Nel 1965 Shatner all'epoca trentaduenne, non era certo un attore alle prime armi, poteva vantare già diversi di anni di attività recitativa, il suo non era neanche un nome totalmente sconosciuto al grande pubblico, tra Cinema e Televisione si era fatto notare in numerose produzioni, se per esempio gli appassionati di fantascienza avevano apprezzato le sue apparizioni nella serie antologica The Twilight Zone il pubblico mainstream lo aveva intercettato nel capolavoro Vincitori e Vinti di Stanley Kramer (1961)Tuttavia gli mancava ancora il grande exploit, il colpo definitivo che assegnasse alla sua carriera la direzione giusta. Non so quanto credesse in "Incubus" quando accettò di parteciparvi ruolo del protagonista maschile, però era una di quelle persone che avevano già lavorato con Leslie Stevens nella serie The Outer Limits (era comparso nell'episodio Cold Hands, Warm Heart del 1964, fatalità nel ruolo di un astronauta!) Di conseguenza fece parte del gruppo degli ex collaboratori di quella serie che Stevens chiamò attorno a sé quando si trattò di girare quel film. Lo stesso si può dire della co protagonista femminile di Incubus la bionda texana Allyson Ames. Con ben due episodi al suo attivo anche lei era stata presente sui set della serie di Stevens.
Ricordiamoci di questo riferimento a The Outer Limits, ci torneremo sul finale.
Se è vero che il decennio dei Sixties ha rappresentato un' epoca di innovazioni e di sperimentazioni in tutte le arti "Incubus" si dimostrò un unicum anche per quell'epoca. Uno dei soli due film al mondo recitati in esperanto, scelta -come detto- avvenuta per più di un motivo.
Anche la trama, le ambientazioni, le scene, i dialoghi contribuirono a dotare la pellicola di aurea straniante,sospesa tra mondo terreno e reami magici un qualcosa non di questo mondo, alieno a tutto e a tutti.
Non certo un compito facile, non certo un destino rinfrancante.
LA TRAMA.
Lo sperduto villaggio di Nomen Tuum (in latino il "Tuo Nome") è diventato meta di pellegrinaggio da parte della più varia umanità: peccatori, criminali, malati, disabili, moribondi, tutti attratti da un pozzo alla cui sorgente vengono attribuite virtù taumaturgiche. Poteri talmente grandi da essere sia in grado di guarire i malati sia di redimere ogni possibile forma di malvagità, trasformando in senso positivo tutte le persone avvicinatesi al pozzo.
Ma attorno a Nomen Tuum si aggirano anche esseri, entità e creature estremamente pericolose.
Un vero e proprio esercito di demoni di ogni tipo agisce nelle vicinanze con lo scopo di corrompere definitivamente l'anima alle persone in visita e poi di ucciderle. Una succuba di nome Kia ( la stessa Allyson Ames) però vive con frustrazione questo suo compito, convinta di poter aspirare a molto di più, nonostante le rimostranze della più anziana e saggia sorella Amael ( Eloise Hardt) che invece accetta di buon grado il suo ruolo nello schema delle cose sui problemi che si potrebbero incorrere avvicinandosi troppo agli umani Kia decide di corrompere un'anima ancora pura; l'occasione sembra presentarsi con l'arrivo nella cattedrale del reduce di guerra Marc ( Shatner) e di sua sorella Arndis (Ann Atmar). Marc parrebbe la vittima perfetta, uomo ancora profondamente buono, nonostante le esperienze vissute ma ferito nel corpo e nell'anima ed in cerca di una sua collocazione nel mondo.
Allison Ames e William Shatner in "Incubus". |
Kia comincia così a tessere la sua tela nei confronti dell'uomo, un gioco di inganni, seduzioni e intrighi. Però avviene l'impensabile, mano a mano che i due si avvicinano, nel cuore della creatura infernale iniziano a palesarsi dei sentimenti mai provati, per la prima volta nel corso della sua millenaria vita la succuba comprende cosa sia l'amore.
Cosa che l'inferno non può permettere .
Verrà evocato il Demone Incubus (l'attore serbo Milos Milos)
Questo atto darà l'avvio a tutta una serie di conseguenze sempre più drammatiche.
E sanguinose.
IL DESTINO DI UN FILM.
Il risultato finale del girato, tra atmosfere atipiche ed oniriche, genera un clima magico , eternamente sospeso e trattenuto in un clima allucinatorio. Tra momenti lisergici e una regia a tratti lisergica Incubus si rivela un film affascinante e respingente al tempo stesso. La sceneggiatura è decisamente classica a volte con qualche ingenuità di troppo, però alcune scene ancora oggi risultano potentamente orrorifiche. Incubus presenta un mondo decisamente fuori dal tempo.Ma, paradossalmente, fu proprio la scelta di utilizzare l'esperanto come lingua ciò che generò i primi problemi.
