Per fortuna mi viene in aiuto una delle mie più vecchie rubriche.
Ho già parlato una volta di quali siano i miei fumetti preferiti, e quella volta ho chiesto a voi quali erano i vostri. In questo caso però ho l'intenzione di limitare il campo.
Cornelio: copyright Star Comics |
Le mini sono un format particolare, in America di solito vengono utilizzate per testare la validità di un personaggio che s'intende lanciare o nel caso di saghe particolari, oppure -ultima alternativa - nel caso di crossover che interessino più personaggi e testate. Da noi invece pur essendo comunque utilizzate sono rimaste appannaggio degli editori minori almeno fino al 2005, anno in cui la Bonelli (che fino a quel momento era abbastanza contraria) ha lanciato Brad Barron.
Da allora le miniserie si sono moltiplicate, principalmente per Star Comics e Bonelli, ma qualcosa è uscita anche per Panini o la vecchia Eura Comics, per non parlare di altri editori.
La qualità diciamocelo pure, è stata altalenante, alcune serie ed alcuni personaggi sono venuti riusciti meglio di altri. Però è indubbio che anche in questo campo c'entrino molto i nostri gusti personali.
Quindi cosa ne raccontarci tra noi quelle che abbiamo preferito?
Volto Nascosto Copyright e Diritti : Bonelli. |
Le regole sono semplici: citate ovviamente le miniserie che vi sono piaciute, segnalate quelle che invece vi sono piaciute meno e perché. Se avete voglia inserite pure le graphic novels o le opere uscite in volume. Se proprio volete citare le serie regolari fatelo pure, ma limitatevi ad una sola serie, massimo due ( a proposito le mie sono Dampyr e Zagor).
Comincio io?
- I FOTTUTI CAPOLAVORI.
VOLTO NASCOSTO ( Quattordici numeri. 2007-2008)
Probabilmente la migliore tra le miniserie bonelliane. Creata dal bravo Giancarlo Manfredi e disegnata da un ottimo Team di disegnatori come il croato Goran Parlov, il turco Ersin Burak e gli italianissimi Roberto Diso; Giovanni Freghieri; Alessandro Nespolino; Giggi Simeoni e Leomacs.
Bella ed inusuale l'ambientazione tra la Roma monarchica di fine Ottocento e l'Etiopia e l'Eritrea al'epoca delle guerre coloniali. Un periodo raramente trattato dagli autori italiani e che Manfredi tratteggia benissimo e con cognizione di causa.
Il protagonista della serie è il giovane Ugo Pastore le cui vicende s'intersecheranno in maniere inaspettate con quelle di un vendicatore africano con la faccia coperta da una maschera d'argento.
La serie ha avuto anche un seguito: Shangai Devil, composto da diciotto numeri (2011-2013) sempre scritta da Manfredi ed ambientata in Cina al'epoca della rivolta dei Boxer.
KEPHER (Quattro numeri. 2011-2012 )
Misticismo mescolato a Nanotecnologia. Così si potrebbe definire questa bella serie.
Creata da Stefano Nocilli e Roberto Cardinale è una bellissima storia di fantascienza ucronica ambientata in un Egitto che domina tecnologicamente il mondo, mentre l' Impero Romano non solo è sopravvissuto ma rimane una realtà importante in questo universo letterario diviso in blocchi.
Fantastici i disegni di Fabio Piacentini.
La Star Comics ha pubblicato quattro numeri la prima parte della storia, che comunque ha un finale abbastanza definito (per la cronaca, ci sono state alcune polemiche quando l'editore ha deciso di non terminare la mini) Recentemente gli autori hanno annunciato l'uscita di un volume unico che dovrebbe raccogliere anche il secondo ciclo della vicenda con i quattro numeri mancanti.
Menzione d'onore: Le Strabilianti Imprese di Giulio Maraviglia- Inventore comparso in tre fascicoletti tra il 2001\2002 grazie alla scomparsa Montego. Autori :Alessandro Bilotta e Carmine Di Giandomenico
- LE SERIE BUONE.
DAVID MURPHY -911 ( Quattro numeri. 2008-2009 )
Una delle (rare) incursioni della Panini nel fumetto italiano.
Praticamente la risposta di Roberto Recchioni agli Action e ai Disaster Movies degli anni 80s .Nonché la sua personale visione della Legge di Murphy.
Cosa accadrebbe ad una persona se scoprisse di essere un catalizzatore di sventure e di disastri?
Tra antiche maledizioni,calamari giganti, piogge di meteoriti eroismi e un protagonista simpatico quanto basta la serie riesce ad interessare e a divertire.
Roberto Recchioni è uno sceneggiatore che si ama o si odia, non ci sono mezze misure. Nel mio caso, nonostante la recente Orfani non mi stia esaltando più di tanto, piace per i continui richiami alla cultura popolare che inserisce nei suoi fumetti.
Qualche citazionismo di troppo però la mini funziona.
Ci mette del suo anche il disegnatore Matteo Cremona che ha un tratto"americano" che ben si adatta con le atmosfere della storia.
