INTERVISTA INTEGRALE CON GRAHAM MASTERTON

Benvenuti a tutti quanti!
Stiamo attraversando in pieno i giorni di Halloween, per festeggiare la ricorrenza vi propongo la mia intervista con Graham Masterton, uno dei pesi massimi della letteratura horror mondiale. Masterton ( QUI trovatela mia scheda sull'autore) è autore di romanzi fondamentali come il ciclo di Manitou e Rules of Duel, scritto in collaborazione con William S. Burroughs
Desidero ringraziare Graham per l'enorme gentilezza che mi ha dimostrato, per la grandissima disponibilità che ha avuto nei miei confronti e anche per la splendida intervista che mi ha rilasciato.
Intervista di cui sono estremamente orgoglioso.
Spero che il risultato finale sia di vostro gradimento!
Buona lettura !!!!
(For english version, please scroll down )

Nick: Benvenuto sul blog Nocturnia, è un onore averti ospite Graham. Di solito come prima domanda ai miei ospiti chiedo di narrare i loro inizi ed il momento in cui hanno deciso di diventare scrittori, quindi rigiro anche a te la stessa domanda.

Graham Masterton:  Non ho mai deciso in maniera consapevole di diventare uno scrittore. Mi è invece sempre piaciuto scrivere storie e disegnare i personaggi dei cartoons e  altre immagini sin da quando ero molto giovane. Ricordo che disegnavo un fumetto intitolato "Flash" per i miei amici al cui interno inserivo storie spaziali e western, e poi ho cominciato a scrivere i miei libri basandomi sulle opere di Jules Verne. All'epoca apprezzavo particolarmente "Ventimila Leghe sotto i Mari" con le sue descrizioni di battaglie contro i calamari giganti. Ho sempre scritto poesie e racconti, e quando ho poi scoperto Edgar Allan Poe  ho cominciato a scrivere brevi storie dell'orrore di leggere ai miei amici a scuola. Anni dopo uno di questi miei amici mi ha confessato che le mie storie  lo spaventavano talmente tanto che bagnava il letto perché aveva troppo paura di alzarsi al buio per andare in bagno durante la notte.


Nick:  Sei uno scrittore molto versatile, però prima di arrivare a dedicarti  al genere horror, sei stato molto attivo come redattore di riviste come l'edizione britannica di "Penthouse" e Mayfair" ed avevi scritto diversi manuali di educazione sessuale. Cosa ti ha portato all'horror?

Graham Masterton:  Come ti ho raccontato, mi è capitato di di rimanere affascinato dalla scoperta dei racconti di Edgar Allan Poe e, successivamente anche da quelli di Bram Stoker e altri scrittori horror. All'età di 13 o 14 ho scritto due completi romanzi horror, uno su granchi demoniaci e l'altro sui vampiri. Conservo ancora il libro scritto a mano su i granchi! Da adulto ho avuto una formazione da giornalista e, in seguito, ho lavorato su Mayfair e su Penthouse, ma era solo per caso che ho scritto The Manitou. Avevo una settimana di stacco tra la scrittura di un manuale di sesso e l'altro e ho scritto questo romanzo semplicemente per divertire me stesso. L'ispirazione è nata dalla prima gravidanza di mia moglie Wiescka e un'idea trovata sulla rivista The Buffalo Bill Annual  1955

Nick:  Leggendo i tuoi lavori noto che spesso sono evidenti omaggi e ispirazioni tratte dai classici: Lovecraft a cui ti ispiri per romanzi come "The Wells of Hells" (1981) o "Prey" del 1992 ed il racconto "Will"; Oscar Wilde per "Family Portrait" (1985) e Lewis Carrol con il romanzo "Mirror" (1988). A parte questi quali sono stati gli scrittori ed i romanzi che ti hanno formato maggiormente come lettore prima ancora che come scrittore? naturalmente puoi citare anche film, serie televisive, musica e tutto quello che ti viene in mente.

Graham Masterton:  Ho imparato molto dai tenaci scrittori americani degli anni 50 e 60 come Nelson Algren (L'Uomo dal Braccio d'Oro) e Herman Wouk (L'Ammutinamento del Caine). Successivamente sono diventato molto attratto dalla scrittura dei beat americani come Jack Kerouac (Sulla Strada \ On the Road), Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti e William S. Burroughs (The Naked Lunch \ Il Pasto Nudo). Ho ammirato il loro coraggio e il modo in cui erano pronti a scrivere di qualsiasi cosa in uno stile che era completamente aperto e franco. Ho scritto a William Burroughs quando ancora viveva a Tangeri e alla fine quando è venuto a vivere a Londra lui ed io siamo diventati buoni amici. L'ho incaricato di scrivere una serie di articoli per la rivista Mayfair una sorta di rubrica intitolata "The Burroughs Academy", che sono stati un grande punto di svolta nella sua carriera. Con la sua partecipazione  ho scritto un romanzo nello stile "cut-up" (1) con il quale lui stava spesso sperimentando - Il romanzo si intitola Rules of Duel. Parlare di stile"Cut-up" significa che scrivi un paio di frasi e poi le tagli a caso per vedere quale nuovo senso puoi dare loro. Ho ammirato il loro punto di svolta tenace  che era anche completamente sincero e deciso - Secondo te ci sono riuscito  ?

Una recente edizione ebook in lingua inglese
di Rules of Duel

Nick:  L'anno in cui ti fai conoscere è il 1976 quando esce il romanzo "Manitou. Lo Spirito del Male", il tuo primo grande successo nel campo della narrativa horror. Vorrei che tu andassi indietro nel tempo per noi e ci raccontassi le emozioni e le sensazioni che hai provato nel vedere il tuo libro stampato e nelle librerie.

