E VENNE IL GIORNO (2008)

Gli Stati Uniti vengono flagellati da una inspiegabile epidemia di suicidi. L'ipotesi iniziale che chiama in causa un improbabile attacco terrorista tramonta quasi immediatamente nel momento in cui si rende conto che dietro a tutto potrebbero esserci delle tossine di origine vegetale.
Una coppia di insegnanti in piena crisi matrimoniale Elliot ed Alma Moore cercano, tra mille difficoltà di dirigersi verso Filadelfia. Ben presto ad Elliot e Alma si unisce Julian un collega di Elliot e sua figlia Jess.
Le speranze sembrano però ridursi sempre di più.
Che sia arrivata la fine per la razza umana? Possibile che siano davvero le piante a voler distruggere la vita animale sulla Terra?

Mi prendo un attimo di pausa dal dossier sulle Masche per recensire un film di qualche anno fa.
C'è un motivo particolare per cui parlo di E Venne il Giorno, vidi il film spinto dai pareri entusiastici di un paio di miei conoscenti quando era appena uscito e sinceramente non m'impressionò più di tanto.
Capita però che i gusti cambino, che una cosa che magari può non piacere tempo fa magari venga apprezzata in anni più maturi.
Insomma, c'è un frutto per ogni stagione, mi ero detto.
Venerdì sera mi è capitato di rivedere il film in DVD assieme a mia moglie.
E, purtroppo mentre partivano le risate involontarie della mia consorte nei confronti di numerose scelte narrative della pellicola mi sono ritrovato  davanti al risorgere degli stessi dubbi già provati in passato.


Da sempre provo sensazioni ambivalenti nei confronti di M. Night Shyamalan.
Intendiamoci, ritengo che sia un cineasta geniale, con delle ottime intuizioni nonché uno dei pochi in grado di riuscire a costruire a costruire film di atmosfera e tensione con poche (spesso ) indovinate pennellate.


Però vedete, quello che mi lascia perplesso è comunque l'estrema discontinuità che il regista di origine indiana ottiene con le sue pellicole.
Provate a farci caso, Shyamalan passa con estrema disinvoltura da un film ottimo come The Village ad una immane cazzata ad un prodotto con enormi buchi in fase di sceneggiatura come Signs, da un film ambizioso come Lady in the Water (che fu un insuccesso di critica e pubblico ma che avrebbe meritato un destino diverso) finendo con l'immenso Il Sesto Senso, un capolavoro assoluto.

La mia perplessità va da ricercarsi non solo in funzione del risultato finale di ognuna di queste pellicole, ma anche nei dubbi che ogni volta mi nascono in merito alle effettive capacità del regista che in molti casi spreca delle ottime intuizioni innestandole con delle enormi, pacchianissime ingenuità ( Signs è forse l'esempio più azzeccato che si possa fare in proposito)

Però la cifra stilistica di un filmaker dovrebbe essere ricercata anche nei suoi lavori cosiddetti minori come questo E Venne il Giorno (  anche se preferisco il titolo originale The Happening )
E Venne il Giorno è indubbiamente un film minore, secondario nella filmografia del nostro venuto fuori subito dopo la batosta commerciale di Lady in the Water ed è stato anche vittima di diverse riscritture in fase di sceneggiatura; riscritture che, bisogna riconoscerlo, devono essere ascritte non al regista ma alla 20th Century Fox che annacquò molto le idee originali di M. Night Shyamalan.
E come sempre un fallimento ha molti padri, anche se molti di questi padri poi cercano sempre di negare la propria paternità.

Eppure le premesse iniziali per un buon film c'erano comunque tutte, anzi  il film parte con tutta una serie di suicidi inspiegabili in varie città americane: da New York a Filadelfia, la cosa fa entrare immediatamente in medias res nel climax della pellicola.
  Inoltre andando avanti nella visione ci si imbatte in un altro paio di  momenti ben riusciti, penso ad esempio alla scena del treno con i protagonisti costretto a fermarsi  in una stazione  in mezzo al nulla.
La società è collassata e non c'è modo migliore per farlo capire senza troppi giri di parole.

In quella scena ed una manciata di altre inquadrature ancora si riesce a intravedere la mano del
regista di razza, in questi casi Shyamalan ha buon gioco nell'inserire quelle lentezze e quei silenzi intimistici che sono praticamente il suo marchio di fabbrica.
Shyamalan dimostra così,in quella manciata di  momenti, di aver appreso la lezione di Hitchcock riuscendo a lavorare sui dettagli e sui piccoli gesti.


