SUGLI SPOILER: PENSIERI E OPINIONI.

-SPOILER SI; SPOILER NO.

Sin da quando ho aperto il mio piccolo blog e poi successivamente con la blogzine IL FUTURO E' TORNATO mi sono trovato a dover affrontare alcuni dubbi. Molti me li sono posti da solo, altri sono nati in seguito alla gestione collettiva della blogzine di fantascienza, altri ancora siete stati voi con i vostri commenti a farceli venire.

Questo, diciamocelo subito, è un bene. La strada verso il miglioramento sta proprio nel dialogo e nel porsi domande. Una persona che stimavo una volta mi disse che è preferibile avere un milione di dubbi nella vita, piuttosto che anche una sola certezza
E poi, francamente, le persone che sono sempre sicure di tutto sono le più noiose, alle volte poi, secondo la mia modesta esperienza delle cose della vita, questo tipo di persone è anche quello che combina i maggiori disastri.
Però ripeto, fin dal giorno dell' inizio della mia avventura in rete, una delle questioni su cui mi sono ritrovato a dover affrontare riguarda il fenomeno degli spoiler.
Inutile aggiungere che ognuno di noi ha una personale opinione precisa sul tema, e non sempre queste opinioni coincidono tra loro.

Proprio per affrontare e chiarire meglio la cosa, sul IL FUTURO E' TORNATO avevamo deciso di aprire un post collettivo in cui alla fine ognuno dei gestori esprimeva il rispettivo parere.
Quattro dei cinque gestori esposero il loro parere, che non sempre corrispondeva, e lo fecero in maniera civile.
Quello che segue è il post, rivisto e corretto della mia personale opinione.
E alla fine mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni in proposito sul come vi regolate voi con i vostri blog....o anche come semplici lettori.
Fino a che punto è lecito fare anticipazioni, spiegare la trama, rivelare anche il più piccolo particolare dell'opera che si sta recensendo?

Ecco ,a mio parere ci stiamo avventando su un campo minato; non è semplice fare un distinguo, così come non ci si può limitare a esprimere solamente le proprie idee.
Però permettetemi di fare un paio di esempi che mi serviranno per chiarire meglio la mia opinione in proposito:


-ESEMPIO NUMERO 1.
Sarà stato più o meno l'anno 1991 o giù di lì, in quell'epoca io ero un accanito lettore dei fumetti Marvel.
Qui comincia la prima difficoltà: i lettori della Marvel,nel nostro paese oggi sono talmente abituati a vedere tradotti i loro beniamini da un unico editore, la Panini Comics, che non riuscirebbero nemmeno a concepire un mondo come quello del mercato italiano dell'inizio anni novanta in cui esistevano almeno quattro \cinque editori diversi, spesso in accesa concorrenza tra loro oltretutto, che si contendevano i diritti sulle serie e sui personaggi della Marvel. Poteva capitare quindi che un dato editore possedesse i diritti di una serie in cui comparivano gli X-Men nella loro formazione del 1985,mentre un altro editore detenesse i diritti di un altra serie in cui invece comparivano gli X-Men nella loro formazione del 1989, o peggio che un terzo licenziatario avesse acquistato proprio i diritti della collana del gruppo mutante, ma che per scelta sua decidesse di pubblicare la serie solo con le storie del 1991 in poi.
Non parliamo poi di quello che succedeva in occasione di un crossover o di un alleanza tra gruppi in cui i diritti appartenevano ad editori differenti.

Sappiamo tutti come funziona una serie corale: i personaggi nel corso del tempo ruotano, cambiano costume,amori,presonalità,perdono e riacquistano i poteri qualcuno muore, qualcuno se ne va.
Insomma era un gran casino.


