OGGETTI SMARRITI (2020) - Racconti dal XXVI Premio RiLL

Un poco in ritardo rispetto al solito, ma come da tradizione annuale, effettuo la mia consueta recensione delle raccolte del Premio RiLL, l'ultima uscita, per adesso, Oggetti Smarriti, contiene le opere finaliste ed il racconto vincitore dell'edizione 2020, una annata segnata-come sappiamo tutti- dall'esplosione della pandemia, del primo disastroso lockdown e di tutte le conseguenti restrizioni con le quali stiamo facendo i conti ancora oggi. Questo ha causato qualche conseguenza anche nei contenuti del volume, non tanto per quanto riguarda gli apporti degli autori italiani, ma per le componenti straniere, un paio dei concorsi internazionali gemellatisi con l'associazione romana hanno subito ritardi o cancellazioni a causa del Covid. Una mancanza che si fa sentire sicuramente ma compensata dalla buona, spesso ottima qualità delle altre opere presenti, italiane e straniere.

Altra novità, di questa annata, rispetto al passato riguarda il cambio di editore, con il presente volume infatti le antologie Rilliche passano sotto l'egida dell'etichetta Acheron Books, che con questa operazione arricchisce il suo già bel catallivello grafico e contenutistico si segnala comunque una precisa continuità con le edizioni passate e questo sicuramente farà felici i collezionisti che, com'è noto (sono un collezionista anch'io e so di quello di cui parlo) non sempre vedono di buon occhio le trasformazioni grafiche di una collana in corso, qualsiasi essa sia.

I PREMI DELLA FANTASCIENZA AMERICANA ( E NON SOLO.....) . - Seconda Parte.

 Ogni tanto mi capita di lanciare una iniziativa e poi di abbandonarla lì, è capitato due o tre volte nel corso di questi ultimi dieci anni. Non lo faccio per mancanza di volontà e nemmeno per cattiva fede. Semplicemente succede che le circostanze della vita impattino contro tutti i miei propositi finendo per distogliermi dagli impegni presi. Oggi (metà luglio mentre sto scrivendo) riprendo una di quelle cose lasciate in sospeso: l'elenco non ragionato dei Premi della Fantascienza americana.

Magari prima del prossimo decennio riuscirò anche a concluderlo, voi che ne dite?

Comunque, giusto per rievocare quanto già detto sull'argomento, ecco i miei  precedenti post: (QUI e QUI)

La mia intenzione è comunque quella di allargare il ragionamento non solo ai trofei statunitensi, ma anche a quelli canadesi e poi una volta terminato questo ragionamento anche a quelli britannici ed europei. E poi forse anche a quelli nel campo dell'horror e dela fantasy. Andiamo a ricominciare:

ATTORI PER CASO

 

 Anni fa mi è capitato di parlare di una persona e cioè Bill Hinzman diventato attore per caso, un uomo che di mestiere faceva ilfotografo di scena e il direttore delle luci per un giovanissimo George A. Romero, solo che per tutta una serie di circostanze nel 1968 si ritrovò a recitare in uno dei film più seminali di tutta la storia del Cinema tout court e cioè quel Night of the Living Dead . 

Frank Silva sul set di Twin Peaks.
 

Se siete curiosi la sua e tante altre storie le racconto QUI.

 Tuttavia il suo non è stato l'unico caso e nemmeno il più eclatante.

Ecco un altro paio di casi di persone arrivate sul set per lavorare dietro alle telecamere e poi finiti a lavorarci davanti come attori.

Le eccezioni in un mondo dove se cominci in una categoria rischi davvero di trascorrere tutta la vita in quel ruolo.

