IN COSA CREDIAMO, E QUANTO CREDIAMO.

OVVERO: PERCHE' CREDO NEI MOSTRI MA NON NELLA TELEVISIONE!
Ci sono più cose in cielo e in terra...
L'idea di questo post mi è venuta grazie ad una conversazione con mia moglie, o meglio, si parlava di quelle trasmissioni dedicate ai misteri,reali o farlocchi che siano. A quel punto, la domanda che ci siamo fatti tra una risata e l'altra, è quale sia la nostra  soglia di credulità, di apertura mentale,  quanto siamo disposti a credere all' insolito e all'inspiegabile?

Bella domanda, vero?
In realtà non so quanto io sia in grado di rispondere a questa domanda:, mi piace poter pensare di avere una mente abbastanza aperta, ma non per questo accetto tutte le ipotesi e le teorie più improponibili ed astruse sempre e comunque. (Qualcuno ha nominato la trasmissione MISTERO, per caso?)
Da sempre non mi piacciono nè i creduloni, quelli che accettano ad occhi chiusi qualsiasi cosa, magari finendo nelle mani di ciarlatani o di imbroglioni senza pietà, nè le posizioni, ad esempio, di quelli del CICAP, che negano spesso a priori le cose, e che mi danno la sensazione, che se un Disco Volante, gli atterrasse in giardino negherebbero comunque la sua esistenza.

Insomma non mi ritengo  un credente ma nemmeno uno scettico, sono fermamente convinto, come diceva quel tale, che ci sono più cose in cielo e in terra di quante ne possiamo conoscere o anche solo immaginare, sopratutto ritengo altamente riduttiva la pretesa di voler spiegare tutto solo con la scienza tradizionale o con quegli esperti che ragionano sempre e solo per compartimenti stagni, però bisogna andarci piano e non gridare ogni volta al miracolo o all'evento. O magari, cosa ben peggiore, quelli che urlano al complotto per ogni cosa, dalla morte di Kennedy  alle scie chimiche (la new entry di questi ultimi anni e che, personalmente, mi fa ridere) fino alla negazione dello sbarco sulla Luna.
D' altra parte non si può escludere nemmeno tutto.

Dite la verità? Non ne vorreste uno nel' acquario di casa?

Un esempio che faccio sempre è quello che riguarda la Criptobiologia : è assurdo pensare che sul nostro pianeta ormai sia stato scoperto tutto, che tutti gli esseri viventi siano stati scoperti e catalogati.
Il Celacanto, è stato scoperto solo nel 1938 prima si riteneva estinto da almeno 65 milioni di anni, 
quindi è altamente probabile che possano esserci altri ritrovamenti simili.
D'altro canto, mi viene da chiedermi  come mai in quest'era di tecnologie digitali, ogni volta che qualcuno annuncia foto di Saquatch o di Nessie, queste debbano essere sempre immancabilmente sfocate, sfalsate e\o granulose.

Altro esempio è la Fantarcheologia.  Voglio dire, cosa ci fa essere così presuntuosi dal ritenere  di aver dato tutte le risposte e che non ci siano ancora tante cose da scoprire a livello storico e archeologico.
Ci sono ancora tante, troppe pagine vuote, tante cose che diamo per scontate e che invece non tornano.
Però mi viene da chiedermi come mai tutti quelli che asseriscano di aver trovato tracce di Atlantide o di Lemuria, poi non portino mai prove reali delle loro affermazioni.

Insomma credo, dal basso, dal bassissimo della mia personale esperienza ritengo che si debba procedere coi piedi di piombo, non rimanere imprigionati nei dogmatismi ad ogni costo, ma nemmeno dimostrarsi creduloni sempre e comunque.
Uno stare a mezza via; un esercitare l'arte del dubbio, questo cerco di fare io.Non m'interessa giudicare: m'interessa capire.
  Ed è proprio sulla base di questa mia idea (non ho la presunzione di chiamarla filosofia di vita) che mi viene da ridere quando assisto a certe trasmissioni televisive in cui cercano di dimostrarti  per vere cose palesemente assurde .

ma qual' è secondo voi il limite, il discrimine da applicare? In cosa credete?
O se siete completamente scettici perché lo siete?

Rimane da chiarire un ultimo particolare: vi è mai capitato nelle vostre vite, qualcosa d'insolito, qualcosa che ancora oggi non riuscite spiegare?
Oppure qualcosa che vi ha convinto che il paranormale, o l'inspiegabile non esiste?
A me qualcosa di strano è successo.