BRAD BARRON ( Diciotto numeri. 2005-2006)
La prima miniserie mai prodotta dalla Bonelli e tutt'ora oggi una delle migliori.Brad Barron ha rappresentato uno spartiacque per la casa editrice milanese che sperimentava questo format per la prima volta nella sua storia. Oltretutto la Bonelli stava vivendo una fase delicata, con la chiusura di diverse testate regolari, tra cui alcune particolarmente brucianti, come quella dello storico Mister No quindi l'esperimento fu seguito con molto interesse un po da tutti quanti.
Brad Barron si rivela una buona produzione, con lo scrittore Tito Faraci ai comandi ed un pool di disegnatori tra i migliori (tra i quali il napoletano Alessandro Nespolino, la milanese Anna Lazzarini e il salernitano Bruno Brindisi ) con Fabio Celoni saldamente alle copertine.
La trama è ambientata in anni 50s alternativi con laTerra appena uscita dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale che si trova a dover subire un invasione aliena, il protagonista un po militare un po scienziato si trova a fuggire in un America in cui tutto, perfino la natura, sta cambiando volto.
Anche in questo caso ci sono diverse citazioni verso film, fumetti e romanzi usciti in quel decennio, ma tutti ben amalgamati.
Menzioni d'onore per: Demian sempre della Bonelli, ambientato a Marsiglia ed ispirato ai romanzi di Jean Claude Izzo e ai Polar francesi, e per la sfortunata Desdy Metus la DJ insonne fiorentina impigliata in intrighi dal sapore esoterico e dalla travagliata vita editoriale (Free Books \Arcadia Press)
Non è comunque finita qui.
Ci sono state serie limitate che senza raggiungere particolari vette, hanno rappresentato un buon prodotto d'intrattenimento, un piacevole esempio di fumetto popolare,una lettura capace di far passare qualche ora di relax con storie interessanti.
Io ho scelto queste due:
-LE SERIE PIACEVOLI.
CORNELIO- Delitti D'Autore ( Dodici numeri+ 1 speciale. 2008-2010)
E' un fumetto cazzone ma divertente, così come è cazzone il suo presupposto: uno scrittore di gialli in piena crisi d'ispirazione le cui fattezze sono ricalcate esattamente su quelle di Carlo Lucarelli.
Lucarelli stesso ne è stato uno degli autori assieme a Mauro Smocovich e Giuseppe Di Bernardo mentre la qualità dei disegni è stata altalenante. I disegnatori migliori sono stati i bravi Daniele Statella; Sergio Gerasi e Marco Fara. Altri sono stati comunque all'altezza, mentre altri ancora avrebbero comunque potuto fare di meglio.
Cornelio è una figura tragicomica, quasi surreale, praticamente un disadattato che immagina di parlare con i grandi personaggi della letteratura e che finisce invischiato assieme ad una bizzarra modella in vicende a mezza strada tra l' horror e il giallo in una Bologna mai stata così folle.
Edita la Star Comics.
VALTER BUIO (Dodici numeri. 2010-2011)
Proviene dalla Star anche questo Valter Buio.
In questo caso da Bologna passiamo ad una cupa Roma
ritratta con tinte quasi nostalgiche.
Valter Buio è uno psichiatra, a differenza dei suoi colleghi però
lui ha in cura solo i fantasmi e la cosa spesso diventa una scusa per parlare dei mali italiani e delle tante cicatrici non risolte della società.
Valter vive e lavora su un battello nel Tevere, la sua segretaria è innamorata di lui ed il suo migliore amico è uno squattrinato nobile romano.
Alessandro Bilotta è come sempre bravissimo.
Peccato che, anche in questo caso, i disegnatori non sempre siano al'altezza.
- LE DELUSIONI
Ci sono state delusioni, miniserie decisamente brutte come Factor-V sempre la Star (stimo molto Sergio Stivaletti, ma forse dovrebbe limitarsi a fare il truccatore ed il regista...e mi dispiace perfino scrivere male di questa sua serie, ma è così), altre partite bene e che poi si sono perse nel nulla come Caravan ( dodici numeri per la Bonelli).
Nel caso di quest'ultima mini, la delusione è stata doppia perché all'inizio la storia era veramente partita alla grande, senza contare che l'autore, Michele Medda è realmente uno dei più bravi in circolazione e da un suo fumetto mi sarei aspettato di più. Ad ogni modo la sua nuova mini Lukas mi fa ben sperare.
Altre serie poi sono state sospese dal'editore per scarse vendite, altre ancora di cui francamente non si è riusciti a comprenderne il senso .
Comunque l'importante è che ci siano, l'importante è rimanga aperta questa porta.
Come sempre non ho espresso giudizi assoluti, ma solo le mie opinabili- ma legittime- opinioni, non sono - e non pretendo di essere- un cvitico.
Sono solo un lettore appassionato ma fallibile.
Fallibile ma appassionato.
Ecco, io ho detto alcune delle mie preferenze in materia di miniserie italiane a fumetti, adesso a voi la palla.
Se avete voglia di raccontare la vostra opinione, fate pure
Dite le miniserie che vi sono piaciute, elencate quelle che ritenete come le migliori. Se avete voglia citate civilmente anche quelle che vi sono piaciute di meno. E i motivi.
