IL SOLE DEI SOLI

Questo post uscirà oggi pomeriggio anche sul "Il Futuro è Tornato", se non ci siete mai passati andate a farvi un giro. Troverete tante cose interessanti.


Dalla Sinossi Ufficiale : Virga è una sfera di dimensioni planetarie piena d’aria. Al suo interno, privo di gravità, si muovono isole, alberi e città tenute insieme da un misto di forze centrifuga e centripeta, e trasportate dai moti convettivi delle masse d’aria che riempiono la sfera. Ad alimentare la vita di Virga c’è Candesce, il Sole dei soli, da cui deriva tutta l’energia disponibile. Hayden Griffin è un orfano di guerra in cerca di vendetta. Venera Fanning è decisa a tutto pur di ottenere quello che vuole. Insieme si imbarcheranno in una missione per salvare il mondo. Tra pirati e mitici tesori, foreste fantasma e impressionanti battaglie aeree, per loro la vita su Virga non sarà più la stessa.



Da tempo sono convinto che la lettura possa dare le stesse sensazioni e gli stessi risultati che dà la cucina.
Aspettate, fermi tutti un attimo!
 Non statemi a guardare come se fossi impazzito o, peggio ancora, come se avessi detto una bestemmia!
Pensateci un attimo.
La lettura di un libro, quando questi è stato scritto bene, è un operazione che  può essere paragonata alla miglior pietanza culinaria che si possa aver provato nella nostra vita; quando invece affrontiamo un libro  scritto male oppure che non rientra nei nostri gusti allora, come risultato finale corrisponderà ad una indigestione, oppure il senso di fame per non essere stati nutriti come volevamo oppure ancora alla fuga da un ristorante subito dopo aver letto il menù troppo astruso ( o a causa di prezzi troppo esosi).
Ci sono poi libri che potremmo paragonare ad una bella e soddisfacente pastasciutta, altri invece che sono più come le aragoste.
Capito dove voglio arrivare adesso?
Terminato questo sproloquio. diciamo subito che Il Sole dei Soli è un piatto che va consumato porzione dopo porzione. Una di quelle portate a cui avvicinarsi con aspettative alte, sicuri di non essere delusi  e che, oltretutto, ci aprono un mondo di sapori, odori e colori inaspettati.
O magari, semplicemente sapori provati in passato e poi dimenticati.
Come quei romanzi di Robert Louis Stevenson o di Emilio Salgari che leggevamo da piccoli.
Altro paragone che più in là tornerà nella nostra recensione.

Parlandone in termini tecnici, Il Sole dei Soli contiene molti elementi della space opera, presenta tantissima azione, una spruzzata di steampunk e  un bellissimo scenario in cui inserire tutti questi elementi (quella cosa che in termini ancora più tecnici potremmo definire world building cioè costruzione di mondi )
Non spaventatevi però per tutta questa terminologia fin troppo specialistica.
In realtà,  le cose sono molto più semplici di quello che sembrano.

Immaginate una lunga e divertente avventura, si proprio quelle con pirati, tesori da cercare, nazioni che combattono per la propria indipendenza contro nazioni oppressive, immaginate anche un protagonista in cerca di vendetta per la morte dei propri genitori e che per ottenere quella vendetta finisce per incrociare la sua strada con l'uomo che considera responsabile di tutte le sue sciagure, inserite anche una coprotagonista femminile apparentemente fredda e determinata.
Aggiungete poi una valanga di comprimari tutti meravigliosamente descritti, inserite lunghe descrizioni di battaglie navali, città- stato cariche di insidie e misteri che sarebbe meglio rimanessero tali.
Ecco, prendete tutto questo e trasportatelo nello Spazio.
In un romanzo di fantascienza.
Che poi sarebbe questo Il Sole dei Soli.