Graham Masterton: So che può sembrare blasé, ma io stavo pubblicando la mia pagina su un giornale di musica sotto il mio nome da quando avevo 18 anni, e avevo regolarmente pubblicato articoli in Mayfair e Penthouse sotto il mio nome. Oltretutto avevo anche  pubblicato diverse guide  sul sesso che erano diventate dei best-seller, quindi quando è stato pubblicato Manitù. Lo Spirito del Male non provavo molta eccitazione  nel vedere il mio nome in copertina.
 Era solo il mio lavoro, e lo è ancora

Nick: Mi sembra di aver letto che " Manitou. Lo Spirito del Male"sia stato ispirato dalla lettura di alcuni vecchie leggende indiane avvenuta durante la gravidanza di tua moglie. 
E' vero? E più in generale quali sono le tue forme preferite d'ispirazione?

Graham Masterton:  C'è ispirazione ovunque. Ti potrei raccontare un paio di storie fantastiche riguardo "a dove trovo le idee", ma la semplice  realtà è che io ho ricevuto una formazione da reporter all'interno del giornale presso cui ho lavorato e, grazie a questa formazione posso vedere ovunque attorno a me storie interessanti e degne di nota. Mi piace, però, provare a mettere in una nuova luce e  dare una diversa interessante interpretazione ad una storia che i lettori già conoscono, come ho fatto con Alice Attraverso lo Specchio nella mia opera Mirror e con Il Ritratto di Dorian Gray nella mia opera Family Portrait. Se i lettori conoscono già le storie originali, penso che l'operazione potrà dar loro un po' di divertimento in più e fa anche si che le storie sembrino più credibili. Per esempio, ho scritto un breve racconto intitolato The Night Watcher che si basava su Il Leone, la Strega e l' Armadio di CS Lewis e ho fornito una spiegazione completamente differente (e molto più paurosa) per il modo in cui Lewis ha inventato Narnia. Ho letto questa storia in un tour di lettura durato una settimana in giro tra Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia dove il racconto è stato accolto molto bene.

Nick:  Il successo di "Manitou. Lo Spirito del Male" ha dato vita ad un lungo ciclo e a numerosi seguiti. Una delle cose più interessanti, una delle ragioni del successo della serie sta proprio nella figura del "villain", dell'antagonista. Misquamacus, il nativo indiano è decisamente una figura negativa, però al contempo tu mostri che ha dei validi motivi per odiare gli uomini bianchi per tutto quello che hanno fatto al suo popolo. I tuoi cattivi spesso si odiano ma contemporaneamente vengono compresi e quasi compatiti. Quanto è difficile fare in modo che il lettore provi sia paura che simpatia per la figura del cattivo o dell' antagonista?

Graham Masterton:* E 'importante all'interno di ogni storia far comprendere le motivazioni di entrambi i personaggi principali: l'eroe e l'antagonista. Ciò che è stato fatto alle tribù dei nativi americani da parte dei coloni bianchi è stato barbaro, ma è stato compiuto tutto giustificandolo in nome del "destino manifesto" (2). Come era possibile per un continente delle dimensioni degli Stati Uniti restare sempre così poco sviluppato, nonostante tutta la ricchezza della cultura dei nativi americani e  del loro stile di vita? Io ho sempre cercato di spiegarlo nei romanzi della serie Manitou, anche, per chiarire il motivo per cui gli indiani si sono sentiti così vendicativi. Questo è stato apprezzato dalla nipote del grande capo Sioux Toro Seduto, che mi ha portato a pranzo a New York e mi ha regalato una foto incorniciata di Toro Seduto a titolo di apprezzamento per aver portato la mitologia indiana all'attenzione del grande pubblico.

Nick:  Dal romanzo" Manitou. Lo Spirito del Male" nel 1978 è stato anche tratto un film e in anni recenti molti tuoi racconti sono stati adattati per la televisione da Tony Scott per la sua serie "Hunger".  Sappiamo che non sempre gli adattamenti cinematografici o televisivi sono fedeli alla versione stampata e non sempre gli scrittori apprezzano i film tratti dalle loro opere. Nel tuo caso specifico quali elementi hai apprezzato degli adattamenti delle tue opere e cosa invece non ti è piaciuto? E più in generale cosa ne pensi degli adattamenti cinematografici delle opere horror?

Graham Masterton:  Io personalmente, avrei voluto che molti più adattamenti cinematografici delle mie opere fossero giunti a buon fine! Oltre dieci dei miei libri sono stati opzionati nel corso degli anni per il cinema, tra cui Family Portrait, The Pariah, Walkers e Prey. Trauma è stato opzionato da Jonathan Mostow il regista del film U-571; Family Portrait dalla Gold Circle; e The Pariah dalla Phoenix Pictures; Walkers è stato opzionato da Jules Stewart, la madre di Kristen Stewart per la sua casa di produzione Libertine Films. Nessuno di loro però ha mai raggiunto lo schermo per vari motivi (di solito motivi finanziari, perché i film horror sono notoriamente costosi per via degli effetti speciali di cui hanno bisogno.) Invece ho apprezzato molto il risultato finale del film Manitou. Lo Spirito del Male. Ho pensato che fosse molto vicino allo spirito originale del romanzo, inoltre Tony Curtis ha tratteggiato un grande Harry Erskine.
 Per quanto riguarda la serie The Hungers ho apprezzato il lavoro che Tony Scott ha fatto nell'episodio  The Secret Shih-Tan  ... mentre per gli altri due episodi Anais e Bridal Suite debbo dire che non erano certo  male, ma niente di sorprendente

Immagini da Bridal Suite, uno dei tre episodi della serie The Hunger
tratti dai racconti di Graham Masterton. Tra gli interpreti si
riconosce la
futura Star della serie Eureka Colin Ferguson,

Nick: Nelle tue opere una costante è il tema del male antico ( o comunque proveniente dal passato) che rivisita il mondo moderno, può trattarsi di una maledizione degli sciamani indiani, l'occultismo europeo e gli strigoi come nel ciclo di "Manitou", gli scienziati nazisti de "L'Inno delle Salamandre" oppure la famiglia immortale del già ricordato "Family Portrait". Questo del male eterno è uno dei concetti più diffusi della letteratura horror. Cosa ti affascina ( o cosa ti fa paura) in questo tema?