LA VOLTA CHE NON VIDI IL DISCO VOLANTE.
Nemmeno credere proprio a tutto, tutto, però...
Napoli, tra Piazza Dante e via Toledo, uno dei salotti della città. Non ricordo bene l'anno ma sarà stato tra il 1973 ed il 1975.
Ero un bambino a passeggio tenuto mano nella mano  da mia madre.
Avete presente quel periodo da bambini quando credete che nella vita ci saranno solo bei momenti e che le cose vi andranno sempre e solo bene?
Ecco, quella è l'infanzia.
Ad un certo punto, però mi accorgo che mia madre mi indica di guardare il cielo, chiedendomi se anche io vedo la  "cosa". Io alzo la testa, però a parte il cielo e le nuvole, non vedo niente!
Ricordo, le persone in strada tutte con la testa all'insù, in  particolare un signore affacciato alla finestra di casa sua  che con le dita mima a qualcuno che è dietro di lui i movimenti di qualcosa che è nel cielo.
Per la seconda volta alzo gli occhi al cielo dove dovrebbe esserci qualcosa. 
E non vedo niente!
Il bambino che ero all'epoca avrebbe voluto vedere, però davanti a tutte le persone in quella strada mi sentivo come quell'altro bambino, quello della favola che urla che il Re è nudo.
In serata perfino la radio locale annunciò la notizia di un UFO visto nel centro di Napoli che aveva anche eseguito delle traiettorie impossibili per un comune aereo.
Erano altri anni, non esistevano telecamere nelle  strade, non c'erano cellulari con fotocamere, non so dire se si è trattato di un fenomeno di isteria collettiva, di un errore o di miei ricordi fallaci.
So solo che io non vidi niente.


Quello degli UFO è uno dei fenomeni più controversi degli ultimi tempi, ricordo di aver letto che quando nel 1969 fu chiuso il contestato Progetto BLUE Books su almeno 12.000 casi studiati ce n'erano almeno 700 per cui non era stata data una spiegazione logica. Quindi uno "zoccolo duro" di un 5% di casi rimasti insoluti.
Una risposta che può dare ragione sia a chi nega il fenomeno sia a chi lo sostiene.

Mi porti a casa con te? Giuro che mi comporto bene !
Cosa credo io?
L'Universo è pieno di stelle, solo nella nostra Galassia, la Via Lattea, approssimate per difetto ci dovrebbero essere 100 Miliardi di Stelle, di queste almeno 10 Miliardi  sembra che abbiano la possibilità di ospitare pianeti.
Finora sono stati individuati con certezza almeno 778 pianeti tra quelli di tipo Gioviano e quelli di tipo Terrestre.
Ritenere che la vita si sia formata solo sulla nostra piccola palla di fango sarebbe estremamente presuntuoso da parte nostra.
Ritenere che la vita intelligente si sia formata solo sulla nostra piccola palla di fango sarebbe ancora più presuntuoso da parte nostra.
Quando sento però parlare di "Grigi"; di Rettiliani; di donne che dichiarano di essere state ingravidate da Alieni e cose del genere ebbene la mia parte razionale si risveglia e dubita fortemente.
Non so dire quanto c'entri il fatto che il bambino che ero non vide il Disco Volante quando decine di altre persone lo videro, so solo che per me, il Re era nudo quel giorno.


FANTASMI, VAMPIRI, STREGHE E QUANT'ALTRO...NELLA MIA SECONDA VOLTA.
Il soprannaturale questo sconosciuto....
Quanto siamo disposti a credere? Ancora una volta posso parlare solo per me stesso: a me del cosiddetto soprannaturale interessa l'aspetto letterario, al massimo quello folkloristico.
Chi mi segue da tempo, sa già che ho un debole per le leggende regionali del nostro paese, dalla Calabria alla Valle d'Aosta, dal Trentino alla Sardegna. Anche però per quelle Europee partendo dal' Inghilterra e dalla Francia  fino ad arrivare a paesi come l'Armenia e la Georgia Non so dire da dove sia nata questa mia passione, penso di averla sempre avuta.

Ma se sono personalmente disposto a credere nel soprannaturale, ebbene anche stavolta, non ho risposte definitive. Una volta mi capitò da bambino una certa cosa, ne ho parlato QUI ...probabilmente erano solo le paure di un bambino spaventato ( e prima che a qualcuno venga in mente di fare battutine, mi dispiace deluderlo ma ho avuto un infanzia normale e felice ).
La casa non era proprio così, però questa foto ha un suo certo effetto! :D


Ma in età adulta ho avuto la mia seconda volta con le case "strane".
E' stato circa quattordici anni fa: all'epoca cercavo un posto dove passare qualche mese, era finita una storia che consideravo importante ma che mi aveva quasi rovinato la vita.
Un mio amico mi diede la possibilità di poter passare qualche tempo nella casa appartenuta ai suoi genitori. Quell'edificio era una bella ma decadente villetta a due piani con il proprio giardino, un orticello...e un mare di camere.


Il mio amico non aveva bei ricordi della sua casa natale, però era per l'appunto un amico, e mi lasciò stare per tutto il tempo che mi serviva per trovare un appartamentino da affittare o comprare.


Ero contento di vivere in quel posto, avevo passato due anni d'inferno con la mia ex e la sua famiglia e quei mesi passati nella villa furono l'occasione per tornare a vivere. Però...
Però c'era un clima strano in quella casa, intendiamoci niente di spaventoso, nessuna apparizione, nessuna esperienza spaventosa. Mai sentito rumore di catene o assistito ad apparizioni in lenzuolo bianco.
Però l'intero secondo piano era disseminato di stanze da letto, alcune erano state chiuse per anni. Niente di eccessivo...parlo di piccoli avvenimenti: porte che ero sicuro di avere lasciato aperte che poi ritrovavo chiuse, temperature dell'ambiente attorno che improvvisamente si abbassavano, perfino le luci che brillavano abbassandosi e aumentando in un attimo.