Interessante anche il concetto che sta alla base dell' improvvisa ed apparente inspiegabile epidemia di suicidi, quello della tossina killer prodotta dalle piante per contrastare l'infestazione umana sulla Terra.  E tra tutti i vari generi l' eco- vengeance è forse uno di quelli che meriterebbe una maggiore attenzione in tempi come questi.

Purtroppo gli elementi positivi terminano decisamente qui.
Come altre volte Shyamalan decide di utilizzare una cifra stilistica decisamente intimistica.
Ed è qui che il film frana clamorosamente perché se la cosa può funzionare in ambienti chiusi come quelli descritti in The Village invece in ambiti e scenari aperti come le immense pianure dove si aggirano i nostri protagonisti.
Falliscono anzi risultano risibili anche parte delle motivazioni inserite nei comportamenti dei personaggi.
Tanto per fare un esempio E Venne il Giorno è imperniato su una coppia in crisi Elliot e Alma Moore, per questo si penserebbe a tradimenti, ad incomprensioni, a litigi...beh, lo scoprire che questa immensa crisi coniugale dipende principalmente dal fatto che Alma sia andata a prendere un cappuccino con un suo allievo francamente mi sembra parecchio debole come causa scatenante della crisi.

Non aiutano gli attori tutti decisamente fuori parte.
Se già di suo Mark Walhberg  che interpreta il ruolo di Elliot risulta davvero poco credibile come professore di matematica, ancora più difficile risulta sospendere l'incredulità per- il pur bravo -  John Leguizamo che veste i panni del suo collega Julian.
Leguizamo è uno di quegli interpreti che dà il meglio di se quando gestisce ruoli di personaggi fuori di testa o completamente psicopatici ( un po come ha fatto quando ha interpretato la parte Cholo DeMora  nel romeriano Land of Dead ),  però non funziona allo stesso modo quando interpreta  un buon marito e padre di famiglia.  Ma l'esecuzione peggiore di tutti probabilmente la fornisce la decisamente incolore Zooey Deshanel.
La Deshanel decisamente ha un gran bel faccino ed in altri ruoli ha decisamente fatto meglio, però la sua Ava non solo risulta il personaggio peggio caratterizzato di tutto il film ma si aggira con la stessa espressione monocorde dalla prima all'ultima inquadratura.
Con questo non sto dicendo che E Venne il Giorno sia un film brutto, dico semplicemente che non mantiene anzi svilisce totalmente molte delle aspettative iniziali.

E che forse tutti noi, me per primo dovremmo fidarci maggiormente della prima
impressione.
E voi cosa ne pensate di E Venne il Giorno?

25 commenti:

Coriolano ha detto...

Non l'ho visto però prende lo spunto da Signs, e mi chiedo quanto lo si debba prendere sul serio e quanto piuttosto magari è un pretesto per raccontare qualcos'altro.
Considero Signs un grande film eppure mi unisco a chi lo considera un'immane vaccata.
Se lo prendiamo sul serio come SF c'è da restare "perplessi": arrivano gli alieni e mettono un bel attaccare qui! (altro che parodia su scary movie), sono "allergici" all'acqua e attaccano un pianeta per lo più pieno proprio di acqua, nell'attacco non usano neanche uno straccio di tecnologia per le motivazioni più ridicole mai sentite per un'invasione eppure, se non lo si prende sul serio riesce ad essere piacevole per come in poche immagini si riesce a creare inquietudini a trasmettere dubbi su di se sul proprio passato sulla propria fede, eppure come SF a livello d'idee è pessimo, da serie C. Ora forse anche questo film voleva usare il catastrofismo per raccontare qualcosa di diverso, e forse il problema è che a differenza di Signs è stato troppo annacquato con troppa gente a decidere we stravolgere il tutto, non fosse stato così magari avremmo avuto un altro paradosso alla signs, un buon film mainstream ma pessimo se rapportato al suo genere.

AleK ha detto...

E' un film innocuo, nel senso negativo del termine, con un soggetto del genere Cronenberg o Carpenter ci avrebbero tirato fuori un film epocale.
Shyamalan sembra non volersi mai sbilanciare troppo nei suoi film, basta vedere After Earth con l'uccello che aiuta il ragazzino o con le "apparizioni" sovrannaturali, roba da anni '50.
Forse il suo film migliore è "Unbreakable", anche se io sono molto legato a "Lady in the wather", che sì, si perde un po' nella melassa, ma l'ho sempre visto come una bellissima favola moderna in cui tutti cercano di lavorare assieme solo per il bene di qualcun altro. E' pure uno dei pochi film in cui il regista prende un po' di coraggio con le tematiche: gli insulti alla critica, l'idea della rivoluzione e del sacrificio... c'è melassa, ma è un film che parla di rivoluzione, è quello che si sta preparando.
Per me molto sottovalutato, anche se so di essere uno deipochissimi ad averlo apprezzato. :))))

In "E venne il giorno", la penso come te, ho poco di utile da aggiungere, proprio come il film aggiunge poco di utile alla cinematografia mondiale. ^^'

Glò ha detto...