Graham Masterton: Prima che le persone cominciassero a comprendere che malattie vengono causate da virus e che cose come la siccità le tempeste e terremoti altro non erano che fenomeni naturali, gli esseri umani attribuivano la causa di tutti i disastri delle loro vite a demoni e spiriti maligni inventati considerandoli  responsabili per tutte queste cose. Queste figure demoniache erano così vivide che mi piace scrivere su di loro immaginandomi come li affronterebbero oggi le persone comuni se davvero esistessero i demoni.

Nick: Una seconda costante della tua narrativa è l'ambientazione americana, talmente tante delle tue opere sono ambientate in America ed hanno protagonisti americani che molti lettori non hanno la percezione di te come autore inglese quanto piuttosto di autore yankee.
Tu come vivi questa cosa?

Graham Masterton: Io utilizzo ambientazioni  americani (a) perché quando ho iniziato a scrivere i miei romanzi stavo trascorrendo un sacco di tempo in America e, ad un certo punto, stavo andando effettivamente a vivere lì; e (b) perché internazionalmente il pubblico di ogni paese ha familiarità con le ambientazioni americane a causa di film e TV, e sono quindi a loro agio con personaggi e sfondi americani. Inoltre, per uno scrittore, ha commercialmente senso ambientare i suoi libri nel paese che ha il più grande numero di lettori potenziali.

Nick:  Un terzo elemento comune è la commistione tra horror e sesso, tanto per fare un esempio, ne "L'Inno delle Salamandre" (The Himn") del 1991 sono presenti un paio di situazioni estremamente esplicite. Ti è mai capitato di ricevere critiche o censure per questo motivo da parte di editori, lettori o critici? E se si raccontacene qualcuna.

Graham Masterton:  Ho sempre ricevuto pochissime critiche riguardo alle mie scene di sesso. Le persone fanno sesso. Le persone tendono ad avere rapporti sessuali quando sono sotto pressione, ed i miei personaggi sono sempre sotto pressione. Inoltre come dimostra il successo de Le Cinquanta Sfumature di Grigio, alla gente piace leggere sul sesso. Comunque io cerco di creare scene di sesso un po 'più interessanti e e sofisticate rispetto a quelle presenti nelle Cinquanta Sfumature.

Nick:  Uno dei tuoi lavori più recenti è il thriller "Rules of Duel" uscito nel 2010 in cui sei co-accreditato assieme a William S. Burroughs. Burroughs aveva scritto le sue parti (se non erro ) negli anni '60. Ti va di parlarci della genesi di questo libro e di questa collaborazione?

Graham Masterton: Come ti ho raccontato prima, io ero rimasto affascinato dal romanzo di William The Naked Lunch (Pasto Nudo), sin da quando era stato pubblicato in Inghilterra nel 1960 e ho cominciato a scrivergli al suo indirizzo di Tangeri dove viveva allora. Abbiamo corrispondeva per diversi anni prima che lui decidesse di venire a vivere a Londra a quell'epoca io avevo lasciato il mio lavoro da giornalista per diventare il vice direttore della rivista maschile Mayfair. William e io ci siamo incontrati e abbiamo discusso sulla sua scrittura, io gli ho suggerito di scrivere tutta una serie di articoli per noi, cosa che poi lui ha effettivamente fatto. Durante una delle tante serate trascorse insieme a parlare di scrittura tecnica abbiamo avuto l'idea per un romanzo avente come argomento la soppressione del governo di Londra. Abbiamo deciso di scrivere il romanzo in stile "cut-up", una tecnica che era stata ideato dal suo amico artista e scrittore Brion Gysin. Ho scritto io la maggior parte del testo, ma William avuto in tutta l'operazione un notevole input ed è così che Rules of Duel è venuto alla luce.  Il libro è rimasto inedito per anni fino a quando ho parlato con il mio amico David Howe che gestisce un editore indipendente denominato Telos Books,(3) che ha comprato l'opera e l' ha  pubblicata.

Nick: Un altro tuo lavoro recente è l'antologia "Scare Care"di cui sei stato il curatore. Io trovo che sia un lavoro con un scopo molto meritevole. Vuoi parlare di "Scare Care"ai lettori horror italiani?

Graham Masterton: Sono sempre stato entusiasta di aiutare i bambini svantaggiati e Scare Care è stata un modo in cui sono riuscito a farlo. Tutti i racconti dell' antologia sono stati concessi gratuitamente da famosi autori dell'orrore e credo che, in totale, abbiamo raccolto più di un quarto di milione di dollari per opere di beneficenza ai bambini sfortunati negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altri paesi, tra cui anche l'Italia. In questi giorni io sto supportando un orfanotrofio per bambini in Polonia e anche un ente di beneficenza sempre in Polonia, che sta cercando di aiutare i bambini che, in passato sono stati costretti a prostituirsi. Non è facile, perché la Polonia è una nazione molto cattolica e, per questo motivo ai polacchi non piace discutere di queste cose apertamente ... ma credo che con l'aiuto di questo ente di beneficenza stiamo facendo alcuni piccoli progressi.

Graham Masterton intervistato da una emittente dell'Est europa

Nick:  I tuoi libri sono stati venduti in tutto il mondo, eppure so che sei particolarmente popolare in Polonia e che in quel paese esiste anche un tuo sito ufficiale in lingua polacca. E' vero?

