HORROR MASTER: TALKING ABOUT GRAHAM MASTERTON.

Durante tutta questa settimana a causa di tutta una serie di motivi, sarò poco presente in rete, dovrei però riuscire a mettere online l'intervista con lo scrittore britannico Graham Masterton.

Veniamo ora al futuro ospite "Nocturno".
Graham Masterton è nato ad Edimburgo il 16 gennaio del 1946  e negli ultimi 40 anni è diventato uno dei più importanti scrittori horror della narrativa anglo-americana, anche se, per essere completamente sinceri, Masterton è arrivato solo in un secondo momento.
alla narrativa di genere

Il nostro infatti per lunghi anni è stato editor per riviste per adulti come la britannica Mayfair e per l'edizione locale di Penthouse.
In seguito, anche grazie a questa attività, lo scrittore, a partire dal 1971 si specializza nella realizzazione di manuali di educazione sessuale.
Molti di questi, come How to Drive Your Man Wild in Bed  (1976); How to Drive Your Woman Wild in Bed (1987) e Wild Sex for New Lovers (2001) diventano anche dei bestsellers e dei classici del settore.
L'autore però sente che gli manca ancora qualcosa, che può esplorare altre strade e dar sfogo alla sua passione nei confronti della narrativa del Terrore.
Nel 1976 arriva quindi il primo romanzo.
Che darà via non solo alla carriera del suo autore, ma anche ad uno dei cicli fondamentali della letteratura horror mondiale.



Il romanzo in questione s'intitola The Manitou, in esso l'autore che, da tempo preferisce risiedere i America, non solo adotta una ambientazione statunitense ma utilizza molti degli temi cari all horror yankee, quali lo sciamanesimo indiano.


The Manitou è infatti la storia di una donna Karen Tandy a cui sta crescendo un insolito tumore sulla schiena, tumore che quasi subito si scopre essere un feto che si sta sviluppando ad altissima velocità. Ma The Manitou, è anche la storia di Harry Erskine, l'ex fidanzato di Karen, un uomo profondamente ironico,un finto cinico ai confini del cialtronesco, al punto da guadagnarsi da vivere effettuando lettura di tarocchi per vecchiette.
Alla fine il feto si rivelerà essere un antico uomo medicina indiano che sta per tornare sulla faccia della Terra per vendicarsi dei bianchi che hanno annientato quasi del tutto la sua gente.
Il romanzo ha un ottimo successo, anche grazie ai suoi personaggi principali: i lettori apprezzano l' "eroe"  Harry Erskine un personaggio apparentemente scalcagnato e sopra le righe  ma dotato di buon cuore ed apprezzano anche il "cattivo" Misquamacus, il nativo americano, che durante tutta la vicenda compie  certamente tutta una serie di azioni malvagie ma che continuamente ricorda alla cattiva coscienza dell'uomo bianco  i ben peggiori crimini compiuti durante l'epopea della Frontiera.
Lo stesso nome Misquamacus inoltre cela in sé una gustosa citazione lovecraftiana, essendo un personaggio già comparso nel pastiche The Lurker at the Threshold, un romanzo breve composto da August Derleth nel 1945 sulla base di un frammento incompiuto lasciato da Lovecraft prima della sua morte avvenuta nel 1937.

Nel 1978  The Manitou diventa anche un film (per la verità niente di eccelso, ma a suo modo contribuisce alla fama del'autore) per la regia di William Girdler in cui il ruolo di Harry Erskine viene interpretato in maniera gigionesca da Tony Curtis, all'epoca un attore molto popolare grazie a serie come The Persuaders! ( da noi conosciuta come Attenti a quei Due!)

Nel frattempo la carriera di Masterton procede spedita: nel 1977 il personaggio di Erskine torna nel romanzo The Djinn in vicende slegate dagli eventi di The Manitou dal momento che stavolta lo scalcinato investigatore dell'occulto si trova a dover affrontare i demoni della mitologia araba. Nel 1979 è invece il momento in cui lo scrittore dà origine ad una vera e propria saga con Revenge of the Manitou  in cui effettua il suo ritorno anche il villain Misquamacus.