Bene, ad un certo punto in quell'assolata Estate del 1991, un certo redattore di una delle case editrici in questione,la Play Press, non so come ebbe l'idea di pubblicare un articolo in cui spiegava filo per segno TUTTE ma proprio TUTTE le formazioni degli X-Men- e di tutti gli altri gruppi mutanti a loro collegati. Nel corso degli anni, in quell'articolo rivelò quali personaggi sarebbero MORTI, quali avrebbero TRADITO ( nonché il COME e il QUANDO lo avrebbero fatto) e, per non farsi mancare niente, svelò il nome di un personaggio che avrebbe abbandonato il gruppo ( e il COME e il QUANDO lo avrebbe fatto ).

Quel redattore, che per fortuna non lavora più nel settore da anni, non dimostrò certo una gran professionalità , e col suo gesto, sempre secondo il mio parere di appassionato, non rese certo un gran servizio nè al suo editore, nè ai suoi concorrenti, ma il torto peggiore lo fece ai lettori togliendogli così tutto il piacere di scoprire da soli come proseguiva la storia, un pò come quelle persone al cinema che, avendo già visto il film si sentono in dovere di spiegarvi tutta la trama quando voi siete ancora ai titoli di testa.


- ESEMPIO NUMERO 2.
Parliamo di un altra rivista, stavolta, dedicata al mondo del Cinema,un redattore decide di scrivere un articolo dedicato a IL PADRINO di Francis Ford Coppola. Si avvicinava se non ricordo male la ricorrenza del ventennale del film, e il redattore entusiasticamente, si lasciò andare ad una recensione completa di tutto punto della pellicola, della sua trama con le schede degli Attori e dei personaggi principali.
Del resto l'anonimo redattore era convinto di andare sul sicuro perchè stava parlando di uno dei film più conosciuti al mondo.
Bene. Nel numero successivo la redazione ricevette e pubblicò DUE lettere di altrettanti lettori piene di lamentele PERCHE' nella recensione si era spiegata e SPOILERATA TROPPO LA TRAMA .
Capito?
IL PADRINO era ed è tuttora, il film più conosciuto, copiato,parodiato, omaggiato, riprodotto al mondo. E' possibile trovare citazioni ovunque su quel film, se guardate i Simpson troverete battute prese da quel film, se siete dei fan di Crozza ne avrete visti a centinaia di scenette su Don Vito Corleone, lo stesso Marlon Brando ha dato centinaia di interviste sulla pellicola e lo stesso avevano fatto tutti gli altri attori coinvolti.
Oltretutto stiamo parlando di un evento cinematografico entrato nell'immaginario collettivo mondiale.
Ma quelle due persone, evidentemente non lo avevano visto.
E si erano lamentate perchè gli era stata spiegata la trama.


Compreso dove voglio arrivare ?
Ho scelto appositamente due casi limite, antitetici tra loro,che però ci portano dritti dritti alla
DOMANDA DELLE DOMANDE:
fin dove ci possiamo spingere nel parlare della trama in una recensione?
E questo vale sia per gli articoli scritti "ex novo" per IL FUTURO E' TORNATO, sia per recensioni già pubblicate, senza problemi, sui nostri rispettivi blog.
Non è facile, lo so, però la verità almeno per me sta nel mezzo.
Nel primo caso che ho fatto , quel redattore sbagliò pesantemente mancando assolutamente di professionalità, nel secondo caso...
beh, mi dispiace, ma per quanto possa tentare di comprendere le ragioni di quei due lettori non riesco a farlo fino in fondo.


Personalmente ritengo che nell'affrontare una recensione, un riferimento alla trama vada sempre fatto altrimenti non si sta per niente parlando di quel dato film\ libro \ serie Tvo metteteci voi quello che volete ma si sta parlando d' altro.
Certo non bisogna esagerare, non bisogna fare come il tizio al cinema di cui parlavo prima, non bisogna svelare tutti gli accadimenti del film; ma nemmeno si devono in alcuni casi rivelare le sorprese che l'autore dell'opera ha disseminato durante tutta la sua narrazione.