Graham Masterton:  La mia defunta moglie Wiescka era polacca di origine, anche se era nata in Germania immediatamente dopo la seconda guerra mondiale e non era mai nemmeno stata in Polonia. Nel 1989 quando quella nazione era ancora sotto un regime comunista, mi capitò di venire avvicinato da un editore che voleva proporre Manitou in Polonia. Quell'editore mi disse però che non poteva pagarmi perché lo zloty a quei tempi non era convertibile con le valute occidentali. Inizialmente quindi rifiutai la sua proposta, ma quando lo stesso editore come pagamento ci ha offerto un soggiorno proprio in Polonia, Wiescka, naturalmente, diventò  molto ansiosa di andare a visitare la sua terra di origine, e così ho accettato. Quella scelta, col senno di poi, si è rivelata una gran buona mossa perché The Manitou è diventato il primo romanzo horror occidentale a venire pubblicato in quella nazione dai tempi della guerra. Successivamente il romanzo è stato seguito dai miei manuali sul sesso, tra cui How to Drive  your Man Wild in Bed (che è stato pubblicato sotto il titolo di Magia Seksu o Magic Sex). Wiescka é tragicamente scomparsa nel 2011, ma io continuo ancora a visitare la Polonia, partecipo regolarmente alle locali  convention fantasy e horror  e spesso mi capita di essere ospitato nei programmi della televisione polacca. I miei amici polacchi Piotr Pocztarek e Robert Cichowlas mandano avanti il mio sito ufficiale, e tra le mie amicizie conto diverse giovani donne polacche.
Ho sempre pensato che le donne polacche siano molto attraenti (per la verità penso la stessa cosa delle donne italiane!),

Nick: Tra le opere che hai scritto, a quali sei particolarmente affezionato e quali consiglieresti come indicativo della tua narrativa a qualcuno che non ha letto mai niente di tuo? E quali invece oggi come oggi non riscriveresti ( o riscriveresti in maniera totalmente diversa?)

Graham Masterton:  E' una scelta difficile. Per quanto mi riguarda, il libro che preferisco è sempre quello che sto scrivendo. Per le persone che non hanno mai letto i miei libri precedenti, mi sento di consigliare  i libri Mirror, Pariah e Prey per quanto riguarda il genere horror. Per gli amanti del fantasy, invece consiglio i romanzi della serie Night Warriors tra cui, per l'appunto Night Warriors oppure Death Dream e The Ninth Nightmare. Se vi piacciono i romanzi che trattano di catastrofi ci sono Drought, Famine e Plague. Se invece siete amanti delle saghe storiche, potete provare Rich e Railroad e Maiden Voyage. Se siete tipi da crime, c'è la mia nuova serie basata su sul personaggio di Katie Maguire  un detective della polizia irlandese....sono romanzi intitolati White Bones, Broken Angels e Red Light. Il mio preferito però è Trauma, basato su una donna  che ha una impresa di pulizie per scene del crimine che lentamente cade a pezzi per via delle pressioni che il lavoro le comporta e per la crisi del suo matrimonio

Nick:  Vorrei adesso il tuo parere da scrittore: l'horror è uno di quei generi che sia pure sotto forme diverse è sempre esistito, magari nascosto, magari travestito da altro ma è sempre esistito. Secondo te, perché la gente sente tanto il bisogno non dico di essere spaventata ma di poter credere che ci sia altro oltre la nostra dimensione della quotidianità?

Graham Masterton: La mia esperienza come giornalista mi ha insegnato fin dal primo giorno di lavoro, e quando ho cominciato avevo solo 17 anni che la maggior parte delle persone sono spaventate, confuse, e vittime della sensazione che attorno a loro non ci sia nessuno in grado di aiutarli. Ho trascorso tutta la mia vita lavorativa cercando di mostrare alle persone che tutti possiedono una propria forza interiore e che tutti possono superare ciò che li spaventa. Questo è quello di cui tutti i miei romanzi horror trattano in fondo. Io non credo in cose come i fantasmi, i demoni, o le manifestazioni del soprannaturale, anche se sono tranquillamente disposto ad ammettere che c'è ancora molto nell'universo che non capiamo. La mia personale sensazione è che la religione ha causato più devastazione e sofferenza  di qualsiasi virus possiamo immaginare. Si, in giro attorno a noi vi è una peste nera, che indossa abiti neri in diverse chiese e sinagoghe e moschee. Io invece credo nella gentilezza, nella compassione e nella comprensione, punto e basta.

Nick: Progetti futuri: a cosa stai lavorando e cosa ci dobbiamo aspettare da Graham Masterton nel prossimo futuro?

Graham Masterton:  Sto lavorando sulla mia serie di romanzi polizieschi che caratterizzano il soprintendente Katie Maguire che si sono rivelati così popolari tra i lettori che il mio editore mi ha incaricato di scriverne sette  .. adesso me ne rimane  solo 1 ½ da terminare - ma nel frattempo  scriverò un romanzo horror basato (che ci crediate o no) sul settore dell' abbigliamento di seconda mano. Sono stato ispirato dal mio amico Dawn Harris, che gestisce un negozio di beneficenza per le vittime de cancro che mi ha dato alcune informazioni di prima mano sull'ambiente. Lasciate che vi dia un avvertimento: se qualcuno vicino a voi è morto - è meglio sbarazzarsi dei suoi vestiti. .
E sopratutto, è meglio farlo rapidamente.

Nick: Siamo arrivati alla fine di questa lunga intervista. Io ti ringrazio ancora per la tua disponibilità e per la tua gentilezza. Nel salutarti ti rivolgo la classica domanda finale del blog Nocturnia: esiste una questione di cui avresti parlato volentieri, una domanda a cui avresti risposto con piacere e che io invece non ti ho rivolto?