FRANK SILVA. (1950-1995)

Il suo è un caso veramente emblematico.  Ha cominciato come scenografo e sotto questa veste era stato assunto da David Lynch per lavorare nell'episodio pilota de I Segreti di Twin Peaks e, per la verità, Silva fece anche un lavoro egregio. Non tutti si fidavano perché lo scenografo un decennio prima aveva avuto problemi di droga, ma non il regista che volle dargli una possibilità. Poi però Lynch ebbe uno dei suoi periodici colpi di testa ( o di genio, che tanto è la stessa cosa) e volle girare la famosa scena con Silva accucciato ai piedi del letto nella stanza di Laura Palmer mentre la madre della ragazza defunta (interpretata da Grace Zabriskie urlava disperata). Per ammissione dello stesso regista e della maggior parte dei suoi collaboratori buona parte della trama non era ancora stata pensata, perlomeno non fino in fondo. 

"DIABLERO", L' HORROR CHE ARRIVA DAL MESSICO.

 

Città del Messico non è mai stata un luogo facile dove vivere, eppure ultimamente il numero delle persone scomparse pare aumentare, sopratutto bambini ed adolescenti. La polizia locale, distratta da molte, troppe altre cose non ha molta volontà di occuparsi del fenomeno mentre il Clero messicano ha i suoi motivi per nascondere o minimizzare il numero degli scomparsi. Dopo l'ennesima sparizione, Padre Ramiro Ventura, un giovane prete decide di agire per conto suo. Tutto sembra portare ad una pista soprannaturale, per questo Padre Ventura ha davanti a sè un' unica opzione: quella di rivolgersi ad un cacciatore di Demoni. O come li chiamano in Messico, un "Diablero".

Di solito quando si parla del Messico si passa tra due estremi fin troppo distanti tra loro: da un lato nomi come Acapulco, sinonimo di bianche spiagge vacanziere degne del turismo più cosmopolita possibile, dall'altro storie di corruzione, povertà, criminalità esasperata e narcotraffico. Mondi lontani l'uno dall'altro quanto possono essere le stelle e la torba. Stereotipi,  a volte molto esagerati. ma del resto ogni luogo ha i suoi. La realtà è che il popoloso paese centro-americano, a volte, fatica a difendere una sua dimensione identitaria schiacciato com'è dal suo fin troppo ingombrante vicino.

SIBILLA, ARIMA & LE ALTRE: STREGHE A MILANO. - Terza Parte.

Le due puntate precedenti sono uscite QUI e QUI.

"In ogni caso è proprio a causa dei demoni malvagi che la stregoneria si realizza in ogni sua forma ed essi – in particolare il loro capo – sono venerati da quanti compiono cattive azioni per via d'incantesimi"
Porfirio.

 
 

"Dichiaro, che tra le molte donne che io condussi al rogo per presunta stregoneria, non ve ne era una sola della quale avrei potuto dire con sicurezza che fosse una strega. Trattate i superiori ecclesiastici, i giudici e me stesso, come quelle povere infelici, sottoponeteci agli stessi martiri e scoprirete in noi tutti dei maghi"
Friedrich von Spee.

Dove eravamo rimasti?

Non si sono ancora spente le ultime braci dei roghi di Sibilla Zanni e di Pierina Bugattis che altri supplizi, ben diversi fuochi agitano le notti e gli incubi dei milanesi.

E non quelli degli abitanti della grande città.

  - IL MONDO E' LA CITTA', LA CITTA' E' IL MONDO.

Per un lungo periodo, infatti, o i processi dell'inquisizione paiono spostarsi in provincia, nei dintorni di Como l'inquisitore Antonio da Casale nel corso di un solo anno, il 1416 cattura e processa più di trecento presunte streghe. Praticamente quasi una al giorno.

UNA NOTTE LUNGA VENTI ANNI!

 "Questo mondo ha le sue notti e non sono poche".

San Bernardo da Chiaravalle.

"Chi dimentica il proprio passato è costretto a riviverlo".

Primo Levi. 




 
Vent'anni fa, il mondo o perlomeno la concezione che ne avevamo, cambiava per sempre.