Tony Curtis è Harry Erskine
nel film The Manitou (1978)
tratto dal romanzo di Graham Masterton
Complessivamente la serie andrà avanti fino ai giorni nostri comprendendo anche i romanzi:
Burial (1991); Manitou Blood (2005); Blind Panic (2009) ed il recente Plague of the Manitou uscito proprio quest'anno; ai quali si deve andare ad aggiungere il racconto Spirit Jump (1996).
Di tutti questi in Italia sono stati però tradotti solo il capostipite The Manitou e Manitou Blood,. Il primo venne tradotto nel 1978 col titolo Manitù lo Spirito del Male (lo  stesso titolo è stato assegnato anche alla versione italiana del film di Gindler) per l'editore Cappelli, anche se va detto che da quella prima volta non è stato più ristampato ed è difficile da reperire.
Mentre per quanto riguarda il secondo titolo, fortunatamente le cose vanno molto meglio in quanto se ne è occupata la Gargoyle traducendolo come Il Sangue di Manitou nel 2009 (e da quello che so è ancora in catalogo)

Parlare della carriera di Graham Masterton limitandosi solo alle Manitou Series sarebbe però riduttivo. 
L'autore nel corso dei decenni ha continuato a scrivere altri poderosi cicli horror quali la serie di Rook cominciata nel 1997 e quella dei Night Warriors cominciata col romanzo omonimo nel 1985 ( tradotto nel nostro paese come I Guerrieri della Notte, stavolta grazie a Fanucci).
Ma ha scritto anche romanzi singoli in cui si diverte a mescolare ambientazioni californiane, nazisti redivivi; fuoco, sangue e sesso come  The Hymn (1991)- Da noi L'Inno delle Salamandre per le Edizioni Sperling & Kupfner (1995)- o come il celebrato Spirit ispirato alle novelle di Andersen.

E quello delle influenze rimane un discorso interessante, che se volessimo approfondire prenderebbe intere pagine, per ora basta citare quella di Lovecraft a cui Masterton si ispira (anche se così apparentemente non sembrerebbe) per la stesura di altri suoi romanzi (uno su tutti: Prey scritto nel 1992)

Di successo in successo l'autore non solo ha continuato a comporre sia i suoi romanzi e racconti horror sia i suoi manuali di educazione sessuale, ma si è saputo distinguere anche nel genere thriller e nella fiction storica.
In anni recenti tre suoi racconti sono serviti come soggetto per altrettanti episodi della serie televisiva  The Hunger creata da Tony Scott (ve la ricordate?) ed uno di questi è stato in lizza per la vittoria al Bram Stoker Award, mentre molti altri sono stati antologizzati nelle migliori raccolte del genere un po in tutto il mondo. Da noi, ad esempio, diversi racconti sono arrivati tramite la traduzione delle antologie inglesi della serie The Mammoth Books of... edite oltremanica dalla Robinson Press e adattate nel nostro paese dai tipi della Newton verso la fine degli anni '90 s del XX Secolo.

Nel corso degli anni Graham Masteron ha anche vinto numerosi premi: per i suoi thriller ha ottenuto il prestigioso Edgar Award, il massimo riconoscimento nell'ambito della narrativa gialla, invece grazie al suo romanzo Family Portrait scritto nel 1985 e che rielabora alla maniera "mastertoniana" Il tema del Dorian Gray è stato l'unico scrittore non francofono ad ottenere il transalpino Prix Julia Verlanger.

Sempre dal film The Manitou
ecco la caratterizzazione di Misquamacus
Certo non è stato sempre facile, come in tutte le umane vicende anche la vita dello scrittore britannico ha subito la sua dose di dolori e di ferite, come quando nel 2011 è venuta a mancare l'amata moglie Wiescka, la compagna di tutta una vita.  Per molti anni Graham e Wiescka Masterton erano stati una delle coppie più affiatate dell'ambiente e la donna di origine polacca era stata anche l'agente letteraria dello scrittore ( tra le altre cose, anche a causa di questo legame, Graham Masterton è uno degli scrittori horror più popolari in Polonia)

Masterton che adesso vive nella zona del Surrey in Inghilterra spesso e volentieri mette il suo nome, la sua penna e la sua voce a favore di iniziative benefiche, recentemente ad esempio con la sua antologia Scare Care lo scrittore ha raccolto fondi a sostegno della terapia per bambini vittime di abusi sessuali sia in America che in Europa
Con oltre cento romanzi al suo attivo Graham Masterton è uno degli scrittori del perturbante più prolifici di questi ultimi decenni, un autore che meriterebbe di essere più conosciuto anche qui da noi in Italia, nei prossimi giorni conto quindi di potervi proporre l'intervista che lo scrittore mi ha concesso.


BONUS CARD:
Per chi fosse interessato vi posto alcuni link utili:
-Il suo blog personale in inglese (QUI)
- Il suo blog in lingua polacca ( QUI)
- Le pubblicazioni italiane di Graham Masterton- e ringrazio l'ottimo Catalogo Vegetti per questo.

26 commenti:

Andrea Cabassi ha detto...

Wow, un bel salto dai manualetti hot all'horror :D

Nick Parisi. ha detto...