Parlo anche di sensazioni: c'era un gatto, che pur avendo dei padroni aveva preso l'abitudine di venire a mangiare e dormire da me. Ebbene in un paio di occasioni quel gatto, un bellissimo soriano grigio, solitamente la bestia più buona e sottomessa al mondo l'ho scoperto a ringhiare al vuoto.
C'era qualcosa in quella casa?
Non so dirlo e sinceramente non m'interessa nemmeno. So solo che in quella casa ci sono stato benissimo e che non ho mai avuto grossi problemi e nemmeno paure.
Solo quando me ne sono andato il mio amico mi ha confessato che in una di quelle due stanze incriminate, e dove non avevo mai dormito, era morto suo padre.
Inutile dirlo: a me lo Spazio affascina.


Se credo in queste cose? Probabilmente ni ! Nè si e nè no.
Certo, da vecchio ateo,mi piacerebbe poterci credere; mi piacerebbe poter credere di sbagliarmi e che esista un "dopo".
Cerco però di mantenere la mente aperta, mi definisco possibilista.
Lo so, detto così potrebbe sembrare una posizione troppo comoda, ma almeno applicata alla mia persona mi sembra la più obiettiva possibile: qualcosa oltre la nostra comprensione potrebbe esserci, e il fatto che si possa anche solo contemplare questa eventualità ha sempre reso la razza umana più recettiva.
Noi abbiamo bisogno di poter pensare di poter aspirare a qualcosa di meglio.
Il chiederci cosa c'era oltre le Colonne d'Ercole ci ha fatto raggiungere risultati insperati, abbiamo raggiunto la Luna, abbiamo compiuto imprese mirabolanti...ma abbiamo raggiunto anche abissi improponibili .
l'importante è non rimanere imprigionati nei dogmi da un lato, ma nemmeno crearsi dei misteri artificiosamente.
Per questo ho la massima stima per gente come Angie o Lady Ghost, ma anche per scienziati con la mente aperta.
Perchè ricordo ancora troppo bene, l'espressione spaventata di quel gatto.


E voi, qual ' è il vostro rapporto con l'insolito? Cosa ne pensate?

42 commenti:

Obsidian M ha detto...

E’ difficile stabilire un limite o un discrimine da applicare. I burloni, e ahimè sono in tanti, vanno di pari passo con i tempi. Negli anni 70 (e tu sicuramente te lo ricorderai) cercavano di spacciarci per vere le scimmie di mare e gli occhiali per guardare attraverso i muri o attraverso i vestiti. Nel secolo scorso facevano ancora di più: guarda questo esempio. Fu una bufala ideata sulla scia della fama del telescopio di Herschel, il più potente dell’epoca. Ma non è che a quei tempi la gente fosse più credulona di noi. Semplicemente non avevano i mezzi per controbattere. Ne deduco che ancora oggi siamo circondati da una marea di str##ate. Di livello un po’ più alto ma pur sempre str##ate.
Io come te sono un possibilista. Tutto quello che è inesplicabile mi affascina e cerco di esplicarlo. D’altra parte se così non fosse non avrei messo in piedi un blog come il mio. Probabilmente avrei scritto di ricette o di pensierini (con tutto il rispetto per i blog che scrivono ricette o pensierini).
Avendo io un background tecnico, cerco di dare una spiegazione logica a tutto (anche al micio che, come il tuo, si mette di tanto in tanto a fissare il nulla), ma mi piace cercare di pensare a delle alternative che sono fuori dalla mia, peraltro limitata, portata. Questo perché sono convinto che la nostra mente non sia abbastanza sviluppata per percepire la realtà che sta attorno a noi. Quindi potrebbero sicuramete esistere i fantasmi (o qualcosa che noi chiamiamo in quel modo solo perché non abbiamo altri termini), potrebbero esistere le manifestazioni ectoplasmiche, potrebbero essere reali quei fenomeni noti come Near Death Experience o Out Of Body Experience. Chi sono io per affermare il contrario? Credo nelle forme di vita extraterrestri, in quanto come giustamente dici è statisticamente improbabile che non esistano, ma mi prude il naso quando sento parlare di UFO, che è un termine che, oggi, nel 2012, racchiude spesso ironia.
A proposito di CICAP, se hai tempo e voglia ti suggerisco questo libro: a me piace leggere anche quello che pensano gli “impossibilisti”, giusto per farmi un’idea a 360 gradi. Poi naturalmente io continuo per la mia strada

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian Mirror.
Leggerò molto volentieri il testo che mi hai suggerito, anche io spesso leggo le tesi degli "impossibilisti", a volte sono complete e ragionevoli altre sono fanatiche ed improponibili come e quanto guelle dei "creduloni ad ogni costo".
Probabilmente alla fine la ragione sta nel mezzo e va cercata caso per caso.

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian.
Dimenticavo...certo che ricordo le scimmie di mare e gli occhiali a raggi x; ricordo anche quel ciarlatano di Uri Geller...ricordi quanto andò avanti con le sue sceneggiate?