 L' 11 settembre 2001 accadeva l'evento che ha sconvolto le nostre esistenze, come per tutti i grandi fatti esiste un prima e un dopo. Molte delle cose che sono accadute dopo sono dirette conseguenze di quel giorno.

E come per la maggior parte degli eventi di questi tipo ognuno di noi ricorda con precisione cosa stesse facendo quel giorno, dov'era e con chi si trovava. Magari non ricordiamo cosa abbiamo mangiato l'altro ieri o la spesa che dobbiamo fare oggi però l'11 settembre è inciso a caratteri di fuoco nella memoria collettiva.

Non starò a chiedervi i vostri ricordi penso che siate stanchi di rispondere a questa domanda, inoltre appartiene a voi, al vostro vissuto. Nemmeno io rievocherò del tutto le mie di memorie, dirò solo poche parole in merito.

Quel giorno imparai una lezione fondamentale: non importa quanto siano gravi i nostri problemi quotidiani, non conta quanto al momento ci appaiano irrisolvibili, in quel momento accendendo il mio televisore analogico compresi quanto al di fuori dal mio piccolo vissuto ci fosse un mondo intero, problematiche ben più gravi delle mie preoccupazioni quotidiane e di come fossimo tutti connessi. Che quanto accadeva dall'altro capo del pianeta riguardava anche il sottoscritto, che lo volessi o meno.

Purtroppo è una lezione che abbiamo dimenticato quasi immediatamente tutti quanti: il 2001 terminava con l'invasione dell'Afghanistan per cacciare i Talebani e combattere l'integralismo musulmano, il 2021 si appresta a concludersi con il ritorno dei Talebani più forti e determinati che mai. Abbiamo cominciato con la gente che si buttava dalle Twin Towers in fiamme ed abbiamo concluso il giro con i profughi che cadevano dagli aerei che abbandonavano l'aeroporto di Kabul.

Un bell'anniversario vero?

Non voglio fare giudizi penseranno altri a farlo, ma dalle prime notizie con l'esclusione delle donne dallo sport (per il loro bene, secondo le deliranti e ridicole giustificazioni di queste persone) e anche con la fine delle classi miste non fanno ben sperare. Tutti coloro che pensavano che si fossero trasformati in "Talebuoni", si stanno sbagliando (non che ci volesse molto a capirlo, comunque!). 

 Anche per questo ho deciso di scrivere queste due righe un giorno prima dell'anniversario, del ventennale. Domani tanti altri migliori di me, compresi parecchi e parecchie tra voi che mi state leggendo diranno giustamente la loro, io leggerò tutto con attenzione e rispetto com'è giusto che sia.

Le mie opinioni come le vostre sono incise nella pietra e va bene così, ognuno la penserà a modo suo ed è questo il lascito più bello delle democrazie.  Democrazie Laiche, aggiungerei ancora.

Però quello che conta è sempre quello, non importa quello che possiamo credere, non importa il nostro piccolo mondo, ricordiamoci una cosa fondamentale.

Non dimentichiamo.

Non dimentichiamo.

Non dimentichiamo.

Dedicato a tutto quello che abbiamo perso in questi venti anni. A tutte le persone che ci siamo lasciati dietro. Noi parliamo per loro.

Perché, se non cominciamo a farlo noi che non abbiamo nessun interesse di parte, nessun altro lo farà.

Almeno questo credo che glielo dobbiamo.

LA BESTIA UCCIDE A SANGUE FREDDO (1971).

La clinica psichiatrica del professor Osterman si è specializzata nelrecupero di donne affette da disturbi della sfera comportamentale. Spesso però diventa anche un comodo modo da parte di mariti e famililiari per liberarsi di mogli troppo ingombranti o indipendenti. La ricca Cheryl Hume, una delle pazienti ricoverate comincia a subire, ricambiata, una forte attrazione per uno dei medici che la ha in cura. I fragili equilibri del luogo però vengono ben presto infranti da una serie di brutali omicidi. Tutti possono trasformarsi in vittime, tutti possono diventare dei sospettati.