@ Andrea Cabassi
E pensa che continua a scrivere tranquillamente entrambe le cose con enorme successo.
Niente male, vero?

Obsidian M ha detto...

Un colpo da maestro! Mitico! Mitico!

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian M
E se tutto va bene, spero di riuscire poco alla volta, ad ospitare tutti i maestri dell'horror.

Andrea Cabassi ha detto...

Dovrebbe scrivere un mix: How to Drive A Monster in Bed :-)

Nick Parisi. ha detto...

@ Andrea Cabassi
In un certo senso lo fa già, dal momento che Masterton inserisce spesso e volentieri scene di sesso (spesso anche gustose) all'interno dei suoi romanzi horror.

Ivano Landi ha detto...

Quello ispirato alle novelle di Andersen potrebbe fare al caso mio :-)

Pirkaf ha detto...

Mi sono segnato i titoli pubblicati in Italia, poiché Masterton non lo conoscevo proprio.
Mi toccherà fare un salto nei circuiti d'usato al più presto.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Potrebbe piacerti davvero, anche perché Spirit è una delle sue opere migliori. ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Pirkaf
Purtroppo Masterton nel nostro paese è stato tradotto poco e male, in ogni caso almeno i due volumi pubblicati dalla Gargoyle dovrebbero essere facilmente reperibili.

Nella Crosiglia ha detto...

Non lo conocevo e mi ha fatto molto piacere l'averlo potuto fare grazie a te anche se ho letto" I Guerrieri della notte" e " Spirit" che ho trovato bellissimo...
Aspetto con ansia la tua intervista..Bravissimo Nick..
una serena nottata...

Nick Parisi. ha detto...

@ Nella Crosiglia
Se avevi letto "Spirit" e " I Guerrieri della Notte", allora già lo conoscevi, sono però contento di averti fornito qualche informazione in più.
Serena notte anche a te.

Massimiliano Riccardi ha detto...

Belin che colpaccio, bravo Nick. Azzarola, sono pure un po invidioso. Bravissimoooo!!!

Nick Parisi. ha detto...

@ massimiliano riccardi
Non essere invidioso, tanto alla fine condivido sempre con gli amici!

Glò ha detto...

Mai letto, mi incuriosisce The Djinn, ma non sono in grado di leggerlo in originale :P
Intervista *__* sì!!! Non vedo l'ora ^^

Nick Parisi. ha detto...

@ Glò
Se tutto va bene domani nel tardo pomeriggik riesco a postare l' intervista

;)

Anna Massè ha detto...

Non lo conoscevo proprio, ma mi hai dato un interessante spunto per future letture! Grazie Nick ;)

Marco L. ha detto...

Ecco dove avevo sentito questo nome... nei bellissimi The Mammoth Books of..., che ho provato a far acquistare alla biblioteca della mia città, ma senza successo...

Nick Parisi. ha detto...

@ Anna Massè
Benvenuta su Nocturnia Anna! E' sempre un piacere avere un appassionata come te tra i miei lettori! ;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Bellissimi i "Mammoth Books of..." Io sono un grande fan del lavoro di Stephen Jones, trovo che sia uno dei migliori compilatori di antologie in circolazione attualmente. Mi è dispiaciuto che la Newton non abbia continuato a tradurle nel nostro paese, però quelle che hanno pubblicato le ho tutte.

Marco L. ha detto...

Mitico Stephen Jones. Io a casa ho Terrore!

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Che è una delle antologie di Jones più belle assieme all'accoppiata "Vampiri" e "Lupi Mannari", che la Newton fece uscire assieme in un unico cofanetto.

Marco L. ha detto...

Lette entrambe. In realtà le ho lette tutte. Vampiri era più bella di quella sua Dracula. E quella sui Lupi Mannari aveva delle vere perle. Te lo ricordi il Lupo Uomo di Les Daniels?

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco Lazzara
Si me lo ricordo, davvero molto bello. Così come mi ricordo di tanti altri splendidi racconti, come quello di Roberta Lannes e "Boobs"(Tette) di Suzy Mckee Charnas.

cristiana marzocchi ha detto...

Non conoscevo ! Ora aspetto l'intervista e poi lo 'assaggerò' .
Grazie Nick, sei sempre una fonte sicura.
Cristiana
I

Nick Parisi. ha detto...

@cristiana2011
Il mio scopo è proprio quello di presentare scrittori e disegnatori di fumetti a persone che non li conoscono. Commenti come il tuo mi confortano tantissimo, vuol dire che ci sto riuscendo....
Quindi, grazie a te di vero cuore!

Ricordando il passato

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