"L'assassino è il maggiordomo!
Oppure:
Pedrito non é il padre di Chiquito, in realtà é sua madre!
Non sarebbe giusto e non ne avrebbe senso.
Però in una recensione c'è bisogno di dati obiettivi, E la trama é un dato obiettivo, altrimenti senza di essa, si riempirebbe solo un articolo dei deliri personali del recensore che dice quanto gli è piaciuto quel dato prodotto o quanto invece lo abbia odiato.

Ma allora il limite dov'è ?
Facciamo un ulteriore esempio:
-Dire che X è il cattivo del film è un modo di porre un discorso.
-Dire invece che X è il cattivo del film, perchè all'inizio finge di essere amico del protagonista e poi invece gli fa fallire la società, gli porta via la casa, e non pago di tutto gli tromba pure la moglie, però- tranquilli ragazzi- nel finale il protagonista si vendicherà ammazzando X in un duello è un altro modo di porre lo stesso discorso.

Il secondo esempio è un caso di recensione troppo "invasiva",mentre il primo caso ci può stare in una recensione: si dà un accenno alla trama, si danno dei particolari, alcuni elementi utili a chi legge per capire se la cosa di cui sto parlando potrà piacere anche a lui.
Ma senza esagerare, senza togliergli il piacere di scoprire la storia da sè.
Poi, è giocoforza che si sceglie volta per volta, il limite da dare, basandosi su tanti fattori.Uno per tutti il grado di notorietà dell'opera di cui sto parlando.
Ecco io preferisco questo tipo di recensioni.
Che poi ci riesca in tutti i miei articoli, questo è un altro discorso.
Nel caso, giusto per andare sul sicuro: ragazzi, quanti di voi hanno già visto IL PADRINO ?

30 commenti:

Fra Moretta ha detto...

Io di solito gli spoiler cerco di evitarli dove è possibile ma è impossibile parlare di un film senza accenni alla trama.Certo un atteggiamento poco professionale come quello del redattore della Play Press è sbagliato perchè rovina il piacere di leggere e scoprire come si evolveranno i personaggi e la storia. Concordo parecchio con la tua opinione e anche io trovo non del tutto accettabile il comportamento dei due lettori in merito alla recensione de Il Padrino.

Obsidian M ha detto...

Spoilerare è sempre sbagliato. Anche se si sta parlando di un film o di un libro universalmente noto. Si può benissimo scrivere una recensione raccontando la trama, ma sempre mantenendosi al di qua di un certo limite. Lo scopo di una recensione è incuriosire: chi riesce a farlo senza entrare troppo in profondità è un buon recensore.

Coriolano ha detto...

I tempi sono cambiati, con la rete gli spoiler sono inevitabili, comunque si potrebbe dire che il limite ultimo sia wikipedia.
Siccome è la risorsa finale dove la maggioranza alla fine cerca informazioni, se non si supera quel limite non ci sono problemi.
Se si dicono/ripetono le stesse cose che tutti sanno, non si ha a che fare con uno [vero] spoiler, non si dice nulla che nessuno già non conosca.
Insomma ci si ritrova nella stessa situazione di partenza di tutti quanti.
Poi dipende. Mettiamo che si abbia a che fare con un prequel: se dico che alla fine muoiono tutti, o che l'astronave precipita, o che pinco pallino diventa Re, se nel primo film questo è successo ed è la situazione iniziale, allora è inevitabile che questo accada alla fine del prequel.
Così nel prequel della cosa, è inevitabile che si salvino in due, in Prometheus è inevitabile che l'ingeniere sia morto steccchito col petto squarciato dentro il relitto dell'astronave precipitata, in Guerre stellari è inevitabile che alla fine Anakin diventi Darth Vader, è inevitabile che Batman sconfigga il Joker, che Superman sconfigga Lex Luthor.

Caso diverso sarebbe spiegare cosa accade in una serie come Lost con una stagione d'anticipo, o in un film nuovo come sfondo e ambientazione, raccontarlo tutto o anche solo il finale.