Obsidian M ha detto...

Si, si !! Che mito!!!

Nick Parisi. ha detto...

Ecco...quello è stato uno di quei casi in cui è stato un bene che esistessero degli scienziati che hanno vigilato, scoprendo la sua truffa.
Però indubbiamente era uno che aveva talento. Un imbroglione però di talento.

Marcella Andreini ha detto...

L’essere possibilisti, come io sono, a volte fa sì che non possiamo essere particolarmente sorpresi, né tantomeno spaventati: se tutto è possibile, niente è da escludere a priori. Forse, te bambino, non hai visto gli UFO perché dentro di te (dentro di te nell’inconscio, nella tua essenza più vera) già ammettevi che ci potessero essere e quindi perché stupirsi? A volte mi chiedo cosa farei se mi trovassi di fronte un alieno, forse gli chiederei, banalmente: “dove vivi?”. Io mi fido del gatto, il gatto vede meglio dell’essere umano che si è messo, da solo e di sua iniziativa, al centro dell’Universo e forse teme che altri gli possano togliere il trono.

Nick Parisi. ha detto...

@ Orlando.
Non l'avevo vista sotto questa forma, però è una bella analisi la tua.
Riguardo ai gatti, per me sono creature infinitamente migliori degli esseri umani (come i cani del resto).
Grazie!

Ferruccio Gianola ha detto...

Post "spaventoso" e hai capito in che senso. Purtroppo il credere non credere continua a dominare la mia vita. Non saprei dire, suppongo che la nostra realtà colga l''uno per canto dell'intera essensa, ma potremo andare oltre questo un per cento così come siamo?

Lucrezia Simmons ha detto...

Argomentazioni stuzzicanti, caro Nick.
Come atea (dopo 8 anni di scuole religiose) tendo ad essere molto scettica. Ma mi piace avere la mente aperta e sono disposta a cambiare idea su fantasmi, gnomi, vampiri, aldilà, Dio di fronte a prove concrete.
Purtroppo non mi è mai capitata una "strana" esperienza, posso solo aver avvertito in certi luoghi delle sensazioni di malessere.
Concordo al 100% col fatto che non possiamo credere che la scienza terrestre, umana, di questo secolo possa aver studiato, compreso, scoperto e spiegato tutto, sarebbe da ingenui.

Il fascino verso il mistero poi è parte ancestrale dell'uomo credo...
Tutte le generazioni sono state affacsinate da leggende, storie, apparizioni, sparizioni, madonne o spiriti che si sono manifestati o meno.
Quando vedrò con i miei occhi forse comincerò a ragionarci sopra.

Riguardo agli alieni è un altro paio di maniche. Sono assolutamente certa che esistano e che prima o poi avverrà il primo contatto.

Speriamo di essere pronti e non fare le solite "terrestriate" di volerli prima vivisezionare e poi depauperare di armi e risorse tecnologiche...

angie ginev ha detto...

Impossibile mai, Nick, perchè i limiti stanno tutti nella nostra stessa mente....
Grazie per questo bellissimo articolo, ovviamente ognuno è libero di porre tutti i limiti che desidera...grazie anche per avermi menzionato.
Angie

Nick Parisi. ha detto...

@ Ferru.
Comprendo bene, e se posso permettermi di rispondere alla tua domanda,temo proprio che per come siamo messi ora come ora, ben difficilmente riusciremo a superare quell'uno per cento di conoscenze.

Nick Parisi. ha detto...

@ Lady Simmons.
Ognuno di noi compie un ben determinato cammino,ed il cammino di ognuno di noi è ben diverso l'uno dal'altro. Proprio per questo dovremmo mantenere la mente aperta il più possibile.
Il fascino per il mistero è parte ancestrale del'uomo- hai ragione. Sono convinto che anche tra cento anni o tra mille continueremo a mantenere questo fascino.
Purtroppo però sono più pessimista riguardo alla natura umana e temo proprio che possano avvenire tante "terrestriate".

Nick Parisi. ha detto...

@ Angie.
Mi piace la tua definizione: i limiti sono proprio nella nostra mente ed ognuno sceglie i limiti che vuole.
Io per carattere diffido sia di quelli che di limiti non se ne fanno per niente, sia di quelli che se ne fanno troppi.
La citazione era doverosa. ;)

Argonauta Xeno ha detto...

Nell'ottocento si credeva che Marte fosse piena di canali artificiali. Oggi ci sono i fanatici del "volto di Marte" (c'era anche in un film, mi pare) e si è scoperto che il volto nasceva da immagini a bassa risoluzione. I misteri in qualche modo nascono al confine tra ciò che sappiamo (la scienza) e ciò che non sappiamo, un confine che deve naturalmente esserci ed è lì che operano i ricercatori. Non solo accademici.
Io per formazione sono scettico su tutto, soprattutto per colpa di pessimi programmi televisivi.
Secondo me, quando si presenta un fenomeno di questo tipo in primo luogo bisogna verificare la buona fede e la presenza di dati/prove a supporto, o comunque qualcosa da cui partire per iniziare a parlarne. Poi è chiaro che il primo confronto dev'essere con la scienza, dato che non è escluso che molti fenomeni apparentemente inspiegabili in realtà lo siano.
O magari ci si gira intorno per anni, come i globi luminosi di Hessdalen.
Insomma, abbiamo appena iniziato a studiare l'universo. Ci sono così tante domande senza risposta (e ogni nuova scoperta ne pone di nuove) che non c'è pericolo di pensare, come tra gli accademici dell'ottocento, che sappiamo tutto ciò che vale la pena di sapere.
(Spero che il commento sia leggibile, sono stato leggermente distratto dalla partita!)

