Sono passati oltre cento anni dalla più grande recessione planetaria di tutti i tempi.
La crisi del 2014.
Sono tempi difficili questi che stiamo vivendo, da anni è diventata tragicamente di uso comune una parola che credevamo lontana dalle nostre vite.
La parola in questione è Crisi.
Però sin da quando sono state create la fantascienza e tutte le altre narrative, definite forse erroneamente come non mimetiche (cioè che non mimano la realtà), hanno sempre avuto il dono del poter immaginare e conseguentemente sviluppare un numero infinito di scenari possibili riguardo un qualsiasi argomento.
Nel mondo, anglosassone ad esempio, è una prassi normale che ogni anno riescano ad uscire decine di antologie tematiche dedicate agli argomenti di interesse quotidiano più svariati.
Da noi invece è un fenomeno molto più raro.
La tendenza però sta cambiando e l'anno scorso per i tipi delle Edizioni della Vigna è uscita Crisis una raccolta che si propone di raccontare otto possibili scenari dedicati al' argomento.
A curare l'antologia sono stati chiamati gli scrittori Alberto Cola e Francesco Troccoli, due nomi molto conosciuti nel'ambiente (di Troccoli ho già parlato QUI e QUI, mentre per quanto riguarda Cola spero di poter parlare presto di quest'altro autore molto interessante ), i due che per la scrittura degli otto racconti hanno attinto a piene mani ai componenti del collettivo della Carboneria Letteraria, gruppo di cui anche i due curatori fanno parte e che in passato ha fatto uscire anche molte altre raccolte.
La crisi, quella vera che stiamo vivendo ancora oggi sulla nostra pelle, che ha certamente una valenza economica (dobbiamo ringraziare tutti quanti la speculazione delle Banche per i bellissimi momenti che stiamo passando) ma anche sociale diventa l'elemento di partenza ma anche il pretesto per poter raccontarci il mondo che potrebbe divenire.
Alberto Cola |
Quello che ne viene fuori è una manciata di racconti in cui l'elemento umano è predominare, in cui su tutto svetta il profondo fil rouge della speranza.
Non stiamo parlando di buonismo, non stiamo parlando di idealismo.
No, semplice ma quanto mai necessaria speranza
Crisis è un antologia di fantascienza umanistica che presenta racconti molto buoni.
I temi trattati?
Si comincia con Nove Anni scritto da Giulia Abbate, un racconto dove si parla di emigrazione, un tema molto sentito nel bene o nel male in questi ultimi anni ma visto da una prospettiva invertita: nel racconto s'immagina che nel futuro sarà una ricostruita Albania ad essere la terra promessa, una delle poche nazioni rimasta immune dalla crisi economica mentre del'Italia probabilmente non rimangono altro che cumuli di macerie. A narrare in prima persona la storia è un ex criminale albanese che, in cuor suo è convinto di aver agito per il meglio per difendere la sua terra, ma che è comunque pieno di rimorsi a causa del ricordo della defunta moglie romana costretta a vivere lontana dal' Italia.
Probabilmente il pezzo migliore di tutta la raccolta.
Francesco Troccoli. |
Ad ogni modo, ecco gli autori e i racconti presenti:
Giulia Abbate - Nove anni
Donato Altomare - L’anima al diavolo
Francesco Grasso - La saggezza delle montagne
Alessandro Morbidelli - Terzo mondo
Luigina Sgarro - Le due città
Andrea Angiolino e Francesca Garello - Né più mai toccherò le sacre sponde
Alessandro Vietti - Lo Spread spiegato a mio figlio
Gabriele Falcioni - Meno dieci
Una buona antologia, che nonostante l'argomento trattato, riesce a comunicare che forse dalla Crisi -sia quella reale che stiamo vivendo un po tutti sulla nostra pelle sia quella fittizia descritta dagli autori di Crisis -riusciremo ad uscirne se continueremo a mantenere la nostra umanità.
AAVV CRISIS
(A cura di Alberto Cola e Francesco Troccoli)
Edizioni Della Vigna.
Pag. 182
Edizione Cartacea Euro 11,90
Edizione digitale in preparazione.
ISBN 978-88-6276-107-9
8 commenti:
Tenendo conto che molto probabilmente il fattore X, croce e delizia della fantascienza, produrrà qualcosa del tutto imprevedibile e di diverso...
@ Ivano Landi
Infatti. L'hai detto, il fattore X della fantascienza colpisce ancora.
Molto interessante, la crisi è davvero troppo complessa, le sue conseguenze potrebbero essere devastanti, sono d'accordo con te solo restando umani riusciremo ad attraversarla ...
La fantascienza potrebbe essere più di fantascienza....
Un buon fine settimana
bene così! ^^
@ Angie Ginev
La Storia insegna, purtroppo molti si sono dimenticati la lezione delle crisi passate.
La fantascienza ha il vantaggio di affrontare la quotidianità spacciandola per finzione, quindi ha maggiore libertà per poter dire la sua. ;)
@ cooksappe.
Grazie, sei sempre molto gentile...ed essenziale ^^
Ottima iniziativa!
@ Salomon Xeno
Concordo!
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