Finale- QUANDO IL DOCTOR WHO EBBE LA FACCIA DI MR.BEAN!

 Le due parti precedenti sono uscite QUI e QUI.

Lo special The Curse of Fatal Death ha anche un altro primato. Si tratta dell'avventura, sia pur apocrifa, sia pur parodistica (ricordiamo che si tratta di una trasmissione comica a sfondo benefico) con il maggior numero di rigenerazioni presenti.

Di conseguenza tutti gli attori finora apparsi nell ruolo del "Dottore" escono di scena, anche abbastanza stupidamente, nel giro di pochi istanti. Quindi sia Richard E. Grant che Jim Broadbent incontrati nella puntata precedente  salutano i telespettatori britannici con una semplice comparsata.

Ma per la gioia della "companion" Emma con la nuova trasformazione entra in scena un ulteriore Dottore.

Come dicevamo a prestare il volto e le fattezze alla new entry è il popolarissimo attore brillante Hugh Grant

Ribattezzato nella sceneggiatura come The Handsome Doctor ( Il Dottore Belloccio o il Dottore Affascinante) si dimostra subito anche abbastanza allupato e ben disposto a concedersi alle attenzioni della sua aiutante. Anzi pur avendo modi abbastanza garbati questa dodicesima incarnazione appare più attento a fare il farfallone che a contrastare i suoi avversari in scena.

 ATTENZIONE SPOILER:

In tutto questo tra la redenzione del Maestro e le insidie del Daleks, da sempre i veri antagonisti di tutta la saga la trama va avanti.

Nemmeno il dodicesimo dottore però rimane in scena troppo a lungo, l'ennesima azione maldestra fa si che per la disperazione di Emma  anche quest'ultimo finisca la sua corsa fin troppo presto.

Ebbene si, anche lui lo ha fatto davvero: Hugh Grant è il "Dodicesimo Dottore"

Tra la disperazione di alcuni e la gioia dei Dalek che finalmente si convincono di aver avuto ragione del loro nemico di sempre sembrerebbe detta l'ultima parola.

Nel 1999 prima della ripresa delle trasmissioni regolari che avrebbero dettato nuove regole, la norma generale voleva che qualsiasi Timemaster potesse disporre solo di dodici rigenerazioni. Poi anche per gli alieni di Gallifrey sarebbe arrivata la "vera e definitiva" morte.

Quand'ecco che l'Universo decide di dire la sua e fa si che il suo protettore torni in vita per una nuova e inaspettata rigenerazione.

Arrivi e Partenze.
 Nonchè la dimostrazione che alla fine non s'inventa mai veramente niente e che certe cose erano state previste ben venti anni prima.

La tredicesima incarnazione non sarà un "Dottore", ma una "Dottoressa".

Jodie Whittaker non è arrivata per prima. Sia pure, ricordiamolo ancora una volta, in una trasmisisone comica. 

TREDICI.

 Non senza una certa dose di incredulità, sconvolta dal ritrovarsi qualcosa in meno e qualcosa in più compare in scena l'attrice Joanna Lumley.

Il "Tredicesimo Dottore": Joanna Lumley.
 

Tipica "bellezza glaciale inglese" Joanna Lumley era esplosa negli anni '70s comparendo in numerosi film e telefilm,  dal franchise di 007 a quello dei The New Avengers fino alla serie cult Zaffiro e Acciaio (ne ho parlato QUI). Proprio quest'ultima partecipazione unita all'espressione enigmatica e magnetica dell'attrice aveva fatto parlare di lei, più volte, come una verosimile e probabile candidata ad interpretare una possibile versione "femminile" del popolare alieno della BBC.


Una "dottoressa" infatti era stata sempre se non esplicitamente prevista comunque mai negata da produttori, showrunners e sceneggiatori sin dagli anni '80s dello scorso secolo, diciamo quantomeno dai tempi dell'Era Colin Baker (il "Sesto Dottore" Ufficiale) però ogni volta si era giunti ad ammettere come i tempi non fossero ancora maturi.

E non è certo un caso che tra tutti gli ex- Dottor Who proprio Colin Baker si sia sempre dimostrato come uno dei più fermi ed attivi nel difendere Jodie Whittaker dalle critiche, a volte ingenerose, di molti fans.

Ma ogni volta nelle liste ufficiali ed ufficiose dei e delle "papabili" ad intepretare il Doctor Who finiva anche il nome della Lumley.

Torniamo adesso a The Curse of Fatal Death.

Il momento in cui "Tredici" scopre che il cacciavite sonico può avere una funzione....più privata

Nell'ultima tranche tutti i doppi sensi, le battute a sfondo sessuale, che comunque non erano mai mancate, se possibile aumentano perfino di più. Un florilegio di gags e di frecciate che non lascia certo spazio a fraintendimenti.

Qualche battuta oggi potrebbe apparire scorretta, qualche altra magari con la mentalità odierna apparirebbe superata e magari ingenua. Però anche senza voler sopravvalutare questo special una cosa si può dire di Doctor Who: The Curse of Fatal Death è sicuramente arrivata al momento giusto. In una fase nella quale mancava la serie vera a propria e la maggior parte dei telespettatori  avvertiva la mancanza sugli schermi del loro beniamino. Una parodia di appena 23 minuti totali che, senza nemmeno accorgersene, ha anticipato alcune invenzioni ed ispirazioni che poi sarebbero diventate la regola.

Non ultima quella di un'attrice in uno dei ruoli  più iconici di sempre.

FINE.


2 commenti:

Ariano Geta ha detto...

A questo punto mi aspetto che in un prossimo, ipotetico, futuro episodio parodistico, magari chiederanno anche a Daniel Craig e Jason Statham di interpretare il dottore, così tutto il gotha del cinema britannico recente sarà passato in quel ruolo :-D

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Non sarebbe per niente male.:D
Inoltre è vera anche un'altra cosa, cioè che ormai più della metà degli attori inglesi almeno una volta sono comparsi all'interno della serie in qualche ruolo. Anche Olivia Colman che recentemente ha vinto un Oscar ha fatto una breve comparsa in un episodio di "Doctor Who" quando ancora non la conosceva nessuno.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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