Due Minuti a Mezzanotte: Il Making of del mio Capitolo.

E' appena apparso all'interno del blog  Due Minuti a Mezzanotte  il mio capitolo della round robin omonima.
In questo momento sto provando delle sensazioni ambivalenti, sono felice di aver partecipato al progetto supereroistico di Alessandro Girola, d'altro canto sono ancora più contento di aver finalmente scritto il mio capitolo - bello o brutto che sia -e di essermi cavato via una gran responsabilità.
No, non fraintendetemi , lo rifarei ancora mille volte, mi sono divertito a leggere tutti i capitoli, mi sono divertito anche a scrivere il mio di capitolo.

La mia era più una sensazione simile all'ansia da prestazione, se mi passate questa definizione. Una round robin, non è per niente un progetto facile da gestire, non lo è per chi la crea e che poi deve controllare tutto l'ambaradan, non lo è per gli scrittori coinvolti che devono ( o dovrebbero ) cercare di amalgamare il  loro lavoro con quello di qualcun altro e che non possono ( o non potrebbero ) avere il pieno controllo creativo dei personaggi e delle sottotrame inventate.
In più, ed è qui che arriva il vero inghippo di tutta la questione,  ad un certo punto il numero dei personaggi e delle sottotrame inevitabilmente aumenta, questa è una conseguenza umanamente comprensibile di tutte le round robin. Io per primo, in un altro progetto, similare il Sick Building Syndrome avevo fatto una cosa del genere inventando altri characters piuttosto che seguitare con i plot precedenti.
In quel caso però il mio era il secondo capitolo, si può dire che ero uno dei "padri" della storia, paradossalmente ero meno preoccupato, molto più rilassato di quanto non lo sia stato stavolta.
Stavolta lo ammetto mi tremavano i polsi, non solo c'erano 27 capitoli prima del mio di ci tenere conto, ma il mio "parto"  sarebbe dovuto essere uno di  quelli col compito di preparare il rush finale della round robin.
Insomma c'era una lunga storia da gestire; tante "storie" di cui tenere conto.


Ammetto anche un altra cosa. Ad  un certo punto, più o meno a metà della storia, mi ero anche perso.
In più quell'ansia da prestazione di cui parlavo prima mi stava bloccando.
La vera svolta è avvenuta nel momento in cui Gianluca Santini, che mi precedeva in scaletta, è stato così gentile da mandarmi in anteprima il suo bel capitolo.
Così perlomeno avevo qualche giorno in più di tempo, in più ero sicuro che con le mie idee non avrei pestto i piedi a nessuno.
Di due cose ero sempre stato certo:  la prima era che avrei utilizzato Eddie, un Super con un potere minimale anzi totalmente inutile: quello di far crescere le piante.

Un personaggio insomma ridicolizzato dagli altri e senza nemmeno troppa fiducia in sé stesso.
Insomma una bella creazione del buon Paolo Ungheri in un altro buon capitolo.
Alcuni miei predecessori avevano però lasciato intendere che Eddie avrebbe anche potuto avere una sorta di trasformazione, un potenziamento. Già Domenico Attianese aveva nel suo capitolo fatto aumentare i poteri del giovane Super dandogli la facoltà di trasformare le cose organiche e inorganiche, tuttavia mi sembrava che "quello" rappresentasse solo l'inizio della trasformazione.
Il mio genere di personaggio, insomma.
Volevo essere io a gestire la fine di questa trasformazione.
E volevo essere io a gestire anche le reazioni di Eddie a questo evento.



