DISEGNARE DAMPYR: TALKING ABOUT FABIANO AMBU !


Terminata la fase festiva, superato indenne lo scoglio dei 45 anni compiuti è arrivato il momento di presentarvi l'intervistato di maggio.

Stavolta sono andato a disturbare contattare un talentuoso disegnatore italiano, una persona che col proprio tratto ha impreziosito decine di serie e di miniserie uscite in edicola in questi ultmi anni.
Un disegnatore che fa parte dello Staff di Dampyr, ma che al contempo segue diversi progetti personali:
sto parlando del bravissimo Fabiano Ambu.

Fabiano Ambu è originario di Cagliari (classe 1972)nella stessa città prima si diploma come architetto d'interni e poi si laurea in scenografia ma si trasferisce a Milano a partire dal 2002.
  
Ho sentito parlare per la prima volta di Fabiano Ambu nel 2006. L'occasione fu data da un fumetto atipico e particolare: L'Insonne all'epoca pubblicata dalla Free BooksLa serie raccontava le vicende di Desdemona "Desdy" Metus, una tormentata  DJ al lavoro per una piccola radio fiorentinail personaggio si rivela interessante, ricco di problemi irrisolti, tra cui una strana forma d'insonnia, probabilmente dovuti ad un nebuloso passato, sicuramente complicati dalla presenza\assenza di un padre ambiguo e portatore di segreti oscuri. Non mancano segreti esoterici,  matriarcali organizzazioni massoniche, un mix di esoterismo, horror e thriller che getta una luce insolita sui vari misteri italiani La serie è scritta con piglio sicuro da un bravo sceneggiatore: Giuseppe di Bernardo, uno che prima o poi mi piacerebbe avere ospite delle mie interviste. Ed è proprio al'interno di uno di questi numeri (credo fosse il settimo ) che scopro per la prima volta il talento di Fabiano Ambu.



Ambu si rivela una bella scoperta: un autore dotato di un tocco raffinato ma non dispersivo; preciso e sanguigno quando serve ma al contempo elegante ed in grado di rendere le situazioni più intime ed esistenzialiste.
In seguito il disegnatore approda nella Staff della Star Comics per cui disegna i numeri (  intitolato Harlem (K)Nights )  e 8 (Shaman) della serie Nemrod scritta dal duo Aromatico- Celoni.

Il sogno del disegnatore rimane però una serie in particolare, il Dampyr della Bonelli personaggio da sempre molto amato dal disegnatore. Sogno che diventa realtà nel 2009 quando il disegnatore comincia a lavorare per la redazione di Via .Buonarroti.
Due finora sono le avventure dampyriane realizzate: il # 121 intitolato La Casa di  Faust e il # 148 ( Nella Fortezza dei Naphidim) ma altre sono al momento in lavorazione.
Lo stile si affina sempre di più, acquista valenze oniriche integrandosi perfettamente con le atmosfere spesso fuori dal tempo della serie.

Fabiano Ambu non limita le sue attenzioni al solo cacciatore di mostri bonelliano, ma continua sia a collaborare per la Star Comics con le cura grafica e le copertine per la miniserie Law sia con auto produzioni a tiratura limitata come gli eccellenti POP- Storia di un Marinaio e Josif (quest'ultimo con Davide Barzi)

Però sarebbe riduttivo limitarsi a descrivere Ambu semplicemente sulla base della sua attività di fumettista
Già, perché l'attività di Fabiano Ambu spazia in molti altri campi.
Infatti l'autore sardo ha lavorato a lungo nel settore teatrale come tecnico e direttore di scena per la Compagnia della Rancia, in seguito il "nostro" lavora anche nel settore pubblicitario e in anni più recenti collabora saltuariamente con Michele Santoro  nel programma Servizio Pubblico.

Importante è anche l'attività d'insegnante di fumetto  che il disegnatore effettua presso diverse scuole.
Descrivere in poche righe l'attività di uno dei miei intervistati non è mai facile, rischia di essere riduttivo. C'è sempre molto di più, ci sono le vite, le passioni, gli interessi dei miei intervistati, quindi vi rimando al'intervista che pubblicherò a giorni, più o meno  a metà della prossima settimana.
Questo maggio sarà un mese difficile per il sottoscritto, di conseguenza potrei essere poco online,  però a questa intervista ci tengo molto e voglio presentarvela nella maniera migliore possibile.
A presto con l'intervista.

8 commenti:

MikiMoz ha detto...

Ho conosciuto Ambu proprio attraverso Nemrod. Bel colpo l'intervista, non vedo l'ora di leggerla!^^

Moz-

Nick Parisi. ha detto...

@ MikiMoz
Nemrod era cominciato col botto, anche grazie ai vari disegnatori compreso Ambu, personalmente ritengo che poi con gli ultimi numeri si sia un po persa per strada, però l'inizio è stato grande! I numeri disegnati da Ambu erano fantastici, bisogna dirlo.

Ariano Geta ha detto...

Attendiamo con piacere :-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Mi metto subito al lavoro. ;)

Loredana Gasparri ha detto...

Applausi, applausi, applausi! Io sono una fan sfegatata di Dampyr e più che felice di guardare il viso di uno dei suoi creatori...attendo con fiducia l'intervista.

Nick Parisi. ha detto...

@ Loredana Gasparri
Non dovrai aspettare molto. Domani mattina pubblicherò l' intervista. Spero che ti piaccia.:)

MikiMoz ha detto...

Nemrod ha avuto qualche difetto, a mio avviso: il primo è proprio nell'incipit. Un volume che conteneva forzatamente troppa roba, generando confusione (anche nel disegno).
Poi, i personaggi secondari a mio avviso gestiti malino (la morte di una dei personaggi secondari, per quanto davvero crudele, poteva essere messa maggiormente in risalto aumentando preventivamente l'importanza di quel personaggio).
Ho apprezzato la "stagione", dodici volumi per una storia intera. Anche la seconda saga era carina, e la terza ha avuto begli episodi ma avrei preferito anche lì un nemico fisso come nella prima saga: anzi sarebbe stato bello se fosse stato il medesimo.

Moz-

Nick Parisi. ha detto...

@ MikiMoz
Ti dirò, mano a mano che proseguivo nella lettura di Nemrod, rimanevo sempre più stupito ed alle volte perplesso della evidente discontinuità che intercorreva da numero a numero e perfino tra pagina e pagina dello stesso numero. C'erano parti molto studiate ed elaborate e parti -o pagine- che sembravano tirate via o appena abbozzate. Ho ritrovato la stessa cosa in molti altri fumetti della Star Comics, specie all'epoca della gestione di Dario Gulli. Quindi l'idea che mi sono fatto io (giusta o sbagliata che sia) è che probabilmente disegnatori e sceneggiatori avessero tempistiche lavorative molto stretta, cioè che dovessero lavorare in fretta e che questo fosse dovuto ad esigenze editoriali.
Magari sbaglio. Questo non toglie che siano venuti fuori fumetit molto belli come Valter Buio, Cornelio e in parte anche Nemrod.
Nemrod per quanto mi riguarda era partito molto bene, forse...ecco, come dici tu c'era troppa carne al fuoco per poterla gestire al meglio nel lungo periodo. Parere personale, ovviamente.

Ricordando il passato

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