta sul blog, in tutti i sensi! :)
Non sono sicuro di voler conoscere il seguito XD
Ovviamente è un modo scherzoso per esprimere l'inquietudine che ha generato in me il racconto.
Anche se con estrema fatica, farò il bravo e non andrò a cercare nulla, voglio godermelo qui dove è iniziato ;)
PS: brividi anche per le foto e davvero bello l'incipit sul tempo!
Evviva! Un mistero notturno! Figo!!! Vero che ti stai già spicciando a scrivere la seconda parte??? MI incuriosisce la frase dove dici "Nel corso degli anni successivi Jennie Sodder rimpiangerà più volte questa sua decisione."....
Provo raccapriccio ed interesse allo stesso tempo, è normale? :-P
Quando King pubblicò "Il miglio verde" a puntate
non vedevo l'ora di leggere il seguito e fu un supplizio.
Ma tu non vuoi questo per i tuoi amici, vero?
Buonanotte.
Cristiana
Aaaaah Colpo basso, non si fa così... sul più bello !!!
@ PiGreco
Questa sarà una vicenda molto meno sanguinosa rispetto a quelle che ho narrato in passato.
Promesso. ;)
Sulle foto: purtroppo ho faticato un po a trovarne.
Non ce ne sono poi molte sulla vicenda.
@ Obsidian M.
Vedrai tutto ...o quasi tutto verrà spiegato. Lol
@ Pirkaf
Si, è normale. Capita anche a me...e sono io quello che narra la storia quindi figurati agli altri.
@ cristiana2011
Cercherò di non farvi attendere troppo.
Buongiorno a te.
@ massimiliano riccardi
Come nei serial televisivi, no?
;)
Ma ci lasci sempre cosiiiii....
Santo Iddio, che storia agghiacciante! Avanti così che vai bene...
@ Lady Simmons
Sono un sadico lo so...ma voi siete buoni e mi perdonerete.
;)
@ Massimo Citi
L' ho scelta proprio perchè è una storia agghiacciante.
:P
Suona molto inquietante... non sono sicuro di voler leggere il seguito...
(dico così ma tanto lo leggerò ;-)
@ Ariano Geta
Ne sono certo amico mio. ;)
Sadismo puro hahahaha altro che !!!
@ Massimiliano riccardi
Effettivamente...ahahahah!
Evvai, son tornati i misterni nocturni, eh?
Questo sembra terrificante.
@ Marco Lazzara
I Misteri Nocturni, sono tornati a grande, anzi grandissima richiesta!
Come vedi l'ho fatto anche ben volentieri. ;)
Sono già in catalessi notturna... ;)
Quella telefonata notturna mi mette in agitazione. Sono quello piccole cose che ancora mi fanno girare la testa a controllare se c'è qualcuno dietro, al buio. L'ho appena letta quella parte e guarda te se non mi ha fatto accendere almeno la luce vicino al computer. Vedi tu, Nick. Sto rincoglionendo. Post bellissimo, volevo tutta quanta la storia, hahaha! Un grande saluto!
@ Marco Lazzara
Beato te io soffro d' insonnia...;)
Troppi pensieri mi sa...;)
@ Belushi
Non ti stai rincoglionendo amico mio, quella telefonata è uno dei particolari più agghiaccianti di tutta la prima parte della vicenda, chiunque altro ne sarebbe rimasto colpito.
A presto amico mio!
Meglio di Stephen King! Ed è tutto reale! Ottimo e intenso il tuo modo di raccontare, non mi perderò sicuramente il seguito!
@ Juan Segundo
Non dovrai aspettare molto: lunedì uscirà la seconda parte.
Grazie per i complimenti!
Arrivo in estremo ritardo, ma quantomeno attenderò solo poco tempo per conoscere la fine della vicenda XD Mannaggia, sul più bello *__*
@ Glò
Domani uscirà la seconda parte. :)
@ mumapa
Fammi un favore, mandami tutte le info a nicolapari@hotmail.it
Ma sei un pozzo di sorprese! Come fai a trovare storie così interessanti e anche poco note (almeno per me). Vado subito a leggere le puntate successive!
@ Cristina M. Cavaliere
E pensa che diventa sempre più difficile trovare misteri nuovi e poco conosciuti di cui parlare.
Ecco qua... ma chi me lo ha fatto fare a me... Come si dice qui: "mi hai fatto venire in pilorci", ma siccome sono masochista vado a cercare le altre puntate. Tanto ho ancora 8 ore di tempo per riprendermi prima che faccia buio.
Baciotti Nick :*
Posta un commento