Coriolano ha detto...

[saltato pezzo...]

Andrebbe evitato, anzi se ne dovrebbe dire il meno possibile.

LaLeggivendola ha detto...

Un tema a me caro... io aborro gli spoiler con tutta me stessa. Quando recensisco mi limito a spiegare appena l'inizio, quello che mette in moto la trama, se compariranno dati temi (ad esempio viaggi, memorie etc) e descrivere i personaggi. Detesto quando leggo una recensione che mi svela il libro fino a metà storia... o ancora peggio quando leggo un 'Peccato per il finale triste' o 'Meno male che c'è il lieto fine', in quei casi mi verrebbe da strangolare il recensore. E ne ho lette un fracco, di recensioni che finiscono così -__-'
Tra l'altro mi capita spessissimo coi classici, perché c'è questa curiosa concezione che se un'opera è un classico, allora bisognerà conoscerne l'intera trama ò_ò ma boh, io non penso proprio... mi sono spoilerata veramente l'impossibile leggendo i retri delle copertine..
(Io Il Padrino l'ho visto solo un paio d'anni fa, se avessi letto il riassunto mi sarei inferocita xD Cioè, va bene, grazie alle continue citazioni si conoscono alcune scene, ma mica tutto il film ò_ò)

Nick Parisi. ha detto...

@ Fra.
Quel redattore, che tra parentesi all' epoca( era il 1991 o giú di lí) lavorava sotto pseudonimo, fece un macello...e non fu nemmeno la prima volta, l' unica giustificazione che poteva avere era solo l' inesperienza.
Peró l' errore rimane.
Mi fa piacere che la pensiamo allo stesso modo.

Ariano Geta ha detto...

Personalmente quando recensisco ometto sempre il finale della storia, e cerco sempre di concentrarmi sulla tipologia di narrazione, sul genere, e su chi potrebbe apprezzarla.
Soprattutto cerco di essere breve (quando si parla poco è difficile rivelare troppo ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian.
Io un minimo di descrizione della trama ce la metto, anche se rispetto ai primi tempi in misura molto minore, perchè ritengo che sia molto utile ai fini dell' incuriosimento dei lettori. Peró hai ragione, piú il recensore è bravo meno ha bisogno di inserire particolari eccessivi.
Sotto questo profilo io ho ancora tanto da imparare.

Nick Parisi. ha detto...

@ Coriolano.
La diffusione di internet ha alterato tutte le precedenti regole, non parliamo poi di Wikipedia, dove possiamo trovare veramente tanti dati, però spesso vagamente imprecisi.
Concordo con te che bisogna valutare caso per caso, poi come detto ci sono situazioni cosí eclatanti tipo Star Wars dove penso non si sveli nessun segreto se si scrive che Darth Vader è in realtá il padre di Luke Skywalker...o come a Il Padrino per l' appunto.

Adesso vado O.t.

Avevo provato a contattarti ma evidentemente non ho la tua mail corretta: ho scritto il mio pezzo per quella combo su The Prisoner.
Tu a che punto sei?
Fatti dare da Angelo la mia mail cosí ne parliamo meglio.

Nick Parisi. ha detto...

@ La Leggivendola
Se c' è una cosa che odio sono i retro delle copertine...o quei trailer che praticamente raccontano tutts la trama, finale compreso.

E dimmi, almeno ti è piaciuto Il Padrino? ;-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano.
Beh,si...il finale dovrebbe essere sempre lasciato fuori dalle recensioni.
Beato te che riesci ad essere breve...io sono un tale grafomane. :(

Narratore ha detto...