Nick Parisi. ha detto...

@ Salomon.
Ti sei spiegato bene ed il commento è perfettamente leggibile.
Ho il film cdi cui parli : MISSION TO MARS, per la regia di un De Palma irriconoscibile.
Il "volto di Marte" è esemplificativo di un certo sensazionalismo nel modo di fare informazione, però in questo è stato purtroppo facilitato da molti errori di comunicazione sia da parte della NASA che di altri studiosi, questi errori hanno fatto pensare a molti quasi come ad un maldestro tentativo di insabbiamento. Mi conosci per natura non sono un complottista, anche per questo sono fermamente convinto che alcuni autogol praticati (anche in maniera presuntosa) da alcuni scienziati ortodossi, finiscano per favorire il campo avverso. Penso ad esempio ad alcune affermazioni di sufficienza della Hack.
Sono d'accordo con te, abbiamo appena cominciato a studiare l'universo, siamo ancora nel giardino di casa e il fatto che ci siano ancora tante domande senza risposta non può che aiutarci a superare i confine di questo giardino per andare alla ricerca delle risposte.
Sono

Ariano Geta ha detto...

Il tuo post è bellissimo, e un frase in particolare dice tutto:
"Noi abbiamo bisogno di poter pensare di poter aspirare a qualcosa di meglio".
Ecco, il nostro rapporto con l'insolito si può riassumere in quelle poche parole. Posso dirti che io tendo a essere scettico su tutto l'insolito, però poi non sono ateo e credo in Dio... come dire che ogni scetticismo ha il suo limite.
Il mio rapporto con l'insolito si può riassumere così: in assenza di prove certe e definitive, nego. E mentre nego e cedo alla razionalità, penso che forse siamo solo un unico frutto del caso nell'universo, che non esiste nulla al di sopra della materia, quindi nulla dopo la morte, etc.
E per brevi istanti sono colto da una grande tristezza.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano.
Io invece sarei il contrario, nel senso che sono possibilista su tutto ma sulla religione invece, come ormai sapranno anche i sassi, ho maggiori dubbi.
E per brevi istanti, credimi, anche io sono colto da una grande tristezza.

Boh non so mah ha detto...

Mamma mia che post...
Io sono un maledettissimo scettico. Sono ateo (più agnostico, direi) e credo (...appunto :) ) che ogni cosa si possa spiegare scientificamente. Penso che questa durezza emotiva sia dovuta a fatti spiacevoli che mi sono capitati. Ma sta di fatto che sono alla continua ricerca (conscia o no) di una "verità che sta là fuori". Speriamo di trovarla.
Ti rendi conto che da giovincello speravo ardentemente che gli UFO venissero a rapirmi? ;)

Fra Moretta ha detto...

Io sono possibilista,non credo facilmente a qualsiasi stranezza di cui leggo o sento parlare ma non escludo nemmeno a priori che ci siano fenomeni inspiegabili o decisamente soprannaturali.

Nick Parisi. ha detto...

@ Eddy.
Ti comprendo molti diventano più duri proprio a causa delle esperienze della vita. Per quel poco che ti conosco direi che questa tua "presunta durezza" sia in realtà una sorta di corazza che ti sei costruito , in realtà sei una delle persone più curiose e vitali che conosco.
Sai che io invece da piccolo volevo guidare una delle "Aquile" di SPAZIO 1999?

Nick Parisi. ha detto...

@ Fra.
Il tuo è l'atteggiamento che cerco di seguire, non sempre ci riesco però: una via di mezzo.
Gli estremi sono sempre dannosi, in questo so che la pensiamo allo stesso modo.

Davide CervelloBacato ha detto...

Mi ritrovo abbastanza in quel che dici e su come la pensi. Sono molto razionale ma pur sempre possibilista. Poi usando proprio la razionalità, si può dire in modo abbastanza logico che non siamo in grado si spiegare tutto per ora, che molto probabilmente non siamo soli nell'universo e che ciò che riusciamo a studiare (riferendomi al paranormale) è limitato comunque dalla realtà che i nostri sensi e i nostri macchinari riescono ad analizzare. Sicuramente più avanti con gli anni molte cose ritenute oggi impossibili avranno spiegazione

Nick Parisi. ha detto...

@CervelloBacato.
Come prima cosa, benvenuto su Nocturnia.
Il sunto è proprio questo: la razionalitá è indispensabile per poter analizzare le cose ma come giustamente aggiungi tu dovremo sempre ricordarci che al momento siamo limitati da sensi e macchinari ancora imperfetti.
Spero di rivederti spesso, quì.
Ciao e alla prossima.

marco ha detto...