 Quando ti rendi conto che l'eroe positivo di questa storia sarà quella inquietante faccia da schiaffi di Klaus Kinski ti viene il dubbio che in questo film ci sia qualcosa che non vada per il verso giusto.

Eroe positivo ma anche romantico, visto che che il  personaggio da lui intepretato, il dottor Francis Klay (e qui apro e chiudo una parentesi: un giorno o l'altro qualcuno dovrebbe realizzare un intero articolo sui nomi utilizzati dall'attore nelle sue pellicole) è anche protagonista di una semi-casta e quasi platonica storia d'amore con una delle donne ospiti della struttura.

Non che di romantico ci sia molto altro: la Bestia uccide a Sangue Freddo è tutto fuorchè una storia d'amore. Il film è anzi un concentrato, anzi un frullato di sadismo, morti violente, corpi femminili nudi, sangue e deviazioni sessuali. 

IL TESORO DEL CIGNO NERO.

 Sinossi: Spagna, il giovane Alex Ventura comincia il suo lavoro al Ministero della Cultura spagnola. Alex sa che il suo lavoro potrebbe durare poco, le elezioni sono vicine ed è altamente probabile che il colore politico del governo cambi e che lui e tutte le persone che lo hanno assunto sia mandati a casa. Il ragazzo però non fa nemmeno in tempo a cominciare che si trova a dover affrontare un caso giuridico molto importante: una società di recupero statunitense, la Ithaca, sostiene di aver trovato le tracce di una nave affondata secoli prima e il suo tesoro, la nave viene ribattezzata in codice come "Cigno Nero". Ithaca però è conosciuta per la sua spregiudicatezza e per le sue protezioni ad alto livello. Alex ed altri cominciano a sospettare che in realtà si tratti della "Merced", un vascello della marina spagnola naufragato in territorio iberico e di conseguenza proprietà dello Stato europeo. Inizia così un lungo braccio di ferro senza esclusione di colpi. I vertici di Ithaca sembrano con conoscere limiti e si spingono fino alla corruzioe e ai tentativi di omicidio pur di raggiungere i loro scopi. Ad aiutare Alex, ci sarà Elsa che lavora negli archivi del Ministero della Cultura e l'avvocato americano Jonas Gold, che ha un vecchio conto da saldare contro Ithaca. Non sarà facile e tanto per complicare le cose Alex pare innamorarsi senza speranza della più matura e navigata Elsa...

Cigno Nero: un evento talmente raro, inaspettato ed imprevedibile da avere conseguenze sorprendenti, talmente forti ( in tutti i sensi) da impattare sia sui singoli che sulla collettività. Una metafora quindi, che però nasce da un fatto reale, cioè la scoperta nel 1600 in Australia di un esemplare di cigno nero, una specie rarissima di suo, ma che fino a quel momento gli esperti ritenevano non potesse esistere.

Ricominciare !......Ricominciare ?

 Eccoci quà! A distanza di due mesi dall'ultima volta!

 Ci eravamo accomiatati all'inizio di luglio, da llora di cose ne sono succede parecchie. A livello mondiale la pandemia continua ad imperversare, tra varianti impreviste (?) e cavolate di quei leoni da tastiera dei no vax, gente che non rispetta la libertà degli altri nemmeno a pagarla. Una speranza c'è però e sta tutta nei vaccini, bisogna sempre fidarsi della scienza, io almeno la penso così in ogni caso ricordo a tutti queri tizi che minacciano ed aggrediscono giornalisti, medici e quant'altro che la loro libertà finisce dove comicia la libertà degl

i altri e quindi sarebbe giusto rispettare le idee di coloro che non la pensano come loro.

