Il giovane medico Frederick ha fatto di tutto per far dimenticare la sua discendenza dal contestato scienziato Victor Von Frankenstein, ma quando scopre di esserne l'unico erede, non gli resta altro da fare che raggiungere il Castello di famiglia nella sinistra regione della Transilvania.
Perseguitato da una strana melodia di violino, circondato dall' ostilità dei contadini che ricordano ancora le tragedie passate, lo scienziato troverà anche due alleati: uno strano gobbo di nome Igor e un' affascinante ragazza chiamata Inga.
Ma, dato che le colpe dei padri ricadono sempre sulle spalle dei figli, l'inizialmente scettico Frederick presto come i suoi antenati prima di lui, comincerà ad assemblare la "sua" creatura.
Manca solo il cervello di un genio per completare l'opera; basta mandare Igor a prelevare il cervello del geniale Hans Delbruck...
Una vera e propria passeggiata di salute...
Poche parodie hanno lasciato una così profonda impronta nell'immaginario collettivo come questo
YOUNG FRANKENSTEIN, pochi film nel corso degli anni sono riusciti a crearsi un così grande seguito di appassionati.
Eppure, a volersi guardare alle spalle, non era una cosa così scontata.
All'inizio degli anni Settanta, l'autore televisivo
Melvin Kaminsky è un uomo al bivio, certo
Mel ha un felice passato come scrittore di testi per diversi comici come
Woody Allen, ma il presente come regista è fatto di due film (uno sarà il poi famoso
PER FAVORE, NON TOCCATE LE VECCHIETTE) che si rivelano deludenti flop ai botteghini.
L'unica alternativa, l'unico asso nela manica per il regista di origini ebraiche, sarà in un certo senso quella di praticare un ritorno alle origini.
Mel Brooks, come si fa chiamare in ambito lavorativo, sa di avere due punti di forza:
il primo è l'indubbio talento verso la parodia e la comicità, l'altro è l'amore nei confronti dei film classici.
In più
Mel è perfettamente conscio di avere incontrato un attore di razza come
Gene Wilder.
Nel 1974, mettono in cantiere ben due film, due parodie:
MEZZOGIORNO E MEZZO DI FUOCO, che capitalizza il grande recupero del genere Western del periodo, che otterrà un moderato successo in tutto il pianeta, ed immediatamente dopo una pellicola che riassuma in sè i vecchi capolavori Horror in bianco e nero che la
Universal produceva tra gli anni trenta e quaranta.
Ma Mel Brooks, tentenna, ha paura di fare il passo più lungo della gamba. Sarà, almeno nella fase iniziale, Gene Wilder infatti, a scrivere un primo soggetto di nemmeno due pagine, e sempre lui a contattare i promettenti attori Peter Boyle e Marty Feldman e, dopo aver visto recitare lo stesso Feldman a proporlo per il ruolo di Igor.
Il risultato sarà
YOUNG FRANKENSTEIN, un vero e proprio
film-patchwork:
Brooks, una volta convinto, da vero cinefilo compie un operazione a metà strada tra la citazione continua nei confronti dell' appassionato di cinema del perturbante e la totale dissacrazione e decostruzione del medesimo.
Sopratutto però, c'è da dirlo, svetta una conoscenza totale della materia trattata.
Il Ciclo scelto è quello della Creatura inventata dalla scrittrice Mary Shelley,il regista non solo unifica le trame dei primi due film del ciclo: FRANKENSTEIN (1931) e il suo seguito BRIDE OF FRANKENSTEIN (1935), ma anche quelli più tardi ambientati nell'immaginaria nazione mitteleuropea di Visaria, luogo ideale dove far scontrare tutti i vari mostri cinematografici.
Non solo.
Il Regista riesce a recuperare alcune delle scenografie originali dei film Universal, come il Laboratorio del Dottor Frankenstein, mantendo però la promessa di adattare il tutto alla sensibilità un pò "camp" ed hippy tipica della prima parte degli anni Settanta.
La stessa sceneggiatura finale, immette, amandoli alla follia, tutti i tipici topoi dei film del perturbante : misteri; scienziati pazzi; perversioni familiari; creature maledette; l'intolleranza e la paura popolare e la solitudine del diverso.
Il tutto divertendosi alla grande.
Una volta stabilita la direzione da prendere, rimaneva però, un ultima questione da affrontare, la più grande:
il Cast.
A rivedere adesso scorrere i nomi dei partecipanti a
YOUNG FRANKENSTEIN, sembra di essere saliti dentro una macchina del Tempo e di essere sprofondati in pieni anni Settanta.
Tutto il prodotto è immerso nella pura mentalità sbarazzina e spensierata dei seventies,
nel senso migliore del termine. E qui sta, in questo tocco la vera genialità del film.