Graham Masterton: Ho diversi rimpianti nella vita. Naturalmente avrei voluto che la mia bella moglie non fosse morta così giovane, ma non c'è nulla che io possa fare al riguardo, tranne il conservare il suo ricordo con amore eterno. Vorrei, inoltre, poter avere nella mia vita il tempo di scrivere tutte le storie che voglio  ... Ma il tempo passa così velocemente
Dovrebbero insegnare ai bambini nelle scuole che prima che essi  se ne rendano conto saranno cresciuti, e poi saranno persone di mezza età, e dopo ancora saranno vecchi. Il tempo passerà con la velocità del lampeggio di un otturatore della fotocamera. Ho 11 nipoti adesso! Come è potuto succedere? (Forse non avrei dovuto parlare di sesso ai miei figli).


NOTE:
(1) Cut-Up: traduzione letteraria "tagliuzzato".
(2) Manifest Destiny:  un concetto nato negli Stati Uniti, nel XIX secolo. In breve si diffuse trasformandosi in una sorta di espressione politica che sosteneva che gli Stai Uniti non avessero solo la necessità ma addirittura il diritto di espandersi sia a livello territoriale sia come diffusione del modo di vivere, della politica e delle idee americane nel mondo.
Questa filosofia fu una delle maggiori giustificazioni per molti atti sia interni (la strage delle popolazioni indiane, ad esempio). Sia internazionali ( la guerra contro la Spagna scatenata da Theodore Roosevelt).
Inutile dire che se ne avvertono gli effetti ancora oggi. 
(3) La Telos Publishing è anche l'editore inglese di molte altre opere di Graham Masterton, oltre a pubblicare anche novellizazioni sul Doctor Who e su tante altre serie televisive, nonché un ricco catalogo di romanzi SF; Fantasy ed horror.

INTERVIEW WITH GRAHAM MASTERTON - THE ENGLISH VERSION


 Today I propose you my interview with Graham Masterton, one of the most worldwide important writers of horror literature. Masterton (HERE is my dossier about the author) is the author of novels such as the fundamental Manitou series and Rules of Duel, written in collaboration with William S. Burroughs 
I Would like to thank to Mr.Graham Masteton for his great kindness, for his great availability and also for the wonderful interview that he released me. 
 Thanks again Graham
Happy reading to All! 

Nick:  Welcome on Nocturnia blog, it is an honor to have you guest Graham. Usually as the first question I ask my guests to tell their beginnings and the time when they decided to be a writer, then reversal to you the same question.

Graham Masterton:  I never consciously decided to be a writer. I was always writing stories and drawing cartoons and pictures from a very young age. I used to draw a comic called “Flash” for my friends which had space stories and Westerns in it, and then I began to write my own books based on the works of Jules Verne. I particularly liked “Twenty Thousand Leagues Under the Sea” and battles with giant squids. I have always written poems and short stories, and when I discovered Edgar Allan Poe I used to write short horror stories to read to my friends at school. Years later one of m y friends told me that my stories used to frighten him so much that he wet the bed because he was too scared to go the toilet in the night.

Nick: You are a very versatile writer, but before arriving to dedicate to horror, you have been very active as editor of magazines such as the British edition of "Penthouse" and "Mayfair" and had written several manuals of sex education. What has led to horror?


Graham Masterton:  As I say, I became fascinated by the stories of Edgar Allan Poe and then Bram Stoker and other horror writers. At the age of 13 or 14 I wrote two full-length horror novels, one about demonic crabs and the other about vampires. I still have the handwritten book about the crabs! I was trained as a newspaper reporter and then went on to edit Mayfair and Penthouse, but it was only by chance that I wrote The Manitou. I had a spare week in between writing sex manuals and I wrote it simply to amuse myself. It was inspired by my wife Wiescka’s first pregnancy and an idea from The Buffalo Bill Annual 1955.

Nick:  Reading your work known to often have obvious gifts and inspirations drawn from the classics: Lovecraft who inspires you for novels such as "The wells of Hells" (1981): "Prey" in 1992 and the story "Will"; Oscar Wilde for "Family Portrait" (1985) and Lewis Carroll with the novel "Mirror" (1988). Aside from those who have been writers and novels that you have formed more as a player more than as a writer? of course you can also mention movies, TV shows, music and all you can think of.

Graham Masterton:  I learned a great deal from the hard-bitten American writers of the 1950s and 1960s like Nelson Algren (The Man With The Golden Arm) and Herman Wouk (The Caine Mutiny) . Then I became very interested in the writing of the American Beats like Jack Kerouac (On The Road), Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti and William S. Burroughs (The Naked Lunch). I admired their fearlessness and the way they were prepared to write about anything in a style that was completely frank and open. I wrote to William Burroughs when he was still living in Tangiers and eventually when he came to live in London he and I became friends. I commissioned him to write a series of articles for Mayfair magazine “The Burroughs Academy” which were a big turning point in his career. With his involvement I wrote a novel in the “cut-up” style with which he was experimenting – Rules of Duel. “Cut-up” meant that you write a few sentences and then cut them up at random to see what new sense you could make of them. I admired their hard-bitten turning-point which was completely frank and interested – get it?


Nick: The year in which you do know is 1976 when she published the novel "The Manitou", your first great success in the field of horror fiction. I would like you to go back in time for us and raccontassi the emotions and feelings you experienced in seeing your book printed and in bookstores.

Graham Masterton: I know it may sound blasé, but I had been publishing my own newspaper music page under a by-line since I was 18 years old, and I had regularly published articles in Mayfair and Penthouse under my own name. Apart from that I had published several best-selling sex guides, so when The Manitou was published there wasn’t much excitement in seeing my name in print. It was just my job, and still is.