Ti rendi conto che da giovincello speravo ardentemente che gli UFO venissero a rapirmi? ;)

Eddy

Conosci questa canzone?
http://www.youtube.com/watch?v=jgaEOzGWg8Y

Mi piaceva molto.

Naturalmente io non credo in Dio o nel soprannaturale, e se esiste vita extraterrestre, dubito siano i Greys. Certo, magari qualcosa di strano, come il Celacanto, ancora esiste; ma una volta scoperto, come il Celacanto, in breve sarà nulla più di una curiosità, non qualcosa di meraviglioso o che può cambiarci la vita. Mi viene in mente un classico racconto breve di M John Harrison, Engnaro, di cui posto inizio e fine:

Egnaro è un segreto che tutti conoscono tranne te.
E' una città o nazione in cui non sei mai stato; una lingua sconosciuta.
Allo stesso tempo è come ritrovarsi cornuti, o vittime di un complotto.
E' parte di quell'universo di eventi che non ti si rivelerà mai per intero: una cospirazione di cui scorgerai solo l'abbozzo, ma che basterà per amareggiarti in eterno.
...Egnaro - almeno all'inizio - si nasconde negli interstizi, negli angoli vuoti della tua vita.

...fine:

Dovunque io sia, ci penso: si infiltra in ogni cosa che faccio.
Ma se mi chiedeste che cosa è, Engnaro, non potrei dare risposta.
Nei momenti più bui credo che l'unica ragione per cui la razza umana esista sia per darne espressione. Nessuno, temo, può comprenderlo davvero.
Ogni cosa che accade porta la sua firma, e nessuna. Non esiste; eppure è del tutto reale.
Il segreto è privo di senso prima di conoscerlo e, a giudicare da quello che è successo a Lucas, senza valore dopo.
Se Egnaro è quel substrato di mistero dietro la vita di tutti i giorni, allora è vero anche il contrario, ed è l'esatto punto cieco di ordinarietà al cuore di ogni mistero.


Egnaro is a secret known to everyone but yourself.
It is a country or a city to which you have never been; it is an unknown language. At the same time it is like being cuckolded, or plotted against. It is part of the universe of events which will never wholly reveal itself to you: a conspiracy the barest outline of which, once visible, will gall you forever... Egnaro – in the beginning at least – hides itself in the interstices, the empty moments of your life.
...
Wherever I am I think about it: whatever I do is tainted by it: but if you were to ask me what Egnaro is I could give you no answer. In my most despairing moments I believe that the human race exists solely to give it expression. No one, I suspect, can have any clear understanding of it. All events are its signature: none are. It does not exist: yet it is quite real. The secret is meaningless before you know it: and, judging by what has happened to Lucas, worthless when you do. If Egnaro is the substrate of mystery which underlies all daily life, then the reciprocal of this is also true, and it is the exact dead point of ordinariness which lies beneath every mystery.

Nick Parisi. ha detto...

@Marco.
Hai scritto della maledizione della razza umana: dare una spiegazione ad un mistero significa spesso semplicemente svuotarlo della sua aura di fascino, renderlo comune,quasi insignificante.
Per fortuna per ogni segreto o mistero svelato si apromo le porte per altre sfide.

Lucrezia Simmons ha detto...

@Eddy

anche io sognavo e speravo di essere non rapita, ma "invitata" dagli alieni.

E poi concordo con la necessità di ricerca scientifica anzitutto.

Proviamo a spiegare l'esistenza (non la produzione fisica) di un pensiero.
Insomma, c'è, esiste, ma non è tangibile, palpabile, non è materia.
Come i sentimenti, le paure, i sogni.
Esistono e sono veri per noi, ma non sono fatti di materia.
Potrebbe sembrare qualcosa di paranormale, ma non lo è affatto!

Romina Tamerici ha detto...

Trascurando il discorso delle fedi e delle religioni, che non credo sia l'obiettivo di questo tuo post divertente ma anche serio, io penso che, come hai detto tu, a livello statistico è molto probabile che ci siano forme di vita in altri luoghi. E secondo me sono molto più intelligenti di noi, visto che hanno avuto il buon senso di starci lontani mentre distruggiamo la nostra Terra! Va be', scherzi amari a parte... io in genere non credo agli avvistamenti di alievi e co., ma se ne sento parlare non posso fare a meno di leggere di cosa si tratta. Il mostro di Loch Ness mi affascina da sempre, anche se, scientificamente la sua presenza è praticamente impossibile (mi sono documentata!). Una volta però mi sono fatta ingannare da un articolo con delle foto con uno scheletro di fata... io non ho mai visto una cosa così precisa e realistica... attimi di assurda euforia per poi scoprire che era uno scherzo, però poi chissà...

Nick Parisi. ha detto...

@ Romina.
Se ti può consolare anche Conan Doyle una volta una volta fu ingannato e per anni credette che le fate esistevano. Sempre nel 1700 ci fu un tale che comprò una mummia (al 'epoca si poteva) li mise dei vestiti del 'epoca e poi con amici e giornalisti lo spacciò per un vampiro che lui avava ucciso.