L'affiatamento tra
Gene Wilder, nel ruolo del Dottor
Frederick,
"si pronuncia Frankenstiin",
Frankenstein e il comico inglese dal volto deturpato da troppa boxe, malattie ed interventi chirurgici
Marty Feldman nel ruolo di
Igor " Quale gobba ?", è palpabile in ogni istante della pellicola e spesso costituisce i momenti più azzeccati dell'intera storia, un buon terzo incomodo viene rappresentato dal mastodontico
Peter Boyle che crea una divertente "creatura".
Brooks chiama anche un altro suo vecchio collaboratore, l'attore teatrale nonchè doppiatore
Kenneth Mars per dare vita al "quarto incomodo", l'Ispettore
Kemp.
Mars, specializzato nel creare personaggi con esagerati accenti stranieri ( recentemente, prima della sua morte ha fornito la voce originale al personaggio del
Re Tritone ne
LA SIRENETTA) fornisce un interpretazione esagerata - anche in questo caso riprendendo caratteristiche di un personaggio già esistente in uno dei film originali
SON OF FRANKENSTEIN (1939).
Mentre direttamente dalla televisione americana arrivano
Cloris Leachman (
Frau Blucher) e la quasi debuttante
Teri Garr, che nel ruolo di
Inga fornisce gli abituali sipari
finto-sexy vero e proprio marchio di fabbrica del Cinema booksiano.
YOUNG FRANKENSTEIN affasciana ancora oggi per la sua commistione tra radici vintage e freschezza da modernariato, eppure come spesso capita, prima ancora che negli Usa divenne un grosso successo in Europa, raggiungendo lo status di
film-culto in
Spagna; Francia e naturalmente in
Italia aiutato anche dal geniale doppiaggio nostrano (come riconosciuto dallo stesso
Mel Brooks in diverse occasioni)...non serve ricordare che da noi fu ribattezzato
FRANKENSTEIN JUNIOR, vero?
Chiudo con una nota gustosa Di
FRANKENSTEIN JUNIOR esistono scene tagliate tra cui diverse interpretate dallo stesso regista nel ruolo di un ladro che cerca di rapinare il Mostro.
FRANKENSTEIN JUNIORci accompagna ancora, incurante del trascorrere del tempo, incurante anche del cambio frenetico dei gusti cinematografici, e noi, nonostante l'età, nonostante i problemi quotidiani che ammazzano la nostra fantasia, nonostante i mutui e le bollette sempre più care continueremo a ridere come quei bambini che vorremmo rimanere anche alla centesima volta che sentiremo ripetere:
"LUPO ULULA', CASTELLU ULULI' !"
37 commenti:
Si, si può fareeeeeeeee!
ahhah
film indimenticabile:-)
@ Ferru.
Sedatavo.
Ahahah.
Gran film.:-)
Capolavoro assoluto.
Uno dei pochi film che davvero fanno ridere di gusto, ancora oggi.
E ogni volta è da sganasciarsi.
@ Ilgiornodeglizombi.
Di solito non uso la parola capolavoro, in questo caso sì però!
Uno dei film più belli di tutti i tempi.
Bellissimo, indimenticabile, rivisto non so quante decine di volte.
Anche romantico a modo suo, verso il cinema, verso la vita. E quell'ultimo assolo di Igor dal castello...
A...B... cosa!?
Dio santo, una serie di battute indimenticabili come in questo film, credo non ci siano più state.
Oggi, con tutte le trovate di FJ, il caro Zucker ne farebbe una decina, di film... ;)
Rimetta a posto la candela!...
Questo è un capolavoro, senza mezzi termini, che ancora oggi, dopo averlo visto decine di volte, non smette di coinvolgermi e acchiapparmi come pochi altri film sono in grado di fare.
@ Matteo Poropat.
Verissimo! FJ ha una sua carica romantica e innamorata della vita, la sola visione di quel film vale più di cento lezioni di tecnica del Cinema.
@ Eddy.
(Con voce profondamente nasale...) "un certo A.B qualcosa..."
Oggi ci farebbero non solo una decina di film ma anche, mi sa, una serie di 24 episodi. :(
@Narratore.
Credimi, lo rivedrei un migliaio di volte e ancora non mi stancherebbe.
Alcune scene sono indimenticabili davvero! Tra tutto, però, ricordo in particolare il nitrito ogni volta che si pronuncia il nome Blucher! ^_^
@ Aislinn.
Quella parte è semplicemente geniale. ;)
Mi credi se ti dico, che quando vediamo quel film, anche la mia gatta miagola pesantemente quando sente nominare "Frau Blucher" ?
Brutto, brutto, brutto somosso... ah, fantastico. Visto qualche decina di volte e insegnato anche alla figlia che ne è diventata una dipendente. Di Frankenstein Junior e di 1941.
@Maxciti..
"...Ein sommosso, brutto, brutto, brutto..."
Vedo che anche tu contribuisci a traviare, le giovani generazioni, non si fa così. Lol
Invece di far vedere Maria de Filippi a tua figlia, come tutti i genitori normali.lol
p.s
Fai bene. :)
Film imperdibile. Non l'ho mai visto in lingua originale, se non qualche spezzone... come questo: http://www.youtube.com/watch?v=gQQtgx4iG8E
@ Salomon.