Come dissi allepoca dell'uscita sul Il futuro è tornato, gli spoiler servono e se dosati bene fanno un gran lavoro e aiutano a comprendere una recensione.
Certo, non devono essere violenti, spudorati o svelare ogni angolo della trama, ma credo sia davvero difficile parlare di qualcosa (libro, film o fumetto che sia) senza svelare qualcosa del prodotto stesso.
Ci vuole equilibrio, tutto qui. :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Narratore.
Ricordo il tuo commento dell' epoca e devo dire che la tua posizione per me è quella giusta: ci vuole sempre il giusto mezzo.

Boh non so mah ha detto...

Bell'articolo.
Io sono contrario agli spoiler ma è inevitabile che nella foga ti scappi qualcosina. Però deve rimane "qualcosina", altrimenti diventi un pagliaccio. Ed è davvero difficile.
Io credo di essere incappato qualche volta nello spiacevole evento, e me ne rammarico.
Io parto da un semplice presupposto che fino ad oggi mi ha permesso di evitare l'evitabile: "Cosa vorresti leggere su questo film?". Mi metto dalla parte di chi ha voglia di guardarsi il film senza perdere tempo.
E sono convinto che l'opinione personale, anche la più profonda, è il meglio che si possa avere da una rece.
Preferisco leggere "questo film\libro per me è una cagata pazzesca" piuttosto che millemila tecnicismi poco utili.
Al secondo posto metterei le "curiosità" e di queste, tu sei un campione!

Nick Parisi. ha detto...

@ Eddy.
Non sei il solo ad essere "incappato" nello spiacevole evento, è capitato anche a me, come credo che almeno una volta sia capitato anche ad articolisti piú bravi e sfegatati di noi.
Sono convinto anche io che il lato migliore di una recensione sia quello di leggere le impressioni di chi le scrive a proposito di un certo argomento, con un limite però.
Basta che il recensore non cerchi di far passare le sue legittime opinioni personali per verità assolute, cosa molto meno legittima.
Fortunatamente le persone che leggiamo noi non corrono questo rischio. ;-)
Poi, sai non avendo io particolari talenti a livello critico cerco spesso di trovare delle curiositá o dei particolari interessanti da poter inserire nei miei articoletti. ;-)

Massimo Citi ha detto...

Scrivere senza rivelare, no, non è facile. Ma si tratta anche di comprendere se è fondamentale citare nel racconto della trama anche l'intreccio. Mi spiego: è il caso di dire che il giovane Törless va a puttane o ci si può accontentare di accennare alle passioni e agli amori disordinati del giovane Törless? In questo secondo caso si crea un po' di interesse per il personaggio senza sputtanarlo completamente, mentre nel primo caso si abbatte l'interesse per lui. È un limite molto sottile, me ne rendo conto, e impone un certo grado di empatia con il testo originale, ma è fondamentale nel tentativo di recensirlo. Limite anche più rigoroso e sensibilità anche più attenta si tratta di avere parlando di testi dove l'intreccio ha un peso maggiore, come un poliziesco, un thriller o un horror. In ogni caso limitare gli accenni al testo scritto - o alla sceneggiatura - alla sua prima porzione, rimanendo il più possibile sul vago sulla parte finale. Ovviamente, purtroppo o per fortuna, si tratta comunque di un problema di sensibilità personale.

Ferruccio Gianola ha detto...

Be' io faccio pochi post dove è necessario mettere anticipazioni è quindi è un problema che non mi pongo. Capisco chi lo vive, tuttavia

Nick Parisi. ha detto...

@ MaxCiti.
"Ovviamente, purtroppo o per fortuna, si tratta comunque di un problema di sensibilità personale."

Io direi...,per fortuna. ;)
Altrimenti se la pensassimo tutti allo stesso modo, se tutti ritrovassimo le stesse sensazioni a proposito delle cose, sai che noia?

Nick Parisi. ha detto...

@ Ferruccio.
Beh, tu hai scelto una via diversa al bloggin' e quello che scrivi lo scrivi anche bene. ;)

Temistocle Gravina ha detto...