Ho quindi ripreso in mano un Eddie in fuga da American Dream in compagnia di Bonnie, la Super col potere di calcificazione delle ossa e ho cercato di sviluppare un racconto su di loro.
Già quando Lady Simmons ha creato l'eroina aveva lasciato intendere una simpatia della ragazza  nei confronti di Eddie, quindi il materiale su cui lavorare c'era anche su questo senso.
Ho reso l'attrazione tra i due reciproca, mentre nel frattempo ho cercato di motivare l'incremento dei poteri di lui. Adesso Eddie è notevolmente più potente, la sua capacità di modificare la struttura delle cose trasformandole in organiche (più precisamente in vegetali) si spinge anche al corpo umano.
Contemporaneamente però per poterlo fare deve rubare le energie vitali di chi gli sta vicino.
Non subito, certo. Bisogna che passino delle ore in compagnia di un dato soggetto per poterlo fare ma alla fine questo sarà sempre il risultato finale.
Praticamente la perdita della capacità di potersi relazionare normalmente con gli altri.
Alle fine, dal momento sono convinto che da grandi poteri non nascono grandi responsabilità, quanto piuttosto grandi fregature, enormi sfighe, superbe rotture di scatole  ed ancora più grandi cause di stress ho lasciato un Eddie diventato uno dei Super più potenti,  uno dei pochi che a questo punto potrebbe impensierire Mezzanotte, però totalmente sconvolto per la perdita di quel poco di normalità che aveva prima.
Desideroso anche di vendicarsi di Salazar che pasticciando col  cervello del ragazzo molto probabilmente ha risvegliato questo potere latente.
Peccato che non si possano dare titoli ai capitoli della round robin, se dovessi darne uno al "mio"  lo avrei intitolato senza alcun dubbio: La Verità che ci rende Liberi".


Ho chiarito il tutto nel finale, senza ricorrere agli spiegoni malefici del tipo "As you Know Bob", molte cose le ho lasciate sottintese, altre mi sono limitato a suggerirle. Ci saranno altre persone che proseguiranno la storia ed era giusto lasciargli quanta più libertà d'azione possibile.

L'altra linea che ho cercato di seguire è stata quella di chiudere almeno una delle tante sottotrame e di continuare l'opera di sfoltimento del parco personaggi, questo sempre nell'ottica di favorire gli scrittori degli ultimi  sei capitoli, cosa peraltro già avviata da Gianluca.
Inizialmente avevo pensato di utilizzare Nightshift, però troppo importante era il personaggio e ritenevo che ancora non fosse arrivato il momento per far uscire di scena uno dei cattivi più cattivi.
Quindi la seconda scelta è caduta su Starcrusher anche perché francamente mi sembrava non avesse più nulla da dire e così facendo mi dava l'occasione  per poter chiudere definitivamente la vicenda dei criminali evasi.

Ho lavorato anche a tanti altri piccoli particolari per rendere godibile la storia. Da sempre sono convinto che i particolari debbano essere curati al dettaglio, c'erano ad esempio diversi personaggi creati e poi lasciati lì nel dimenticatoio ( non per colpa di nessuno. I personaggi creati ad un certo punto, erano veramente diventati troppi ). In quest' ottica ritenevo che il Jolly creato da Qwertyminus meritasse almeno una possibilità e ho quindi deciso di farlo ricomparire in un cameo verso il finale, così adesso anche lui si trova all'interno della Salazar Towers, se qualcuno vorrà potrà ulteriormente impiegarlo nella storia.

Adesso tutti i Super sono nel perimetro di Admiral City, la maggior parte anzi sono dentro la Torre.
I giochi sono fatti possiamo accingerci a ballare l'ultimo giro di questo folle valzer.

Non so se qualcuno utilizzerà le mie linee, non è questo l'importante, tanto come per il Sick Building alla fine questo è solo un gioco.
Mi rendo conto anche di aver barato inserendo un riferimento su un ipotetico legame tra Rebel Yell e Isabelle la moglie del Grande Toth, però mi sembrava giusto farlo . Non sono mai stato un gran fan dei primi comics della IMAGE, quelli solo scontri e pin-up alla Rob Liefeld per intenderci. Per me una storia supereroistica ben riuscita dovrebbe essere un mix di diversi elementi: amore, passione, guerre, approfondimenti psicologici, personaggi credibili e non scavati con l'accetta, trame interessanti e varie magari anche con una nota Horror o Sci-Fi.
Se dovessi indicare i miei preferiti tra i comics di supereroi citerei ASTRO CITY  di Kurt Busiek,  la JUSTICE LEAGUE INTERNATIONAL di Giften  e De Matteis e perfino quello strano ibrido che è
stato NOCTURNALS del misconosciuto Dan Bereton.
Quindi ho provato ad inserire qualche suggestione in tal senso, magari non ci sarò riuscito per niente, però mi sono divertito e mi auguro che il risultato non sia stato del tutto indigesto.
Adesso mancano sei capitoli prima della parola fine, l'orologio è saldamente fermo a cinque minuti prima della mezzanotte.
Sono sicuro che chi concluderà la storia non ci deluderà, in ogni caso potete star certi che in qualsiasi modo possa continuare la storia dei Super di Admiral City io rimarrò tra gli spettatori ad incoraggiare il lavoro di chi mi seguirà.
Saldamente seduto in prima fila.