Mi sa che ben pochi lo hanno visto in lingua originale, grazie all'indovinato doppiaggio italiano veramente spassosissimo.
Quindi consolati, non sei il solo. :)
Questo film per è stato a lungo una sorta di sacro gral,da piccolo volevo vederlo vista la mia passione per Frankenstein ma i miei non me lo lasciavano vedere perchè dicevano che c'erano troppe parolacce...
Ma alla fine insisti,insisti,rompi,rompi riusci a guardarlo ed è tutt'ora uno dei miei film preferiti soprattutto per gli omaggi ai film Universal che come dici Brooks inserisce nel film.
P.S. Però adoro anche Mezzogiorno e mezzo di fuoco;-)
@ fra Moretta.
I film di Brooks quando ero adolescente erano considerati il massimo in quanto divertimento, pensa che a me piaceva anche quello, sempre con Wilder e Feldman. sul fratello di Sherlock Holmes. :-)
"El jovencito Frankenstein" haha
@ Fainting Spell.
Yes! It's really him. I know that even in Spain has been very successful, right? :)
Alcune scene riuscirebbero a far ridere anche una statua di pietra. Quella in cui Frankenstein finisce da un gentile monaco che riesce a dargli fuoco a un dito mi farebbe sorridere anche dopo la centesima volta che l'ho vista.
@Ariano.
Quella scena è geniale per due motivi: primo perchè è la presa in giro di una scena tristissima del film BRIDE OF FRANKENSTEIN, secondo perchè il monaco è interpretato da Gene Hackman, che all' epoca era appena diventato famoso con ruoli serissimi in film violentissimi.
Ciao.
Film assolutamente epico.
Adoro la comicità di Mel Brooks e ogni volta mi stendo dalle risate nel (ri)vedere i suoi film, di cui custodisco tutti i DVD con cura che definirei maniacale.
@ Internauta Digitale.
Sei un insospettabile, sai, non avrei detto che facevi parte del nostro Club?
Sono felice di saperlo, senti, e il tuo preferito qual è?
Perché insospettabile?
Allora vediamo, se dovessi scegliere il mio preferito direi.......
"La pazza storia del mondo parte 1" la scena dell'Ultima Cena è semplicemente geniale.
Insospettabile, perchè non immaginavo questo tuo lato di appassionato brooksiano. La qual cosa però, mi fa molto piacere.
Capolavoro.
Quando ho avuto il piacere di rivederlo in una sala cinematografica dopo anni passati a guardare la videocassetta e il DVD mi sono quasi commossa.
Grande Babol!
Pensa che io la mia Vhs l'ho consumata a furia di rivederla, ho ricomprato il DVD giusto per essere sicuro di aver sempre una copia tutta mia del film.
Taffetà caro
Taffetà amore...
Lupo ululà...castello ululì
Nick, con questo post mi rendi molto molto felice!!
Un film indimenticabile, eccezionale, capolavoro dall'inzio alla fine, pieno di omaggi, ottimi attori, trovate davvero ridicole.
Se mai faremo un mega incontro tra blogger e amanti di Nocturnia dobbiamo dico dobbiamo pensare alla proiezione di questo film, con pasta e rutto libero, s'intende...
Adesso vado a rivedermelo!!!!!!!!!!
@ Lady Simmons.
Taffetà anche a te.
Mi sa che dovremo aprire un Club di appasionati di "Frankenstein Jr".
Ci sono volontari?
Difficile trovare qualcosa che pulsa così tanta passione per l'origine.
È facile fare gli Scary Movie di turno, prendendo in giro cose già grottesche di per sé, mentre questo è davvero un horror comico!
@ Occhio.
Non vedo nessun altro "omaggio" così sincero ad un determinato genere che possa essere paragonabile a questo Frankenstein Jr. Fatti i debiti paragoni forse solo Shaun Of The Dead, per amore verso gli archetipi, gli si può avvicinare un poco.
Lo conosco, ho visto diverse scene, ma mai tutto per intero, mi sa che il caso di rimediare, vero?
L'ultima volta l'ho visto la scorsa settimana, e ogni volta rido come una pazza! Grandissimo film!!
@ Melinda.
Strano! Ma lo sai che ero convinto che fosse uno dei tuoi film preferiti?
Secondo me ti piacerebbe ;)
@ LadyGhost.
F.J. è una sicurezza, quando sono giù so che riuscirà a farmi star meglio.
Sicuramente uno dei miei film preferiti, un capolavoro assoluto! Adoro Mel Brooks e sono un fan sfegatato di Gene Wilder, da "Willy Wonka" a "La signora in rosso". Idolo.
@ Gian.
Grande attore Wilder, peccato che negli ultimi anni della sua carriera sia stato un po dimenticato dai registi, probabilmente ha pagato il cambio dei canoni della comicità cinematografica e televisiva.
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