Karl Schroeder

Così, i mari dei Caraibi si trasformano in Virga, una unica immensa sfera cava, una enorme bolla d'aria al cui interno vivono- non senza problemi e conflitti- numerose civiltà umane, ma anche piante, animali (comprese diverse razze di pesci volanti) nonché masse d'acqua sospese nel cielo.
Le isole e gli esotici continenti salgariani diventano sassi e rocce orbitanti attorno a Soli artificiali, tra cui il più importante è il già ricordato Candesce che fornisce luce a calore a quasi tutta Virga, ma quasi tutte le nazioni più piccole possiedono Soli personali (e chi non li ha cerca di costruirsene nel tentativo di ottenere indipendenza ed autosufficienza dagli altri).
Aldilà dei Soli esistono diverse aree buie e fredde chiamate Inverno, luoghi dove la vita se non impossibile e molto difficile.
Il Sole è quindi contemporaneamente Vita; Potere e strumento di Intrigo Politico.
Perfino la gravità viene mantenuta artificialmente grazie a ruote gravitazionali mentre le navi di legno invece di muoversi nell'acqua si muovono nel cielo.
Ecco, questa è la parte dedicata allo scenario, il world building, uno dei due elementi fondamentali del romanzo.
L'altro sono i personaggi, tutti descritti anche in questo caso in maniera classica.
Anzi, non sono i personaggi in sé stessi ad essere classici, ma classiche sono le dinamiche che si creano tra loro.
Dinamiche che intercorrono tra quello che potremmo definire come il protagonista indiscusso di tutta la storia Hayden Griffin e colui che Hayden stesso ritiene il suo peggior nemico, l'ammiraglio Chaison Fanning. 
Cosicchè Il Sole dei Soli accompagnando le peregrinazioni dei due si trasforma anche un romanzo di viaggio, di formazione, di evoluzione.
Ma sono importanti anche le dinamiche che si creano tra lo stesso Chaison e sua moglie Venera, donna meno cinica di quanto voglia far apparire; dinamiche tra Hayden e la misteriosa Aubri Mahallan, unica tra tutti i personaggi a provenire dall'universo esterno a Virga, un universo in cui sarebbe preferibile non tornare.
E' facile affezionarsi ai personaggi de Il Sole dei Soli.
E' facile affezionarsi a tutti i personaggi, perfino a quelli a primo acchito potrebbero sembrare secondari, tutti loro sono passibili di evoluzione, tutti possono riservare sorprese.

La forza dei personaggi viene risaltata anche dalla apparente semplicità della trama, apparenza voluta dal momento che lo scrittore preferisce dedicarsi all' aspetto avventuroso della trama, all'esplorazione del macrocosmo di Virga, alla scoperta delle varie realtà che si possono trovare al suo interno.
Anche agli intrighi, che in un romanzo come questo non possono mancare.
Ecco, tornando alla metafora culinaria con cui ho aperto la mia recensione, potremmo anche dire che Il Sole dei Soli è uno di quei piatti che ci riconcilia con la materia prima della lettura, che ci fa riappassionare ad essa.
Sopratutto ci fa ricordare i motivi per cui abbiamo cominciato a leggere determinati generi letterari.
 Prima ho citato Stevenson, ma rimanendo in ambito fantascienza e fantasy potrei citare il Jack Vance dei suoi tempi migliori.
Lo stile scorre in maniera chiara, limpida senza pesantezze, senza ridondanze, senza l'ombra di un appiattimento. Ma - anche sotto questo aspetto- la leggerezza è solo esteriore,  dal momento che l'autore, il canadese Karl Schroeder,riesce ad esprimere in maniera semplice e divertente quello che molti altri scrittori saprebbero compiere solo ricorrendo a temi astrusi e terminologie pesanti, perché Schroeder è uno di quegli autori in grado di scrivere tenendo a mente il lato giocoso della scrittura ed anche il rispetto per i suoi lettori.

Il Sole dei Soli ( Sun of Suns nell'originale ) è uscito in Canada e in America nel 2006  ed  è il volume che da l'avvio alla serie di Virga quella che è considerata una delle migliori saghe letterarie di questi ultimi anni.
Altri quattro ne sono seguito dopo ed ognuno ha contribuito ad arricchire la serie.
 Ogni successivo volume, tassello dopo ha migliorato i precedenti finendo per costruire un unico immenso ottovolante da cui il lettore non vorrebbe mai scendere.
Qui in Italia a pubblicare il volume ci ha pensato qualche mese la giovane casa editrice Zona42 che con questa seconda uscita conferma quanto di buono già fatto a suo tempo con Desolation Road  (in particolare segnalo la bella traduzione effettuata da Silvia Castoldi e da Marco Passarello ) e che, tra le altre cose, conta di proporre anche i volumi successivi della serie nei prossimi anni.
Non rimane che sedersi e godersi il volume, magari accompagnata da una buona birra fredda o -visto che siamo in autunno - davanti ad un buon calice di vino novello.
Così giusto per concludere la recensione con un altro riferimento culinario.

IL SOLE DEI SOLI.  Karl Schroeder
Edizioni ZONA42
VERSIONE CARTACEA
320 pagine, Euro 15,90.
VERSIONE DIGITALE
Formato epub e mobi. Euro 6,99


Nota Finale: Per quanto riguarda lo scrittore Karl Schroeder, invece per chi fosse interessato ad approfondire, segnalo QUI  l'intervista che lo scrittore mi ha concesso tempo fa.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei riuscito ad incuriosirmi...
ed un altro titolo è finito sulla lista!

Nick Parisi. ha detto...

@ marzia
Benvenuta nel mio blog cara marzia.
Riguardo al titolo in lista: non é colpa mia, non lo faccio con cattiveria.
Giuro.
:)

cily ha detto...