Nick: I think I read that "The Manitou" was inspired by reading some old Indian legends occurred during pregnancy of your wife. It is true? And more generally, what are your favorite forms of inspiration?

Graham Masterton: There is inspiration everywhere. I tell a couple of fantastic stories avbout “where I get mi ideas from” but the simple fact is that I was trained a s a newspaper reporter and I can see interesting and newsworthy stories all around me. I do like, though, to put a new and interesting interpretation on a story with which readers are already very familiar, like Alice Through The Looking-Glass in Mirror and The Picture of Dorian Gray in Family Portrait. If readers know the original stories already, I think it gives them some extra amusement and also makes the stories seem more believable. I wrote a short story called The Night Watcher which was based on The Lion, The Witch and The Wardrobe by CS Lewis and I gave a completely different (and scary) explanation for the way in which he invented Narnia. I read this story on a week-long reading tour of the Czech Republic, Slovakia and Poland it was very well received.

Nick: The success of "The Manitou" has created a long cycle and several sequels. One of the most interesting things, one of the reasons for the success of the series lies in the figure of the "villain" of the antagonist. Misquamacus, the native Indian is definitely a negative figure, but at the same time show that you have good reasons to hate the white men for all they have done to his people. Your bad often hate each other but simultaneously are included and almost pitied. How hard is it to make sure that the reader feel both fear that sympathy for the figure of evil or of 'antagonistic?

Graham Masterton: It is important in any story to understand the motivations of both the hero and the villain. What was done to the Native American tribes by the white settlers was barbaric, and yet it was all done in the name of “manifest destiny.” How could a continent the size of the United States remain comparatively undeveloped, for all of the richness of the Native American culture and way of life? I have always tried in the Manitou novels, though, to make it clear why the Indians felt so vengeful. This was appreciated by the grand-daughter of the great Sioux chief Sitting Bull, who took me to lunch in New York and presented me with a framed picture of Sitting Bull by way of appreciation for bringing Indian mythology to public attention.

Italian Poster for the Movie
"The Manitou"

Nick: From "The Manitou" in 1978 was also made into a movie and in recent years many of your stories have been adapted for television by Tony Scott for his series "The Hunger". We know that not always the film adaptations or television are faithful to the printed version, and writers do not always appreciate the films of their writing. In your particular case which elements you enjoy the adaptations of your work and what did not you like? And more generally, what do you think of the film adaptations of the works of horror?

Graham Masterton:  I wish more film versions had come to fruition! Over ten of my books have been optioned over the years for feature films, including Family Portrait, The Pariah, Walkers and Prey. Trauma was optioned by Jonathan Mostow who made U-571; Family Portrait by Gold Circle; and The Pariah by Phoenix Pictures; Walkers was optioned by Jules Stewart the mother of Kristen Stewart for her Libertine Films. None of them ever made it to the screen for various reasons (usually finance, because horror films are notoriously expensive fior the special effects they require.) I liked The Manitou. I thought it was very close to the spirit of the novel and Tony Curtis made a great Harry Erskine. I also liked Tony Scott’s The Secret Shih-Tan which he made for The Hunger series...the other two Anais and Bridal Suite were OK but not startling.

Misquamacus in action. Image from The Manitou (1978)

Nick:  In your work is a constant theme of ancient evil (or at least from the past) that revisits the modern world, it can be a curse of the Indian shamans, occultism and the European strigoi as in the cycle of "The Manitou" , Nazi scientists of "The Hymn" or the immortal family of the already mentioned "Family Portrait". This evil is forever one of the most popular concepts of horror literature. What fascinates you (or what scares you) in this issue?

Graham Masterton:  Before people began to understand that plagues were caused by viruses and that droughts and storms and earthquakes were natural phenomena, they explained the disasters in their lives by inventing demons and evil spirits who were responsible for all of these things. Their imaginations were very vivid and I like to visit these imaginary demons on ordinary people of today to see how they would cope with them if they really existed.

Nick: A second constant in your narrative is the American setting, so many of your works are set in America and American protagonists have some players do not have a sense of yourself as a writer rather than English author Yankees. You live like this?

Graham Masterton: I use American settings (a) because when I started writing fiction I spent a lot of time in America and was actually going to live there at one stage; and (b) because international audiences in every country are familiar with American settings because of movies and TV, and are therefore comfortable with American characters and backgrounds. Also, for a writer, it makes commercial sense to set your books in the country which has the biggest potential readership.

Nick: A third common element is the mixture of horror and sex, to cite one example, in " The Himn " (1991), there are a couple of situations extremely explicit. Did you ever receive criticism or censure for this reason on the part of publishers, readers and critics, and if so raccontacene some.


Graham Masterton:  I have had very little criticism about my sex scenes. People have sex. People tend to have sex when they are under pressure, as my characters always are. As the success of Fifty Shades of Grey shows, people like to read about sex. However I try to makemy sex scenes a bit more interesting and sophisticated than Grey.

 Nick:  One of your most recent work is the thriller "Rules of Duel" released in 2010 in which six co-credited along with William S. Burroughs. Burroughs wrote the parts (if I remember correctly) in the 60s. Would you like to tell us about the genesis of this book and of this collaboration?

Graham Masterton: As I said before, I was interested in William’s novel The Naked Lunch when it was first published in England in the 1960s and I wrote to him in Tangiers where he was living then. We corresponded for several years before he came to live in London and I left my job as a newspaper reporter to be the deputy editor of the men’s magazine Mayfair. William and I met and discussed his writing and I suggested that he wrote a series of articles for us, which he did. During one of the many evenings we spent together talking about writing technique we had the idea for a novel about government suppression in London. We decided to write it in the ”cut-up” style which had been devised by his friend the artist and writer Brion Gysin. I wrote most of the text but William had considerable input and that is how Rules of Duel came to be. It remained unpublished for years until I mentioned it to my friend David Howe who runs an independent publisher called Telos Books, and he took it on and published it.