Oddio anche The Village ha momenti di caduta, secondo me. Ho quasi preferito Signs XD Il gusto delle "pacchianate" forse è legato a quello che io percepisco come Kitsch della cultura popolare indiana? E forse usa simboli di quella cultura, che io sinceramente conosco troppo poco. Non so se riesco a spiegarmi: è come se, vedendo i suoi film, avvertissi sempre che mi sfugge qualcosa, che c'è eppure, io credo.
Non ho visto il film in questione, mi astengo quindi dal demolirlo :P
Ciao Nick! ^_^

Patricia Moll ha detto...

Mai visto Nick....


ps Nick se clicco sui link dei cookie non mki si apre niente.... non sono cliccabili. Problema mio?

Nick Parisi. ha detto...

@ Coriolano
Secondo me "Signs" è un film che presenta elementi validi uniti ad immense schifezze. Concordo sulla bravura di Shyamalan nel creare un Cinema inquietante con poche immagini. Però quello che gli manca è l'attenzione verso la concretezza.
Per quanto riguarda "E Venne il Giorno" temo che sia stato decisamente troppo annacquato. Chi lo sa, forse la Fox voleva un altro tipo di film, ad ogni modo il riultato è che "E Venne il Giorno" fallisce sia come pellicola mainstream che come film di genere.

Nick Parisi. ha detto...

@ AleK
Se a Carpenter fosse stato permesso di giarre un film come "E Venne il Giorno" sarebbe scattato un gran capolavoro.

Probabilmente è vero che Shyamalan non si voglia mai sbilanciare, infatti i suoi film sembrano davvero delle opere incompiute.
P.s
Anche io apprezzo molto "Lady in the Water" un film che avrebbe meritato un ben altro destino.

Nick Parisi. ha detto...

@ Glò
Un poco di influenza indiana c'è sicuramente in Shyamalan, anche nel suo essere (io penso inavvertitamente ) kitsch. Però la cosa che secondo me fa verificare dei momenti di caduta all'interno dei suoi film sta proprio nel fatto che lui non si decida mai se mostrare o non mostrare i suoi mostri.

Nick Parisi. ha detto...

@ Patricia Moll
No, non è un problema tuo. Il link ancora non c'è perché ho scritto la pagina ma ancora non l'ho inserita dal momento che ho chiesto ad una persona che ne capisce più di me di controllarla per vedere se ho inserito tutto quanto. Ad ogni modo tra un paio di gg dovrebbe essere controllato ed allora inserisco pagina e collegamento ipertestuale.

Babol ha detto...

Col tempo E venne il giorno è diventato, per me e per i miei amici, "quel film dove la natura si scogliona e fa FRRR...!". Immaginati quindi le grasse risate che ci facciamo ogni volta.
Però ricordo anche io che, almeno all'inizio, avevo avuto la speranza di stare guardando un film bello e non un'ininterrotta serie di WTF...

Boh non so mah ha detto...

Rimasi talmente deluso che non me lo ricordo manco più...
In compenso credo che il vero Shyamalan sia quello che si è fermato allo splendido Lady in the water (si, adoro quel film ;) ).
Dopo sono state solo puzze dei produttori come succede spesso a hollywood.
Speriamo con l'ultimo (the visit) che sembra rientrare nelle logiche iniziali possa riprendere quota.
Sto aspettando anche la sua serie "Wayward Pines" di cui parlano benino.

Ivano Landi ha detto...

Non l'ho visto, ma Shyamalan non è un regista per cui vado pazzo.
Il Sesto senso è certo un bel film, ma il mio preferito tra i suoi rimane Unbrekable.
Lady in the Water invece l'ho visto su consiglio di un'amica e l'ho trovato orrendo.

Pirkaf ha detto...

A me piacque come atmosfera ed infatti inizialmente fui molto avvinto dalla pellicola.
Il problema è che il bello del film è tutto lì, nella parte iniziale.
Il resto sbadiglio e noia, quantunque sono passati un paio d'anni e ne ho un ricordo frammentario.