Insomma apriamo una bella chiacchierata tra noi appassionati.
Avete voglia?
21 commenti:
L'unica che mi è piaciuta davvero è Greystorm.
Nemrod prometteva bene anche se aveva delle grosse pecche a mio avviso.
Moz-
Stavolta son proprio fuori del giro. Io son rimasto allo Sconosciuto di Magnus...
@ MikiMoz
Nemrod era cominciato bene, si è un po perso per strada.
@ Ivano Landi
Lo Sconosciuto è un gran bel fumetto e Magnus rimane uno dei grandi del fumetto italiano.
A me Caravan è piaciuto molto, poi inserirei anche io Volto Nascosto e David Murphy. E Dix, anche se forse non è esattamente una miniserie!
Ma sai che di "miniserie" italiane non... a parte, naturalmente, quelle Disney. "La spada di ghiaccio", di cui ho dei bei ricordi! :)
@ Michele Borgogni
Ciao, benvenuto e scusa il ritardo nella risposta, ma è stata una mattina schifosa.
Caravan al'inizio piaceva anche a me, gli ultimi numeri però li ho trovati un po deludenti.
Jan Dix è effettivamente una miniserie, di Dix mi è piaciuto il fatto che fosse ambientata ad Amsterdam (si è capito che mi piacciono le ambientazioni europee?)mentre Ho trovato la serie un po confusionaria, però questo è sicuramente un limite mio intendiamoci.
Lieto di averti a bordo, amico. ;)
@ Salomon
Hai citato una delle più belle storie di Topolino e Pippo che siano mai state scritte.Quindi, inseriamola pure senza problemi.
Ma Valter Buio era una miniserie oppure ha chiuso dopo pochi numeri perché non attecchiva? Ricordo di aver comprato il primo numero e mi aveva un po' deluso.
@ Obsidian Mirror
No, "Valter Buio" non fu chiusa dal'editore, ma raggiunse la sua fine naturale. In passato la Star Comics ha chiuso altre miniserie prima della loro naturale fine a causa di scarse vendite (così dichiarato ufficialmente ) com "Trigger", con una grossa coda polemica da parte di Ade Capone che ne era autore, ed in tempi più recenti, "Davvero". Ma "Valter Buio" è arrivato tranquillamente alla fine della sua run.
Non le ho lette tutte, ma la mia preferita è sicuramente Gea.
Il Moro
@ Moreno Pavanello
Ciao Moro!
"Gea" ha dalla sua indubbiamente il talento di Luca Enoch e le sue storie erano bellissime.
Tu sai bene qual'è il mio fumetto preferito...
Aspetto la 2^ parte....
Un abbraccio
Angie
Volto Nascosto la trovai molto valida anche io, davvero una bella mini. Kepher non l'ho seguita, d'accordo con te per quel che riguarda David Murphy, Brad Barron mi annoiò un poco e dopo qualche numero la abbandonai, mi piacque invece Cassidy che proponeva un periodo storico (i mitici '70) e un genere a me più congeniali, la trovai meglio anche di Demian. Cornelio lo provai e non mi disse nulla, metterei invece più in alto in classifica il Valter Buio di Billotta, davvero ben scritto. Concordo in pieno su quanto dici di Caravan che aveva ottime potenzialità andate ahimè un po' sprecate.
PS: non riesco a unirmi ai lettori fissi :(
@Nick Parisi
A chi lo dici. Sono cresciuto a iniezioni di Kriminal, Satanik, Dennis Cobb, Gesebel, Alan Ford ;)
@ Angie Ginev
Penso di non sbagliare se rispondo che il tuo fumetto preferito è Dylan Dog, giusto? ^___^
La seconda parte del post su Robert Johnson arriva a giorni. ;-)
@ La firma cangiante
Ero indeciso se mettere Cassidy per un semplice motivo: da un lato essendo cresciuto negli anni 70 anche io amo quel periodo. In più mi ricordava film come "Shaft" e serie come "Per le strade di San Francisco", dal'altro pur essendo ben disegnata il finale era chiaramente telefonato. Una gran serie comunque, migliore di tante altre.
Per quanto riguarda l'iscrizione come follower, so che ci sono stati dei problemi con Gfc il gadget dei lettori fissi, lo hanno avuto diversi blogger e molti lo hanno ancora, a me hanno consigliato di inserire anche il badge del profilo su G+.
Comunque speriamo che la cosa si risolva.
@ Ivano Landi
Per non parlare della Compagnia della Forca e Le Donne Incantate.
Magnus era un grande!
Ce l'ho fatta!
@ La firma cangiante
Ti ringrazio doppiamente, sia per esserti iscritto sia per la perseveranza.
@ Tutti
Riguardo al fatto di non riuscire ad aggiungersi come follower di un blog....
Sono andato sul forum di assistenza google, il problema a quanto pare è diffuso e va e viene alternativamente, loro consigliano di fare così: Entra nella Bacheca e trova il pulsante "AGGIUNGI"
Clicca e si apre una finestra. Digita due volte l'URL del blog che vuoi seguire. Pubblicamente e invia.
Dovrebbe funzionare.
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