Unknown ha detto...

Io dico sempre che sono abbastanza scettico, ma possibilista.
Mi faccio domande semplici: se esistono i fantasmi, perché nessuno è riuscito mai a produrre delle prove universalmente accettabili?
Idem per gli UFO e per tante altre cose.
Le trasmissioni come Mistero, pur divertenti (perché ridicole) non aiutano a trattare l'argomento con serietà.
Però esistono cose che difficilmente si spiegano con la sola razionalità.
Un paio di casi del genere li ho vissuti anch'io e, uno in particolare, non me lo so spiegare ancora oggi, a distanza di anni.
Quindi sì, sono possibilista, ma non credulone.

Nick Parisi. ha detto...

@McNab.
Ho più o meno le tue stesse convinzioni,l'importante è mantenere una mente aperta senza essere creduloni. Mistero non è solo ridicola: è anche peggio. Purtroppo...:(

Iguana Jo ha detto...

Pensa che per me l'affermazione "la vita non ha senso" è quanto di più liberatorio si possa esprimere a parole.
Detto in altre parole, non credo nel soprannaturale, che lo si interpreti in senso religioso o magico. Non credo che tutte le opinioni abbiano pari dignità, credo nei fatti e nella loro interpretazione, credo nel metodo scientifico e credo non ci sia fine alle scoperte possibili. Credo nelle domande ancor più che nelle risposte. Credo nell'immaginazione e nella capacità che abbiamo tutti di raccontarci delle storie e renderle più vere del vero.

Sono convinto ci siano eventi inspiegabili, cose incomprensibili, misteri irrisolti. Ma sono altrettanto convinto che dato sufficiente tempo e risorse tutto si possa riportare a casa.
Solaris non esiste.

Nick Parisi. ha detto...

@ Iguana.
Io invece sono più possibilista, probabilmente ci sono cose che con la scienza-bada bene, con la scienza ela conoscenza attuale di cui abbiamo disposizione adesso, non riusciamo a spiegare però ci arriveremo.
Prima a poi molte cose che considerismo non scientifiche un giorno potrebbero esserlo.

Internauta Digitale ha detto...

Articolo davvero interessante, io come hai potuto leggere sono uno scettico, forse potrei perfino fare domanda di assunzione al CICAP.
Non ho mai avuto esperienze strane/paranormali e quindi tutto quello che so dell'argomento me lo sono andato a cercare facendo parecchie ricerche su ogni tipo di fenomeno, spaziando dal paranormale, fino ad arrivare al complottismo.
Osservando e valutando le diverse idee e alla fine prendendo la mia decisione.
Sono scettico per tutto quello che riguarda paranormale/spiritismo/demoniaco insomma non credo nell'aldilà, nei medium, nella telepatia, nelle visioni, nelle possessioni demoniache ecc....
Sono molto ottimista invece per quanto riguarda la presenza di vita nell'universo, ma di riflesso non credo agli UFO, in cui la maggior parte dei casi entrano in gioco gli errori di valutazione.
Non credo, anzi odio profondamente ogni tipo di complottismo.
E' parecchio interessante l'argomento della criptozoologia e della fantarcheologia, anche se per questi due bisognerebbe fare più ricerca seria invece che "ricerca" misteriosa.

Massimo Citi ha detto...

Uno di quei temi sui quali è possibile interrogarsi per giorni e giorni. Un grazie a Nick per averlo proposto. Personalmente sono stato un credulone notevole in giovane età, diciamo intorno ai 14-15 anni. Credevo 1) ai fantasmi e alla vita oltre la morte, pur non credendo alla sopravvivenza dell'anima, 2) ad Atlantide, Gondwana, Lemuria, Mu, Agarthi ecc. ecc. 3) che gli alieni si trovassero sulla terra più o meno da tre o quattro milioni di anni, 4) alla telepatia, ai sensi sovrannumerari, alle percezioni esp, ai ricordi delle vite precedenti, a...
Poi, poco a poco ho perduto ogni fede. Ultimamente mi trovo ahimè schierato dalla parte del CICAP, tenendo conto che gli aderenti al CICAP non sono scettici a oltranza ma piuttosto dei «creduloni scottati», disposti ad essere convinti soltanto da prove reali. Detto per conoscenza personale. Più in generale sono duramente dalla parte del CICAP quando si tratta di difendere la teoria dell'evoluzione dai creazionisti o mettere in dubbio certe santità o certe apparizioni. Si può credere in Dio - anche se non è il mio caso - ma è difficile credere alla madonna di Medjugore o alle profezie di Fatima. E talvolta i possibilisti in ottima fede finiscono per non comprendere che dietro certi fenomeni ci sono interessi e convenienze che non hanno proprio nulla di sovrumano.

Unknown ha detto...