E' sulla mia lista da tempo, ma poi per un motivo o per l'altro non riesco mai a leggerlo.
La tua recensione, dettagliata come sempre, mi ha messo molto appetito (rimanendo in tema culinario).

Argonauta Xeno ha detto...

Ce l'ho e di sicuro lo leggerò, dato che ne sento parlare bene da almeno un annetto. E le aspettative, a questo punto, saranno alte! :)

Nick Parisi. ha detto...

@ cily
É che essendo a dieta ripiego sulla lettura per sfogarmi.
;)

Nick Parisi. ha detto...

@ Salomon Xeno
Quando lo leggerai fammi sapere il tuo parere.
La cosa m' interessa molto.

Iguana Jo ha detto...

Recensione decisamente appetitosa!

Son davvero contento che il libro ti sia piaciuto tanto!

Nick Parisi. ha detto...

@ Iguana
E io ti rispondo quando si é quasi fatta ora di cena, tanto per rimanere in tema.
Adesso attendo i seguiti di Virga.

Ivano Landi ha detto...

Ecco perché più leggevo più mi risultava come qualcosa di già sentito. E' il tizio che hai intervistato un po' di tempo fa.
Confermo il mio giudizio di allora... mi suona troppo fantascienza classica per i miei gusti schekleiani.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Pienamente legittimo mio caro Ivano.
Se la pensassimo tutti allo stesso modo sai che noia sarebbe?

Massimo Citi ha detto...

Ottima rece, caro Nick. È un peccato averne già pubblicata una su LN - purtroppo l'ha scritta il direttore, abbi pazienza - altrimenti te la chiederei. Comunque è bello che qualcuno parli bene anche della Space Opera...

Boh non so mah ha detto...

Che figata...

Nick Parisi. ha detto...

@ Max Citi
Ho una particolare passione nei confronti della Space opera, è stato il primo genere che ho cominciato a leggere. I miei preferiti sono stati autori come Jack Vance.
Ho letto il tuo articolo su LN, molto bello.
Ti faccio i miei complimenti!

Nick Parisi. ha detto...

@ Eddy
;)

angie ginev ha detto...

Guarda che stavolta se lo commercializzavi, lo avrei comprato subito, perchè mi hai incuriosito troppo. Non vi è per caso un e-book?
Ciao Ripasserò

Nick Parisi. ha detto...

@ Angie
Si, esiste anche la versione e Book in formato epub e Mobi a 6,99 euro.

Marco L. ha detto...

"La lettura di un libro, quando questi è stato scritto bene, è un operazione che può essere paragonata alla miglior pietanza culinaria che si possa aver provato nella nostra vita; quando invece affrontiamo un libro scritto male oppure che non rientra nei nostri gusti allora, come risultato finale corrisponderà ad una indigestione, oppure il senso di fame per non essere stati nutriti come volevamo oppure ancora alla fuga da un ristorante subito dopo aver letto il menù troppo astruso"
Mmmhhh... e Fabio Volo a cosa corrisponde? :)
A parte le scemenze, il mondo di Virga mi sembra davvero intrigante, è come un universo in miniscala nell'universo ordinario. Immagino che dal punto scientifico descriverlo per renderlo plausibile e coerente sia stata dura per l'autore.

Marco L. ha detto...

"La lettura di un libro, quando questi è stato scritto bene, è un operazione che può essere paragonata alla miglior pietanza culinaria che si possa aver provato nella nostra vita; quando invece affrontiamo un libro scritto male oppure che non rientra nei nostri gusti allora, come risultato finale corrisponderà ad una indigestione, oppure il senso di fame per non essere stati nutriti come volevamo oppure ancora alla fuga da un ristorante subito dopo aver letto il menù troppo astruso"
Mmmhhh... e Fabio Volo a cosa corrisponde? :)
A parte le scemenze, il mondo di Virga mi sembra davvero intrigante, è come un universo in miniscala nell'universo ordinario. Immagino che dal punto scientifico descriverlo per renderlo plausibile e coerente sia stata dura per l'autore.

Nick Parisi. ha detto...

@ Marco. Lazzara.
Fabio. Volo corrisponde a quei posti pretenziosissimi infiocchettati in maniera pacchiana, che pretendono di fare nouvelle cousine, che costano un fottio di denaro.
Solo che una volta finito di mangiare ti rendi conto che: gli arredi sono stati riciclati dalla "Sagra della Porchetta", che il cuoco che sosteneva di venire da Parigi in realtà è originario di Ladispoli e che quel piatto dal nome impronunciabile -a 300 euro a porzione- in realtà è la stessa pasta e fagioli che cucinava nostra nonna.
Solo che la nonna sapeva cucinare meglio.
:P

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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