Per quel poco che parlo io di libri, cerco sempre di non dare indicazioni se non quelle della quarta di copertina, che riporto integralmente. Poi magari nel corpo del post esce fuori qualche altro elemento, ma non svelo mai i colpi di scena o altro che io stesso non vorrei leggere o ascoltare.

Boh non so mah ha detto...

Quoto:
"Basta che il recensore non cerchi di far passare le sue legittime opinioni personali per verità assolute, cosa molto meno legittima."

Ma io sono EdDIO... quindi ho sempre ragione, per forza di cose! xDxDxD

Però io, i blog con questi presupposti li ho già abbandonati da un pezzo. Ma questo è un altro discorso... ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ TIM.
Ottima pratica la tua. :)

Nick Parisi. ha detto...

@ Eddy a.k.a EdDIO. Lol
Dimmi la veritá, cosa ti fumi? Lol XD xD xD.
A parte gli scherzi, credo che quel tipo di blog li abbiamo abbandonati un pó tutti quanti. :)
Ciao fratello. ;)

marco ha detto...

Vabbè, ma se uno sente di aver bisogno di addentrarsi più nel merito, perché per esempio ha voglia di analizzare il finale o quant'altro, basta che metta
ATTENZIONE DA QUI IN AVANTI SPOILER e tagli il post di modo che per andarci a leggere bisogna cercarsela, poi se il lettore non resiste alla tentazione sono cabbages suoi

Lucrezia Simmons ha detto...

Concordo al 100% con Marco. Per fare una recensione non è necessario rivelare la trama.
Basta dividere l'articolo in due parti e da un punto in poi on nel titolo della recensione scrivere ATTENZIONE SPOILER in modo che lettore avvisato...

Di certo se non volgio sapere nulla di un film non vado certo a leggerne la recensione...

E poi dove sono sti due che non hanno mia visto il PAdrino...mica è gente seria scusa...

Argonauta Xeno ha detto...

Boh.
Io ho rivelato "troppo" solo quando ho parlato di Mattatoio nr. 5 di Vonnegut, ma era un caso particolare perché lì la trama, se vogliamo, è poco importante. Di solito cerco di limitarmi. Come? Beh, dipende. Se un libro/film è famoso e uscito da 50 anni, sinceramente non mi si può dire che è spoiler.
Anche perché dire "tizio muore" non è sempre grave come sembra. A me dà molto più fastidio quando spiegano come si arriva a un dato evento. Per esempio "c'è prima questa scena, poi quest'altra, in cui si capisce che quello che vedi all'inizio è in realtà... e poi muore".

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco e Lady Simmons.
Mi rendo conto che la soluzione migliore sarebbe quella di avvertire degli Spoiler, la mia domanda era però un altra: dove sono i limiti?
Dove bisogna fermarsi prima di inserire la parola ATTENZIONE SPOILER ?

Nick Parisi. ha detto...

@ Lady Simmons.
Effettivamente.... ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Salomon.
Ecco aspettavo un commento come il tuo. ;)
Perchè è esattamente quello è il mio modo di muovermi: per come la vedo io, quando si parla di un libro o un film straconosciuto a livello universale, mettiamo ad esempio VIA COL VENTO o lo stesso PADRINO descrivere la trama e il finale può considerasi spoiler?
Io dico di no, magari sbaglio, ma dico di no.

Romina Tamerici ha detto...

Io non ho visto il Padrino, quindi non raccontatemi la fine, per favore! Ah ah ah! Conosco solo qualche scena vista e rivista in tutte le salse.

Comunque il discorso è molto spinoso. Quel che per una persona è noto può non esserlo per un'altra, come vedi!

Io in genere non faccio troppi spoiler però se volessi fare una recensione molto analitica (o un'analisi vera e propria di una trama) credo che lo direi all'inizio: "Attenzione: sto analizzando il libro nel dettaglio, quindi il post contiene molti spoiler". In genere però, quando faccio "recensioni", dico il mio parere sul libro, quindi non mi addentro troppo nella trama.

Ricordando il passato

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