Guarda, questo post me lo sono letta una paio di volte,prima di rispondere...in cosa credo...beh è quasi strano che io mi faccia questa domanda, perchè sappiamo benissimo in cosa credo, visto su cosa è incentrato il mio blog...diciamo che io vado per tentativi: non credo in una cosa fino a quando qualcuno, o io stessa, non mi avrà dimostrato non che esiste, ma che non esiste. Una persona mi fa: ma non crederai davvero ai fantasmi vero? La mia risposta: tu dimostrami che non esistono e io non ci crederò. IN effetti ci sono tante persone che o son troppo credulone, o negano a priori tutto, forse perchè hanno paura o non sanno trovare il modo per spiegare che una cosa non esiste...Credo infatti sia più difficile dimostrare l'assenza di una cosa, che non la sua esistenza... un abbraccio, e grazie per questo post!

Nick Parisi. ha detto...

@ Tutti.
Scusatemi se rispondo solo adesso, ma sono stato fuori tutto il giorno.
Veniamo adesso alle risposte singole:
@ Internauta.
Conosco la tua mentalità scettica, la tua posizione è condivisa da molti. Per come la vedo mio, gli scettici servono, sono il pungolo per non cadere nelle braccia dei ciarlatani.
Una certa sperimentazione scientifica serve, è utile per progredire.
L'importante è poi non diventare come certi scienziati, che anche quando le loro teorie vengono invalidate rifiutano l'evidenza.
Diventando in questo peggio dei creduloni, dei complottisti e via dicendo.
Però guai se non ci fosse la scienza.

Nick Parisi. ha detto...

@ MaxCiti.
Credo che sia un percorso comune alla maggioranza delle persone quello di diventare sempre più scettici man mano che l'età aumenta, e, questo non solo riguardo al mistero e all'inspiegabile, ma anche per altri aspetti.
Veniamo adesso alla questione CICAP,: da come ne parli ritengo che tu ne conosca molti personalmente, quindi sicuramente ne saprai molto più di me.
Mi fido ovviamente del tuo parere, le mie perplessità sul CICAP provengono, e mi permetto di spiegarne il perchè dalle diverse volte che li ho visti agire nei vari programmi televisivi, quello che ne ho ricavato è che più che a studiare i fenomeni loro- perlomeno alcuni di loro tendessero più a rifiutarli a priori. Anche con atteggiamenti molto arroganti, il più delle volte. Probabilmente sarò diventato io prevenuto nei loro confronti- non ho problemi ad ammetterlo.
Detto questo, riconosco che per molte altre cose fanno un lavoro egregio, anzi il tuo commento mi dà l'occasione di poter affrontare un argomento che mi ero lasciato sfuggire, quello sul Darwinismo opposto al creazionismo.
Ebbene, mi stupisce che ci possa essere ancora qualcuno che creda nel creazionismo. In questo caso sostengo in pieno l'attività del CICAP (e non solo la loro...) a sostegno del Darwinismo.
Grazie.

Nick Parisi. ha detto...

@ LadyGhost.
Mi piace la tua filosofia: meglio rimanere con la mente aperta e contemporaneamente con gli occhi guardinghi. La cosa migliore è la via di mezzo: nè troppo creduloni nè scettici a priori.
La tua è la via migliore.

Romina Tamerici ha detto...

@Nick: Certo che la gente è strana!

Passando per il blog della Leggivendola sono capitata su un sito insolito e ho visto un'immagine che (non chiedermi per quale illogico ragionamento) mi ha ricordato questo tuo post. Ripoto il collegamento ma non so se si aprirà l'immagine giusta (http://cheezburger.com/6378708224)

Oh, e poi ho ritrovato l'articolo sulla fata a cui mi riferivo nel commento precedente (http://fantasy.world.forumcommunity.net/?t=6165535).

Nick Parisi. ha detto...

@ Romina.
Ho letto entrambe le cose, grazie per averle postate.
Quello sulla fata era veramente bem fatto :era difficile non scambiarlo per vero.

Melinda ha detto...

Allora ce l'hai per vizio di finire in case "strane" :D Tutte quelle stanze mi metterebbero i brividi di sicuro!
Sono affascinata dal mistero, da sempre, e nella mia vita ho avuto due esperienze in particolare che mi hanno colpita.
Quando facevo le medie morì la mia bisnonna, ero molto legata a lei, passavamo insieme interi pomeriggi e diciamo che è stato il mio primo vero impatto con la morte. Una sera ero a casa e ho visto la luce in camera dei miei accesa (loro hanno quella luce che puoi regolare e abbassare fino a che non si spegne del tutto) Vado convinta verso la stanza perché vedo che la luce sta diminuendo, ma non esce nessuno e scopro che i miei sono entrambi in cucina. E' una cosa che non sono mai riuscita a spiegarmi.
Nel 2009, invece, una mia omonima conosciuta in rete, è morta tragicamente in montagna. La sera, ero a letto e piangevo pensando a lei, all'improvviso l' abatjour sul comodino si è spenta per poi riaccendersi subito dopo. Non è mai risuccesso in seguito ed io voglio pensare che sia stata proprio lei.

Nick Parisi. ha detto...

@ Melinda.
Vizio o meno è capitato. :D
Episodi molto commoventi i tuoi, se posso dire la mia, uno degli effetti più riferiti nelle casistiche simili è proprio quello delle luci che si abbassano e si abbassano improvvisamente.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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