Nick:   Another your recent work is the anthology "Scare Care" of which you were the editor. I find it is a job with a very worthy goal. Want to talk about "Scare Care" at horror's Italian readers?

Graham Masterton:  I have always been enthusiastic about helping disadvantaged children and Scare Care was one way in which I could do it. All of the stories in the anthology were contributed for free by well-known horror authors and I think in the end we raised well over a quarter of a million dollars for children’s charities in the USA, the UK, and other countries, including Italy. These days I support a children’s orphanage in Poland and also a charity in Poland which is trying to help children who have been used for prostitution. It isn’t easy because Poland is very Roman Catholic and they do not like to discuss such things openly...but I think with the aid of a charity there we are making slow progress.

Nick: Your books have been sold around the world, and yet I know you are very popular in Poland and that in that country there is also your official website in Polish. It is true?

Graham Masterton: My late wife Wiescka was Polish although she was born in Germany just after World War Two and had never been to Poland. I was approached in 1989 when Poland was still Communist by a publisher who wanted to bring out The Manitou in Poland. He said he could not pay me because the zloty in those days was not convertible with Western currencies. I said no, but when the publisher offered to fly us to Poland, Wiescka was of course very keen to go, so I gave in. It was a good move because The Manitou then became the first Western horror novel to be published in Poland since the war, and this was followed by my sex guides like How to Drive Your Man Wild in Bed (which was published as Magia Seksu or Magic Sex). Wiescka tragically passed away in 2011 but I still visit Poland very regularly for fantasy and horror conventions and to appear on Polish television. My Polish friends Piotr Pocztarek and Robert Cichowlas run my official website, and I have several young Polish women friends. I have always thought that Polish women are very attractive (and Italian women too!),

Italian edition of the novel "Night Warriors"

Nick:  Among the works you have written, in which you are particularly fond of and what would you suggest as indicative of your fiction to someone who has not read anything of yours? And which ones nowadays you not riscriveresti (or you write totally differently?)

Graham Masterton:  This is hard. For me, the book I am writing at the moment is always my favourite. For people who have never read my books before, and who like horror, I would recommend Mirror and The Pariah and Prey. For fantasy lovers, the Night Warriors series like Night Warriors and Death Dream and The Ninth Nightmare. If you like disasters, then Drought and Famine and Plague. If you like historical sagas, then Rich and Railroad and Maiden Voyage. If you like crime, my new series based on Irish police detective Katie Maguire...White Bones and Broken Angels and Red Light. My own personal favourite is Trauma, about a woman crime-scene cleaner who gradually falls apart under the pressures of her job and her collapsing marriage.

Nick:  I would now like your opinion as a writer: the horror is one of those genres that albeit in different forms has always existed, perhaps hidden, perhaps disguised as another but has always existed. In your opinion, why do people feel the urgent need not tell you to be afraid but to be able to believe that there is another dimension beyond our everyday life?

Graham Masterton: My experience as a newspaper reporter told me right from the very first day when I was aged 17 that most people are frightened, confused, and feel that they don’t have anybody to help them. I have spent my whole working life trying to show people that they have inner strength and that they can overcome whatever frightens them. That is what my horror novels are all about. I do not personally believe in ghosts, or demons, or the "supernatural", although I am quite prepared to amdit that there is still much in the universe we don’t understand. My personal feeling is that more devastation and distress has been caused by religion than any virus you could think of. There is a Black Death, yes, and it wears black robes in many different churches and synagogues and mosques. I believe in kindness and sympathy and understanding, full stop.

Nick:  Future projects: what are you working and what can we expect from Graham Masterton in the near future?

Graham Masterton:  My series of crime novels featuring Detective Superintendent Katie Maguire have proved so popular that my publisher commissioned me to write seven of them.. I have only 1 ½ to go now – but in between I shall be writing a horror novel based (believe it or not) on the second-hand clothing industry. I was inspired by my friend Dawn Harris who runs a cancer charity shop and has given me some great inside information. Let me give you one warning: if somebody close to you has died -- get rid of their clothes. Quick.

Nick:  We arrived at the end of this long interview. I thank you again for your time and for your kindness. In greet I address the classic final question of the Nocturnia blog: there is an issue that would have gladly talked, a question I would answer with pleasure and yet I will not have it for?

Graham Masterton: I have several regrets in life. Of course I wish that my beautiful wife had not died so young, but there is nothing I can do about that except remember her with undying love. I also wish that there was going to be time in my own life to write all of the stories that I want to write about...but time passes so quickly. They ought to teach children in schools that before they know it they will be grown up, and then they will be middle-aged, and then they will be old. It will pass like the blinking of a camera shutter. I have 11 grandchildren now! How did that happen? (Maybe I shouldn’’t have told my sons about sex).


That's all! 
Thanks Graham, thank you again for this wonderful interview !

20 commenti:

Ariano Geta ha detto...

