Un uomo è in fuga nel gelo della notte siberiana, l'uomo sa di essere inseguito, così come teme anche di non avere nessuna possibilità. Però l'uomo ha una missione: vuole cercare di raggiungere una vecchia scienziata per lasciarle un messaggio.
Molti anni prima: tre cosmonauti russi volano nello spazio in direzione della "Matrjoska", l'oggetto comparso in orbita attorno al Sole dalla chiara origine artificiale. Forse i cosmonauti potrebbero trovare risposte dentro l'oggetto, forse la follia.
Probabilmente entrambe le cose.
Uno degli argomenti che in questi ultimi anni pare affascinare molto gli scrittori britannici è la Russia dei Soviet, in particolare lo scozzese Ken MacLeod ha dedicato molti romanzi allo sfondo di un Europa dominata da un redivivo Partito Comunista, allo stesso modo il gallese Alastair Reynolds con questo romanzo breve del 2010 dice la sua sull'argomento. La visione di Reynolds appare però molto meno positiva di tanti altri suoi colleghi riguardo all'argomento.
L'ULTIMO COSMONAUTA ( ma mi piace molto anche il titolo originale Troika ) è così al tempo stesso, sia un romanzo di hard science fiction sia una opera in cui la distopia domina su tutto, donando alle pagine del testo un atmosfera di cupezza. Il Secondo Soviet che ha preso il potere in Russia, ripete praticamente tutti gli errori del passato e anche il resto dell' umanità pare aver imboccato una curva discendente, una crisi che copre tutti i campi, non solo quello della conquista spaziale.
Sarà la comparsa della Matrjoska, la gigantesca astronave dai molti gusci di cui nessuno conosce l'origine, a dare l'impulso per un ultima missione spaziale, esattamente come ai tempi della guerra fredda.
Però L'ULTIMO COSMONAUTA non è assolutamente un romanzo "politico", o perlomeno non è solo un romanzo politico, lo stato totalitario appare come sfondo, come pezza giustificativa per rendere ancora più piacevole tutto il contesto di una storia rigorosamente hard science fiction.
Per quanto riguarda il lato sospensione dell'incredulità, possiamo dire che la gigantesca astronave rappresenta indubbiamente una creazione affascinante, la sua entrata in scena all'inizio del romanzo, per certi versi mi ha ricordato- sciocco dettaglio personale- l'inizio della saga anime di Macross, anche se ovviamente la trama de L'ULTIMO COSMONAUTA si sviluppa poi secondo direttive completamente diverse.
La Matrjoska, porta con sè un messaggio, un avvertimento magari anche uno stimolo alla razza umana per uscire dallo stato di ottundimento, dal sonno della ragione in cui si è rifugiata.
Il problema- e lo sappiamo bene- è che per uscire da uno stato di crisi bisognerebbe non solo essere in grado di farlo ma anche il volerlo fare.
Ma cosa succede se non si vuole uscire dallo stato di crisi? Se si vuole rimanere legati allo stato di "sonno"? Se i governi non ammettono la diffusione delle notizie?
La storia si sviluppa entro due archi temporali ben definiti che durante la narrazione s'intersecano tra di loro, una prima parte che ci presenta la missione spaziale dei tre cosmonauti in cui si respira maggiormente l'eredità delle grandi Space Operas del tempo che fu, con tutti gli enigmi classici del genere. I tre personaggi- su tutti il protagonista Dimitri Ivanov - vengono resi in maniera ottimale e funzionale alla storia con poche pennellate. La bravura di Reynolds consiste infatti nel riuscire ad attualizzare e ad aggiornare alla sensibilità dei nostri giorni tutti i concept tipici della SF e anche nel saper rispondere in poche pagine a tutte le domande che egli stesso si pone, perfino nel disseminare indizi intriganti praticamente in ogni riga del testo.
Ancora più piacevole la seconda parte della storia ambientata cronologicamente qualche anno dopo la missione spaziale, in cui l'autore affronta tutte le conseguenze della missione stessa, con la risposta a tutti gli enigmi disseminati nella prima parte, con un twist finale, non troppo elaborato ma che aggiunge valore aggiunto a tutta la trama.
Come altre opere dell'autore anche L'ULTIMO COSMONAUTA è entrato in finale per il Premio Locus e per lo Hugo. Nei paesi di lingua inglese il romanzo si può reperire in una bellissima edizione della sempre benemerita Subterranean Press, mentre da noi se n'è occupata la Delos Press, una delle ultime case editrici che riesce a portare - sia pure con prezzi un po altini in paragone al numero delle pagine - la fantascienza in libreria.
L'ULTIMO COSMONAUTA. Alastair Reynolds
Collana Odissea Fantascienza # 57. Edizioni Delos Books.
ISBN: 9788865302781 Pagine 120.
Edizione cartacea Euro 10,80 Edizione Kindle Euro 4,99
12 commenti:
Grande consiglio che recupero al volo! Sai benissimo che questa è la sf che amo.
Grazie che era un pò che vedevo questo libro in giro per la rete ma le info erano confuse e poco "pronte" per un niubbo come me. Grazie nickone!
@ Eddy
Penso proprio che questo potrebbe piacerti. ;)
devo recuperalo anche io, grazie!
Gazzino ladro! cinque lemuri per un ebook!? Siamo sempre alle solite. Lo compro solo perché lo consigli tu. Dovrebbero darti una percentuale! ;)
@ Donata.
ciao Donata. Come va?
Gtazie a te per essere passata. :)
@ Eddy
Lasciamo perdere il discorso percentuali! ;)
Io ho comprato l' edizione cartacea, preferisco comprare sempre i libri (film, telefilm e fumetti ) di cui parlo senza usufruire delle copie omaggio per recensioni, così mi sento più libero di dire la mia -e anche perchè sono un maledetto fottutissimo collezionista senza speranza. In più preferisco parlare delle cose che realmente mi sono piaciute, come politica per il blog.
Magari esagero, però così mi diverto doppiamente. :)
Ciao Nick, ho letto giù ieri il titolo del tuo post ma non sono riuscito nemmeno a passare. Sono infognato col nuovo sito di LN e riesco a fare poco d'altro. Comunque recensione magistrale, mi procurerò il libro quanto prima.
@ Massimo
Ho visto il nuovo sito di LN, complimenti è molto bello. ;)
Lo visiterò spesso da oggi in poi!
In questa collana ci sono dei bei librettini!
@ Salomon
Veramente dei bei librettini, peccato che non sempre sia facile rintracciarli in libreria!
Veramente molto interessante...mi piacerebbe leggerlo...e questo grazie a te, ha ragione Eddy.
Un caro saluto
Angie
@ Angie
Ti ringrazio! La mia fortuna è l'avere amici come te! :)
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