E Stevens e Taylor se ne resero conto già durante la prima proiezione del film.
Il 26 ottobre del 1966 "Incubus" venne presentato in anteprima al San Francisco Film Festival e le reazioni furono decisamente contrastanti, ad essere generosi. Se infatti il pubblico generalista dimostrò di apprezzare la visione e venne catturato dalla pellicola, se alcuni critici composero delle recensioni una più entusiastica dell'altra, furono invece gli esperantisti in gran parte a protestare vivamente. Per la fretta ed anche per motivi economici infatti Stevens aveva voluto girare il tutto in una ventina di giorni, di conseguenza gli attori non avevano potuto\ voluto imparare la pronuncia giusta dei dialoghi limitandosi ad imparare a memoria le varie battute.
Quello che ne venne fuori fu qualcosa di deludente per chi conosceva bene l'esperanto.Le reazioni, a volte anche molto scomposte, perseguitarono a lungo la pellicola ed anche i vari membri del cast e della crew, perfino Shatner, coi suoi modi ironici e a volte sarcastici a dichiarato in un paio di occaioni di esserbe stato vittima.
Nacque così la prima delle tante leggende legate al film, voci che descriverebbero la distruzione di molte copie della pellicola da parte di gruppi di esperantisti sempre più inferociti.
Ma non fu l'unica cosa che accadde. E nemmeno la peggiore.
Nel corso dei mesi, degli anni successivi, una lunga catena di lutti e di tragedie sembrò perseguitare la maggior parte degli attori coinvolti nel film.
(Continua....)
14 commenti:
Accipicchia !! Aspetto di continuare la lettura, per vedere cosa successe agli attori del film. Buongiorno.
Di pellicole bruciate per motivi religiosi o politici ne avevo già sentiti diversi casi, ma per motivi di... cattiva pronuncia è la prima volta :-D
Peraltro l'esperanto è un esperimento mai andato a buon fine. Come diceva una professoressa di linguistica alla mia università: una lingua è una cosa viva, che si impara sin dalla nascita, ha i suoi gerghi, le sue parole "proibite", le sue varianti. L'esperanto è solo un codice comunicativo, non è una vera lingua, non potrà mai essere usato in sostituzione di lingue esistenti.
Quando una cosa nasce male difficilmente finisce bene, e siamo ancora all'inizio..
@ Mirtillo14
È successo davvero di tutto, te lo assicuro. Ne parliamo presto.
@ Ariano Geta
La leggenda è questa, non so quanto credibile di sicuro gli esperantisti non la presero bene
Sono d'accordo sull' esperanto, l'idea era buona però la sua nascita è stata al massimo una " fusione a freddo". Parere personale, ma forse gli manca l' anima per diventare una vera lingua.
@ Pietro Sabatelli
Le cose da dire in merito agli attori coinvolti in " Incubus" sono veramente tante. È davvero solo l'inizio.
A questo punto Incubus mi ha catturato definitivamente. Nonostante il titolo, che ricorda un omonimo filmaccio horror anni ottanta alla Lucio Fulci, ha un vago retrogusto folk-horror che non mi dispiacerebbe degustare. Chissà se alla fine posterai anche un link da cui prelevarlo...
La faccenda dell'esperanto è tremenda e, se devo dirla tutta, se fossi stato un'esperantista mi sarei ribaltato sulla sedia pure io.
@ Obsidian M
Gli esperantisti avevano i loro motivi, è vero che gli americani in generale con le lingue sono tremendi di loro... figuriamoci poi con una lingua inventata.
Di link ne posterò un paio compreso dove vedere il film
Ho letto anche l'introduzione e ora attendo con ansia il seguito. Comunque alcuni di questi film fanno venire i brividi anche oggi. Mi è venuto in mente The Wicker Man (1973), è un film un po' più recente di Incubus.
@ Cristina M. Cavaliere
Lo conosco. Christopher Lee ha sempre detto che era uno dei migliori film che avesse mai girato. Conosco anche un aneddoto particolare su quel film, se vuoi lo racconto.
Sì, grazie mille sin d'ora! 😊
La censura nei film non si è mai fermata.
@ Cavaliere Oscuro del web
Verissimo, in questo caso poiché di censura parlerei di proteste anche abbastanza accese.
@ Cristina M Cavaliere
Sarò prestissimo, allora. 😉
Posta un commento