Pirkaf ha detto...

Ah, scusate il doppio post ma credo che Signs in fondo non sia altro che un grande omaggio a La Guerra Dei Mondi di H.G.Wells.
Personalmente l'ho apprezzato, quantunque è vero che appartiene a quella fantascienza piuttosto easy e molto bradburyana.

Nick Parisi. ha detto...

@ Babol
E' stata la sensazione di parecchi tra noi, quella del WTF!
Che poi le scene con gli alberi che si agitano al vento, che secondo le intenzioni del regista sarebbero dovute essere quelle più angoscianti alla fine sono state proprio quelle che hanno scatenato più risate, mia moglie sta ancora a riderci sopra.

Nick Parisi. ha detto...

@ Eddy M.
Mi aspetto molto da "Wayward Pines", spero che non sia una ennesima delusione.

Comunque, a proposito di "Lady in the Water", alla fine non credo che sia stata solo colpa dei produttori, un minimo di responsabilità ce le abbiamo anche noi spettatori.
Proviamo a pensare a cosa sarebbe accaduto se "Lady in the Water" si fosse rivelato un gran successo al botteghino, probabilmente i produttori avrebbero lasciato libero Shyamalan di realizzare come voleva lui i suoi film successivi, compreso "E Venne il Giorno" invece di provare ad annacquarli.
Invece "Lady" lo abbiamo apprezzato davvero in pochi, io, te e pochi altri....ed il resto è storia.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Shyamalan è un regista che non conosce mezze misure o piace tantissimo o lo si odia.
"Lady in the Water" poi è un film estremamente divisivo, a me è anche piaciuto però comprendo che è un film troppo particolare per piacere a tutti.

Nick Parisi. ha detto...

@ Pirkaf
Apprezzatissimo il doppio post, ci mancherebbe il contrario. ;)
Il vero problema del film sta proprio - come dici anche tu- che le uniche cose decenti si trovano all'inizio del film, il resto è tutta fuffa.

bradipo ha detto...

eppure non mi è dispiaciuto troppo, non che sia tra le sue cose migliori, ma ha fatto tragicamente di peggio...

Nick Parisi. ha detto...

@ bradipo
Vero anche questo.
Non che sia una gran consolazione però.
;)

Ariano Geta ha detto...

Non l'ho visto, però anch'io trovo che Shimalayan talvolta cada troppo nel banale. A oggi gli unici suoi film che trovo ben riusciti sono ovviamente "Il sesto senso" e in parte "Unbreakable".

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
E' proprio lo scadere nella banalità il difetto maggiore di molti film di Shyamalan. Il regista è bravissimo però alle volte sembra che abbia paura di "osare" un po di più.

Marco L. ha detto...

Mi è capitata la stessa cosa qualche tempo fa. Ho visto con un gruppo di amici Mimic di Benicio del Toro. Tu non sai, ma non abbiamo fatto che ridere dall'inizio alla fine.

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Ci credo.
Del Toro è bravo ma Mimic non è che sia uno dei suoi lavori migliori.

Michele il menestrello pignolo ha detto...

Signs alterna momenti di pura tensione, a colpi di scena a What? O_o. Su "The Village", "Lady in the Water" e "Il Sesto Senso" concordo perfettamente con te.
Da "E venne il giorno" mi aspettavo di più ma comunque alla fine rimasi soddisfatto.
Fino ad ora la prima impressione non ha sbagliato mai, o meglio, non si è modificata. Riguardando un film a distanza di anni potrei apprezzarlo un pochetto di più o un pochetto di meno, ma comunque un pochetto :D
Ti sei dimenticato di "Unbreakable - Il predestinato". Bel film, piaciuto molto.

Il primo "Mimic" l'ho trovato affascinante, sia nella idea che nello svolgimento della trama, per me ci son pure dei momenti di forte tensione :D
Discorso opposto per i seguiti, anche se il finale del secondo SPOILER in cui l'insettone esce dallo stabilimento perfettamente mimetizzato da umano è carino

Nick Parisi. ha detto...

@ Michele Il menestrello pignolo
Non ho citato "Unbreakable - Il Predestinato" perché, purtroppo per me, non ho visto il film dall'inizio alla fine, quindi non m la sono sentito di giudicare un film che non conoscevo completamente. Io credo che Shyamalan possa essere un grande regista, però nei suoi film ha spesso la tendenza a creare risultati discontinui, probabilmente si auto-censura.
Per il resto concordo con te su tutto.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...