A livello mondiale abbiamo assisito al ritiro afgano, dopo venti anni dall' 11 settembre 2001, dopo le Torri gemelle, ci ritroviamo al punto di prima con i talebani che comandano l'Afghanistan, venti anni di guerre, morti, un intero paese ingannato e poi abbandonato, le scene viste all'aeroporto di Kabul con tanta gente lasciata indietro: donne, bambini , anziani... tra sommersi e salvati (più sommersi che salvati) mi ha spezzato il cuore. Persone con le quali avevamo un obbligo morale che abbiamo tradito, si tradito perchè gli avevamo dato una speranza e non c'è tradimento peggiore di questo.

Certo ci sono state, a livello italiano tante cose belle in questi due mesi: la vittoria di un gruppo italiano all'Eurofestival e la vittoria della nostra nazionale agli Europei di Calcio, entrambe con qualche strascico a livello internazionale, nel primo caso con qualche infamante ma sopratutto ridicola ed insensata accusa da parte dei perdenti francesi nel secondo caso dopo una finale contro la nazionale inglese che pensava di aver già vinto e sopratutto pensava di aver diritto alla vittoria per diritto divino.

Chi mi conosce sa quanto ami le culture ed il popoli inglesi e francesi, quanto sia amico di quelle genti, però in entrambi i casi ci sono state delle azioni imperdonabili: violenze, razzismo, fischi agli inni delle concorrenti, togliersi le medaglie dopo la premiazione...accuse ai vincitori, insomma il peggio del peggio. D'altro canto le vittorie all'Eurofestival, agli Europei, alle Olimpiadi, hanno contribuito a ridarci fiducia e ha fornirci un maggiore senso di orgoglio. Io perlomeno mi sono divertito molto nel vedere tutte queste vittorie

Veniamo a noi,mi ero fermato all'inizio dell'Estate,di solito lo faccio ogni volta quando arriva questo periodo, però quest'anno c'erano delle motivazioni ulteriori, se volete vi spiego perché.

Il motivo è presto detto, verso la fine di giugno Trixie la nostra gatta ha avuto un enorme problema, pareva giunto il suo momento, molti di voi diranno che in fondo si tratta solo di un animale e forse dalvostro punto di vista avreste pure ragione, inoltre Trixie ha 17 anni e prima o poi come tutti (me compreso arriverà al suo momento, però si tratta della "mia" gatta, un essere vivente migliore di tanti cosidetti "esseri umani" che ho incontrato nella mia vita, chiunque abbia avuto almeno una volta un animale da compagnia sa di cosa parlo, ha accompagnato me e mia moglie in tanti momenti importanti.

 La veterinaria aveva parlato di un problema neurologico e sopratutto ci aveva raccomandato di non farla soffrire troppo. Insomma, per farla breve avevo preferito dedicarmi alla mia famiglia in toto.

E volete sapere com'è finita?

Chi parla delle infinite vite dei felini ha ragione!

La piccola stronzetta ce l'ha fatta, in poco tempo ha ripreso a muoversi, a mangiare, a fare le ssopratutto è tornata la gioviale rompicoglioni di sempre e noi ne siamo contentissimi.

Lo so, lo so, molti tra voi mi daranno dell'esagerato ma a me sta bene così, la veterinaria ci ha ripetuto che si tratta di una tregua ma sono felicissimo di avere ancora la presenza di Trixie finchè sarà possibile...

In questi mesi non sono stato comunque con le mani in mano, qualche post l'ho scritto durante la pausa, posso già preannunciare una bella intervista con lo scrittore horror svedese Anders Fager, la ripresa (finalmente) del dossier  sulle streghe milanesi, una recensione della graphic novel Il Tesoro del Cigno Nero con un commento scritto appositamente per Nocturnia dal disegnatore del volume, lo spagnolo Paco Roca.

E molto altro.....

Questi mesi conclusivi rappresenteranno un banco di prova per tante cose riguardanti il sottoscritto vediamo come va col blogging, io ci sono.

Spero di continuare ad avere la vostra compagnia.

Ricordando il passato

Ricordando il passato
 
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