23 commenti:

Argonauta Xeno ha detto...

Ti segnalo che ti sei lasciato sfuggire un Rockster al posto di Crashy!
Male, male!
Detto ciò, ho apprezzato molto il modo in cui hai bilanciato il potere di Eddie. Soprattutto per un super così forte. Lo spiegone in fondo ci sta. Uno dei maggiori problemi dei capitoli a metà corsa era un'eccessiva frammentarietà. Io in questo modo mi ero perso l'arrivo di Stakanov alla ST e l'ho piazzato a chilometri di distanza! Interventi come il tuo magari sembrano pedanti nell'ottica del capitolo singolo, ma aiutano a consolidare meglio il disegno globale.

Anonimo ha detto...

Ho da lavorare parecchio prima di leggere il tuo capitolo allora....sarà sicuramente un compito piacevole, ma un po' lunghetto, per i commenti al tuo capitolo ci vorrà un po'.. :)
Avevo seguito Sick Building Syndrome, attendendo con ansia il proseguo della storia, anche qui non resterò sicuramente delusa.. :)
Complimenti a tutti gli autori sulla fiducia , deve essere difficilissimo riuscire a scrivere una storia interessante e coerente ...con tutte queste mani! :)

Unknown ha detto...

Ho scritto e riscritto almeno 3 volte il commento a questo post...poi mi sono accorta di una frase nel tuo testo

Per me una storia supereroistica ben riuscita dovrebbe essere un mix di diversi elementi: amore, passione, guerre, approfondimenti psicologici, personaggi credibili e non scavati con l'accetta, trame interessanti e varie magari anche con una nota Horror o Sci-Fi.

Direi che è esattamente quello che volevo dire. Unire tutto questo, è difficile e quasi impossibile, ma in tutto quello che fai, ci riesci. Sei grande zietto"!!

Nick Parisi. ha detto...

@ Salomon.
Quale errore?...me no capire!... Me no vedere.....XD XD XD
Parlando seriamente , per motivi di tempo ho dovuto preparare tre articoli in una notte, quindi sarebbe da meravigliarsi se non avessi compiuto nemmeno un errore. Lol
E poi conosci la mia leggendarida distrazione, no? :P

La spiegazione secondo me era necessaria proprio nell'ottica di un discorso più generale, un minimo di approfondimento psicologico ci voleva: non volevo ridurre il mio capitolo solo al rango di un racconto di meri combattimenti.
Adesso, giustamente sul blog di 2MM c'è stato un lettore che si ha legittimamente fatto notare il suo non gradimento sulla spiegazione, magari se non l'avessi messo ci sarebbe stato qualcun altro che, altrettanto legittimamente, si sarebbe lamentato per la mancanza di indicazioni.
Insomma, almeno io l'avevo vista così.;)
Grazie per aver apprezzato.

Nick Parisi. ha detto...

@ Misia.
La storia è parecchio lunghina, se ancora non hai cominciato ti consiglierei di aspettare che sia finita e di leggerla tutta assieme.
In alternativa potresti cominciare a scaricare i capitoli da Matteo:
http://matteoporopat.com/
Così potresti cominciare a farti il tuo eBook personale e gratuito di 2MM.
Ciao. :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Donata.
Ciao nipotuzza!
Ho cercato di scrivere il tipo di storia che mi sarebbe piaciuto trovare da lettore.
Poi considerando che non sono né uno scrittore né uno scribacchino sono soddisfatto del risultato finale, però sono ancora più contento che tu e gli altri abbiate gradito.

Gianluca Santini ha detto...

Ottimo, ottimo, adoro i making of. :D

Ciao,
Gianluca

Nick Parisi. ha detto...

@ Gianluca.
Ci voleva un making of, quasi quasi sarebbe da proporre al McNab di aggiungere i vari making of ai capitoli nel book conclusivo.