Accidenti, basta leggere i nomi citati per avere le vertigini: Burroughs, Ferlinghetti, Tony Scott...
Si percepisce in ogni singola riga che a parlare è un uomo di successo vero, ma anche un uomo con un approccio molto professionale alla scrittura.
Complimenti ancora una volta, e complimenti anche a Masterton che non ha fatto il "prezioso" e ha trovato naturale rilasciare un'intervista a un blog italiano che non rappresenta alcuna testata giornalistica.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ariano Geta
Ti confermo tutte queste impressioni, dopotutto un autore che nel corso della sua vita riesce a pubblicare almeno un centinaio di libri, tra cui molti bestsellers mondiali deve avere questo tipo di approccio.
Per quanto riguarda la seconda parte del tuo commento invece, devo dirti che- per fortuna mia ed onore degli intervistati - nel corso di questi anni ben difficilmente ho incontrato scrittori che abbiano fatto i preziosi e che abbiano rifiutato l'intervista. In genere ho trovato sempre persone molto disponibili. Gli scrittori anglo- americani in particolare, sono stati il più delle volte di una umiltà e simpatia favolosa.
Certo le eccezioni ci sono state, non lo nego, però mi credi se ti dico che alle volte ho trovato più presunzione da parte di alcuni debuttanti e\o auto pubblicati italiani piuttosto che da parte di scrittori famosi in tutto il mondo?

Ivano Landi ha detto...

Certo, poverino, con oltre cento libri alle spalle, non avere tutto il tempo davanti per scrivere quello che vuole... sniff, sob... ecco, mi sono commosso.

Nick Parisi. ha detto...

@ Ivano Landi
Io credo che uno scrittore vero desideri solo poter continuare la sua attività, poi lo sai anche tu per un creativo ogni idea che gli vanga in mente diventa una potenziale storia da raccontare.

Belushi ha detto...

Grande Nick!!! Non pensavo Masterton apprezzasse il lavoro del povero Girdler. Non l'avrei mai detto. Certo che ha scritto parecchio, io stesso ero rimasto parecchio indietro nella sua produzione. Quindi, che te lo dico a fare, thanks per l'ottima intervista!

Nick Parisi. ha detto...

@ Belushi
In effetti in almeno quattro anni di attivitá credo che Masterton sia solo il secondo autore tra i miei intervistati che si dichiara contento dei film tratti dalle sue opere.
Grazie a te per essere passato!

Obsidian M ha detto...

Curioso che Graham consigli di iniziare da Mirror e non da Manitou...

Glò ha detto...

Spettacolo *__*
Cita autori fantastici, ha conosciuto e lavorato con Burroughs, ha una visione della vita mica male Io invece credo nella gentilezza, nella compassione e nella comprensione, punto e basta.
Interessante il discorso fatto sui nativi e sul ruolo del personaggio negativo che non è del tutto "altro da noi".
Mi incuriosiscono le opere ispirate ai classici *__* The Night Watcher che reinterpreta Narnia, ma figo!
Bravissimo Nick, complimenti!

Nick Parisi. ha detto...

@ Obsidian M
Si vede che, anche se Manitou è il romanzo che gli ha cambiato la vita, Mirror lo apprezza di più per altri motivi...

Nick Parisi. ha detto...

@ Glò
Ti confesso una cosa: le parti dell' intervista in cui parla dei suoi valori sono quelle che preferisco. Se più persone la pensassero così il mondo sarebbe un posto migliore.

Massimo Citi ha detto...

Davvero una grande intervista. Non conoscevo Masterton e non credo che ora correrò a leggerlo - il mio rapporto con l'horror è molto ondivago - ma l'intervista è davvero buona. Vai così.

Nick Parisi. ha detto...

@ Massimo Citi
So che preferisci la fantascienza, vedrò nei prossimi contatti di inserire qualcuno dei tuoi autori preferiti.

Michele il menestrello pignolo ha detto...

"Graham Masterton, mai sentito" ma una volta iniziata a leggere l'intervista ho compreso che conosco questo autore famoso, anche se non ho letto nulla. Bella intervista, complimenti sia per il post che per la notorietà della persona intervistata.

Nick Parisi. ha detto...

@ Michele il menestrello pignolo
Ti ringrazio, effettivamente Masterton è un autore molto famoso, specialmente all'estero dove viene sempre inserito in quella decina di nomi da inserire appena sotto , se non proprio affianco a quello di Stephen King. :D

Andrea Cabassi ha detto...

Davvero bella intervista (c'è qualche errore di battitura ma sorvoliamo :-) ). Che cosa avrà voluto dire dicendo che disegnava cartoni animati? *_*

Nick Parisi. ha detto...

@ Andrea Cabassi
Ecco, appunto! Sorvoliamo! :))))) Che ho lavorato notte e giorno per presentare in tempo utile l'intervista! :)
Comunque, visto che indubbiamente gli errori di battitura sono brutti, prometto di eliminarli appena trovo un attimo di tempo. ;)
In originale il termine utilizzato da Masterton è quello di "cartoons", che può essere tradotto come cartone animato o personaggio illustrato. Iniizalmente avevo optato per la prima scelta adesso invece ho cambiato.

Andrea Cabassi ha detto...

No vabbè, ormai l'ho letto, non serve correggerlo (scherzo XD ). Cartoons --> OK, avevo letto anche la versione inglese ma non sapevo che potesse essere usato anche nel secondo modo!

Nick Parisi. ha detto...

@ Andrea Cabassi
Ma guarda che l'avevo capito che scherzavi! XD XD XD
Tranquillo, anzi grazie per avermi avvertito degli errori ! ;)

Andrea Cabassi ha detto...

Non ne ho trovati più di 2 o 3, un buon lavoro comunque vista la fretta :-)
Però non so se seguire il suo consiglio oppure se leggere per primo Manitou... in italiano sai se ci sono tutti?

Nick Parisi. ha detto...

@ Andrea Cabassi
Guarda che io sappia da noi sono stati tradotti solo il primo (che è difficile da reperire) ed il terzo, che comunque sono abbastanza leggibili a sè stanti.
Comunque i libri reperibili di Masterton li trovi qui: http://wwwwelcometonocturnia.blogspot.it/2015/10/talking-about-graham-masterton.html
e qui:
http://www.fantascienza.com/catalogo/autori/NILF13577/graham-masterton/

Ricordando il passato

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