Valerio ha detto...

Wellaz Nick, passo a rompere anche di qua :) Scherzo sia chiaro :) Dovrei fare anche io un making del mio capitolo, così magari Alex ne fa davvero un extra per la versione definitiva dell'ebook di 2MM. Riguardo allo spiegone, a quanto pare mi sono espresso male. Io sono fra quelli che quando scrive sente di dover spiegare, ma non perchè scrivo male o ritenga storditi i lettori, è più forte di me, non voglio che le minime informazioni possano perdersi. Ma cosa faccio, camuffo lo spiegone. Nel tuo caso io avrei fatto fare a Eddie un "dialogo" interiore, in cui si facesse notare cosa quel nuovo potere causava e come pesasse alla sua "psiche". Tutto lì, il tuo capitolo è stato comunque un signor capitolo :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Valerio.
Ahhh ahhh ahhh! :D
L'avevo capito che scherzavi e credimi ho apprezzato anche il tuo parere di cui peraltro avevo capito il senso costruttivo. ;)
Il tuo parere è pienamente legittimo solo che ho preferito muovermi in un altra maniera.
Per questi motivi :
A) Non amo i dialoghi interiori, mi sanno tanto di telenovela brasiliana anni ottanta.
B) Ho preferito strutturare un dialogo tra i due personaggi perché
volevo rendere l'iterazione tra Bonnie ed Eddie.
Poi naturalmente tutto è migliorabile e io ho da imparare da tutti quanti.
Quindi ben venga il tuo giudizio. ;)
A presto.

Melinda ha detto...

E' un bellissimo progetto. Avrei voluto partecipare anche io, ma poi per pigrizia ho mollato l'idea.
Complimenti Nick per la tua partecipazione!

Nick Parisi. ha detto...

@ Melinda.
E' stato un peccato che tu non abbia partecipato.
Adesso però non hai scuse per la seconda stagione. ;-)
Partecipi?

Ariano Geta ha detto...

Posso garantirti che l'ansia da prestazione c'era anche per me e - penso - per tutti i partecipanti.
L'importante è che alla fine ognuno abbia dato il suo contributo col massimo impegno, e quello sicuramente non è mai mancato da parte di nessuno.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano.
Sono d'accordo. Ognuno di noi ha messo il massimo impegno e partecipazione in questa avventura.

Domenico Attianese ha detto...

Mitici i Making of :D
E, per l'ansia da prestazione, ti capisco, e pressante...ma mi fa lavorare meglio :D

Nick Parisi. ha detto...

@ Domenico.
L'ansia da prestazione è servita in fondo.
Questo lo possiamo dire, tutti noi.
E ci ha aiutato a fare un buon lavoro.

Unknown ha detto...

Intanto ribadisco i complimenti per il tuo capitolo, e anche per questo splendido making of da cui traspare l'impegno che hai messo nel partecipare a 2MM.
Apprezzo tantissimo, davvero!

Nick Parisi. ha detto...

@ McNab.
E'stato un piacere essere coinvolto in questo bel progetto.

Lucrezia Simmons ha detto...

Come ho già detto di là è un ottimo, ottimo capitolo!

Ti ringrazio per aver "tenuto" Bonnie :)

E si, tra lei ed Eddie c'era del tenero...

Grazie Nick, ho letto il tuo capitolo d'un fiato!!
E mi piace molto anche questo post sul "making of"!

Nick Parisi. ha detto...

@ Lady Simmons.
Sin dall'inizio avrei voluto scrivere un capitolo incentrato su Bonnie ed Eddie, fino all'ultimo temevo che ci pensasse qualcun altro, non per altro, solo perchè mi sarebbe stato difficile empatizzare con altri characters.

Boh non so mah ha detto...

Anche se non mi piace il genere "scritto" ti auguro un grosso in bocca al lupo!

Boh non so mah ha detto...

Azz.. visto adesso che hai già pubblicato. Beh, vedo di recuperare l'epub da matteo!

Nick Parisi. ha detto...

Bene Eddy, una volta che ti sei ripreso da questa figuraccia (Lol) fammi sapere il tuo parere.
M' interessa conoscere cosa ne pensa Eddy a proposito di Eddie XD XD XD
Chiaro, no? :P

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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